Via dei Georgofili 1993-2003
Firenze celebra l'anniversario della strage alla presenza del presidente Ciampi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 maggio 2003 15:32
Via dei Georgofili 1993-2003<BR>Firenze celebra l'anniversario della strage alla presenza del presidente Ciampi

Culmineranno il 27 maggio con la solenne cerimonia in Palazzo Vecchio alla presenza del Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi, le celebrazioni per il decimo anniversario della strage di via dei Georgofili. Altro momento saliente del programma sarà nella notte tra il 26 e il 27 maggio, quando il suono della Martinella e la deposizione dei fiori sul luogo dell'attentato chiuderanno una serata di grande suggestione e intensità. Il programma delle celebrazioni si annuncia quest'anno particolarmente ricco e significativo e prevede incontri, convegni, concerti, mostre, eventi teatrali e iniziative per i ragazzi, con cui tutta la città sarà chiamata a ricordare quella tragica notte tra il 26 e il 27 maggio 1993, quando l'esplosione di un'autobomba causò la morte di cinque persone, vittime innocenti del disegno criminoso della mafia: Angela e Fabrizio Nencioni con le piccole figlie Nadia e Caterina e il giovane studente di architettura Dario Capolicchio.

L'antica Torre del Pulci, sede dell'Accademia dei Georgofili, fu distrutta; ingenti furono anche i danni al patrimonio artistico, con gravi lesioni alla Galleria degli Uffizi, a Palazzo Vecchio, alla chiesa di Santo Stefano al Ponte Vecchio, al museo di Storia della Scienza. La città, i fiorentini, le istituzioni reagirono con grande forza e civiltà ed oggi le ferite materiali di quella notte sono state sanate. Mentre mandanti ed esecutori della strage sono stati processati e condannati, grazie anche al lavoro dei magistrati antimafia.

Tra loro c'era Gabriele Chelazzi: a lui sarà dedicata una delle iniziative in programma il 26 maggio, quando in Palazzo Vecchio sarà presentata una pubblicazione sui suoi scritti e gli sarà conferito il Fiorino d'oro alla memoria. In Palazzo Vecchio è previsto anche il concerto straordinario dell'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretta da Paavo Jaervi (la sera del 25 maggio) e la presentazione del restauro dell'opera "Adorazione dei pastori" di Gherardo delle Notti, gravemente danneggiata dall'attentato (il 27 maggio, durante la cerimonia con il presidente Ciampi).

Sono previsti due importanti convegni con la presenza di illustri relatori, coordinati dal professor Paolo Pezzino, mentre un altro momento significativo del programma sarà la sera del 26 maggio, con due eventi teatrali nella Loggia dei Lanzi appositamente creati per l'occasione: l'"Ode ai barbari" del laboratorio Nove e la "Via crucis" di Francesco Niccolini. La serata del 26 vedrà anche l'apertura straordinaria dell'Accademia dei Georgofili (alle 21) e del Museo di Palazzo Vecchio (dalle 23) e si concluderà alle 1.04 con la deposizione di una corona di fiori sul luogo dell'attentato.

Il 27 maggio, per l'intera giornata sarà possibile visitare gratuitamente la Galleria degli Uffizi e tutti gli altri musei statali. Ma vediamo in dettaglio cosa prevede il programma, che è stato organizzato dal comitato promotore di cui fanno parte il Comune di Firenze, la Provincia di Firenze, la Regione Toscana, la Prefettura, l'Università degli studi, l'Accademia dei Georgofili, la Soprintendenza speciale per il Polo museale fiorentino, la Soprintendenza regionale ai Beni artistici e storici, l'Associazione dei familiari delle vittime di via dei Georgofili, il Comitato di via Lambertesca.


Fino al 31 maggio al Liceo scientifico Gramsci è aperta la mostra "Il restauro dell'Accademia dei Georgofili», dove sono esposte le foto con le immagini dei danni causati dall'attentato.
Il 22 maggio alle 17.00 all'Accademia dei Georgofili si terrà la presentazione del libro "Attentato a Firenze", realizzato a cura di nove cronisti del quotidiano La Nazione, a cui interverranno tra gli altri il vicesindaco Giuseppe Matulli, l'assessore regionale Mariella Zoppi, il procuratore Piero Luigi Vigna, l'onorevole Valdo Spini.


Il 23 maggio alle 17 all'Accademia dei Georgofili è prevista la presentazione del volume "1993-2003. Uffizi: oltre la facciata, il restauro degli edifici pubblici dopo l'attentato di via dei Georgofili", una raccolta di contributi degli Architetti per la città di Firenze curata da Susanna Botti, Fiammetta Nante e Giovanna Bossi: una iniziativa dell'Ordine degli Architetti di Firenze e della Fondazione Professione Architetto, che documenta gli interventi sugli edifici demaniali danneggiati dall'esplosione.


Dal 24 al 28 maggio all'Istituto statale della SS. Annunziata, al Poggio Imperiale, si terrà la Mostra dei lavori del concorso "Immagini della memoria", che raccoglie gli elaborati degli studenti per realizzare il manifesto del ricordo delle vittime della strage, frutto di una iniziativa rivolta alle scuole medie superiori della Toscana e della provincia di La Spezia. Il progetto è stato promosso dall'Associazione dei familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili, che organizzerà anche un altro evento il 25 maggio alle 16, quando al Giardino del Tramonto alla Romola sarà inaugurata una fontana dedicata alla piccola Nadia Nencioni.

Sempre sabato 24 maggio alle 17 si aprirà la mostra fotografica "Il Percorso: via Lambertesca 1993-2003", allestita in via Lambertesca e via dei Georgofili, mentre alle 17.30 si terrà l'inaugurazione della mostra fotografica «Ground Zero» di Joel Meyerowitz, offerta dall'ambasciata Usa in Italia e allestita nella Sala dei Vaiai del Museo degli Uffizi di via Lambertesca e al Museo diocesano di Santo Stefano al Ponte Vecchio. Le due iniziative sono organizzate dal Comitato Georgofili-Lambertesca.


La sera del 24 maggio alle 21 nella Chiesa di S. Stefano in Ponte si terrà il Concerto dell'Orchestra Florence Synphonietta, che replicherà a Firenze il concerto tenuto cinque giorni prima a New York, alla Casa italiana "Zerilli-Merimò", in ricordo delle vittime della strage. In programma musiche di Vivaldi, Bruch, Paganini, Cherubini, Rossini, Spalletti.
Domenica 25 maggio alle 21 ancora grande musica, che entrerà solennemente nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio con il concerto dell'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretta da Paavo Jaervi.

