Segretario generale: ancora un'entità astratta

I consiglieri di FdI Chelli e Sirello: "Il decreto di nomina non è stato firmato"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 Agosto 2025 13:47
Segretario generale: ancora un'entità astratta

“All’inizio della prossima settimana firmerò il decreto di nomina del nuovo segretario generale” ha detto la Sindaca sabato 9 agosto. L’inizio della nuova settimana è ampiamente trascorso, ma ancora di decreti di nomina non c’è traccia alcuna. Era forse un pesce d’aprile posticipato quello di Funaro? Cosa sta aspettando? Perché, nonostante il grave e ingiustificabile ritardo già accumulato, non provvede a dar seguito a quello che a tutti gli effetti è un adempimento obbligatorio, oltre che essenziale, previsto dalla legge a tutela del buon andamento dell’amministrazione che rappresenta? Ci sorge il dubbio, a questo punto, che le parole di sabato scorso fossero soltanto frasi di circostanza per placare le acque e guadagnare ancora tempo. Siamo di fronte all’inadempienza più totale". E' quanto hanno dichiarato i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Matteo Chelli e Angela Sirello.

“Un altro rebus che vede come protagonista il Partito Democratico. Nel 2013, viene costituita in seno al lode fiorentino la Commissione territoriale per il disagio abitativo, allora prevista dalla legge regionale 75/2012, con la finalità di affrontare le situazioni di sfratto esecutivo per morosità in città, a salvaguardia del tessuto sociale. Peccato, però, che dalla lettura dei report annuali di Regione Toscana sulla condizione abitativa delle famiglie emerga come la Commissione si sia riunita pochissime volte, una sola volta tra il 2019 e il 2023, in particolare nel 2021, dopo la conferma delle funzioni contenuta nella L.R.

2/2019, senza, tuttavia, analizzare alcun caso di sfratto, ma solo - evidentemente - per una mera formalità" dicono i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Matteo Chelli e Angela Sirello "Il paragone con le altre province e aree toscane è impietoso guardando ai dati più recenti. Infatti, nel 2022, nell’Empolese-Valdelsa sono stati esaminati ben 221 casi di sfratto in 11 diverse sedute della medesima Commissione istituita tra i comuni di zona; 42, invece, quelli esaminati a Livorno, 171 a Pisa, 31 a Grosseto.

Nel 2023 nulla è cambiato: 315 domande analizzate nell’empolese-Valdelsa, 52 a Livorno, 35 a Grosseto, 32 a Pisa. Le soluzioni adottate sono state varie: dai contributi per la prevenzione dello sfratto agli inserimenti in alloggi di emergenza. Al tavolo della Commissione, peraltro, siede generalmente anche la Prefettura, braccio territoriale del Governo. Si tratta, quindi, di un’occasione di confronto importante, soprattutto per l’individuazione di ulteriori strumenti da mettere in campo coordinatamente.

Senza contare, infine, che la legge regionale stabilisce espressamente che l’efficacia e l’efficienza dell’organo costituisce criterio di priorità ai fini della ripartizione delle risorse per la realizzazione e il recupero di alloggi di edilizia sovvenzionata".

Chelli e Sirello concludono: "Stranamente, abbiamo appurato che agli inizi del 2024 l’allora Assessora alla Casa ha annunciato che la Commissione avrebbe cominciato a riunirsi bimestralmente. ‘Arrivano i tavoli operativi fra l’ufficio Casa del Comune e i sindacati degli inquilini e dei proprietari, ai quali saranno invitati anche gli ufficiali giudiziari, con finalità di contenimento del disagio abitativo dei nuclei familiari soggetti a procedure esecutive di sfratto e che sono in graduatoria per gli alloggi ERP’ ha affermato.

Se la giustificazione per le mancate riunioni immaginiamo possa ricondursi al fatto che il Comune di Firenze si sia assunto in prima persona l’onere di istruire le domande dei cittadini, per quale motivo il lampo di genio nel 2024? Cos’è cambiato? Se la Commissione non serviva prima (evidentemente), perché dovrebbe servire adesso? Ci siamo forse privati di uno strumento che aveva un’utilità per lungo tempo, determinando l’incancrenimento del problema? Abbiamo ricevuto meno finanziamenti a causa del mancato funzionamento della Commissione?

Approfondimenti

Sono tanti gli interrogativi che sorgono a questo punto, ma soprattutto, ci viene da domandarci con quale coraggio la maggioranza di centrosinistra, talvolta, si lamenti del mancato ascolto da parte delle istituzioni centrali e pretenda di ergersi a tutrice dei diritti dei fiorentini se non riesce ad utilizzare neppure gli strumenti che la legge già mette a disposizione per affrontare i problemi della città”.

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