La Società Astronomica Fiorentina

Il presidente ed il vicepresidente della S.A.F. spiegano gli obiettivi e le attività dell’associazione culturale e raccontano come loro si siano personalmente avvicinati all’affascinante mondo dell’astronomia.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 marzo 2010 12:55
La Società Astronomica Fiorentina

L’intervista si è svolta come una piacevolissima chiacchierata dalla quale sono uscita rinvigorita dall’entusiasmo e dall’impegno che questi due speciali signori mettono in quella che è la loro grande passione: l'astronomia. Far sapere che esistono persone così motivate e piene di voglia di trasmettere cose belle e interessanti agli altri, credo sia uno dei compiti principali dei giornalisti, non solo perché ricevano l’apprezzamento che meritano da parte dell’opinione pubblica, ma anche perché possano essere esempio e fare da modello a tanti altri in modo tale che ci si contagi in uno slancio di ottimismo costruttivo.

Nell’articolo non citerò i nomi completi degli intervistati per rispettare la preferenza da loro espressa di non venire citati poiché ciò che gli importa è dare risalto alla Società Astronomica Fiorentina onlus e non a loro stessi. Ma proprio per questa loro sincera modestia, virtù rara ed ammirevole, mi sento in dovere di giungere al compromesso di renderne noti almeno i nomi, se non i cognomi, per attribuirgli il giusto riconoscimento in cambio della loro disponibilità e gentilezza e del loro impegno finalizzato al bene della comunità tutta. Da ex corsista consiglio vivamente a tutti la partecipazione al corso base di astronomia, la qualità dell’insegnamento è ottima.

Credo che non ci sia miglior metodo di apprendimento di quello dell’imparare divertendosi, nel quale cultura e socialità si fondono perfettamente aprendo nuove prospettive intellettuali ed umane. Intanto per chi fosse interessato la S.A.F. in collaborazione con l'Ufficio Cultura del Consiglio di Quartiere 4 del Comune di Firenze e il centro ludico "La Carrozza di Hans" organizza per domenica 21 marzo, in concomitanza con l’equinozio di primavera, dalle ore 10 alle 18 la manifestazione in sede dal titolo: “La festa del Sole” con ingresso libero e gratuito. Quali sono gli obiettivi che perseguite tramite le attività dell’associazione? Pres.: La finalità principale su cui la S.A.F.

basa tutta l’attività culturale è la divulgazione dell’astronomia, la diffusione delle scienze astronomiche. Il nostro scopo è quello di divulgare l’astronomia a livello osservativo proponendo un metodo di osservazione diretta del cielo alle persone in modo tale che, una volta acquisito, se lo possano portare dietro per tutta la vita. Invitiamo subito i neofiti che si avvicinano per la prima volta all’astronomia ad abbandonare la voglia immediata di usare il telescopio, dicendo loro di iniziare ad occhio nudo come facevano gli antichi.

La radice greca della parola cosmologia cosmos (bello) indica che si tratta di qualcosa di estetico e trattandosi di una cosa bella è doveroso gustarsela con tutte le emozioni che può trasmettere in modo naurale. Così si ha una visione d’insieme del manto celeste e si impara a riconoscere le costellazioni e a trovarle col binocolo per approcciarsi solo successivamente al telescopio per un lavoro di approfondimento. Vogliamo che l’astronomia sia accessibile a tutti e proprio per questo motivo nel 2005 si è tenuto l’ultimo corso nel vecchio stile di insegnamento.

Da quella data, infatti, abbiamo deciso di riformare il programma del percorso divulgativo dei corsi e delle serate pubbliche in modo tale che le lezioni non offrissero spiegazioni adatte solo agli esperti del settore. Si sono introdotti esempi pratici e confronti diretti con tutti i partecipanti per colmare la mancanza di interattività che caratterizzava l’impostazione precedente, il che era davvero un grosso peccato. È nostra intenzione implementare questo aspetto più pratico nei corsi in modo tale che i corsisti vengano maggiormente coinvolti nell’argomento e in modo tale che la parte teorica possa venire applicata a dei modelli di riferimento che rendono gli incontri anche più stimolanti.

Non essendo il nostro lavoro, per guadagnare ci occupiamo di altro, il ruolo che rivestiamo comporta per noi dei sacrifici, ma al contempo ci crea tanto entusiasmo che spesso supera gli sforzi e ci dà la forza per proseguire e mandare avanti l’Associazione ed è un nostro sogno quello di riuscire a trasformarla in una piccola Istituzione. Presidente Luciano, come ha iniziato a interessarsi di astronomia? Pres.: Iniziai come corsista S.A.F. nel 2004, mi informai troppo tardi quando le iscrizioni per il Quartiere 4 erano ormai chiuse così aspettai l’inizio del corso del Quartiere 2 dove conobbi l’allora presidente Francesco Marsili, che era succeduto al presidente precedente Francesco Pedani da cui il nostro planetario prende il nome.