In programma "Metamorfhosen" di Richard Strauss e la Sinfonia n.4 di Ludwig Van Beethoven. La serata è a inviti fino ad esaurimento dei posti (che saranno non più di 700). Per permettere a tutti i cittadini di partecipare all'evento, il concerto sarà diffuso in diretta anche in piazza Signoria.
L'intenso programma del 26 maggio si aprirà dalle 8.30 fino alle 12 in Piazza Pitti, Piazza Repubblica e Piazza Signoria con una iniziativa dell'assessorato alla Pubblica istruzione rivolta alle scuole medie ed elementari di Firenze: "La Storia ha memoria.

Animazione in bianco e nero", giochi di piazza e sfilate sul tema della lotta fra il bene ed il male, con l'obiettivo di sensibilizzare i più piccoli ai temi della legalità e della giustizia e per imparare a non dimenticare.
E' rivolta ai ragazzi anche l'iniziativa prevista il 26 maggio alle 10 al Teatro Puccini, dove I Filosofi Ignoranti presentano "Farenait. La mafia Politica", spettacolo di teatro, poesia, narrazione e documentazione. Il testo teatrale è di Daniele Biacchessi, Raja Marazzini e Stefano Paiusco, gli attori sono Stefano Paiusco e Daniele Biacchessi.


Sempre il 26 maggio alle 9.30 il liceo Scientifico Gramsci prosegue il suo viaggio sui temi della legalità con l'incontro "Dalle stragi del 1993 all'impegno di oggi" a cui partecipano Don Luigi Ciotti, Piero Luigi Vigna, Rita Borsellino, Daniela Ceccucci, Walter Ricoveri, Giovanna Chelli.
Sarà dedicata ad un grande magistrato fiorentino, recentemente scomparso, l'iniziativa prevista alle 11 del 26 maggio nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio, dove è prevista la presentazione di «In nome del Popolo italiano» scritti e interventi di Gabriele Chelazzi sull'attentato di via dei Georgofili, a cura di Francesco Nocentini.

Interverranno Piero Luigi Vigna, Giuseppe Nicolosi e Andrea Purgatori. Il sindaco Leonardo Domenici consegnerà alla famiglia il Fiorino d'oro alla memoria di Gabriele Chelazzi: è soprattutto grazie al suo lavoro, il suo impegno, la sua capacità, se le oscure ragioni della strategia terroristica che colpì Firenze, Roma e Milano sono state quasi del tutto individuate.
Nel pomeriggio del 26 maggio si terrà all'Auditorium del Consiglio Regionale della Toscana, in Via Cavour un importante convegno: "Le ferite della memoria".

I lavori si apriranno alle 15 con il saluto del presidente del Consiglio Regionale Toscano Riccardo Nencini. Gli interventi, coordinati da Giovanna Chelli, saranno di Paolo Pezzino dell'Università di Pisa; Francesco Fleury della Procura di Firenze e Pietro Grasso della Procura di Palermo; dell'avvocato Danilo Ammannato; dei rappresentanti dell'Associazione dei familiari delle vittime Walter Ricoveri, Daniela Ceccucci e Daniele Gabrielli; di Paolo Bolognesi, Presidente unione nazionale vittime stragi.

L'intervento conclusivo sarà di Claudio Martini, presidente della Giunta Regionale Toscana.
Alle 18 all'Accademia dei Georgofili si inaugurerà la mostra fotografica e documentaria "Georgofili 27 maggio 1993-2003" e sarà riaperta l'esposizione dei disegni e degli acquerelli di Luciano Guarnieri "Firenze, 27 maggio 1993". Alle 21 l'Accademia dei Georgofili aprirà al pubblico i suoi locali.
Alle 21.30 del 26 maggio è previsto l'evento teatrale della serata, che si terrà alla Loggia dei Lanzi di piazza Signoria.

La Compagnia Laboratorio Nove presenterà "Ode ai Barbari, un oratorio contro la strage" con Marisa Fabbri e la drammaturgia di Barbara Nativi; poi ci sarà la "Via Crucis. Lettera a un amico lontano", orazione civile scritta da Francesco Niccolini e letta da Sandro Lombardi, con la consulenza storica Camillo Brezzi, ricerche e studi Fabio Masi e Francesca Botti, interventi musicali di Giorgio Cordini. Due testi di grande suggestione, scritti appositamente per questa serata e rappresentati in prima assoluta.


Dalle 23.00 alle 1, ingresso libero e visite guidate al Museo di Palazzo Vecchio, che sarà illuminato dalle torce. Alle 1.04, l'ora esatta in cui scoppiò l'autobomba, mentre risuoneranno i rintocchi della Martinella sul luogo dell'attentato in via dei Georgofili le autorità cittadine deporranno una corona di fiori in memoria delle vittime.
Il programma del 27 maggio si aprirà alle 8.30, quando la Galleria degli Uffizi aprirà al pubblico con ingresso libero; dalle 19 alle 22 si terranno visite guidate gratuite.

Alle 9 nella Chiesa di S. Carlo sarà celebrata la Santa Messa in suffragio delle vittime.
Alle 10 all'Accademia dei Georgofili si terrà la riunione dei volontari del maggio 1993, aperta a tutti coloro che nei drammatici giorni che seguirono l'attentato prestarono il loro lavoro e il loro tempo per i soccorsi prima, la ricostruzione poi. Da ricordare, oltre all'insostituibile lavoro dei Vigili del fuoco, quello altrettanto prezioso delle Pubbliche assistenze, della Misericordie, della Vab, dei radioamatori.

In quest'occasione, sarà proiettato un filmato sulla ricostruzione e il restauro della sede dell'Accademia. Sempre alla sede dei Georgofili la mattina del 27 maggio si terrà anche una iniziativa filatelica: un annullo postale in ricordo dell'attentato.
Il 27 maggio dalle 9 alle 13, nell'aula Magna dell'Università nel Palazzo Marucelli-Fenzi, in via S.Gallo, si terrà il convegno "Il contesto delle stragi". Aprirà i lavori Augusto Marinelli, Rettore dell'Università di Firenze; seguiranno gli interventi di Salvatore Lupo dell'Università di Palermo, Rocco Sciarrone dell'Università di Torino, Francesco Michele Stabile dell'Università di Palermo, Omar Calabrese dell'Università di Siena, Donatella Dalla Porta dell'Istituto Universitario Europeo, Francesco Palazzo dell'Università di Firenze e di Rita Borsellino.

