Anche quest’anno, per le festività natalizie, la Toscana propone un ricco programma di visite, percorsi, attività e laboratori alla scoperta dei propri musei.
Fra le diverse proposte si segnalano le due iniziative speciali in Palazzo Vecchio attive solo in questo periodo e dedicate alle famiglie, ovvero Squisita scoperta. Il Granducato di Toscana e la via del cioccolato e Corte in festa, in programma tutti i giorni dal 26 dicembre al 6 gennaio. Se la prima è decisamente golosa, concentrandosi sulla relazione fra corte medicea e Nuovo Mondo per seguire vicende e gusti del “xocoatl”, il cioccolato, dall’antica preparazione azteca alla ricetta elaborata per Cosimo III de’ Medici, la seconda permette di vivere il tempo delle feste in chiave medicea, evocando i preparativi che interessavano la corte medicea a metà Cinquecento in relazione ai festeggiamenti del Ceppo.
Ancora, in Palazzo Vecchio, nel Salone dei Cinquecento, venerdì 27 dicembre, alle 16, andranno in scena, come per magia, le danze alla corte medicea, un appuntamento per rivivere in prima persona l’incanto delle feste alla corte di Cosimo I. Nella seconda metà del Cinquecento, infatti, si tennero nel Palazzo Ducale – oggi Palazzo Vecchio – numerosi festeggiamenti in occasione di matrimoni, eventi familiari e dell’arrivo a Firenze di importanti personalità da tutta Europa: queste celebrazioni erano sempre accompagnate da meravigliosi banchetti e da elegantissime danze.
Per il tempo di un pomeriggio i partecipanti, sotto la guida esperta del maestro di ballo dei principi, saranno introdotti alla nobile arte della danza e potranno cimentarsi in una serie di passi rinascimentali. Oltre ai popolari branles, i più ardimentosi potranno provare i volteggi delle pavane e seguire le musiche del tempo in una allegra farandola; infine, tutti potranno prendere parte a un grande e scenografico ballo finale.
Per i più piccoli, tutti i giorni, ci saranno le favole sulla storia del Palazzo, dei Medici e di Firenze - La favola della tartaruga con la vela, La favola profumata della natura dipintae Per fare una città ci vuole un fiore - mentre i giovani e gli adulti potranno scoprire le meraviglie dell’edificio grazie agli intramontabili Percorsi segreti, alle consuete Visite a palazzo, agli affascinanti percorsi Guidati da Giorgio Vasari e A corte con Donna Isabel.
Anche negli altri musei della città l’offerta è ricca: presso il Museo Novecento sarà possibile visitare in forma guidata le mostre in corso e la collezione permanente, ma anche partecipare agli atelier per famiglie; in Santa Maria Novella si terranno gli itinerari per apprezzare i capolavori della basilica e dei chiostri e le visite animate per famiglie sulla vita quotidiana in convento. In Palazzo Medici Riccardi sarà possibile partecipare alle visite al palazzo e ai percorsi per i più piccoli A casa Medici; proprio qui, inoltre, il 6 gennaio avranno luogo gli appuntamenti speciali sulla Compagnia della Stella e sulla Cavalcata dei Magi, strettamente connessi con la storia dei Medici e di questo edificio.
E durante le feste, sono attive le visite al Museo Stefano Bardini, prezioso scrigno di tesori d’arte antica, alla mostra Florentine voices di Piero Mottola e al complesso delle Murate, al Memoriale di Auschwitz recentemente aperto al pubblico.
In occasione delle feste natalizie, l’Opera di Santa Maria del Fiore annuncia una speciale iniziativa per i residenti a Firenze e provincia: dal 27 dicembre 2019 al 2 febbraio 2020, sarà possibile partecipare a delle visite guidate gratuite alla Porta Sud del Battistero di Firenze visibile da pochi giorni, dopo il restauro, al Museo dell’Opera del Duomo. Con solo il biglietto di ingresso di 6 euro, invece dei normali 18, senza prenotazione, si potrà accedere al Museo e partecipare alle visite guidate della durata di mezz’ora, con ritrovo alla biglietteria (Piazza Duomo 9).