Erano grandi amici, ma sono purtroppo entrambi mancati. Cominciai a collaborare con l’Associazione prestando le mie competenze lavorative ovvero sistemando l’impianto elettrico per poter illuminare la sala con luci separate in diverse zone. Poi l’ex bibliotecario diede le dimissioni e subentrai io, che da socio ordinario divenni così socio effettivo, ovvero il tipo di socio che si impegna attivamente per portare avanti l’associazione nei suoi vari aspetti. Dopodiché l’assemblea mi nominò consigliere e vice, carica a cui non spiravo ma che accettai per rendermi utile.

Sono diventato presidente nel 2007 per una motivazione di ordine pratico, per evitare cioè che l’associazione cessasse di esistere in seguito alla triste scomparsa di Francesco Marsili. Vicepresidente Stefano, qual è invece la sua personale vicenda che l'ha portata a legarsi all’astronomia? Vice: La sensazione è che il mio interesse per il cielo ci sia da sempre, quando avevo 15 anni chiacchieravo di stelle con un mio amico del liceo, ci incuriosivano. All’università mi sono iscritto a Biologia, avevo un interesse spiccato per l’aspetto scientifico.

Dopo essermi laureato, a 25 anni, cominciai a rileggere per mio conto i libri di fisica e matematica delle superiori e i libri divulgativi di astrofisica e astronomia e iniziai ad osservare direttamente il cielo sempre più spesso. Mio zio è stato volontario per 40 anni all’Osservatorio di Arcetri, nell’officina svolgeva lavori e costruiva strumenti, la sua esperienza mi ha avvicinato molto all’astronomia e nel tempo libero mi occupavo di costellazioni. Poi 7 anni fa mi trovavo in piazzale Michelangelo in compagnia di un amico ed era un po’ che volevo vedere attraverso un telescopio, cosa che non avevo mai fatto prima.

Vidi due ragazzi della S.A.F. proprio con un telescopio e quando per la prima volta misi l’occhio a questo strumento pensai “ora o mai più per lagarmi a qualche associazione che si occupa del cielo”. Mi affascina poter discutere di qualcosa di talmente grande che mi sopravviverà nel tempo. Leggo sull’etichetta che la sala porta il nome del precedente presidente Francesco Marsili. Pres.: Sì, abbiamo dedicato a lui la sala didattica. Era un artigiano, una sarto di alto livello che all’età di 70 anni ha avvertito il bisogno di dedicarsi a ciò che gli piaceva, montò personalmente il planetario che era stato comprato e messo da parte, tutti i modellini in sala che riproducono i pianeti e il sistema solare li ha fatti lui a mano, era un autodidatta, un osservatore ed un ricercatore.

Nella biblioteca ci sono tanti suoi appunti scritti a mano. La sua impronta ci ha segnati, ogni volta che facciamo e organizziamo qualcosa pensiamo a lui e ci diciamo “se ci fosse chissà come sarebbe contento”. Fino all’ultimo è rimasto a Firenze a dedicarsi al massimo all’associazione, si vestiva da uomo delle stelle e raccontava dell’universo anche ai bimbi di 3 anni, a noi quando si passavano le serate fino all’una e alle due di notte in sede, ci spiegava l’astronomia dei popoli antichi.

Lui fu il fautore del modo di parlare semplice per evitare che l’astronomia diventasse un’icona irraggiungibile. Seguendo il suo insegnamento, utilizziamo un linguaggio semplice ma scientificamente corretto che ci ha permesso di avvicinare numerose persone alla comprensione dell’astronomia nei suoi fondamenti. Il sole appeso in aula lo prese lui alla Coop dove era stato tenuto appeso, e siccome stavano per buttarlo una volta che non serviva più, lo ha preso e ci ha infilato dentro una lampadina e durante la Festa del Sole lo terremo acceso.

Usava dire che le cose lontane accadono anche qui e che la cosa bella è che noi possiamo parlare di stelle pur non essendo chissachi. Come si svolgono gli incontri astronomici dedicati ai più piccoli? Vice: Numerose scolaresche visitano il piccolo planetario (da 25 posti). Attraverso specifici percorsi, diversificati a seconda dell’età (materne, elementari, medie) cerchiamo di avvicinare i piccoli in modo semplice e intuitivo all’osservazione del cielo. Facendoli divertite e contemporaneamente rendendoli partecipi e consapevoli.

Tutti i supporti didattici sono autocostruiti e studiati opportunamente: dai modellini tridimensionali del sistema solare (geocentrico ed eliocentrico), al sistema Terra/Luna (fasi ed eclissi), alla visione 3D delle costellazioni stagionali e zodiacali, implementati con strumenti multimediali e la proiezione su grande schermo di filmati esplicativi. Ci vestiamo da pilota e navigatore con tanto di casco e recitiamo la partenza della navicella spaziale per viaggiare poi nel sistema solare, un bambino deve pigiare il pulsante per la partenza e gli altri dopo essersi allacciati le cinture devono fare il conto alla rovescia, gli facciamo toccare “un pezzo dell’anello di Saturno” facendogli mettere la mano dentro a un sacchettino pieno di sassolini e ghiaccio, ognuno ha un suo palloncino da lanciare in aria, su cui attaccare una stella di carta con sopra scritto il proprio nome così avranno un motivo in più per guardare il cielo e cercare la loro stellina.