Presiederà Franco Cazzola dell'Università di Firenze e chiuderà Carla Guidi, assessore regionale Scuola di governo e cultura della legalità.
Sempre il 27 maggio alle 17 l'evento più solenne del programma, che si terrà nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio: la cerimonia alla presenza del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Introdurrà il sindaco Leonardo Domenici; sono previsti gli interventi di Franco Scaramuzzi presidente dell'Accademia dei Georgofili, Luigi Dainelli presidente dell'Associazione tra i familiari delle vittime di via dei Georgofili, Michele Gesualdi presidente della Provincia di Firenze e Claudio Martini, presidente della Regione Toscana.

Durante la cerimonia sarà presentato il restauro dell'opera "Adorazione dei pastori" di Gherardo delle Notti, restaurato grazie all'Associazione Amici degli Uffizi. Il monumentale dipinto di scuola caravaggesca, pur irrimediabilmente danneggiato dall'esplosione, tornerà nel luogo dove fu colto dall'attentato, agli Uffizi, proprio di fronte alla finestra che si affaccia su via dei Georgofili. La vicepresidente dell'Associazione Maria Vittoria Rimbotti solleverà il drappo e la direttrice della Galleria Anna Maria Petrioli Tofani presenterà l'opera.

Al termine della cerimonia sarà premiata la classe «5ª operatori moda» della Scuola professionale Domenico Chiodo della Spezia, per il progetto scelto come manifesto per il decennale della strage. Alla cerimonia sono invitati i sindaci e i gonfaloni delle città colpite dagli attentati di mafia.
A seguire sempre il 27 maggio alle 18.15, è prevista la visita del presidente Ciampi in via dei Georgofili e all'Accademia dei Georgofili, con la deposizione di una corona di fiori sul luogo dell'attentato.

Il Capo dello Stato tornerà sui luoghi che fra i primi aveva visitato dieci anni fa, all'indomani della strage, quando era presidente del Consiglio.
L'ultimo appuntamento delle celebrazioni si terrà il 29 maggio. Alle 11 alla Facoltà di Architettura di Santa Verdiana, in piazza Ghiberti, si terrà la cerimonia di dedica alla memoria di Dario Capolicchio dell'Aula 1 di Santa Verdiana. Dario studiava architettura a Firenze e viveva in un appartamento in via dei Georgofili. Fu ucciso nell'attentato insieme alla famiglia Nencioni.
"Quello che presentiamo stamani è un insieme di iniziative particolarmente importante per la nostra città e non solo.

Il programma per il decimo anniversario dell'attentato di via dei Georgofili, che avrà il suo momento più significativo con la cerimonia alla presenza del presidente Ciampi, è il frutto di un impegno comune di istituzioni, enti e associazioni che hanno collaborato tutte insieme: il messaggio è che tutta la città è unita per ricordare quel tragico evento". Lo ha detto il sindaco Leonardo Domenici stamani in Palazzo Vecchio, dove è stato illustrato il calendario delle manifestazioni per ricordare la strage che si compì nella notte fra il 26 e il 27 maggio 1993, in cui persero la vita la famiglia Nencioni e Dario Capolicchio.

Con il sindaco erano presenti l'assessore regionale Mariella Zoppi, l'assessore provinciale Alberto Di Cintio, il soprintendente Antonio Paolucci, il presidente dell'Accademia dei Georgofili Franco Scaramuzzi, il professor Francesco Gurrieri che rappresentava l'Università, il vicepresidente dell'Associazione dai familiari delle vittime dell'attentato di via dei Georgofili Walter Ricoveri e il presidente del Comitato di via Lambertesca Angelo Lucia. "La presenza qui oggi di tutti questi soggetti - ha sottolineato il sindaco dopo aver brevemente spiegato il programma delle iniziative, "tutte di altissimo livello" - significa che a nome della città vogliamo ricordare tutti insieme questa ricorrenza, che ha un altissimo valore non solo dal punto di vista della memoria, ma anche per testimoniare l'impegno civile nella lotta contro la criminalità e il terrorismo".

Domenici ha anche annunciato che la prossima settimana parteciperà al "Maurizio Costanzo Show" per una puntata speciale dedicata all'anniversario dell'attentato. Il professor Paolucci ha poi illustrato il restauro del dipinto "Adorazione dei pastori" di Gherardo delle Notti, il più danneggiato dall'esplosione e "simbolo della vita che sopravvive alle devastazioni", mentre Franco Scaramuzzi ha ricordato la Messa che si terrà alle 9 del 27 maggio nella chiesa di San Carlo, dove la piccola Caterina Nencioni era stata battezzata pochi giorni prima della sua tragica morte.

L'assessore Zoppi ha sottolineato il "ponte ideale tra Firenze New York" che si è creato anche grazie alle iniziative previste dal programma (il doppio concerto della Florence Synphonietta e la mostra su Ground Zero) ed ha ribadito come da Firenze arrivi un segnale corale di vita democratica; mentre Alberto Di Cintio si è soffermato sull'impegno verso le scuole, per non dimenticare e per l'educazione alla legalità. Il professor Gurrieri ha ricordato l'iniziativa per intitolare un'aula di Architettura a Dario Capolicchio e l'impegno dell'ordine degli Architetti per la ricostruzione; mentre Walter Ricoveri ha ribadito l'attività e l'impegno dell'Associazione dei familiari delle vittime.

"Noi vogliamo che ci sia sempre qualcuno che possa spiegare cos'è accaduto quella notte. Per questo abbiamo coinvolto con la nostra attività soprattutto i ragazzi delle scuole - ha detto - e vogliamo che la verità sui mandanti venga interamente alla luce. E ci stiamo impegnando attivamente per la legge che preveda il risarcimento alle vittime delle stragi e della criminalità".
Ricco il programma degli incontri, convegni, concerti, mostre, eventi teatrali che sono stati organizzati a Firenze in memoria delle vittime della strage mafiosa.



Di seguito le schede degli avvenimenti in calendario.