Il venerdì e sabato le visite guidate saranno 2 (inizio ore 17.00 e 18.00) e la domenica 4 (ore 10.00, 11.00, 17.00 e 18.00). In precedenza o a seguire, sarà possibile visitare il Museo. La più antica delle tre monumentali Porte in bronzo e oro del Battistero di Firenze, la Porta Sud, fu realizzata quasi 700 anni fa da Andrea Pisano, uno dei maggiori artisti del Trecento, discepolo e collaboratore di Giotto. Un gigante in bronzo e oro di circa 8 tonnellate di peso per 4 metri e 94 cm di altezza e 2,95 di larghezza.
Il committente, la potente Arte di Calimala, per la complessa fusione dell’intelaiatura delle due ante dovette ricorrere a esperti fonditori veneziani, mentre Andrea Pisano, definito “maestro delle porte”, eseguirà le 28 formelle di cui 20 con episodi della vita di San Giovanni Battista, patrono del Battistero e della città di Firenze, e 8 con figure emblematiche. Il restauro della più antica Porta del Battistero,durato tre anni, ha riportato alla luce la bellissima doratura non più visibile e allo stesso tempo ha recuperato i meravigliosi dettagli delle parti scultoree, realizzati con una cura talmente appassionata da farli sembrare una “preghiera”.
Il 26 dicembre, Santo Stefano, ingresso gratuito a Villa Bardini (Costa San Giorgio 2- tel 055 20066233 – eventi@villabardini.it) dove sarà possibile visitare le due mostre allestite all’interno della villa. Lo hanno disposto la Fondazione CR Firenze e la Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron. Al terzo piano è possibile ammirare l’esposizione ‘Enigma Pinocchio. Da Giacometti a LaChapelle’ (aperta fino al 22 marzo), a cura di Lucia Fiaschi. Un viaggio nell’arte contemporaneo dedicata all’enigmatico burattino di legno. Al quarto piano, invece, è allestita ‘Corpo a Corpo’ (fino al 12 gennaio), un omaggio alla tradizione classica con lo sguardo contemporaneo di 35 artisti internazionali. La villa e il giardino Bardini rimarranno chiusi il giorno di Natale, 25 dicembre.
E’ aperto tutta la settimana di Natale, ad eccezione di mercoledì 25, lo straordinario percorso espositivo dedicato al collezionismo naturalistico a Firenze dai Medici al Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze. "Natura collecta, Natura exhibita", ospitata nel Salone Donatello della Basilica di San Lorenzo (piazza San Lorenzo, 9 – ore 10-17.30 - ultimo ingresso ore 17), nasce dalla collaborazione tra l’Università di Firenze, l'Opera Medicea Laurenziana e la Parrocchia di San Lorenzo ed è stata promossa in concomitanza della chiusura temporanea per lavori del Museo “La Specola”. Il percorso permette di ricostruire, da un lato, in un luogo emblematico come San Lorenzo, le vaste dimensioni della committenza medicea; dall’altro rilancia il visitatore alla scoperta delle meraviglie naturalistiche e scientifiche che ancora oggi il Museo di Storia Naturale dell’Ateneo contribuisce a conservare e raccontare. “Natura collecta, Natura exhibita” offre una selezione significativa di reperti del ricchissimo patrimonio conservato dal Sistema Museale di Ateneo, come la coppa di quarzo diaspro che porta incise le iniziali LAURMED (Lorenzo de’ Medici) o il mantello di penne di Ibris rubra indossato dai sacerdoti del culto del dio Sole della popolazione precolombiana dei Tupinamba donato alla famiglia Medici.
Un’ampia sezione del percorso è dedicata alle famosissime cere de “La Specola”. Oltre a quelle anatomiche, sono esposte anche alcune pregiate cere botaniche. Uno spazio speciale è dedicato alla figura del Beato Niccolò Stenone, vescovo e scienziato sepolto a San Lorenzo, le cui collezioni sono conservate dal Sistema Museale di Ateneo.
