La rosa finalisti Premio letterario Camaiore

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 aprile 2002 21:23
La rosa finalisti Premio letterario Camaiore

La Giuria tecnica della XVI edizione del Premio Letterario Camaiore , formata da: Francesco Belluomini (presidente), Alberto Cappi, Marcello Ciccuto, Elio Pecora, Paolo Ruffilli, Ciro Vitiello e Valentino Zeichen, ha tratto , dalle numerosissime opere pervenute in concorso, la seguente prima selezione.
Da questa selezione scaturiranno i cinque finalisti e le altre determinazioni. La comunicazione avrà luogo in occasione di una conferenza stampa in programma martedi 7 maggio a Firenze , presso la sala conferenze della Giunta Regionale Toscana in via Cavour 2.

. La serata di premiazione avrà luogo sabato 7 settembre a Lido di Camaiore presso l'hotel Le Dune.

Storia del “Premio Letterario Camaiore”
Nasce nel 1981 il “Premio Letterario Camaiore”, ideato da Francesco Belluomini e fondato dalla Laci (Libera associazione culturale internazionale), di cui il poeta è presidente e Rosanna Lupi la segretaria, organizzato in collaborazione con il Comune di Camaiore, riservato a libri di poesia editi nell’anno precedente a quello che contraddistingue l’edizione della manifestazione.
La novità di questo premio letterario è principalmente la formula, affine a quella del “Campiello” ma con caratteri d’assoluta originalità; il regolamento prevede una giuria tecnica i cui componenti hanno la facoltà di proporre tre testi di poesie fra quelli pervenuti, le segnalazioni formeranno la rosa dei concorrenti al premio, dalla quale la Commissione giudicatrice, in riunione collegiale, selezionerà i cinque finalisti, che saranno sottoposti al giudizio di una giuria popolare, formata da cinquanta cittadini di Camaiore, alla quale spetterà la designazione del vincitore.
Questa formula, nell’intenzione degli organizzatori, tende a rendere protagonisti di una manifestazione culturale tradizionalmente riservata ad una élite, cittadini estranei alle vicende letterarie.
Tra i libri segnalati dalla giuria tecnica, composta da nomi importante tra i quali il presidente Francesco Belluomini, Gilberto Finzi, Mario Lunetta, Folco Portinari e Giancarlo Majorino, il “Premio Camaiore” è assegnato a Luigi Di Ruscio con il libro “Istruzioni per l’uso della repressione” (Savelli Editore), l’autore, operaio metalmeccanico in Norvegia, affronta nel libro contenuti d’impegno sociale espressi in una formula non tradizionale ma originale, legata alla velocità, al ritmo frenetico del nostro tipo di vita.

Per la prima volta è assegnato un premio con formula democratica, senza cercare il parere degli specialisti; questa formula, se diffusa, potrebbe contribuire a mutare la struttura corporativa e diretta dall’alto dei premi letterari.
La premiazione si terrà al Cavalluccio Marino di Lido di Camaiore, presente anche la Rai Tv che riprenderà le fasi salienti della manifestazione; al vincitore un premio di un milione di lire e una cartella artistica contenente disegni dei pittori Lippi, Simone e Vaccarezza.
Visto il felice esordio, le innovazioni del “Premio Camaiore” per il 1982 non potevano che essere limitate a qualche dettaglio.

Per rafforzare l’attività di promozione culturale, i testi poetici giunti in finale saranno distribuiti anche agli studenti delle scuole del territorio comunale e, successivamente, i critici che compongono la giuria tecnica cercheranno di spiegare ai giovani il messaggio della poesia contemporanea. L’obiettivo è di avvicinare al mondo della cultura e della poesia strati sociali che ne sono stati tradizionalmente esclusi. Al “Camaiore ’82” è abbinato il “Campus Maior”, si tratta di una sezione a sé, una specie di premio nel premio, con una propria giuria, che si svolgerà contemporaneamente al premio di poesia nell’ambito della manifestazione del giugno camaiorese.

L’iniziativa è rivolta a saggi editi o inediti sulle tradizioni, le usanze e costumi popolari nell’ambito del territorio comunale.
La ricerca d’autori non famosi ma certamente degni di considerazione, nel tentativo di portare alla ribalta qualche voce nuova della poesia italiana, è l’obiettivo di quest’edizione del “Premio Camaiore”.
La genuinità del premio è riscontrabile anche dal dibattito svolto nella Piazza principale di Camaiore, dove poeti e giurati si sono incontrati per discutere di poesia e di vita.
Il primo premio è assegnato ad Umberto Piersanti con il libro “Nascere nel ’40” (Shakespeare and Company), nei versi della raccolta, introdotta da Carlo Bo, è ripercorsa la storia della generazione dell’autore, sul filo della memoria e dei confronti polemici cui è stata chiamata dal ’68 ad oggi.

