Frescobaldi e Pinchiorri per Gorgona

Dalla casa di reclusione alle tavole dei migliori ristoranti italiani: dopo il vino bianco e una specialità tre stelle Michelin arrivano i formaggi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 ottobre 2013 16:15
Frescobaldi e Pinchiorri per Gorgona

Nuovo traguardo per il progetto Frescobaldi per Gorgona, un progetto sociale finanziato dalla Cassa Ammende del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e realizzato grazie alla collaborazione tra la Direzione della casa di reclusione di Gorgona, a 20 miglia dalla costa di Livorno e l’azienda di vini toscana con 700 anni di storia. Dopo il vino bianco realizzato in collaborazione con i detenuti dell’isola, tocca ai formaggi conquistare gli esigenti palati di esperti e appassionati.

Una produzione limitata, solo 200 forme, rese però uniche dalle sapienti mani di un maestro delle tecniche casearie Alberto Marcomini, che ha messo a disposizione tutta la sua esperienza professionale per insegnare l’arte del formaggio di qualità. Da ottobre i formaggi di Gorgona potranno così trovare un posto d’onore sulle tavole di alcuni dei migliori ristoranti d’Italia. In primis l’Enoteca Pinchorri, partner del progetto e il Dei Frescobaldi Wine Bar and Restaurant, tra i più conosciuti e prestigiosi al mondo.

A rendere ancora più unico il prodotto sarà il pack ideato dallo Studio Doni e Associati che ha anche realizzato l’etichetta del vino Gorgona. Due le tipologie di formaggio prodotte a Gorgona: entrambe a latte crudo, con latte vaccino, ovino e caprino. Il primo di forma quadrata è insaporito da mirto e rosmarino raccolti sull’isola, essiccati e tritati che danno un gusto aromatico e inconfondibile al formaggio; il secondo di forma rotonda è invece lavato nel vino Gorgona. Entrambi realizzati con latte munto a 35°, trasformato con caglio senza fermenti o tecnologia, insaporito con i sapori e i gusti locali. “L’idea è quella di produrre un formaggio a km 0, esaltando le materie prime di un territorio unico e seguendo le tecniche casearie più antiche e tradizionali” – sottolinea Alberto Marcomini .

L’obiettivo è insegnare i segreti dell’attività casearia ai detenuti per dare loro l’opportunità di imparare un mestiere”. I formaggi, insieme al vino prodotto dai detenuti sull’isola e ad un piatto speciale ideato da Annie Féolde, Risoni al limone verde e chiocciole, saranno i protagonisti di un lunch speciale al ristorante Pinchiorri mercoledì 16 ottobre. Un appuntamento intriso di cuore e di speranza, che vuole essere un omaggio a Gorgona e un messaggio di speranza per i detenuti. “Sono contento di aver coinvolto tra i partner di questo progetto un nome come Alberto Marcomini che ho contagiato con il mio entusiasmo – afferma Lamberto Frescobaldi, Presidente dell’omonima azienda toscana - Sono convinto che i formaggi di Gorgona potranno conquistare il cuore di molti consumatori così come il vino e far conoscere al mondo un’isola incontaminata e selvaggia, l’unica rimasta in Italia, un modello da imitare per il recupero e il reinserimento sociale dei detenuti”. “Quando mi hanno spiegato il progetto per la Gorgona ho subito accettato con grande entusiasmo, non solamente in virtù del rapporto di amicizia che mi lega alla famiglia Frescobaldi, ma anche perché ritengo opportuna una maggiore attenzione da parte di tutti verso le condizioni delle carceri in Italia – ha dichiarato Giorgio Pinchiorri - Dobbiamo essere parte di un movimento per migliorare la qualità della vita nelle carceri ed è anche fondamentale la rieducazione dei carcerati attraverso l’impegno in un mestiere o in un’arte”.

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