Vinitaly: la medaglia di Cangrande a un giovane viticoltore della Garfagnana

Da domenica 10 a mercoledì 13 aprile a Verona. Il Brunello Sassocheto 2011 - Il Grappolo è tra i “5 Star Wines” premiati da Vinitaly. Boom di esportazioni per la prima annata del Chianti Vegan. Caterina Dei: « Momento di incontro con i nostri importatori internazionali, per fare il punto sul mondo del vino ed i mercati esteri che ci vede protagonisti». Amazon.it e Vinitaly Wine Club insieme per un nuovo store dedicato alle etichette italiane

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 aprile 2016 20:52
Vinitaly: la medaglia di Cangrande a un giovane viticoltore della Garfagnana

FIRENZE– Sta per aprire i battenti a Verona la cinquantesima edizione del Vinitaly e proprio nella giornata inaugurale di domenica 10 aprile si terrà la premiazione dei "Benemeriti della Vitivinicoltura". La cerimonia è prevista per le 11 presso l'Aufitorium verdi della Fiera di Verona. In occasione del Vinitaly, fin dal 1973, ogni assessore all'agricoltura segnala il "Benemerito per la viticoltura" della propria regione, ossia un'azienda o una persona che si è distinta per aver saputo promuovere e valorizzare in modo peculiare la cultura vitivinicola della sua terra.

A coloro i quali spetta il titolo di "Benemerito della viticoltura italiana" viene assegnata la tradizionale "Medaglia di Cangrande" alla presenza delle autorità italiane straniere che convergono a Verona in occasione del Vinitaly. Per l'anno 2016, in occasione del 50° Salone Internazionale dei Vini e dei Distillati, l'assessore all'agricoltura della Regione Toscana, Marco Remaschi, ha indicato Gabriele da Prato, un giovane viticoltore della Valle del Serchio (Lucca) titolare di un'azienda biodinamica, il Podere Concori.

Un'azienda prescelta dalla Regione come simbolo dell'eccellenza del prodotto e del suo legame con il contesto nel quale opera, situata peraltro in una zona difficile, quale la Garfagnana e la Valle del Serchio, per le caratteristiche del territorio sul quale è situata che rendono "eroica" la coltivazione della vite e la produzione del vino. L'assessore Remaschi sarà al Vinitaly lunedì 11 aprile per una visita agli stand delle aziende toscane presenti alla storica manifestazione veronese, occasione per soffermarsi a parlare anche con i produttori.

Il Brunello Sassocheto 2011 Il Grappolo è tra i “vini a cinque stelle” premiati da Vinitaly, la più importante manifestazione italiana dedicata al mondo vino giunta alla sua 50esima edizione. La giuria del Premio Internazionale“5 Star Wines” - formata da 70 esperti provenienti da tutto il mondo - ha assegnato 91 punti al Brunello dell’azienda vinicola di Montalcino di proprietà della famiglia Giovannelli, imprenditori tessili pratesi. Un importantissimo risultato per la selezione Saccocheto 2011 che premia il progetto di qualità voluto dalla proprietà e curato nei minimi dettagli dall’enologo Carlo Travagli.

Il Brunello Sassocheto 2011 ha superato una durissima selezione - tre giorni di valutazione alla cieca degli oltre 2.700 campioni di vini iscritti, provenienti da 27 nazioni -perchè da quest’anno il riconoscimento“5 Star Wines” è andato solo ai vini che hanno raggiunto e superato i 90 centesimi. Fondato 23 anni fa, il Premio Internazionale “5 Star Wines”premia le Aziende vinicole che investono nel miglioramento qualitativo dei propri prodotti e rappresenta un eccellente strumento di marketing e di promozione dei prodotti sui mercati internazionali, una garanzia per i buyer internazionali sulla qualità dei nuovi vini immessi sul mercato e non conosciuti. Raffinato, complesso e dal gusto sanguigno Il Brunello Sassocheto DOCG 2011 è l’eccellenza della produzione di Brunello dell’azienda.

Un vino dalla forte identità. Schietto e genuino, strutturato e complesso ma, al tempo stesso, vivace e godibile al palato, invitante al naso con le sue piacevoli note olfattive e una buona persistenza aromatica. Il Brunello Sassocheto 20111 è un vino che nasce nel cuore della Tenuta, dalla sua vigna più antica: il Piano Nero (chiamata così dai contadini della zona) situata a 300 metri di altitudine e caratterizzata da una perfetta esposizione a sud, e deve il suo nome proprio a questo terreno ricco di scheletro e di “sasso” oltre che al suo carattere “cheto”, equilibrato ma deciso.

Prodotto esclusivamente con uve Sangiovese, viene vinificato in vasca aperta con fermentazione a temperatura controllata e macerazioni prolungate, matura in botti di rovere francese e di slavonia per oltre 24 mesi, invecchiando affina in bottiglia le proprie caratteristiche per circa un anno, prima di essere messo in commercio. È un autentico vino di razza, frutto di un grande amore per la terra e di una lunga esperienza in cantina. Fatto con le mani e con il cuore.

Lunedì 11 aprile alle ore 16.00, in occasione del prossimo Vinitaly presso lo stand Ruffino (PAD7D6) verrà presentato un libro fotografico, “La Toscana di Ruffino”. l libro è edito dal Cucchiaio d’Argento e racconta, con immagini e parole, le occasioni conviviali di noi toscani: la merenda, il desinare, il lampredotto col gottino di vino, il pane sciocco, la cucina di casa della mamma, la fattoria, il lascito di Caterina de’ Medici e molte altre. All’interno del volume vi è anche una sessione curata da Stefano Caffarri, con alcuni classici piatti toscani rivisti con sensibilità moderna.

E’ boom di esportazioni per il vino vegano: la prima annata delle bottiglie con il bolllino cruelty free sta facendo segnare un più 60% dell’export e un aumento delle vendite di circa il 40% in Italia. Questo il bilancio, ancora parziale, fatto registrare da Casabianca, tenuta vitivinicola senese, che a inizio 2015, per prima, ha ottenuto la certificazione vegan per il Chianti Colli Senesi e l’intera linea di vini. L’azienda ha ricevuto la certificazione cruelty free a partire dalla vendemmia 2014 ed è stata rilasciata dopo un complesso iter procedurale che ha portato a tracciare ogni passaggio della produzione dalla vigna all’uva, dalla bottiglia al packaging da parte di Csqa di Vicenza, azienda leader nelle certificazioni della tipicità e qualità dei prodotti agroalimentari ed enologici.

Una filosofia che parte dalla terra dove crescono i vigneti: un’oasi incontaminata con due riserve naturali all’interno e oltre i confini dell’azienda, incastonata in uno degli angoli più caratteristici della Toscana. E Casabianca rilancia ulteriormente l’impegno green: a partire dall’annata 2016, che sarà presentata dal 10 al 13 aprile al Vinitaly (padiglione 9 stand 16), ogni parte del confezionamento del vino è stata improntata a ridurre al minimo l’impatto sull’ambienta: le bottiglie sono più leggere (con un taglio pari a circa il 25%) per un risparmio di 3 tonnellate di vetro all’anno, i tappi sono riciclabili e ricavati da biopolimeri rinnovabili e a base vegetale, così come le capsule che oltre ad essere riciclabili sono prive di colle.

Un messaggio in difesa dell’ambiente e della natura che Casabianca comunica anche attraverso il nuovo logo e le nuove etichette realizzate su carta riciclata e ideate dallo studio McBrains di Siena, ispirate al rapporto con il territorio e al paesaggio della Toscana. Le innovazioni green riguardano l’intera linea di vini di Fattoria Casabianca formata da Chianti Colli Senesi Docg, di cui fanno parte una base e due Riserve, e Igt, costituita da due bianchi, un rosato e due rossi, per una produzione di circa 400 mila bottiglie l’anno, tutte biologiche, vegan e con denominazione di origine.

Una produzione dove si fondono innovazione e tradizione, a Casabianca vengono ancora coltivate uve autoctone come il canaiolo e uve non comuni per la viticultura italiana come il viognier da cui nascono il rosso Loccareto e il bianco Cleo che stanno riscuotendo grande successo sul mercato. E proprio il Loccareto sarà presentato dal famoso giornalista americano Ian D’Agata alla selezione “Vini unici al mondo da vitigni autoctoni italiani” in programma il 10 aprile al Vinitaly.

Continua la storia d’amore fra Cantine Dei e Vinitaly. Nell’anno della storica 50 esima edizione del Salone di Verona, non potevano mancare la qualità delle produzioni dell’azienda vitivinicola di Montepulciano, nel segno di una tradizione che si rinnova ogni anno. Ed il 2016 è anche l’anno in cui a Montepulciano si celebra il mezzo secolo della Doc. In programma a Veronafiere da domenica 10 a mercoledì 13 aprile, Caterina Dei e i suoi vini saranno al Padiglione 9 (Toscana) Stand E 10. Presenti tutti i ‘gioielli di famiglia: il Vino Nobile 2013, il Nobile Riserva 2010; il Rosso di Montepulciano 2014, il Sancta Catharina 2010; il Vin Santo Montepulciano 2009 ed il Martiena 2015.

L'azienda Le Bertille in questi anni è cresciuta in modo esponenziale in termini di consapevolezza della gestione del vigneto e delle conoscenze di cantina. L’esperienza acquisita ha dato uno slancio alla qualità dei vini prodotti e che hanno avuto come naturale conseguenza sempre più frequenti riscontri da parte degli appassionati e della critica di settore nazionale ed internazionale. Tra i più recenti segnaliamo il massimo riconoscimento della Guida AIS Vitae 2016 con le 4 Viti al Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2010, l'ingresso nel Club Gold 90+ di Gilbert&Gaillard 2016 con i 92/100 al Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2011, i 91/100 al Vino Nobile di Montepulciano 2010 assegnati da Monica Larner su The Wine Advocate di Robert Parker.

