Dopo giorni di silenzio notizie dall'urbanista del COSPE Firenze

"Finalmente sotto una doccia, con ancora l'odore della polvere nelle narici e negli occhi l'immagine della parete che si sbriciola".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 marzo 2010 20:02
Dopo giorni di silenzio notizie dall'urbanista del COSPE Firenze

Comunicazioni interrotte e molta paura. Dopo 4 giorni riusciamo ad avere notizie dal nostro cooperante Marco Massari, urbanista, codirettore del progetto europeo Urbal, gestito in loco dalle ong Cospe e Medina e di cui è capofila la Regione Toscana. "Finalmente sotto una doccia, con ancora l'odore della polvere nelle narici e negli occhi l'immagine della parete che si sbriciola". E' questa la prima frase che Marco Massari, codirettore del programma URB-AL, progetto europeo di gestione urbana partecipata, ha postato sul suo profilo di Facebook da Viña del Mar dopo essere scampato, riparandosi sotto lo stipite della porta.

"Sano e salvo" sono invece le rassicuranti parole che Marco ha scritto su Skype per tutti coloro che fin da sabato mattina cercavano di raggiungerlo. Marco infatti, scappato di notte dalla sua casa di e Valparaíso rifugiatosi a casa della responsabile locale del progetto Patricia Rojas, riesce a connettersi solo di quando in quando con il suo iphone e a mandare qualche notizia. E' in questo modo che sappiamo che la situazione oltre ad essere tragica è anche surreale: se infatti nelle regioni di Maule e Bio-Bio dove si trovano le città costiere di Constitucion, Cunaripe, Talcahuano, Concepcion la distruzione per il terremoto ed il successivo maremoto è stata devastante, in molti definiscono quello che ha colpito la Regione di Valparaiso/ (a 400 km dall'epicentro ndr) /un "terremoto ipocrita" perché a parte alcuni crolli lascia una immagine della città apparentemente poco colpita, mentre in realtà sono molti gli edifici ad aver subito internamente gravi danni strutturali.

Sono per lo meno 1.500 le abitazioni gravemente danneggiate nella Regione; delle 250 dichiarate inagibili a Valparaiso la Municipalità sta già provvedendo ad abbattere le più compromesse. A Viña del Mar invece sono 12 le alte torri residenziali evacuate per seri danni strutturali, due delle quali a rischio di crollo verranno demolite. Ingenti anche i danni sia nella città Patrimonio mondiale dell'Umanità di Valparaiso sia a Viña del Mar al patrimonio storico architettonico. Nella Regione si contano fino ad ora 19 morti accertati di cui 9 a Juan Fernández, 4 a Valparaíso e Viña del Mar e 6 nella provincia di San Antonio, ma il numero è purtroppo destinato a crescere una volta che arriveranno ulteriori notizie da Juan Fernández l'isola al largo della costa di Valparaiso e dalle zone rurali interne.

Marco, urbanista, è in Cile da poco, da metà febbraio, e segue sia in Cile che in Nicaragua il progetto europeo di gestione urbana e territoriale partecipativa che è entrato nella sua terza fase. Tra i partner europei Regione Toscana (che ne è capofila), Regione Alpes Côte d'Azur, COSPE e Medina. In America Latina il progetto lavora in Nicaragua, Argentina, Cuba, Guatemala e Cile. Qui, in particolare, l'area di intervento è la Ex Hacienda Siete Hermanas e si trova nel Municipio di Vina del Mar: si tratta di una zona di particolare fragilità e vulnerabilità ambientale e paesaggistica di 2600 ettari di superficie con 10.000 abitanti.

Intanto dopo la prima fase emergenziale di sabato e domenica si è tenuta lunedì una prima riunione operativa con tutte le direzioni della Municipalità di Viña del Mar per stabilire un piano di intervento per, da un lato eseguire un controllo di tutte le infrastrutture ed edifici di uso pubblico, dall'altro per attrezzare alcune scuole per accogliere gli sfollati. Marco ci comunica che solo nei prossimi giorni riuscirà ad andare insieme al personale della Municipalità per cercare di valutare i danni all'interno dell'area di progetto, una zona da cui ancora si hanno scarse informazioni e la cui accidentata orografia è popolata dalle costruzioni precarie di insediamenti illegali.

Intanto gli aiuti per gli sfollati vanno avanti a rilento e in modo non organizzato. Primi messaggi di solidarietà sono arrivati ai sindaci di Valparaiso e Viña del Mar dal Presidente della Regione Toscana.

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