Il nostro intento è quello di creare un contatto diretto tra loro ed il cielo. E ci ascoltano con gli occhi spalancati e attentissimi per due ore di fila e non vorrebbero tornare sulla Terra una volta atterrati su Saturno, ma vorrebbero andare avanti con il viaggio. Quali sono i progetti da realizzare nel prossimo futuro? Vice: Nel 2009 (anno internazionale dell’astronomia essendo passati 400 anni dalla prima osservazione di Galileo fatta col cannocchiale) abbiamo presentato in collaborazione con il Comune di Firenze – Consiglio di Quartiere 4, il progetto del “Planetario itinerante” da 45-50 posti.

Un teatro delle stelle che simula la volta celeste. Da far girare nelle scuole e nelle piazze per evitare i costi di spostamento e per renderlo accessibile a tutti i giovani. La macchina da proiezione ce la siamo costruiti da noi e stiamo raccogliendo i fondi per comprare la cupola di telone il cui costo ammonta intorno ai 9000 euro. Attraverso la cupola gonfiabile sarà possibile avvicinare alla cultura del cielo i bambini e gli adolescenti della cittadinanza. Chi volesse può contribuire alla realizzazione del progetto attraverso un libero contributo sia direttamente che tramite un versamento sul bollettino.

Tutti i contributi di almento 10 euro danno diritto alla stampa del proprio nome sulla cupola del planetario. Stiamo inoltre preparando una mostra sull’universo con dei poster illuminabili e delle postazioni multimediali e abbiamo l’ambizioso progetto di costruire un Osservatorio astronomico didattico con una cupola in vetroresina rotante che racchiuda tutta la strumentazione sul soffitto dell’istituto scolastico che ci ospita. L’osservatorio sarebbe comandato in remoto, ovvero ogni scolaresca, potenzialmente da ogni parte della Terra, con un’apposita password potrebbe collegarsi e vedere in diretta il cielo diurno o notturno. Le attività proposte Il cielo in piazza.

Manifestazioni pubbliche all’aperto per avvicinare chiunque lo desideri ai grandi temi dell’astronomia. Incontri sotto il piccolo planetario didattico. Aperto gratuitamente su prenotazione per i bambini dai 5 ai 10 anni il secondo lunedì del mese non festivo alle 17:30; per gli adulti apertura serale su prenotazione alle 21:30 dell’ultimo lunedì del mese, aperto alla città in orario serale con ingresso gratuito per dare un servizio al di fuori del normale orario di lavoro. Conferenze tematiche mensili.

Il primo martedì del mese non festivo ore 21:15. Approfondimenti. Il terzo lunedì del mese non festivo ore 21:30. Corsi di base di astronomia. Organizzati presso le sedi dei quartieri, adatti a tutte le età. Visite ed escursioni guidate Organizzate da esperti (astrofili dell’Osservatorio Torre Luciana, torre longobarda dell’anno 1000 e gli astrofili di San Giuseppe in zona la Ginestra con un osservatorio collocato in una chiesa di campagna) presso alcuni musei, siti storici, centri di ricerca e siti archeologici di interesse astronomico, sempre in collaborazione con le varie istituzioni locali. Gruppo di osservazione e di studio.

Attivo anche per i non soci, il gruppo di osservazione (quando la situazione metereologica lo consente) con adeguati percorsi didattici fornisce un utile servizio per chi desidera approfondire l’osservazione del cielo a occhio nudo e con semplici strumenti. Per chi vuole approfondire i molteplici argomenti astronomici vi è il gruppo di studio che rende fruibile a tutti, attraverso il sito web, i vari temi trattati. La Biblioteca. In sede ci sono numerosi testi divulgativi, manuali pratici, materiali audiovisivi e multimediali disponibili per la consultazione. La Società Astronomica Fiorentina (in breva S.A.F.) è un’associazione culturale nata nel 1988, in seguito riconosciuta come O.N.L.U.S.

(Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale), sede territoriale U.A.I. (Unione Astrofili Italiani) e facente parte del C.A.A.T. (Coordinamento Regionale delle Associazioni Astrofile Toscane). Risiede ed è ospitata da diversi anni all’interno del plesso scolastico dell’Istituto Comprensivo Elementare e Medie “Eugenio Barsanti” di Firenze, presso l' Aula di Astronomia "Francesco Marsili" con accesso da Via Lunga 94, angolo Via Simone Martini (di fronte al circolo le Torri). Per ulteriori informazioni telefonare, dal lunedì al venerdì in orario 17-19 al 377.1273573 o scrivere una mail a astrosaf@gmail.com. di Silvia Languasco

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