La mostra Arcadia e Apocalisse, appena inaugurata al Palazzo Pretorio di Pontedera, sarà aperta al pubblico durante le festività natalizie. Curata da Daniela Fonti e Filippo Bacci di Capaci e dedicata, come dice il sottotitolo, ai Paesaggi italiani in 150 anni di arte, fotografia, video e installazioni, l’esposizione ospita 240 opere di oltre di 100 artisti, per raccontare il modo in cui il paesaggio è stato percepito e rappresentato artisticamente dal 1850 fino ai giorni nostri, mettendo in luce quelli che sono stati i cambiamenti in materia di estetica e cercando allo stesso tempo di sensibilizzare la coscienza dei visitatori sul tema del degrado ambientale. Ideata e promossa dalla Fondazione per la Cultura Pontedera, dal Comune di Pontedera, dalla Fondazione Pisa, con il patrocinio e il contributo della Regione Toscana, la mostra osserverà nei prossimi giorni il seguente orario: martedì 24 e martedì 31 dicembre orario ridotto 10-13, mercoledì 25 dicembre chiuso, giovedì 26 dicembre e lunedì 6 gennaio normale orario festivo 10-20.
Il primo gennaio, infine, orario ridotto, ma capovolto: 15-20. Attraverso un lungo racconto che si avvale di opere pittoriche, scultoree, arti decorative, fotografia e nuovi media – dalla metà dell’Ottocento ad oggi – l’esposizione ruota intorno al pensiero creativo sul paesaggio, un genere pittorico ereditato dal Settecento come rispecchiamento della natura nell’arte, in antitesi alla pittura mitologica e di storia, che si libera dai suoi stereotipi senza però scomparire, per la capacità che il paesaggio stesso ha di rinnovare profondamente i propri significati e codici rappresentativi, di riflettere le radicali trasformazioni della cultura artistica italiana e della società nel suo complesso. La mostra si articola in vari capitoli, dalla diversa estensione, che servendosi della pittura, della fotografia, più avanti del video, del film e delle installazioni, conducono lo spettatore ad immergersi nei sentimenti e nelle riflessioni che – di decennio in decennio – il paesaggio ha ispirato negli autori e nei fotografi e ad apprezzare e comprendere opere che vogliono essere, oltreché immagini coinvolgenti, anche documenti in cui si travasa l’intera cultura di un’epoca.
La pittura di paesaggio è infatti il frutto di un processo molto complesso di interpretazione e ‘ricostruzione’ della natura, che coinvolge il momento storico di riferimento con il suo sistema di relazioni, la cultura artistica cui l’autore appartiene e la storia individuale. Sentimenti e riflessioni che nel corso della lunga trasformazione del Bel Paese, trapassano dalla scoperta, in epoca ottocentesca, di un “paesaggio italiano” ereditato dal “Grand Tour” offerto alla modernità come cornice d’inalterata bellezza, alla testimonianza delle azioni talvolta violente che la storia ha inflitto al territorio italiano (dalle demolizioni alle devastazioni delle guerre), agli sconvolgimenti legati all’epoca della ricostruzione postbellica, al definitivo tramonto del mito post-romantico e alla sua sostituzione con azioni di trasformazione così invasive e devastanti da far presagire una imminente Apocalisse. Arcadia e Apocalisse.
Paesaggi italiani in 150 anni di arte, fotografia, video e installazioni è organizzata con la consulenza di Paolo Antognoli, Giovanna Conti, Alessandro Romanini e Francesco Tetro. La sezione fotografia è a cura di Maria Francesca Bonetti.
La mostra "Modigliani e l'avventura di Montparnasse. Capolavori dalle collezioni Netter e Alexandre" non chiude per le feste.Il Museo della città resterà aperto ogni giorno: Vigilia di Natale, Natale, Santo Stefano, San Silvestro, primo dell'anno, Epifania.Gli orari rimangono i consueti della mostra: lunedì, martedì, mercoledì e giovedì ore 10-19; venerdì, sabato e domenica 10-23. Organizzata dal Comune di Livorno per ricordare il centenario della morte del grande artista livornese, insieme all’Istituto Restellini di Parigi, offre al pubblico l’occasione di ammirare 120 opere degli artisti dell'Ecole de Paris e ben 26 opere di Modigliani raramente esposte al pubblico. Per celebrare il centenario della morte del pittore, saranno eccezionalmente riuniti nelle sale del Museo della Città, i dipinti e disegni appartenuti ai due collezionisti più importanti che lo hanno accompagnato e sostenuto nella sua vita. Paul Alexandre, primo fra tutti, che era al centro di un legame tra Livorno e Parigi, che lo ha sostenuto al suo arrivo a Parigi e che lo ha aiutato nel progetto scultoreo delle Cariatidi oltre che durante i suoi ritorni a Livorno nel 1909 e 1913.
