Trekking urbano: il 1 ottobre in 33 città italiane

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 settembre 2006 18:12
Trekking urbano: il 1 ottobre in 33 città italiane

Siena, 13 settembre 2006- La sala del Pellegrinaio a Siena, il pozzo di Tofano citato dal Boccaccio ad Arezzo, il porto di Bologna, il parco fluviale a Cuneo, il “sentiero delle miniere” a Massa, il Museo del Tessuto a Prato, la sorgente termale Bullicame citata da Dante nella Divina Commedia a Viterbo. Questi sono solo alcuni dei suggestivi luoghi che potranno essere visitati durante la terza giornata nazionale del “Trekking Urbano” in programma il 1 ottobre in 33 città italiane dal tema “Camminando all'indietro alla ricerca di luoghi, mestieri, sapori e suoni del tempo perduto”.

Nato a Siena nel 2002, il turismo “a piedi” è diventato occasione di ricerca di luoghi segreti e monumenti dimenticati per un numero sempre crescente di città che, grazie al sostegno della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, ad una collaborazione tra Amministrazioni Comunali e l'Associazione Nazionale Guide Turistiche guideranno i trekkers attraverso la storia delle italiche urbe: città che hanno visto per prime la nascita dell'Università in Italia, i vecchi porti delle antiche repubbliche marinare, castelli feudali attorno ai quali si sono sviluppati i primi borghi medievali.

Un viaggio attraverso la storia, fatta non solo di istituzioni e architetture di altri tempi, ma anche di dialetti ormai in disuso e alimenti pressochè scomparsi. Le città aderenti alla terza edizione del Trekking urbano vedono come capofila la “promotrice” Siena, alla quale si aggiungono, in ordine alfabetico: Ancona, Aosta, Arezzo, Ascoli Piceno, Bari, Biella, Bologna, Brescia, Campobasso, Chieti, Cosenza, Cuneo, Forlì, Genova, L'Aquila, Lucca, Macerata, Mantova, Massa, Matera, Olbia, Pavia, Perugia, Prato, Ravenna, Roma, Salerno, Savona, Trento, Urbino, Verona, Viterbo.

A Siena il percorso inizia in Piazza del Campo, passa per il complesso museale di Santa Maria della Scala, per il Vicolo delle Carrozze, uno dei più suggestivi per via di Diacceto dove un tenpo venivano conservati i blocchi di ghiaccio, e termina a Porta Camollia dove Siena apre il suo “Cuore”a tutti coloro che entrano in città. La sosta alla Biblioteca Comunale degli Intronati regala intense emozioni, basta entrare nel Salone storico, allestito dopo il 1758, dove è possibile ammirare alcuni tesori qui conservati, come manoscritti, incunaboli, disegni e stampe.

Attraversando la Sala dei Periodici si passa nel Vicolo della Sapienza – una strada urbana medievale - dove è stata allestita la biblioteca pubblica a scaffali aperti, con la biblioteca dei bambini e dei ragazzi. Ad Ancona si va alla scoperta del rione Capodimonte, posto su un colle della città, un quartiere residenziale cinquecentesco in cui gli edifici popolari furono inseriti in zone strategiche, chiese, conventi e palazzi signorili, con strade inframmezzate da vicoli intercomunicanti dove un tempo si svolgeva la vita familiare e comunitaria.

Ad Aosta i protagonisti saranno luoghi, personaggi, profumi e sapori della filiera lattiero casearia. Ad Arezzo dalla Fortezza Medicea, il punto più alto della città, si arriva al Bastione della Diacciaia, punto panoramico sulle colline da dove si ammirano gli scavi della Fortezza trecentesca, fino ad arrivare alla casa natale di Francesco Petrarca. Ad Ascoli Piceno il percorso inizia e finisce in Piazza Ventidio Basso, uno dei più importanti centri cittadini dell’epoca comunale. Su questa antica piazza dalla forma irregolare sorgono importanti testimonianze del medioevo e del primo rinascimento ascolano.

A Bari Vecchia è il mare a fare da filo conduttore, il trekking parte sull’imboccatura di piazza del Ferrarese, tenendo sulla destra il Margherita, teatro/palafitta sul mare e sulla sinistra corso Vittorio, confine fra quartiere murattiano e borgo antico, e sceglie proprio la Città Vecchia come terreno da esplorare e sintesi di storia e costume. Biella città laniera per eccellenza non poteva che offrire un reperto di archeologia indutrialedi mettà dell'Ottocento, l'ex lanificio Trombetta, dove però ad alloggiarci oggi è l'arte contemporanea della Fondazione Pistoletto, sede di mostre e convegni per giovani artisti.

