Mostra Artigianato: segreti e mestieri delle antiche botteghe fiorentine

Corea del Sud e Messico new entry fra i paesi esteri

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 aprile 2016 22:33
Mostra Artigianato: segreti e mestieri delle antiche botteghe fiorentine

E’ stato l’Assessore alle Attività Produttive della Regione Toscana, Stefano Ciuoffo a dare il via ai festeggiamenti della 80° Mostra Internazionale dell’Artigianato con il taglio del nastro insieme al Presidente di Firenze Fiera, Luca Bagnoli, all’Assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Firenze, Giovanni Bettarini, al Presidente del Consiglio Regionale, Eugenio Giani, a Caterina Biti, Presidente del Consiglio Comunale e a tante altre presenze istituzionali.

“Un villaggio globale per scoprire segreti e mestieri delle storiche botteghe fiorentine. Un’occasione unica per riscoprire la bellezza di arti antiche e spesso perdute. Un viaggio suggestivo dove si incontrano culture ed esperienze diverse, vecchia e nuova tradizione che si confrontano dando vita a pezzi unici destinati ad arricchire il nostro bagaglio culturale ed emozionale”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, intervenuto questa mattina, sabato 23 aprile, all’inaugurazione dell’80/a mostra internazionale dell’artigianato. L’esposizione che dal 1931 mette in mostra piccoli e grandi capolavori che hanno fatto la storia dell’artigianato made in Italy ed internazionale, è la prima certificata in Italia e da 80 anni ospita i più grandi maestri artigiani nella magnifica cornice della Fortezza da Basso, un “capolavoro di architettura rinascimentale, innalzata fra il 1534 e il 1536, su disegno dell’architetto di corte Antonio da Sangallo il giovane, per il primo duca di Firenze, Alessandro de’ Medici” ha ricordato Giani. La mostra è un appuntamento importante nel panorama culturale della Toscana.

La Regione ha da sempre creduto e lavorato per la sua evoluzione e sviluppo, in particolare dal 1979 quando è passata sotto la sua tutela. “Anche questa edizione – ha concluso Giani - deve continuare in quel percorso di costante dialogo tra passato e futuro, tra tradizione e innovazione. Il patrimonio di conoscenze e saperi deve essere trasmesso alle nuove generazioni perché possano trovare, in questo suggestivo scenario di opportunità artistiche, percorsi di creazione innovativi e vivaci”.

Fra i 50 paesi esteri partecipanti, da non perdere la presenza della Corea del Sud che al piano inferiore del Padiglione Spadolini in un’area a fianco a quella del Brasile, ospite d’onore, sfodera tutta la squisitezza dell’artigianato artistico della città di Jeonju, nel sud-ovest del paese, patrimonio dell’Unesco, la prima Cittàslow del mondo (nel 2010) con oltre 650.000 abitanti. In mostra ventagli raffinatissimi in carta di riso, bambù, seta, lino, legno, gli ombrellini da sole in carta di riso che ricordano nostalgicamente i parasole orientaleggianti della pittura francese ed italiana dell’Ottocento, ma anche piatti, vassoi, bicchieri in legno, metallo, porcellana.

Originalissime, a metà fra artigianato e design, le lampade di carta ed altri complementi di arredo. In programma (domani domenica) alle 11,00 e alle 14,00 dimostrazioni dell’artista Kim Dong Sik. “E’ il primo anno che partecipiamo a questa mostra - spiega la responsabile di Korea Traditional Culture Center, l’associazione che promuove all’estero la cultura tradizionale coreana – e siamo molto contenti perché abbiamo trovato un ambiente ospitale e un pubblico molto interessato ai nostri prodotti”.

New Entry insieme alla Corea del Sud, il Messico che sbarca in Fortezza con un campionario di manufatti tipici di alcuni paesi indigeni grazie alla fattiva collaborazione del CDI (Comision Nacional para el Desarrolo de los Pueblos Indigenas) impegnata nel sostegno e sviluppo del lavoro manuale delle popolazioni autoctone messicane. Portano con sé gioielli di ambra realizzati da artigiani di cultura Tsotsil, sulle montagne del nord del Chiapas e le coloratissime bambole otomì cucite da un gruppo di donne indigene dello stato di Querétaro.

E sempre dal Sudamerica proviene la ‘quinoa’ un semi-cereale priva di glutine, ricco di proteine e carboidrati coltivato fra Bolivia, Ecuador e Perù. Lo potete gustare al Ristorante ‘Quinoa’ allestito al padiglione Spadolini del Piano attico. Da provare! I suoi semi sono preziosi e vengono utilizzati nell’alimentazione degli astronauti durante le loro missioni nello spazio!

Fra gli appuntamenti di domani (domenica), alle ore 18,00 lo speciale live del pianista Carlo Cialdo Capelli che, nello spazio riservato al Casentino, si esibirà dal vivo presentando la nuova edizione di “Naturalmente pianoforte”, l’attesissimo appuntamento musicale in programma a Pratovecchio dal 21 al 24 luglio prossimo. 

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