L’autore, insegnante di sociologia della letteratura all’Università di Urbino, riceverà un premio di un milione di lire e un quadro di Renato Santini.
Vincitore del premio “Campus Maior” è Giuseppe Bertacchi con “Le sei miglia” edito da Maria Pacini Fazzi.
La terza edizione del “Premio Camaiore” ha varcato anche i confini nazionali; fra gli oltre cento poeti in gara figurano, infatti, anche il tedesco Federic Hoefer e gli slavi Nedeljko Radlovic e Nedeljko Terzic con opere in versi che sono state tradotte in italiano.
Altra novità del “Camaiore ’83” è il concorso, affiancato al premio di poesia, per tre borse di studio di un milione ciascuno riservate a studenti universitari italiani e stranieri autori di una tesi di laurea sulla produzione artistico- letteraria di Lorenzo Viani.

Interessante iniziativa per omaggiare l’artista nel centenario della nascita.
Il vincitore di quest’edizione del premio, cui è assegnato un premio in denaro, un quadro di Ernesto Treccani e una cartella di xilografie a sei colori di Antonio Barberi, è Alberto Bevilacqua con “Immagine e somiglianza” (Rizzoli Editore). Questa raccolta di versi si caratterizza per il carattere discorsivo e quasi parlato, alieno dall’oscurità ermetica e dai funambolismi linguistici.
Con il successo di Bevilacqua il premio varca i confini entro i quali era stato finora costretto per diventare un avvenimento letterario che avrà risonanza nazionale.
Nel 1984 il “Premio Camaiore” è assegnato a Camillo Pennati con il libro “Sotteso blu” (Einaudi).
L’organizzazione del “Premio Camaiore”, assumendo l’impegno di valorizzare annualmente una giovane voce poetica, promuove, nel 1985, l’iniziativa di segnalare un’opera prima di un autore che non abbia superato il trentacinquesimo anno d’età.

Il premio, consistente in un’opera d’arte di un artista contemporaneo donata dall’Associazione “Amici di Vittorio Grotti”, nella sua prima edizione è stato assegnato a Cristina Fantechi con “L’anello della memoria”. Le finalità didattiche e divulgative continuano ad essere perseguite con incontri nelle scuole, dove sono lette e discusse poesie contemporanee.
Vincitore del “Premio Camaiore” 1985 è Antonello Trombadori con “Indovinela grillo” (Newton Compton Editore), l’autore, sulla scena letteraria da molti anni, addirittura da decenni, conferisce al premio ulteriore prestigio.

Con questa designazione si è privilegiata l’”intelligibilità” del componimento anche se in versione dialettale rispetto ad altre opere, certamente significative sul piano sperimentale ma di non certo facile “assimilazione” per una campionatura eterogenea qual’è una giuria popolare.
Dopo mesi di accese polemiche nei riguardi del “Premio Camaiore” e una risposta popolare completamente a favore dello stesso e del suo ideatore, Francesco Belluomini, uomo di cultura ma soprattutto appassionato e fervido animatore di una manifestazione che riscuote consensi da critici, editori, scrittori e dal mondo artistico in generale, il Premio Camaiore ’86 ne esce rafforzato e con delle novità.
Per consentire al mondo accademico e alla critica letteraria una presenza maggiore al premio si ha un ampliamento della giuria tecnica che passa da nove ad undici giurati.
Viene ideata una mostra grafica fotografica nell’intento di approfondire in chiave visiva ed antologica le opere degli autori che si sono aggiudicati le passate edizioni.

La mostra intitolata “Obiettivo poesia” è allestita da Bruno Nencioni.
L’organizzazione del “Premio Camaiore”, sempre attenta alla promozione culturale in Versilia, assegnerà in occasione della cerimonia conclusiva, un riconoscimento ad Adolfo Lippi per i meriti culturali e professionali e ricorderà l’opera di Rosso di San Secondo, prefissandosi l’obiettivo di potenziare il Premio con le celebrazioni del drammaturgo che ha vissuto fino alla morte, avvenuta nel ’54, a Lido di Camaiore.
La giuria tecnica anticiperà gli incontri con gli studenti per favorire la loro partecipazione e il loro coinvolgimento alla manifestazione.
Vincitore del “Premio Camaiore” 1986 è Giovanni Raboni con “Raboni/ Manzoni” (Il Ventaglio di Roma editore).