A Bologna il percorso per scoprire il porto inizia con la Fontana del Nettuno per proseguire fino all'entrata in città del Canale di Reno. Attraverso la Manifattura delle Arti si passa sopra all’antico letto del Cavaticcio ed ecco la meta: il Porto! Sono ancora visibili gli antichi edifici in cui si svolgevano le attività mercantili come la Salara, i Macelli, il Forno. A Brescia è l’antico quartiere medievale, tuttora ricco di tradizionali botteghe artigiane ad essere proposto ai trekkers, passando dalla Piazza della Loggia, la più elegante ed armoniosa, si giunge al Broletto, il più antico palazzo pubblico della città, per avviarsi per la via dei Musei e raggiungere l’area archeologica.A Campobasso il museo Sannitico sito nel palazzo Mazzarotta è una delle soste più rappresentative mentre Chieti mette in mostra il Barocco, a Cosenza si va a visitare l’edifico del vecchio Liceo classico dedicato a Telesio e poi si scende lungo Corso Telesio fino al vecchio caffè Renzelli, la Curia ed il Duomo.

A Cuneo a stuzzicare la curiosità è lo stile liberty delle numerose palazzine che si affacciano lungo la strada fino ad arrivare al Monumento del matematico Peano. Senza dimenticare l'accesso al parco fluviale, il prestigioso Teatro Toselli, i portici di Via Roma e la medievale chiesa di S.Francesco. A Forlì il trekking offre ben 26 ettari di “Parco urbano Franco Agosto” e prosegue per il complesso di San Domenico di impianto duecentesco. A Genova la dimora del Capitano d’Albertis, oggi Museo delle Culture del Mondo, è il punto di partenza del percorso che dalle alture panoramiche di Genova, conduce rapidamente, grazie all’utilizzo dell’ascensore pubblico, fino alla centrale via Balbi, zona residenziale e aristocratica del XVII secolo.

All'Aquila è il Forte Spagnolo a destare le maggiori curiosità, mentre a Macerata è lo Sferisterio, costruito per il gioco della palla col bracciale; a Mantova è il vecchio quartiere ebraico, in cui si trova ancora oggi la Casa del Rabbino. A Massa è il percorso dedicato alle miniere ad essere proposto per la terza edizione del trekking, per il sentiero “delle miniere”, si raggiunge una vecchia fontana e una scala in pietra dalla quale si scende verso la zona delle estrazioni. Si possono vedere l’ingresso, i vecchi muri, l’antica “casa delle miniere”.

A Matera il trekking va dal Barocco al Neolitico, mentre ad Olbia è la natura a fare da cicerone che accompagna fino al Nuraghe Rio Mulinu. A Pavia, si parte dal Castello Visconteo ai limiti del centro storico pedonale e si prosegue lungo Strada Nuova, antico cardo massimo incontrando il Teatro Fraschini e la storica Università, altra città che mette in mostra l'Università che si appresta a celebrare 700 anni è Perugia, poi si sale verso il tempio pagano nel tempo riadattato agli usi dei cristiani, scopri gli scavi che fanno risalire la città e la sua civiltà ai tempi degli etruschi.

A Prato si attraverseranno i luoghi della memoria, della storia, degli antichi mestieri: partendo da Piazza del Comune si raggiungerà Palazzo Datini, la casa del celebre mercante pratese, per poi dirigersi verso il Museo del Tessuto, testimone della tradizione tessile cittadina. A Ravenna saranno i 'bizantini' a far scoprire la storia e Roma si va a ritroso nel tempo attraverso le trasformazioni urbanistiche che rappresentano interventi progettuali sul territorio per la ridefinizione di spazi che caratterizzano, la storia, la cultura, l’arte e le evoluzioni sociali dei residenti.

A Savona si va alla scoperta della Valle del Santuario, mentre, a Salerno si parte dal maestoso Palazzo di città e si sale per la Porta di Mare che si trasforma in via dei Canali dove troviamo l’importantissima Cappella di San Pietro a Corte, per giugnere fino al Castello di Arechi e per chi ha ancora forze, fino alla Bastiglia. A Trento il Trekking del Soprassasso propone diversi punti d’osservazione panoramici e siti storici come le 11 postazioni per i fucilieri e le grotte ricovero dei soldati.

Ad Urbino il punto di vista più spettacolare si gusta arrivando fino alla Fortezza Albornoz: dalla cima della struttura fortificata si proietta lo sguardo sul centro storico urbinate oltre che su colline e montagne.A Verona si visita il Giardino Giusti, uno dei più bei giardini italiani, si sale sulla collina, fino alle mura, dopo la Batteria di Scarpa (1840) proseguiremo fino al balcone panoramico della cinquecentesca Rondella della Grotta. Dopo aver toccato i due castelli (S. Felice e S. Pietro) si torna in piano.

A Viterbo sono le sorgenti termali, tra le quali quella del Bullicame, citata da Dante nella Divina Commedia, oltre a rappresentare un significativo polo turistico, che fanno da habitat ad uno dei più importanti luoghi di coltura agraria: l'orto botanico dell'Università della Tuscia.

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