Teatro Aurora di Scandicci: giovedì 16 febbraio (alle ore 21.15) il concerto-spettacolo dei detenuti/attori della Compagnia della Fortezza diretta da Armando Punzo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 febbraio 2006 12:24
Teatro Aurora di Scandicci: giovedì 16 febbraio (alle ore 21.15) il concerto-spettacolo dei detenuti/attori della Compagnia della Fortezza diretta da Armando Punzo

Con questo straordinario concerto-spettacolo, la Compagnia della Fortezza, una tra le più importanti compagnie del panorama teatrale italiano ed europeo, nata nel 1988 sotto la direzione di Armando Punzo con un progetto di laboratorio teatrale all'interno del carcere di massima sicurezza di Volterra, interpreta alcuni tra i brani più travolgenti e surreali del cabaret brechtiano, con l’accompagnamento di Ceramiche Lineari, giovane e geniale gruppo pulp-rock.

Una serata-cabaret in cui, celebrando l'attualità di Bertolt Brecht e della sua famosa "Opera da tre soldi" - dramma buffo di un mondo votato alla perdizione, in cui ladri e sfruttatori sono vittime dello stesso sistema e dove si dimostra il fondamentale assunto politico secondo cui i metodi della malavita e quelli dei gentiluomini si equivalgono - la musica dal vivo si intreccia all'interpretazione sorprendente, divertente, sconcertante dei detenuti/attori della Compagnia, in un continuo passaggio dalla partitura alla drammaturgia, dal concettuale al carnale, dall'inorganica domanda all'inesorabile verità.

A fare da contrappunto, saranno alcuni tra i più suggestivi brani che hanno fatto da colonna sonora live allo spettacolo “I Pescecani – ovvero quello che resta di Bertolt Brecht”, brani travolgenti e surreali, caratterizzati da una insolita mescolanza di generi fra il rock, lo ska, il funky e il reggae, brani che lanciano un grido di denuncia contro i soprusi e le prevaricazioni della nostra società, descrivendo la pazzia che contraddistingue tutte le azioni quotidiane. Un cabaret musicale, dunque, tratto dallo spettacolo vincitore Premio UBU 2004 (“I Pescecani”, appunto), per portare lo straordinario lavoro della compagnia fuori dal carcere nei teatri, per incontrare la gente.

Tra gli interpreti, sul palco, ci saranno alcuni membri storici della Fortezza: Sabino Mongelli, Nicola Camarda (nomination Premio Ubu come miglior attore), Santolo Matrone, Antonio Scarola, e Stefano Cenci (straordinario e sconcertante narratore) attore che da anni collabora con la Compagnia e Pascal Piscina (danzatrice e coreografa della Compagnia).

Con questo spettacolo Brecht risorge e con lui Kurt Weill, che già sfruttava relitti musicali e sviliti, re del riciclaggio e antesignano della contaminazione.

Ma non solo Weill viene rianimato, c’è anche Pupo in versione ska, fino all'esplosione finale dell'ironico e autoreferente “Fuori dal Tunnel”. I carcerati sono indubbiamente fuori dal tunnel del divertimento degli uomini cosiddetti liberi, e l'isolamento può partorire stranezze musicali, culti di musicisti ormai fuori dal giro, che all'esterno vengono consumati in un baleno, sorprendenti resistenze alla globalizzazione imperante e al consumismo musicale».

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