Il libro fa parte di una collana in cui i poeti contemporanei sono chiamati a confrontarsi con i classici, quasi un “commento in versi”. Anche Edoardo Sanguineti aveva accettato questa “sfida” ed era giunto tra i finalisti del premio.
Il premio di poesia Camaiore figura ormai a pieno titolo fra le manifestazioni culturali di livello nazionale che costellano il panorama letterario. Questo è quanto si ricava da un sondaggio curato dalla rivista letteraria “Il Caffè” che si stampa a Venezia e annovera il Camaiore fra i più prestigiosi premi di poesia che si svolgono nel nostro paese.
L’edizione del Premio Camaiore 1987 è caratterizzata dalla partecipazione di autori stranieri tra i quali spiccano per la loro importanza e particolarità Papa Wojtyla ed Evgenij Evtuscenko, poeta dell’Unione Sovietica, tra i maggiori esponenti della poesia novecentesca.
La partecipazione di un testo del Papa è stata considerata da alcuni come un premio a questo concorso e, più in generale, ad ogni manifestazione di questo tipo mentre, per altri, questa avrebbe messo in difficoltà i giurati, essendo difficile scindere la figura del papa da quella di poeta.
Il libro di Karol Wajtyla “Poesie” e quello di Evgenij Evtuscenko “Poesie d’amore” non sono entrati nella cinquina dei finalisti ma la giuria del premio, presieduta da Francesco Belluomini, ha assegnato a questi autori un Premio Internazionale per l’apporto di notevole caratura culturale alla manifestazione.

Il “Protagonista della Versilia” 1987 è il giornalista Pier Antonio Graziani per l’attività nel settore dell’informazione.
Vincitore del “Premio Camaiore” è Vico Faggi con “Fuga dei versi” (edizione Garzanti), il poeta è noto anche per la sua attività di autore drammatico e come traduttore e cultore del teatro antico e moderno.
Nel 1988 il Premio letterario sarà anticipato da un convegno sulla figura e l’opera di Gabriele D’Annunzio nell’anno in cui ricorre il cinquantenario della morte del poeta, ad organizzarlo sarà ancora il Presidente della Laci, Francesco Belluomini, che avrà a fianco lo storico fiorentino Marcello Vannucci.

Nello stesso anno si ha l’organizzazione di una manifestazione per celebrare il centenario della nascita di Giuseppe Ungaretti; si tratta di una tavola rotonda alla quale parteciperanno alcuni giurati del “Camaiore” come Emerico Giachery, dell’Università di Roma e Stefano Jacomuzzi dell’Università di Torino e studiosi dell’opera ungarettiana. La manifestazione si propone, oltre che far conoscere la poesia di Ungaretti, di rendere omaggio al poeta legato alla Versilia da vincoli affettivi.
Un’antologia delle cinque opere giunte in finale al Premio sarà consegnata a tutti gli studenti delle scuole medie e superiori del territorio comunale.

Si terrà poi un incontro sulla poesia contemporanea per tentare un’operazione culturale che merita una marcata sottolineatura: un prodotto artistico tradizionalmente riservato ad una élite diventa patrimonio di un vasto strato di popolazione.
Il riconoscimento denominato “Protagonista della Versilia” che la segreteria assegna ogni anno a un cittadino che abbia contribuito a tenere alto il prestigio della zona nel campo della cultura, dell’arte, della scienza o della politica, sarà assegnato all’ex presidente della Corte Costituzionale, onorevole Leonetto Amadei.
Il vincitore del “Camaiore ‘88” sarà Mario Dell’Arco con “Poesie romanesche” (Newton Compton).
Il Premio proposta andrà a Roberto Rossi.


La ricchezza e la cospicuità letterarie del Premio Camaiore si evidenziano nel 1989 nella presentazione al folto pubblico versiliese di iniziative culturali di notevole interesse. Tra le altre, “Il mondo degli autori”, serie di tavole rotonde in cui alcuni critici che fanno parte della giuria tecnica del Camaiore discutono esperienze letterarie del passato e del presente.
I responsabili del premio istituiscono una sezione speciale e il riconoscimento è assegnato alla memoria e all’opera di Remo Pagnanelli, autore maceratese tragicamente scomparso nel 1987 a soli trentadue anni.
Il riconoscimento “Protagonista della Versilia” è assegnato a Franco Barberi.
Nella sezione del premio riservata all’opera prima di un giovane, è segnalato Andrea Salieri con “Acido lattico” (ed.

Pezzini).
Il Premio Camaiore” sarà attribuito a Marcello Venturoli con “Come dal giorno prima” (edizione L’Astrogallo), raccolta di componimenti appassionati in cui tutta la conoscenza dell’essere e dell’esistere è costruita intorno alla vicenda con rara maestria e con l’uso incomparabilmente saggio delle metafore e dei simboli. Una raccolta, questa, che è stata scritta da un autentico testimone del suo tempo, da un poliedrico protagonista delle vicende culturali e civili della nostra stagione novecentesca, mai alla finestra, sempre sul crinale e sulla frontiera della battaglia combattuta in prima persona.

La serata conclusiva del Premio non si svolgerà quest’anno al Cavalluccio Marino; si terrà sempre a Lido di Camaiore ma nel Centro Incontri Versilia dell’Hotel Colombo.
Nel 1990 il Premio Camaiore di poesia compie 10 anni. Di nuovo riconfermato il primo obiettivo che gli organizzatori si propongono: promuovere la poesia moderna fra la gente, fra i cittadini. Ricco programma d’iniziative collaterali per i festeggiamenti del decennale del Premio. Fra queste una mostra itinerante di pittura, “A passeggio con l’arte e la poesia”, alla quale parteciperanno dieci fra i più noti artisti della Versilia.

Altra iniziativa di rilievo sarà la rassegna dei dieci anni di vita del premio letterario che sarà allestita nei locali di Villa Emilia al Lido. Nonostante l’austerità che il comune sembra essersi imposta, la decima edizione della manifestazione dedicata alla poesia non sarà dunque soltanto un appuntamento letterario.
Il riconoscimento come “Protagonista della Versilia” è assegnato ad Eugenio Fascetti.
La sezione “Camaiore proposta” è vinta da Sebastiana Comand con “La sembradoro” (Campanotto editore).


Il Premio Camaiore 1990 è assegnato a Paolo Ruffilli con “Diario di Normandia” (Amadeus).
Si ritorna alla tradizione in quest’anno particolare poiché la serata conclusiva del “Camaiore” si svolgerà al Cavalluccio Marino.
Il 1991 è un anno particolare per il Premio Camaiore, infatti, sarà organizzato dalla Laci e dagli Amici del Premio con i fondi raccolti da una sottoscrizione popolare e con la sponsorizzazione della Cassa di Risparmio di Lucca, la Cassa Rurale e Artigiana di Pietrasanta, la Banca del Monte di Lucca e l’APT Versilia.
Il “Protagonista della Versilia” di quest’anno è Aldo Valleroni.
Per la sezione “Camaiore Proposta” è segnalato Paolo Tresso.
Per la prima volta nella storia del Premio Camaiore la giuria popolare indica due vincitori ex equo: Maria Luisa Spaziani e Franco Manescalchi.


Dal 1992 al 1997 il Premio Camaiore subisce un’interruzione per riprendere, con più vigore, nel 1998. Ad unire nella continuità del passato il presente e il futuro della manifestazione, il Presidente Francesco Belluomini, fondatore del Premio, affiancato nella segreteria da Rosanna Lupi e dal Comune di Camaiore.
Sezione “Camaiore Proposta”: Maurizio Clementi con “Identità” (edizioni del Leone).
Da quest’anno è istituito un Premio Speciale assegnato dalla giuria tecnica:
Franco Cardinale con “L’amaro in bocca” (Centro Stampa Cavallermaggiore)
Lina Fritschi con “Tutte le poesie” (edizioni dell’Erba)
Luciano Luisi con “Il silenzio” (Book editore).


Dopo diversi anni è nuovamente assegnato il Premio Internazionale, in quest’occasione a Lawrence Ferlinghetti con Poesie “Questi sono i miei fiumi” (Newton Compton editori); è la voce di un uomo qualunque a emergere nella sua autenticità in questa antologia personale di uno dei poeti più rappresentativi del nostro tempo: quarant’anni di poesia, un itinerario creativo particolarissimo, ispirato nello stesso tempo e con la medesima intensità a tematiche civili e personali. Il poeta è uno dei fondatori, insieme ad Allen Ginsberg e altri, della Beat generation. Vincitore del “Premio Camaiore” è Ermanno Krumm con “Felicità” (Einaudi editore).
Nel 1999 il Premio Camaiore diventa ancora più internazionale; la XIII edizione vede, infatti, la presenza di Reynaldo Valinho Alvarez, Justo Jorge Padròn, Peter Russel e il giovane sloveno Kristian Verbic.
Dopo anni d’assenza, il Premio torna nelle scuole con un invito alla lettura e il coinvolgimento degli studenti.
Sezione “Camaiore Proposta”: Antonio Alleva con “Le farfalle di Bartleby” (edizioni Tracce di Pescara).


