Almeida: “Grazie alla Toscana fuggito da Cuba”

All'incontro con il direttore delle città rifugio per intellettuali perseguitati, Nencini: “Vogliamo far crescere la rete Icorn”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 agosto 2010 15:11
Almeida: “Grazie alla Toscana fuggito da Cuba”

di Walter Fortini Firenze La Regione si impegnerà a far crescere in Toscana Icorn, la rete di città rifugio per scrittori e intellettuali perseguitati nel mondo. L'obiettivo è farvi entrare entro la fine dell'anno Firenze e Siena. E' l'impegno che stamani ha preso l'assessore alla promozione dei diritti umani, on. Riccardo Nencini, che nel suo ufficio di Palazzo Cerretani a Firenze ha incontrato Helge Lunde, direttore della rete indipendente Icorn che ha sede a Stavanger in Norvegia.

«Vogliamo irrobustire la partecipazione toscana, che conta ad oggi Chiusi ed Arezzo – spiega Nencini – Siamo dentro la rete, vogliamo rimanervi ma vogliamo anche farla crescere. Abbiamo contattato Siena. Firenze ha già manfestato interesse e spero che per dicembre la procedura formale d'adesione possa essere conclusa». Nell'incontro di stamani si è parlato naturalmente anche del caso Almeida, il quarantacinquenne scrittore e figlio di un comandante della rivoluzione (il numero tre dopo Castro e Che Guevara, scomparso qualche anno fa) che il mese scorso aveva chiesto di essere accolto in Toscana per essere curato.

Il governo dell'isola gli ha negato per sette anni, dal 2003, il permesso di uscire. E' malato di spondilite. Più volte è stato in carcere, sia pur per brevi periodi. Il 24 agosto, grazie anche alla campagna e all'interessamento della Toscana, finalmente ha ottenuto un visto per il Messico, che raggiungerà nelle prossime settimane dopo aver trascorso qualche giorno a Miami dove già si trova e dove vivono da alcuni anni la moglie e la figlia. Giusto ieri ha inviato un messaggio di ringraziamento all'assessore Nencini.

“Ci sono moltissime persone – ha scritto – che, nate in libertà ;, non sanno darle il suo valore. Non le giudico per questo. Ma ci sono altre, come Lei, che ne hanno fatto una bandiera. Oggi sento l'obbligo, il dovere e l'enorme piacere di ringraziarla per le sue azioni. Grazie alla sua voce e alla sua gestione sto godendo di un sogno dal quale non vorrei più svegliarmi”. Almeida chiede di essere accolto nella rete Icorn. «Stiamo lavorando anche per questo» dice Nencini. La rete Icorn e la Toscana La Toscana aderisce ad Icorn fin dalla sua nascita, nel 2005, ed ancor prima faceva parte di Inca, l'associazione che l'ha preceduta.

La Toscana è stata infatti la prima regione italiana, nel 1999, a proporsi come terra di rifugio per scrittori ed intellettuali vittime di persecuzioni nel mondo. Negli ultimi cinque anni sono stati tre gli artisti e intellettuali ospitati: a Grosseto Padro Marques de Armas, scrittore e poeta cubano, e la giornalista Rhodha lah Mashavave, a Chiusi l'intellettuale iraniano Hasn Yousefi Eshkevari. Dal 2000 avevano trovato rifugio in altri sette: a Grosseto, a Certaldo e a Pontedera. Icorn conta oggi 31 città membre, per lo più in Europa ma anche in America, e due regioni: la Toscana e il sud della Svezia.

Altre città si stanno aggiungendo, dai cinque continenti. Saranno probabilmente 35 le città membre della rete alla fine dell'anno e quaranta l'anno prossimo. «Stanno per entrare Montevideo e Buenos Aires in sud America - spiega il direttore Helge Lunde - Reikiavik, Llubjana e Parigi, altre in Asia ma anche in Australia e Nuova Zelanda». Gli scrittori in lista di attesa per un rifugio sono tra i trenta e i quaranta. Uno di loro, forse un iraniano, potrebbe presto arrivare a Chiusi. All'incontro di stamani con il direttore della rete c'era anche il sindaco della città.

Il 18 settembre lo scrittore ospite di Chiusi da due anni - Hasn Yousefi Eshkevari, iraniano anche lui – infatti se ne andrà.

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