IL FIORINO D'ORO ED UN VOLUME DEDICATO ALLA MEMORIA GABRIELE CHELAZZI, IL MAGISTRATO CHE HA FATTO CONDANNARE MANDANTI ED ESECUTORI DELLA STRAGE
Sarà dedicata a Gabriele Chelazzi, magistrato fiorentino recentemente scomparso, l'iniziativa che si terrà il 26 maggio alle 11 nel Salone dei Duecento in Palazzo Vecchio. Al pubblico ministero che ha coordinato le indagini sulle autobombe del '93 verrà conferito alla memoria il Fiorino d'oro della città di Firenze, e sarà presentato "In nome del popolo italiano", volume che raccoglie i suoi scritti e i suoi interventi sulla strage di via dei Georgofili.

Oltre al sindaco Leonardo Domenici e alla famiglia di Gabriele Chelazzi, parteciperanno il procuratore nazionale antimafia Piero Luigi Vigna, il sostituto procuratore Giuseppe Nicolosi, il giornalista Andrea Purgatori e il curatore del libro Francesco Nocentini. Investigatore scrupoloso, magistrato di grande rigore morale e professionale, Gabriele Chelazzi è il magistrato che ha indagato sull'attentato a Maurizio Costanzo, la strage di via dei Georgofili a Firenze, quella di via Palestro a Milano e le due di Roma, a San Giovanni in Laterano e a San Giorgio al Velabro.

Grazie al suo lavoro, e a quello dei colleghi Piero Luigi Vigna, Francesco Fleury e Giuseppe Nicolosi, boss e gregari di Cosa Nostra sono stati condannati definitivamente quali mandanti ed esecutori di quella stagione di terrore. Negli ultimi anni Chelazzi era entrato a far parte della direzione nazionale antimafia ed era stato distaccato nel capoluogo toscano per seguire ulteriori indagini sulle stragi mafiose. Un lavoro che non ha potuto portare a termine perché è morto nella notte fra il 16 e il 17 aprile scorso.

Il libro, curato dal giornalista Francesco Nocentini, contiene una selezione di suoi scritti e interventi sugli attentati di dieci anni fa: una parte della relazione introduttiva al processo di primo grado (25 novembre 1996), una parte dell'arringa finale al processo di primo grado (25-26 e 31 marzo 1998), l'intervento al convegno della Regione Toscana "Non c'è memoria senza verità" (25 maggio 2002) e la relazione alla commissione parlamentare antimafia (2 luglio 2002).

"ODE AI BARBARI" E "VIA CRUCIS", UNA NOTTE DI SPETTACOLO IN PIAZZA SIGNORIA PER DIRE NO ALLA BARBARIE
Un oratorio e una via crucis laiche per ricordare le vittime dell'attentato di via dei Georgofili e delle altre stragi della storia italiana.

Lo spettacolo, una prima assoluta organizzata dal Comune in occasione del decimo anniversario della strage dei Georgofili, andrà in scena la sera del 26 maggio una piazza della Signoria, a pochi metri da dove avvenne l'esplosione. La piazza diventerà una platea per gli spettatori mentre gli artisti si muoveranno nella Loggia dei Lanzi, trasformata per l'occasione in un palcoscenico. Lo spettacolo è composto da due opere distinte, unite però dal filo rosso della memoria e del dolore: "Ode ai Barbari: un oratorio contro la strage" di Barbara Natici e "Via Crucis: lettera a un amico lontano" di Francesco Niccolini.

La prima opera è messa in scena dalla Compagnia Laboratorio Nove e si tratta di un rifacimento del coro scritto all'indomani dell'attentato. All'oratorio originale è stato aggiunto un epilogo elaborato proprio per il decimo anniversario per cogliere le emozioni e le sofferenze ancora vive in città. Il testo mescola a materiali originali schegge di poesia, articoli, canti dando vita a un oratorio in memoria della strage: un unico grande coro contro le barbarie. In scena, accanto a Marisa Fabbri che leggerà l'epilogo scritto per il decimo anniversario, ci saranno Simona Arrighi, Sandro Bedino, Dodi Conti, Sandra Garuglieri, Fernando Maranghini, Anna Meacci, Francesca Messina, Riccardo Naldini, Barbara Nativi e Silvano Panichi.

La seconda opera è stata invece scritta appositamente per questa occasione da Francesco Niccolini. Si tratta di una Via Crucis laica della storia italiana composta da 14 tappe, ognuna delle quali corrisponde a un fatto oppure un personaggio del dopoguerra del nostro paese. Una scelta non casuale, visto che Niccolini cerca un'attinenza tra gli episodi della passione e della morte di Gesù e i personaggi e gli eventi storici. Ecco quindi che alla tappa in cui Gesù prende la croce sulle spalle e nessuno l'aiuta viene ricordato il giudice Giorgio Ambrosoli, commissario liquidatore della banca privata di Michele Sindona ucciso nel luglio 1979.

Oppure le pie donne che si recano al santo sepolcro diventano le vedove di mafia come Rosaria, la moglie dell'agente della scorta di Giovanni Falcone Vito Schifano, e Rita Atria, la giovanissima collaboratrice di giustizia suicidatesi dopo l'uccisione di Falcone e di Paolo Borsellino. Ma ci sono anche la morte del presidente dell'Eni Enrico Mattei, la strage di Bologna, piazza Fontana, il treno Italicus, il rapimento e l'assassinio di Aldo Moro e ovviamente l'attentato dei Georgofili. Il testo, sotto forma di lettera indirizzata a un amico lontano, diventa una riflessione intima e dolorosa sugli eventi tragici della storia italiana.

La lettura sarà affidata a Sandro Lombardi, notissimo attore italiano. I due momenti dello spettacolo saranno collegati dalla musica di Giorgio Cordini, chitarrista di spicco nel panorama musicale italiano, che si esibirà anche al termine della Via Crucis. L'appuntamento è quindi in piazza della Signoria a partire dalle 21.30. Al termine dello spettacolo, Palazzo Vecchio, illuminato dalle torce, aprirà le porte ai cittadini. Sono previste visite guidate al Museo di Palazzo Vecchio dalle 23 alle 1.

NEL SALONE DEI CINQUECENTO IL CONCERTO DEL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO LA MUSICA RACCONTA RICORDI E SENTIMENTI E ABBRACCIA PIAZZA SIGNORIA
La musica per ricordare.

