Sceso il sipario sulla quarta edizione emiliana a Rivalta di Lesignano de’ Bagni (Parma), che ha fatto registrare un nuovo successo, il Rural Festival fa tappa per il secondo anno consecutivo a Gaiole in Chianti (Siena) il weekend del 16 e 17 settembre prossimo, dalle ore 10 alle 19, con gli stand gastronomici, il parco degli animali di antiche razze e i trattori d’epoca. Ingresso libero.
Grande fermento e attesa per l’arrivo di agricoltori e allevatori custodi dell'Appennino Tosco-Emiliano, che si riuniranno in piazza Ricasoli e lungo la via principale del paese, dove anticamente si teneva il mercato delle merci, per promuovere quell'economia sana e sostenibile che fa leva sul recupero di antiche tradizioni e sulla tutela dei valori contadini. “Rural sta diventando un appuntamento fisso per Gaiole – commenta il sindaco Michele Pescini – e ne siamo felici perché questo festival s’inserisce perfettamente nella strategia territoriale di valorizzazione della biodiversità.
Vogliamo puntare sulle peculiarità del territorio valorizzando le nostre tradizioni in modo scientifico e in un’ottica assolutamente moderna. Venire a Rural Festival significa scoprire straordinari connubi di sapori, tra prodotti di due terre meravigliose come la Toscana e l’Emilia Romagna. Il territorio del Chianti storico sarà rappresentato dalla famiglia Cantalici (Gaiole) che produce Sangiovese in purezza; Andrea Rossi con l’azienda agricola Casanova di Bricciano (Gaiole) che coltiva e vinifica Sangiovese in purezza ed è una new entry della rete rural; l’azienda Cipressi in Chianti (Radda in Chianti) con la carne fresca dop e i salumi artigianali di cinta senese allevata all’aperto; Duccio Fontani (Castellina in Chianti) che coltiva le erbe aromatiche da 30 anni.”Una mostra-mercato, fatta di volti e di storie, con gli stand di oltre 40 aziende selezionate dove poter anche acquistare le tante prelibatezze assaggiate durante il weekend e portare a casa prodotti di qualità.
Aziende custodi di antiche razze animali e varietà ortofrutticole, disseminate nelle diverse province toscane ed emiliane, per un tripudio di sapori dimenticati e spesso sconosciuti. Rural Festival non è però solo cibo: un’altra area sarà dedicata al parco degli animali di antiche razze, come il maiale nero, la pecora Cornigliese, Massese e Garfagnina, l’asino Romagnolo e Amiatino, la vacca grigia Appeninica, Valtarese e Ottonese, il tacchino di Parma e Piacenza, la gallina Romagnola e il pollo Valdarnese.
Saranno presenti anche i portavoce dell’Associazione Agricoltori e Allevatori custodi di Parma e dell’Associazione Regionale Allevatori dell’Emilia Romagna, oltre al Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano. Non mancheranno, a dare colore al centro storico, alcuni modelli di trattori d’epoca, prodotti tra gli anni Trenta e Cinquanta. Rural Festival sta creando una filiera economica importante, un modello di economia sana, consapevole e sostenibile che fa leva sul recupero delle antiche coltivazioni strettamente connesse al territorio.
Rural è un movimento che sostiene le giovani generazioni di agricoltori e allevatori custodi di un passato che è più che mai attuale. Al Rural Festival di Gaiole troverete: il fagiolo zolfino, coco nano e cece rosa, il pecorino di pecora massese e garfagnina, il famoso pane marocca di Casola fatto con farina di castagne, la polenta di mais Formenton Ottofile Garfagnana, poi l’olio di olivastra seggianese, la pasta fresca da antichi grani, erbe aromatiche e spontanee del Chianti, gnocchi di patata di Cetica, testaroli al farro della Lunigiana, e ancora, porchetta di suino di cinta senese, vino da uva Sangiovese in purezza e vin santo di Malvasia del Chianti.
La tradizione emiliana proporrà prosciutto di maiale nero, yogurt e formaggi unici di rare razze ovine e bovine appenniniche, pane di grano del Miracolo, frutta antica da mostarda, polpa di pomodoro Riccio di Parma, e ancora, pasta fresca all'uovo di gallina romagnola, zucca violina al forno, miele biologico reggiano, marmellata di prugna zucchella, latte fresco d’asina da cui si ricava un delizioso sorbetto, formaggio Pioniere da latte intero e poi i vini da rare cultivar come il lambrusco Maestri e la Fortana del Taro.E per poter continuare ad apprezzare i prodotti agricoli di biodiversità della tradizione tosco-emiliana durante tutto l’anno, c’è un piccolo negozio aperto a Parma in borgo Giacomo Tommasini: il Rural Market, che promuove le produzioni antiche di questi produttori, offrendo il massimo della genuinità.
E’ aperto dal martedì al sabato dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 17 alle 20. Chiuso la domenica e il lunedì.