Ma anche e soprattutto Jonas Netter che ha riunito, come un esperto e geniale collezionista, i più bei capolavori del giovane livornese. Tra le opere in mostra sarà visibile il ritratto Fillette en Bleu del 1918, opera di grandi dimensioni che raffigura una bambina di circa 8-10 anni il cui vestitino e il muro retrostante sono dipinti di un delicato colore azzurro, in un ambiente ricolmo di dolcezza e innocenza; il ritratto di Chaïm Soutine del 1916, suo caro amico durante gli anni parigini più difficili, seduto con le mani appoggiate sulle ginocchia, dove si percepisce la grande sintonia tra i due e la stima che Soutine provava per Modigliani; il ritratto Elvire au col blanc (Elvire à la collerette) dipinto tra il ’18 e il ’19 raffigurante la giovane Elvira, ritratta da Modigliani ben quattro volte, due da vestita e due nuda, conosciuta ed ammirata a Parigi per la sua folgorante bellezza e per il suo caldo temperamento italiano; il ritratto Jeune fille rousse (Jeanne Hébuterne) del 1919, che ritrae la bella Jeanne Hébuterne di tre quarti mentre si rivolge allo spettatore in un atteggiamento pieno di naturalezza ed eleganza e capace di catture l’attenzione con suoi profondi occhi azzurri.
Dei disegni si possono ammirare alcune Cariaditi tra i quali la Cariatide (bleue) del 1913. Il disegno appartiene al secondo ciclo che, a differenza del primo - costituito da studi per sculture ispirate all’arte primitiva - non è uno schizzo preparatorio, ma un’opera a sé stante dove la figura femminile è più rotonda e voluttuosa con contorni più sfumati e colorati. Insieme alle opere di Modigliani saranno esposti, inoltre, un centinaio di altri capolavori, anch'essi collezionati da Jonas Netter a partire dal 1915, opere rappresentative della grande École de Paris.
Tra queste si potranno ammirare i dipinti di Chaïm Soutine come L'Escalier rouge à Cagnes, La Folle, L'Homme au chapeau e Autoportrait au rideau, eseguite dal 1917 al 1920, che ben rappresentano la poetica dell’artista e la sua maniera di rappresentare la realtà in modo atemporale e come espressione di tragedia interiore. Nell’Autoritratto, in particolare, Soutine si mette alla prova nel ritrarsi come i grandi artisti del passato, che tanto ammirava, in una posa quasi anonima e con lo sguardo senza rughe ma preoccupato, con le mani fuori dal campo, la cui faccia, con i piani irregolari, emerge da una sciarpa verde; opere di Maurice Utrillo come Place de l'église à Montmagny, Rue Marcadet à Paris, Paysage de Corse, dipinti dove gli spazi sono sereni e dove tutto è calmo e silenzioso, dove nulla traspare dei suoi soggiorni negli ospedali psichiatrici per tentati suicidi legati alla dipendenza dall’alcol; opere di Suzanne Valadon come le Trois nus à la campagne, con donne nude in aperta campagna, tema molto caro a Renoir e a Cézanne oltre che ad Andrè Derain che con Le Grand Bagneuses ha realizzato un’opera considerata uno dei capisaldi dell’arte moderna e dipinti come St.tropez e Portrait d’homme (Jonas Netter) di Moïse Kisling, artista polacco che ci ha lasciato uno dei ritratti più emblematici del collezionista Jonas Netter.