Come dieci anni fa l'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino torna a commemorare la ferita inflitta alla città dall'attentato mafioso del 27 maggio 1993. Allora, a un mese esatto dalla strage dei Georgofili, il 27 giugno 1993, fu Zubin Mehta a dirigere Coro e Orchestra del Maggio che in Piazza della Signoria diedero vita a una grande preghiera laica e collettiva che commosse e coinvolse i fiorentini. Ora l'Orchestra si fa nuovamente testimone e protagonista di un impegno per tutta la città con un concerto nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio che si terrà domenica 25 maggio alle ore 21.

Sul podio ci sarà il maestro estone Paavo Jaervi, che in questi giorni ha diretto con successo la rappresentazione del "Fidelio". Il programma del concerto è dedicato alle "Metamorfosi" di Richard Strauss, una pagina di intima compostezza ed estrema espressività polifonica scritta nel 1945, e alla "Quarta Sinfonia" in si bemolle maggiore Op. 60 di Ludwig Van Beethoven, autore simbolo dell'aspirazione alla libertà e alla fratellanza. E' con la musica, infatti, che si vuole riaffermare il contributo dell'arte alla pace e alla convivenza.

La serata è a inviti fino ad esaurimento dei posti che saranno non più di 700 nella splendida cornice del Salone dei Cinquecento. Ma per rendere tutti i fiorentini partecipi dell'evento il concerto sarà diffuso in diretta anche in Piazza della Signoria. Come il 27 giugno 1993, dunque, l'Orchestra e il Coro del Maggio si faranno interpreti dei sentimenti, dei ricordi e della voglia di non dimenticare dell'intera Firenze.

LA MEMORIA E IL "CONTESTO": DUE CONVEGNI PER RIFLETTERE SULLE STRAGI
Ricordare commemorando, ma non solo.

Per riflettere sull'attentato di via dei Georgofili e tramandare una memoria corretta e consapevole degli eventi di dieci anni fa, la Regione Toscana ha organizzato due convegni: 'Le ferite della memoria' e 'Il contesto delle stragi', rispettivamente fissati per il pomeriggio di martedì 26 e la mattina di mercoled' 27 maggio. "Il 27 maggio commemoreremo la strage di via dei Geogrofili- dice Carla Guidi, assessore regionale con delega alla cultura della legalità - Sono passati dieci anni, un periodo che non è soltanto simbolico, ma significativo, perché consente una visione prospettica e dà la possibilità di tentare una comprensione più avveduta di quanto è successo in Italia, ed a Firenze in particolare, tra il '92 ed il '94.

E' proprio per ricostruire una visione d'insieme di quegli anni che la Regione Toscana ha organizzato due momenti di incontro e di studio coinvolgendo i parenti delle vittime, esponenti della magistratura e del mondo accademico. Abbiamo tentato un approccio interdisciplinare perché siamo convinti che soltanto così si possano affrontare tragedie come questa, che sono, al contempo, personali, collettive e nazionali". Il convegno su "Le ferite della memoria" si terrà dalle ore 15 alle 19 di martedì 26 presso l'auditorium del Consiglio regionale, in via Cavour n.4.

Dopo un saluto del presidente Riccardo Nenicini il professor Paolo Pezzino dell'Università di Pisa ripercorrerà la storia della strage, mentre Francesco Fleury, della procura di Firenze, e Pietro Grasso, della procura di Palermo, ricostruiranno la dimensione giudiziaria degli eventi. Interverranno successivamente l'avvocato Danilo Ammannato, che spiegherà la strage vista dalla parte civile, ed infine i rappresentanti delle associazioni delle vittime e Paolo Bolognesi, presidente dell'unione nazionale vittime delle stragi.

L'incontro sarà concluso dall'intervento del presidente della Regione Toscana, Claudio Martini. Mercoledì 27, invece, i lavori si sposteranno presso l'aula magna di Palazzo Marucelli, presso l'Università di Firenze. L'incontro su "Il contesto delle stragi" inizierà alle ore 9 per concludersi intorno alle 13,30. Dopo l'intervento introduttivo del rettore Augusto Marinelli, numerosi docenti universitari parleranno di mafia, sviscerandone vari aspetti: dalle strategie stragiste ai processi di radicamento al rapporto con la politica, affrontando anche gli aspetti comunicativi e quelli giudiziari.

Tra i relatori anche Rita Borsellino, che parlerà della necessità di 'schierarsi civilmente...fuori dal guscio', ed Omar Calabrese, che concentrerà il suo intervento su 'Stragismo e comunicazione'. Concluderà i lavori l'intervento dell'assessore regionale Carla Guidi.

ATTENTATO A FIRENZE": UN LIBRO PER RICORDARE I MOMENTI E LE PERSONE
Le cronache dei giorni successivi all'attentato, le voci vive e dirette di dieci anni fa, le persone, l'angoscia, i dubbi, lo spirito di rivalsa, le indagini ed i processi: tutto questo è stato raccolto in 'Attentato a Firenze.

La strage degli Uffizi: i mandanti, le condanne, la rinascita', un volume patrocinato da Regione Toscana, Comune di Firenze, Camera di Commercio di Firenze e Fiorentinagas e realizzato grazie al Comitato Georgofili-Lambertesca ed a nove giornalisti de 'La Nazione', che hanno messo a disposizione i loro articoli per la realizzazione del progetto. "Nessuno potrà ridarci le vittime della violenza mafiosa - dice l'assessore regionale alla cultura Mariella Zoppi - la famiglia Nencioni, lo studente Dario Capolicchio.

Non si potranno scordare le ore di paura e di angoscia vissute a Firenze, ne' sanare del tutto alcune ferite al patrimonio storico e culturale della città. Ma ricordare a distanza di dieci anni l'attentato e la strage di via dei Georgofili ha un profondo valore civile: ricordiamo il tentativo della mafia di intimorire lo Stato colpendolo in uno dei suoi simboli più importanti e la risposta che, invece, e' venuta da quello Stato che si voleva piegare e, prima ancora dai cittadini di Firenze, ancora una volta dimostratisi capaci di reagire pur nella sofferernza, pur nel dolore delle ferite aperte.