Torna l’evento più importante dell’anno dedicato al vino in Italia, Vinitaly festeggia quest’anno la sua 50a edizione e per celebrare in grande stile questo anniversario, l‘iconico dentifricio Marvis e Manifatture Sigaro Toscano si uniscono per onorare le eccellenze del Made in Italy all’interno di questa importante vetrina internazionale. I visitatori del salone internazionale di vini e distillati, potranno quindi trovare un corner Marvis allestito nello stand fumoir Club Amici del Toscano. Un’occasione insolita per scoprire la ricercata 7 flavours collection di Marvis e provare come le declinazioni della menta proposte – forte, fredda, speziata e profumata – possano rivelarsi il perfetto accostamento che esalta la peculiare essenza di ogni sigaro.

Drunk Turtle, che proprio in occasione dello scorso Vinitaly ha presentato per la prima volta i suoi vasi vinari in cocciopesto, dopo un anno esatto torna nella kermesse veronese con grandi novità, forte di un successo in continua crescita, come attestano le vendite ed il fatturato. È da poco arrivata la certificazione alimentare (ente certificatore “ph”) sul cocciopesto Drunk Turtle, a garanzia di un materiale ritenuto, secondo normativa europea, adatto alla conservazione di generi alimentari senza bisogno di vetrificazione. Il cocciopesto, quindi, a differenza del cemento che per legge deve essere rivestito se utilizzato come contenitore destinato al vino, può essere utilizzato senza bisogno di ulteriori operazioni, perchè consente una corretta manutenzione igienica e non cede materiali pesanti, come da analisi certificate. Drunk Turtle, in un solo un anno di attività, ha visto crescere esponenzialmente la richiesta di vasi vinari in cocciopesto da parte di aziende vinicole italiane, ma anche estere.

Ad oggi esporta, infatti, il suo prezioso made in Italy, in Francia, Svizzera, Austria, Spagna, Turchia, Argentina e Sud Africa. Al Vinitaly Drunk Turtle sarà presente in 3 punti: come main sponsor nello stand della Camera di Commercio di Pisa, chiamati a rappresentare l'imprenditoria toscana di valore, dentro Enolitec, in uno stand a marchio Drunk Turtle, e fuori dall'Enolitec. Nello spazio dedicato alla Camera di Commercio di Pisa sarà possibile ammirare il modello al vero della opus 25 dedicata ad un'opera del pittore americano Haring.

Questo vaso vinario, infatti, che rappresenta la versione in cemento (Drunk Turtle produce anche recipienti in cemento 525 - titolo che sta ad indicare la tipologia più pregiata disponibile sul mercato), riproduce sulla sua superficie i segni del noto artista newyorchese. All'interno di Enolitec, invece, saranno in mostra i modelli al vero di due nuovi vasi vinari in cocciopesto: la opus 3, ovvero un'anfora da 300 litri, e la opus 5, ovvero un pozzo ionico, della capacità di 500 litri, studiato per chi ha bisogno di procedere con lunghe macerazioni e follature soffici e manualiIn questo spazio sarà possibile degustare i vini di Il Conventino di Montepulciano, una comparazione che prosegue ormai da oltre un anno tra una stessa partita di merlot in cocciopesto ed una in acciaio, i vini dell'azienda La Badiola nel grossetano ed i vini di alcune aziende svizzere e francesi ottenuti anche con fermentazioni in cocciopesto di uve bianche.

Amazon.it annuncia l'apertura del nuovo store dedicato al vino italiano nato in collaborazione con Vinitaly Wine Club, l’e-commerce del vino italiano di Vinitaly. L'offerta di vini su Amazon.it si arricchisce di nuove etichette vinicole Made in Italy, provenienti da tutte le regioni d'Italia, selezionate e vendute da Vinitaly Wine Club sul Marketplace di Amazon.it. I clienti di Amazon.it potranno ricevere il proprio vino preferito in 24/48 ore in tutta Italia scegliendo tra prodotti di oltre 500 cantine, più di 300 denominazioni e oltre 700 vini. Gli estimatori del settore avranno la possibilità di ricercare, scoprire e acquistare con pochi click le etichette a disposizione, affinando la ricerca in base ad Aromi, Abbinamenti, Regioni di provenienza , tipologia (bianco, rosso, spumante, rosé o dolce), premi insigniti dalle maggiori guide enologiche italiane, oppure ancora seguendo i suggerimenti di Vinitaly Wine Club, come ad esempio: i Grandi Vini Italiani, i migliori vini premiati sotto i 20€, i Prosecco Di Conegliano Valdobbiadene, la Selezione Brunello di Montalcino DOCG, i Vini rossi Super Tuscan, i Vini rossi e bianchi sotto i €10 e molto altro.

Ogni settimana i clienti di Amazon.it potranno approfittare di offerte esclusive su una selezione di etichette. Grazie a questo nuovo store online, i produttori che collaborano con Vinitaly Wine Club potranno ampliare la propria visibilità e raggiungere nuovi clienti, vendendo i propri vini sul marketplace di Amazon.it.

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