L’Acquario di Livorno prosegue i festeggiamenti per il Natale 2019 con un ricco programma di iniziative, attività e promozioni per il largo pubblico, e con speciali regali rivolti in particolar modo a tutti bambini e ragazzi per i quali il Natale rappresenta un appuntamento speciale di magia e sorpresa. Fino al 6 Gennaio 2020, per tutti i bambini e i ragazzi speciale promozione “Porta una pallina di Natale, sconto 50% sul biglietto Ragazzo”.
Inoltre, apertura straordinaria tutti i giorni dal 26 dicembre 2019 al 6 gennaio 2020 inclusi. Dal 26 Dicembre, sarà possibile ammirare i presepi sommersi nelle vasche espositive dell’Acquario di Livorno. Oltre a queste iniziative, l’Acquario di Livorno regala inoltre un’ampia varietà di emozioni e suggestione durante la visita della struttura a tutti i bambini e ragazzi: le novità 2019, la vasca del Kelp e le sue foreste sommerse e la nuova vasca dedicata al polpo.
Inoltre, le due tartarughe verdi “Ari” e “Cuba”, gli squali pinna nera, il pesce Napoleone e gli insetti, i rettili e gli anfibi al primo piano. L’iniziativa promozionale rientra nell’attenzione che da sempre Costa Edutainment pone verso i più giovani e le famiglie e che si completa, oltre all’offerta economica, con il proseguimento delle animazioni in compagnia della tartaruga e del percorso “Dietro le quinte” – svolte in collaborazione con la Soc.
Coop. Aplysia - dedicate a bambini e famiglie con gli appuntamenti fino al 6 Gennaio 2020
In occasione delle festività natalizie, il Museo archeologico di Piombino, il Parco archeologico di Baratti e Populonia e il Parco archeominerario di San Silvestro (con il tour delle miniere) saranno aperti tutti i giorni dal 27 al 31 dicembre e dal 2 al 6 gennaio proponendo anche appuntamenti rivolti a grandi e piccini.
Il Museo archeologico di Piombino ospiterà la maggior parte delle iniziative. Si inizia venerdì 27 dicembre alle ore 17.00 con "A cena con gli antichi romani", una particolare presentazione del libro di Giorgio Franchetti seguita da una degustazione a tema con l’archeocuoca Cristina Conte che si è occupata della ricostruzione delle ricette proposte nel libro. Un testo che traccia un quadro sull’evoluzione di questo aspetto importantissimo della cultura romana, dove trovano spazio tantissime interessanti ricette, riprese da Apicio, da Catone, da Varrone e da Columella; ma anche un capitolo con incredibili notizie e curiosità, che divertono e stupiscono. Lunedì 30 dicembre alle ore 16.30 al Museo divertente presentazione di “Happy fields”, libro di Piero Cavicchi con proiezione video di alcune parti della pièce teatrale messa in scena dal gruppo teatrale “Forza venite gente”. Al termine saranno servite tisane e tè caldo. La mattina di martedì 31 dicembre, con inizio alle ore 11.30, il Museo vi aspetta per una speciale visita guidata con brindisi finale al nuovo anno.
Le visite guidate verranno riproposte giovedì 2 e domenica 5 gennaio alle ore 16.30. In questo caso l’appuntamento è con “Il tè delle cinque al Museo”: la visita sarà infatti seguita da un momento dedicato a tisane e tè caldo.
Gli appuntamenti delle festività natalizie al museo si chiuderanno lunedì 6 gennaio alle ore 10.30 con l’oramai immancabile appuntamento con “La Befana vien… di mattina!”, letture con i lettori volontari di “Nati per Leggere Piombino” organizzate in collaborazione con la Biblioteca civica Falesiana di Piombino. Il 4 gennaio alle ore 15.00 l’appuntamento è invece al Parco archeominerario di San Silvestro, al Museo delle macchine minerarie di Pozzo Earle, con la presentazione del libro di Gianfranco Benedettini "Dumas Tofani, il minatore".
Sarà presente l’assessore alla cultura del comune di Campiglia Marittima, Gianluca Camerini. Gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito, ad eccezione delle visite guidate al museo del 31 dicembre e 2 e 5 gennaio che sono invece incluse nel prezzo del biglietto del museo.