Stagione olivicola: 4-5 mila quintali tra Massa e Carrara

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 ottobre 2008 13:23
Stagione olivicola: 4-5 mila quintali tra Massa e Carrara

Qualità e abbondanza per la nuova stagione olivicola nella Provincia di Massa Carrara che si aprirà tra metà di ottobre e gli inizi di novembre. E’ la prima preventiva stima da parte della Coldiretti Apuana che a poco meno di 1 mese dalla raccolta prevede un’annata molto positiva sia dal punto di vista qualitativo-organolettico che quantitativo che ricompenserà un 2007 disastroso (-70% di produzione e circa 1,5 mila quintali di olio). Se il 2007 sarà ricordata per essere stata una delle peggiori annate degli ultimi dieci anni, il 2008 si apre sotto i migliori auspici complice anche la latitanza della mosca olearia, il killer più temuto, che si è solo intravista, qua e la, tra le piante di olivo apuo-lunigianesi e di un clima particolarmente favorevole con sole e alte temperature nel mese di luglio ed agosto e piogge negli ultimi giorni.

Per i due mila produttori apuo-lunigianesi, tra azienda agricole specializzate e amatori, spalmati su tutto il territorio provinciale, le stime sono decisamente positive come sottolinea Vincenzo Tongiani, Presidente Provinciale dell’organizzazione agricola: “Un’estate calda con tanto sole e un settembre abbastanza piovoso, fino ad ora, stanno facendo maturare un’ottima stagione olivicola. Le olive, rimaste un po’ indietro per la siccità, si stanno riprendendo molto bene. La pioggia di questi giorni sta riempiendo le olive e questo significa che ci sarà anche una resa molto alta.

Si prospetta una raccolta molto generosa. Avremo – conclude qualità e quantità recuperando in parte il gap con lo scorso anno che era stato molto negativo”. In tutto sono circa 486 mila le piante (circa 260 mila quelle effettivamente produttive mentre il resto o non lo sono oppure non saranno raccolte) distribuite su circa 870 ettari (160 mila piante per 220 ettari tra i comuni di Massa, Carrara, Montignoso e Fosdinovo e 326 mila piante su 650 ettari in Lunigiana) che garantiranno una produzione stimata tra i 4-5 mila quintali di olio extravergine di oliva purissimo (dati elaborati da Coldiretti Massa Carrara).

Circa 12 chilogrammi per pianta la resa media. 8 i frantoi che apriranno i battenti già dalla prima settimana di ottobre (1 a Carrara e 7 in Lunigiana) e che accoglieranno le olive per trasformarle nel pregiato olio apuo-lunigianese e che in parte sarà fregiato dell’ Indicazione Geografica Protetta, etichetta di qualità che sempre più produttori specializzati – come ha evidenziato il Direttore della Cooperativa Produttori di Fosdinovo, Roberto Verzanini – stanno ricercando grazie anche ad un programma per il miglioramento della qualità attivato in Provincia.

L’obiettivo è un olio extra vergine di eccellenza al pari, qualitativamente, al Dop di Lucca o Colline Fiorentine per citare le due star toscane più conosciute nel mondo.
“Grazie ad una migliore programmazione e attenzione da parte dei produttori – spiega Verzanini – la mosca olearia è quasi scomparsa tra gli oliveti. Questo ci garantirà una buona produzione oltre che una qualità al limite dell’eccellenza. Siamo fiduciosi anche se davanti abbiamo ancora un mese di attesa prima di raccogliere.

I segnali ad oggi sono molto positivi”.
Nel tempio dell’olio extravergine di oliva lunigianese, nell’azienda agricola Roberto Marini, a Terenzano, nel Comune di Fivizzano, la più grande realtà olivicola della Provincia con quasi 8 ettari, oltre 2000 piante, e una produzione stimata, per quest’anno, intorno ai 200 quintali, la aspettative sono alte. “Le previsioni sono molto buone – spiega Marini che vende il pregiato olio attraverso la vendita diretta e su prenotazione tanta è la richiesta – le olive hanno una buona qualità ed anche la quantità sembra esserci.

La pioggia di questi giorni ha fatto molto bene. Speriamo ora di tenere lontana la mosca. Mi trovo a 500 metri di altezza, un’altitudine a rischio”. Da Marini il primo step è la stesura delle reti, intorno al 15 ottobre; un mese dopo la raccolta. “La prospettiva di avere un olio di elevata qualità c’è tutta. Ora aspettiamo di raccogliere”.
Che piova o non piova fa poco differenza per l’azienda agricola Francesca Ferrari a Pontremoli, in località Costa Paradiso, tanto c’è il sistema di irrigazione a goccia che ha evitato, durante la forte siccità estiva, alle piante di soffrire mantenendo sempre il terreno umido.

Storia singolare, Paolo e Francesca si sono trasferiti dalla Provincia di Brescia in Lunigiana per condurre una vita agreste, per produrre olio extravergine Igp e venderlo direttamente in azienda come si faceva una volta. Ne producono all’incirca 15 quintali. Il doppio rispetto al 2007. “Le olive sono bellissime – spiega Paolo, 32 anni – e se prosegue con queste condizioni meteo sarà un raccolto decisamente buono. Le piante sono in salute e la mosca è stata assente. La produzione è costantemente in crescita.

Le piante sono molto giovani, mediamente hanno cinque anni, e la loro redditività aumenta di anno in anno”. E sull’Igp: “Da lo sprint in più e una garanzia molto apprezzata dal cliente che sa esattamente cosa mangia. Per noi è una certificazione molto importante e chi acquista da noi cerca la qualità del prodotto”.
Piccola ma di qualità la produzione dell’azienda agricola Tiziana Marchini a Fosdinovo che sfrutta anche l’opportunità della vendita diretta, oltre al canale della Cooperativa, per vendere l’extra prodotto nella sua azienda.

Poco meno di 300 piante per circa – stima Dino Marchini – di circa 50 quintali di olive. Raccolta tra i 4 e il 5 novembre. “Per adesso è molto positiva la fase di maturazione – commenta il titolare – sono anni che non erano così piene le olive. Ho grandi aspettative per questo raccolto. Ora speriamo che piova il giusto, e non troppo forte. Le olive sono bellissime”.

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