Il volume che abbiamo voluto pubblicare in occasione della commemorazione del decennale vuole essere un piccolo omaggio a Firenze ed ai suoi abitanti, oltre che uno strumento per far sì che il ricordo dei fatti, delle vittime e delle successive vicende giudiziarie non venga smarrito". 'Attacco a Firenze', con testo a fronte in inglese, raccoglie foto di via dei Georgofili, via Lambertesca, della Galleria degli Uffizi, di Palazzo Vecchio, altre immagini della città ed alcuni articoli scritti dai giornalisti Amadore Agostini, Roberto Baldini, Sandro Bennucci, Luigi Caroppo, Paolo Chirichigno, Letizia Cini, Paola Fichera, Marcello Mancini e Laura Pacciani all'indomani dell'attentato.

Completano il volume l'introduzione curata dall'onorevole Valdo Spini e un intervento del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, che esprime un "vivo apprezzamento" per l'iniziativa e ricorda il "barbaro attentato" che colpì "la vita di cittadini innocenti, il patrimonio artistico, la stessa memoria storica della città di Firenze e di tutta l'Italia". Dalle pagine del volume, inoltre, Ciampi torna afferma la necessità di commemorare quella tragedia "per riaffermare le responsabilità che tutti abbiamo nel promuovere lo sviluppo morale e materiale della Nazione e la piena e costante affermazione dei valori della democrazia, dell'equità e della legalità".

DOPPIO CONCERTO CONCERTO DELLA FLORENCE SYMPHONIETTA A NEW YORK E FIRENZE
Unire in un unico grande abbraccio, l'abbraccio universale e profondo dell'arte, due città colpite e ferite da atti di violenza folli e spietati.

Questo il senso della scelta, fatta dalla Regione Toscana, di ricordare attraverso un concerto di musica classica dell'Orchestra Florence Symphonietta il decennale della strage dei Georgofili. Il concerto si terrà a New York, presso la Casa di Cultura Italiana "Zerilli-Marimò", lunedì 19 e sarà replicato a Firenze sabato 24 maggio, alle ore 21, nella chiesa di Santo Stefano al Ponte Vecchio. "Dieci anni fa Firenze fu colta di sorpresa e colpita profondamente al cuore da un attentato vile ed inaspettato - spiega l'assessore regionale alla cultura Mariella Zoppi - Un attentato mafioso che ferì uno dei suoi simboli più conosciuti nel mondo e più 'sentiti' anche dai cittadini.

L'11 settembre 2001 New York ha subito lo stesso destino. Si è svegliata squarciata da un attentato che ha distrutto il suo simbolo più noto ed imponente, spezzando in pochi minuti migliaia di vite. Le due tragedie non sono paragonabili: la dimensione è senza ombra di dubbio diversa, ma le accomuna la lucida follia distruttiva di chi, organizzando e compiendo i due attentati, ha voluto colpire senza pietà due simboli di valore mondiale. Le ha accomunate la forza di ricominciare, di reagire. Le dovrebbero accomunare la voglia di giustizia e di pace".

Il concerto, dedicato alle vittime di tutte le stragi, sarà eseguito dal maestro Marco Fornaciari, maestro concertatore e violino solista, e da Grazia Rossi, corno solista. A New York verranno eseguiti brani di Vivaldi, che a Firenze saranno integrati dall'elegia per violino ed archi "Kol Nidrei" di Bruch, la "Preghiera del Mosè" di Paganini, la sonata n.1 per corno ed archi in fa maggiore di Cherubini, 'Dal tuo stellato scoglio' di Rossini e dal "Cantico" di Spalletti. "La Regione - precisa l'assessore Zoppi - ha voluto dare il proprio patrocinio a questo concerto per offrire a tutti i cittadini la possibilità di condividere un momento solenne di commemorazione".

L'ingresso agli spettacoli sarà gratuito.

LA LOTTA ALLA MAFIA IN CLASSE: VOLTI, VOCI E RACCONTI PER TESTIMONIARE L'EDUCAZIONE ALLA LEGALITÀ. PROTAGONISTI 300 STUDENTI DEL "GRAMSCI"
Diventare cittadini consapevoli: capaci di futuro, attenti al passato. E' questa la sfida che oltre 300 ragazzi, ai 16 ai 19 anni di età, del liceo scientifico "Antonio Gramsci" hanno raccolto partecipando, insieme ai loro insegnanti, al progetto di educazione alla legalità. La scelta del percorso formativo ha preso spunto proprio dal decimo anniversario della strage dei Georgofili, che la scuola ricorderà il 26 maggio, a partire dalle ore 9, con un incontro con il procuratore nazionale antimafia Piero Luigi Vigna, Rita Borsellino, Daniela Checcucci e Walter Ricoveri, rappresentanti dell'Associazione dei familiari delle vittime del 27 maggio 1993.

L'incontro è l'ultimo di una serie di appuntamenti, organizzati in collaborazione con l'Associazione "Libera", durante i quali la scuola si è aperta al confronto e al dialogo con i protagonisti di alcuni momenti importanti della storia italiana. Volti, voci e racconti di chi ha vissuto l'impegno nella lotta alle mafie hanno presentato ai ragazzi una storia "viva" e capace di interrogare le coscienze. In questo contesto il concetto di legalità che è stato proposto agli alunni è andato ben oltre il rispetto delle leggi, diventando "cittadinanza attiva", desiderio e possibilità di riflettere con autonomi strumenti sulla realtà.

Le aule del "Gramsci" hanno ospitato, fra gli altri, le testimonianze dello storico e consulente della Commissione antimafia Enzo Ciconte, di Giuseppe Cipriani, sindaco di Corleone dal 1993 al 2002, dell'attuale procuratore di Torino, con una lunga esperienza alla Procura di Palermo, Giancarlo Caselli. Un lungo cammino nella lotta alla mafia fino ad arrivare alla strage che ha colpito Firenze : una mostra fotografica, aperta fino al 31 maggio nei locali della scuola, testimonia il restauro dell'Accademia dei Georgofili.

LA STORIA HA MEMORIA: ANIMAZIONE IN BIANCO E NERO.

L'ETERNA LOTTA TRA IL BENE E IL MALE INTEPRETATA DAI BAMBINI
Un'animazione di strada, un gioco di piazza, una festa, un'offerta dell'assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Firenze a tutti i bambini della città, per stare insieme, per giocare, per imparare a non dimenticare. E' "La storia ha memoria", un gioco che coinvolgerà gli alunni delle scuole elementari e medie chiamati a interpretare rispettivamente i cavalieri del bene e i cavalieri del male. I bianchi si ritroveranno dalle 9.30 alle 10 in piazza Pitti.

Lì si svolgeranno giochi di piazza e i bambini indosseranno gli abiti del Bene (armature, elmi, spade e via dicendo). Alle 10.30 il corteo partirà alla volta di piazza Signoria percorrendo l'itinerario piazza Pitti, via Guicciardini, Ponte Vecchio. Intorno alle 11 l'arrivo nella piazza. Sempre alle 9.30, ma in piazza della Repubblica, si ritroveranno gli studenti delle scuole medie che, indossati gli abiti dei cavalieri del male, si dirigeranno verso piazza Signoria passando per via Calimala, Orsanmichele, via Tornabuoni.

Le due squadre, una volta arrivate in piazza della Signoria, parteciperanno alla drammatizzazione della lotta tra i bene e il male. L'animazione terminerà intorno alle 11.30 e le 12 con il discorso delle autorità. L'obiettivo del gioco è semplice: comunicare ai bambini temi così complessi come la legalità me la giustizia utilizzando il gioco come strumento di crescita e comprensione emotiva. Un momento di "Memoria Collettiva" che possa servire attraverso il gioco e la gioia a fissare nel ricordo dei bambini un evento così tragico per la nostra città e per il nostro paese che renda questi "adulti di domani" consapevoli che tali eventi drammatici non si debbano ripetere mai più.

"IL PERCORSO" E "GROUND ZERO", DUE MOSTRE FOTOGRAFICHE IN VIA LAMBERTESCA, AGLI UFFIZI E AL MUSEO DIOCESANO
"Il percorso - Dieci anni in via Lambertesca" e "Ground Zero".

Sono i titoli delle due mostre fotografiche organizzate dal Comitato Georgofili-Lambertesca - Una strada, una speranza, che saranno inaugurate il 24 maggio alle 17. La prima in via dei Georgofili e in via Lambertesca dove saranno esposti 27 pannelli (dimensioni 1 metro per 70 centimetri) con le foto di quella drammatica notte e delle conseguenze per la zona. Le foto sono presenti nel libro "Attentato a Firenze", che verrà presentato il 22 maggio alle 17 all'Accademia dei Georgofili. La seconda mostra si terrà nella Sala dei Vaiai del Museo degli Uffizi e presso il Museo Diocesano di Santo Stefano al Ponte Vecchio (orario 11-19, domenica chiuso).

Saranno esposti 27 pannelli di grandi dimensioni con foto (gentilmente offerte dall'ambasciata Usa in Italia) del fotografo Joel Meyerowitz, l'unico che ha avuto accesso sul luogo della tragedia dell'11 settembre 2001. Le foto delle due mostre diverranno un catalogo che sarà edito da Polistampa. Nell'occasione il Comitato Georgofili-Lambertesca consegnerà una targa ricordo ai Vigili del fuoco e ai volontari della Vab.

A TEATRO PER NON DIMENTICARE. AL PUCCINI I FILOSOFI IGNORANTI METTONO IN SCENA "FARENAIT.

LA MAFIA POLITICA"
Uno spettacolo di teatro, poesia, narrazione e documentazione. Un'occasione per i ragazzi delle scuole ma anche per tutti i cittadini di ricordare alcuni dei più noti fatti di mafia degli ultimi cinquant'anni. Si tratta di "Farenait. La mafia politica", il testo teatrale di Daniele Biacchessi, Raja Marazzini e Stefano Paiusco che andrà in scena il 26 maggio alle 10 al Teatro Puccini. Il racconto sulla mafia politica si snoda attraverso sei storie emblematiche e simboliche che attraversano la storia italiana dal dopoguerra ad oggi.

La strage di Portella della Ginestra quando il bandito Giuliano uccise i contadini che volevano festeggiare il primo maggio, festa dei lavoratori. I depistaggi sulla morte del giovane militante di Democrazia Proletaria Peppino Impastato, con le carte e i documenti del processo che ha condannato all'ergastolo Don Tano Badalamenti. La solitudine dell'avvocato Giorgio Ambrosoli, l'eroe borghese che lo Stato non ha saputo difendere. La storia dell'imprenditore Libero Grassi che la mafia ha ucciso perché non intendeva pagare il pizzo.

Le stragi di Capaci e di via D'Amelio con la morte di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Fino a via dei Georgofili a Firenze. Sul palco Daniele Biacchessi sarà la voce narrante (la ragione), Stefano Paiusco porterà il racconto di teatro civile alla poesia (l'emozione). Un testo adatto alle scuole ma anche a quanti non intendono dimenticare.

ALL'ACCADEMIA DEI GEORGOFILI IN MOSTRA I DISEGNI E GLI ACQUERELLI DI LUCIANO GUARNIERI
L'Accademia dei Georgofili ospiterà due mostre che saranno inaugurate il 26 maggio alle ore 18.

I momenti tragici dell'attentato vengono riproposti in chiave diversa, dalla mano e dalla sensibilità dell'artista Luciano Guarnieri da un lato e da una mostra fotografica e documentaria, dall'altro. Subito dopo l'attentato, tra le rovine della Torre del Pulci, Luciano Guarnieri realizzò quarantasei disegni ed acquerelli che il maestro donò al Centro Leasing Firenze in cambio di una donazione in favore di coloro che subirono danni. Tutte le opere furono raccolte in una cartella, sulla quale è stata realizzata un'apposita copertina.

Il tutto è stato affidato a tempo indeterminato all'Accademia dei Georgofili perché le conservi e le esponga periodicamente presso la propria ricostruita sede dove, alle 18 del 26 maggio, verrà inaugurata la mostra "Firenze, 27 maggio 1993". Un acquerello di Guarnieri è dedicato ai colombi "anch'essi colti nel sonno, vittime ignorate". L'acquerello fu riprodotto sulla copertina del volume "Ad Angela", pubblicato dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. E proprio sull'opera del maestro il sovrintendente Antonio Paolucci disse: "Se dovessi scegliere un emblema per illustrare con una immagine la testimonianza di Luciano Guarnieri sulla bomba del 27 maggio, sceglierei l'acquerello che rappresenta un piccione morto fra le schegge di vetro, la più umile fra le vittime".

"Georgofili 27 maggio 1993-2003" è il titolo della mostra fotografica e documentaria che verrà inaugurata anch'essa il 26 maggio alle 18. Saranno esposte foto, reperti e restauri come la statua in gesso di Cosimo Ridolfi, realizzata da Raffaello Romanelli nel 1896 e come libri restaurati e già esposti nel Salone Magliabechiano a un anno dalla strage.

