Alla Regione Toscana il ''World future award''

"E' un riconoscimento che ci onora – ha commentato il presidente della Regione Claudio Martini - e che dimostra come le nostre scelte che mirano alla salvaguardia delle tipicità abbiano non solo un forte richiamo locale, ma una potenzialità globale".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 ottobre 2009 16:43
Alla Regione Toscana il ''World future award''

Le politiche della Regione per la biodiversità hanno un valore di esempio su scala mondiale. Con questa motivazione la Toscana è stata insignita ad Amburgo del World future award, “Premio per le politiche del futuro”. Il riconoscimento è stato assegnato dal World future council, un forum internazionale del quale fanno parte personalità di spicco della cultura, della scienza, della politica provenienti da tutti i continenti (tra i membri anche l'ex presidente francese Giscard d'Estaing) con l'obiettivo di sensibilizzare i leader politici e l'opinione pubblica sulle “buone prassi” e di promuovere la loro diffusione per il benessere delle future generazioni.

“E' un riconoscimento che ci onora – ha commentato il presidente della Regione Claudio Martini - e che dimostra come le nostre scelte che mirano alla salvaguardia delle tipicità abbiano non solo un forte richiamo locale, ma una potenzialità globale. E' attraverso questa azione di difesa delle varietà locali che si può mantenere il grande patrimonio di conoscenze delle nostre comunità e valorizzare la loro agricoltura facendone un modello di sviluppo valido dal punto di vista economico, culturale, ambientale”.

Il World future award è stato consegnato alla direttrice dell'Arsia (l'Agenzia regionale per lo sviluppo e l'innovazione in campo agricolo e forestale) Maria Grazia Mammuccini appositamente delegata dal presidente Martini. L'Arsia ha avuto un ruolo decisivo nell'elaborazione e nell'applicazione delle normative sulla biodiversità che fanno riferimento alla legge regionale 64 del 2004. “La legge – ha spiegato la direttrice nell'intervento ufficiale ad Amburgo – ha come obiettivo quello di recuperare e proteggere le varietà locali, non sono a fini scientifici ma anche al fine di reintrodurle nei cicli produttivi aziendali.

Per questo la assicura agli agricoltori l'accesso alle sementi e la possibilità di conservarle, usarle e scambiarle. Noi auspichiamo che questo modello diffuso nella nostra regione possa essere utile ad altre realtà del mondo”. Nella graduatoria finale del World future council le politiche per la biodiversità della Toscana sono giunte al secondo posto, alle spalle solo del programma per la sicurezza alimentare portato avanti dal ministro brasiliano per lo sviluppo sociale e la lotta alla povertà Patrus Anianias e a pari merito con la politiche di agricoltura urbana di Cuba (che prevedono la possibilità di coltivare tutti i terreni inutilizzati anche in città per la produzione di cibo).

La cerimonia, svoltasi al Town Hall di Amburgo, è stata introdotta da Jakob Von Uexkull, scrittore svedese, già ideatore del Right Livelihood award (premio Nobel alternativo) che ha spiegato le genesi di questo riconoscimento, nato per evidenziare non il lavoro dei singoli nel campo dei diritti, ma quello delle istituzioni. Hans Von Sponeck, già coordinatore umanitario dell'Onu in Iraq, che ha avuto il compito di illustrare le motivazioni dei premi, si è poi soffermato sul loro carattere comune: quello di promuovere una crescita partecipata, capace di dare dignità ai cittadini e valore alle loro culture.

Nella motivazione ufficiale del premio assegnato alla Toscana (la cui nomination era stata proposta da Vandana Shiva) si legge tra l'altro: “La legge toscana protegge le varietà di sementi quali 'assicurazione naturale' per il futuro della società e protegge il diritto degli agricoltori quali legittimi fiduciari di tali risorse”. Dopo l'appuntamento di Amburgo la centralità di queste politiche per la Regione emergerà prossimamente in un altro appuntamento di grande rilievo: sarà infatti proprio il presidente Martini ad aprire il vertice mondiale delle regioni sulla sicurezza alimentare in programma a Dakar (Senegal) il 19 e 20 gennaio 2010. di Massimo Orlandi

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza