La dieta tipo è composta al 55% di carboidrati, 30% grassi, 12% proteine

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 dicembre 2004 14:01
La dieta tipo è composta al 55% di carboidrati, 30% grassi, 12% proteine

Il cibo è uno dei piaceri della vita e per questo assume sempre maggiore importanza una corretta alimentazione che deve essere strettamente correlata all’informazione sui prodotti alimentari. “Secondo informazioni scientifiche la dieta tipo è composta al 55% di carboidrati, 30% grassi, 12% proteine: il nostro impegno è totalmente rivolto a mettere sul mercato prodotti di qualità nell’ambito di quel 55% e cioè pasta, pane, cereali”.
Così Luciano Rossi, Direttore di Toscana Cereali, commenta i risultati della seconda settimana del pane e della pasta, un’iniziativa che ha toccato un po’ tutto il territorio regionale, affrontando distinte problematiche.

Dopo che nella prima edizione sotto i riflettori era finita la pasta ‘Tosca’, nella seconda appena conclusa l’impegno di Toscana Cereali si è incentrato tutto sul lancio in 30 punti vendita dislocati un po’ in tutta la regione, del vero Pane Toscano a lievitazione naturale. Curato dal Consorzio del Pane toscano - che raggruppa le associazioni di categoria dei panificatori aderenti a Cna, Confartigianato e Confcommercio - espressione dei valori della sana tradizione contadina, il pane toscano viene prodotto con farina di frumento tenero toscano comprensiva del germe di grano.

Questo permette al pane di mantenersi fresco per 4/5 giorni e quando è raffermo, è comunque utilizzabile per tanti piatti tipici quali pappa al pomodoro, zuppa di pane, ribollita…
“In questo modo leghiamo davvero territorio a prodotto” ha poi continuato il direttore di Toscana Ceerali, “garantendo il consumatore per la qualità della materie prima utilizzate, perché utilizziamo i prodotti del territorio e scriviamo in maniera chiara tutte le informazioni sulla lavorazione. In questo modo viene esaltata l’intera filiera alimentare.

Finora, in realtà, il pane toscano non era più tale, perché il legame con il territorio era inesistente o comunque parziale”.
Nelle numerose iniziative che la seconda settimana del pane e della pasta ha svolto in Toscana, si sono affrontati i temi della sacralità del pane a Lucca, mentre a Siena l’iniziativa ha affrontato i temi legati alla richiesta della DOP – già sostenuta dalla Regione – per il pane toscano a lievitazione naturale. A Pistoia, invece, l’attenzione è stata incentrata sul recupero di vecchie varietà di grano, mentre in Mugello è stata presentato un pane specifico, per la cui lavorazione si utilizza un vecchio mulino di Firenzuola ed un forno a legna a Polcanto (Borgo San Lorenzo), una lavorazione che non necessità di energia elettrica.

Tappa finale ad Arezzo, esattamente a Pieve Santo Stefano, per un incontro con gli studenti incentrato proprio sull’educazione alimentare.
“Alimentarsi in maniera corretta, ha ripreso Rossi, significa anche prendere coscienza del 30% di bambini obesi presenti nel nostro paese. Un dato impressionante che dimostra quanto importante, nell’immediato ed in prospettiva, sia lavorare sull’educazione alimentare”.
In questo senso si muovono le strategie di intervento e di produzione di Toscana Cereali.

La pasta ‘Tosca’ ed il pane toscano a lievitazione naturale, presto saranno seguiti da altre produzioni di qualità. In arrivo, infatti, ci sono prodotti per la prima colazione a base di cereali soffiati nel segno della farfalla di ‘Agriqualità ed un riso proveniente dalla Maremma.

Collegamenti
In evidenza