Premio Speciale Internazionale: Reynaldo Valinho Alvarez con la silloge poetica “Il sole nelle viscere” (Campanotto editore). Viene così assegnato un riconoscimento a una delle maggiori voci della poesia brasiliana contemporanea. L’autore ha pubblicato romanzi, saggi e raccolte poetiche, oltre ad essere un affermato scrittore di narrativa per ragazzi.
Premio Speciale Giuria: Cesare Ruf fato con “Scribendi Licentia”
Premio Camaiore: Davide Rondoni con “Il bar del tempo” (edito da Guanda), l’autore è un esponente del Centro Studi di Poesia presso l’Università di Bologna.
L’edizione 2000 del Premio Camaiore vede come vincitori:
Camaiore Proposta: Domenico Cipriano con “Il continente perso” (Fermenti).
Premio Speciale Internazionale: Natan Zach con “Sfavorevole agli addii” (Donzelli); nato a Berlino da padre ebreo e madre di origini italiane, più volte candidato al Nobel, l’autore è uno dei maggiori poeti israeliani viventi.
Premio Speciale Giuria:
Salvatore Battaglia con “Tum tum poesie dal carcere” (ed.

della Battaglia).
Leonardo Mancino con “La curva di Peano” (Stamperia Dell’Arancio).
Premio Camaiore: Alda Merini con “Superba è la notte” (Einaudi); l’ansia, l’amore, i confini sbarrati della reclusione e lo slancio vitale della resurrezione sono i temi che si inseguono lungo l’intero arco produttivo, con andamenti a spirale, ossessioni liriche, ghirlande, asteroidi inanellati nelle orbite ellittiche di un sistema poetico assolutamente singolare.
Nel 2001 il Premio Camaiore continua a promuovere la lettura della poesia contemporanea, organizzando incontri in Piazza a Lido di Camaiore, “Aspettando il Premio”, dove è possibile ascoltare brani tratti dalle opere finaliste.
Camaiore Proposta: Michela Miti con “Alchimia celeste” (Oscar Mondatori).
Premio Speciale Internazionale: Bernard Noel con “La caduta dei tempi” (Guanda); l’autore, tra i poeti francesi più famosi, ha pubblicato una decina di raccolte di versi, vari romanzi e numerosi saggi; al centro della sua poesia colloca una incessante interrogazione sul destino stesso della parola poetica.
Premio Speciale Giuria:
Adriano Barghetti con “Chissà dove” (Pezzini).
Giorgio Celli con “Gli eldoradi quotidiani e altre poesie” (i Quaderni del Circolo degli Artisti).
Aldo Forbice con “Bagnomaria” (Lietocollelibri).
Premio Camaiore: Corrado Calabrò con “Le ancore infeconde” (Pagine); per la sua opera letteraria l’Università Mechnikov di Odessa nel 1997 e l’Università Vest Din di Timisoara nel 2000 hanno conferito al poeta la laurea honoris causa.
A conferma della ricchezza e dell’importanza che il Premio Camaiore ha acquisito negli anni, si sottolinea che non solo i vincitori ma anche i finalisti e, più in generale, i partecipanti delle diverse edizioni, rappresentano il meglio della poesia contemporanea sia a livello nazionale che internazionale; si ricordano fra gli altri gli scomparsi Italo Alighiero Chiusano, Margherita Guidacci, Amelia Rosselli, Adriano Spatola, Edoardo Cacciatore, Elio Filippo Acrocca, Alberigo Sala .

La validità del premio è inoltre assicurata dal valore dei membri della giuria tecnica, uomini di cultura, poeti e critici tra i quali Antonio Porta, Stefano Jacomuzzi, Antonello Trombadori, Guglielmo Petroni, Giorgio Saviane.
L’edizione 2002 del Premio Camaiore si prospetta ricca di protagonisti di notevole spessore e vede la partecipazione di importanti case editrici (Mondadori, Marsilio, Crocetti, Fazzi e Donzelli fra le altre) e collane (Passigli e Manni), questo a conferma dell’importante ruolo che il Premio ha conquistato in ambito culturale.

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