LA FACOLTÀ DI ARCHITETTURA INTITOLA UN'AULA A DARIO CAPOLICCHIO
Un'aula di Santa Verdiana dedicata a Dario Capolicchio, lo studente che era venuto a Firenze per laurearsi in Architettura e tragicamente scomparso nell'attentato di via dei Georgofili.

E' questa l'iniziativa decisa dal Consiglio della Facoltà di Architettura che, nella seduta del 24 marzo, ha approvato all'unanimità la proposta del preside Piero Paoli. L'aula è la numero 1 e si trova nel complesso di Santa Verdiana, per la precisione al piano terra di una delle sedi didattiche più grandi della facoltà, che si affaccia su piazza Ghiberti. La cerimonia si svolgerà giovedì 29 maggio alle 11. A Dario Capolicchio, che la sera del 27 maggio 1993 stava studiando per un esame di urbanistica, fu conferita il 17 aprile del 1994 la laurea alla memoria in Architettura, consegnata alla famiglia nel corso di una cerimonia alla presenza del Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro.

In quell'occasione la dissertazione della tesi fu pronunciata dall'allora preside della facoltà Mariella Zoppi.

LA FONTANA DI SILVIO LOFFREDO ALLA ROMOLA RICORDA I BAMBINI MORTI DI MAFIA. AL POGGIO IMPERIALE IN MOSTRA I LAVORI DEL CONCORSO "IMMAGINI DELLA MEMORIA"
La Romola, frazione nel Comune di San Casciano Val di Pesa di cui era originario Fabrizio Nencioni, vittima insieme alla moglie, alle due figlie e allo studente Dario Capolicchio, dell'attentato mafioso dei Georgofili, ricorda le vittime della strage.

E in modo particolare i bambini, a cominciare da Nadia e Caterina Nencioni, morti di mafia. Ci saranno due incontri e l'inaugurazione al giardino "Il Tramonto" della fontana con il mosaico del maestro Silvio Loffredo. Il primo appuntamento è il 23 maggio alle ore 21.30 al circolo Arci La Romola dove si terrà il dibattito "Il giovani e le immagini del 27 maggio 1993". Domenica, 25 maggio, alle 16 sarà inaugurata la fontana rivestita dal mosaico di Loffedo che ripercorre le vicende della favola di Pinocchio, con la chiara simbologia della piovra che rappresenta la mafia.

Nell'occasione saranno letti versi e racconti di Nadia Nencioni e di altri ragazzi e verrà recitata la Cantata per la festa dei bambini morti di mafia di Luciano Violante con la partecipazione del gruppo Antiqua Brass della Filarmonica "Vincenzo Bellini" di Scandicci. Saranno esposti anche disegni realizzati dai ragazzi delle scuole. Nell'atrio dell'Istituto statale della Santissima Annunziata al Poggio Imperiale sarà invece ospitata dal 24 al 28 maggio la mostra dei lavori del concorso "Immagini della memoria".

Il concorso è nato per la realizzazione del manifesto di ricordo delle vittime della strage ed è stato rivolto alle scuole medie superiori, gli istituti d'arte e i licei artistici, della Toscana e della provincia di La Spezia. I lavori pervenuti sono stati una cinquantina e quello vincitore è stato scelto da una commissione presieduta dal maestro Silvio Loffredo e composta, tra gli altri, dai familiari delle vittime della strage dei Georgofili.

Ricordare commemorando, ma non solo. Per riflettere sull’attentato di via dei Georgofili e tramandare una memoria corretta e consapevole degli eventi di dieci anni fa, la Regione Toscana ha organizzato due convegni: ‘Le ferite della memoria’ e ‘Il contesto delle stragi’, rispettivamente fissati per il pomeriggio di martedì 26 e la mattina di mercoled’ 27 maggio.
“Il 27 maggio commemoreremo la strage di via dei Geogrofili– dice Carla Guidi, assessore regionale con delega alla cultura della legalità – Sono passati dieci anni, un periodo che non è soltanto simbolico, ma significativo, perché consente una visione prospettica e dà la possibilità di tentare una comprensione più avveduta di quanto è successo in Italia, ed a Firenze in particolare, tra il ’92 ed il ’94.

E’ proprio per ricostruire una visione d’insieme di quegli anni che la Regione Toscana ha organizzato due momenti di incontro e di studio coinvolgendo i parenti delle vittime, esponenti della magistratura e del mondo accademico. Abbiamo tentato un approccio interdisciplinare perché siamo convinti che soltanto così si possano affrontare tragedie come questa, che sono, al contempo, personali, collettive e nazionali”.
Il convegno su “Le ferite della memoria” si terrà dalle ore 15 alle 19 di martedì 26 presso l’auditorium del Consiglio regionale, in via Cavour n.4.

Dopo un saluto del presidente Riccardo Nenicini il professor Paolo Pezzino dell’Università di Pisa ripercorrerà la storia della strage, mentre Francesco Fleury, della procura di Firenze, e Pietro Grasso, della procura di Palermo, ricostruiranno la dimensione giudiziaria degli eventi. Interverranno successivamente l’avvocato Danilo Ammannato, che spiegherà la strage vista dalla parte civile, ed infine i rappresentanti delle associazioni delle vittime e Paolo Bolognesi, presidente dell’unione nazionale vittime delle stragi.

L’incontro sarà concluso dall’intervento del presidente della Regione Toscana, Claudio Martini.
Mercoledì 27, invece, i lavori si sposteranno presso l’aula magna di Palazzo Marucelli, presso l’Università di Firenze. L’incontro su “Il contesto delle stragi” inizierà alle ore 9 per concludersi intorno alle 13,30. Dopo l’intervento introduttivo del rettore Augusto Marinelli, numerosi docenti universitari parleranno di mafia, sviscerandone vari aspetti: dalle strategie stragiste ai processi di radicamento al rapporto con la politica, affrontando anche gli aspetti comunicativi e quelli giudiziari.

Tra i relatori anche Rita Borsellino, che parlerà della necessità di ‘schierarsi civilmente…fuori dal guscio’, ed Omar Calabrese, che concentrerà il suo intervento su ‘Stragismo e comunicazione’. Concluderà i lavori l’intervento dell’assessore regionale Carla Guidi.

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