La casa di Fosco Maraini entra nella rete delle Case della Memoria

A Molazzana un “paradiso selvaggio” dove l’antropologo fiorentino si rifugiava

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 agosto 2022 18:15
La casa di Fosco Maraini entra nella rete delle Case della Memoria

Lucca, 5 agosto 2022 -“Cercavo un bel posto selvaggio. Un giorno dalla Pania intravidi lontano un tetto rosso. Fu difficile rintracciarlo. Il tetto rosso ricopriva ormai il guscio di una casa abbandonata. Dal 1978, appena posso scappare da Firenze, mi rifugio in questo paradiso. Pasquigliora e dintorni, oggi luoghi abbandonati”. In questo “paradiso selvaggio” sorge la Casa dell'antropologo Fosco Maraini (1912 - 2004) a Molazzana (LU), entrata a far parte dell’Associazione Nazionale Case della Memoria.

«Quella di Fosco Maraini rappresenta una tipologia di casa museo in cui come associazione crediamo fermamente – afferma Adriano Rigoli presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria -. Un luogo che rappresenta una testimonianza del messaggio di Maraini ma che diventa anche il punto di partenza per una riscoperta e la valorizzazione del territorio in cui è immersa, legato a doppio filo con la figura di Maraini. Un luogo in cui il valore culturale e umano s’intersecano e si fondono per regalare ai visitatori non solo una visita ma una vera esperienza».

«Sono queste le realtà che conservano il vero valore della memoria - commenta Marco Capaccioli vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria -. Luoghi al di fuori degli itinerari battuti, dove recarsi per immergersi in un’esperienza autentica, rivivere le sensazioni di coloro che li hanno scelti perché comunicavano loro qualcosa. È bello poter salire a Pasquigliora consapevoli che Maraini, tra i tanti luoghi del mondo che aveva visitato, l’aveva scelta come suo rifugio».

«‘Le Apuane furono il mio primo amore montano da ragazzino’, affermava Fosco Maraini. E noi siamo orgogliosi – commenta Andrea Talani sindaco di Molazzana - che un personaggio di spessore internazionale come lui abbia scelto di vivere gli ultimi anni della sua vita e di riposare per l’eternità nel nostro territorio comunale, nella piccola località di Pasquigliora all’Alpe di Sant’Antonio. Vogliamo, con l’acquisto della sua 34esima ed ultima casa e la creazione della casa museo, creare un legame indissolubile tra Molazzana e Fosco Maraini, che possa dare slancio e sviluppo al turismo e alla cultura nella nostra magnifica valle, valorizzando il suo lascito culturale».

Di proprietà del locale Comune di Molazzana, nel cui cimitero dell'Alpe Sant'Antonio l’antropologo ha scelto di riposare dopo la morte, Casa Maraini si trova presso il piccolo gruppo di case isolate in località Pasquìgliora, su una propaggine del monte Rovaio (Gruppo delle Panie) a circa 1000 metri di quota. In questo luogo remoto (senza strada, senza acqua se non alla fonte a dieci minuti di cammino, senza energia elettrica nei primi anni) Fosco Maraini, fiorentino di nascita ma per indole cittadino ed esploratore del mondo, riallacciò i legami con le Alpi Apuane. Le montagne della sua giovinezza, cui era talmente legato da decidere di voler essere sepolto qui.

Maraini acquistò in un primo momento un solo fabbricato, che fu ristrutturato nella sua abitazione e successivamente anche quello contiguo, ribattezzato “foresteria”, che fu solo messo in sicurezza perché non crollasse completamente. Con questi acquisti Maraini divenne proprietario anche di parte del contiguo castagneto nel quale ha sempre voluto conservare le diverse piante secolari. Tra il 1975 e il 2004, anno della sua morte, passò lunghi periodi di ogni anno, e tutte le estati, in questa casa nascosta tra le montagne apuane, dove scriveva libri e articoli tra il silenzio dei boschi, panorami e paesaggi.

Associazione Nazionale Case della Memoria

L’Associazione Nazionale Case della Memoria mette in rete 94 case museo in 14 regioni italiane (Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna) che hanno deciso di lavorare insieme a progetti comuni e per promuovere questa forma museale in maniera più incisiva anche in Italia. Abitazioni legate a tanti personaggi della cultura italiana: Giotto, Giovanni Boccaccio, Francesco Datini, Leonardo da Vinci, Niccolò Machiavelli, Francesco Cavassa e Emanuele Tapparelli d’Azeglio, Agnolo Firenzuola, Pontormo, Benvenuto Cellini, Filippo Sassetti, Lorenzo Bartolini, Silvio Pellico, John Keats e Percy Bysshe Shelley, Francesco Guerrazzi, Giuseppe Verdi, Elizabeth Barrett e Robert Browning, Pellegrino Artusi, Corrado Arezzo de Spucches e Gaetan Combes de Lestrade, Giosuè Carducci, Sidney Sonnino, Giovanni Pascoli, Giacomo Puccini, Ferruccio Busoni, Maria Montessori, Enrico Caruso, Giorgio e Isa de Chirico, Antonio Gramsci, Raffaele Bendandi, Piero Bargellini, Enzo Ferrari, Primo Conti, Leonetto Tintori e Elena Berruti, Indro Montanelli, Italo Zetti, Ivan Bruschi, Ilario Fioravanti, Goffredo Parise, Barbara Marini Clarelli e Francesco Santi, Loris Jacopo Bononi, Giorgio Morandi, Sigfrido Bartolini, Venturino Venturi, Luciano Pavarotti, Robert Hawthorn Kitson con Frank William Brangwyn e Daphne Phelps, Elémire Zolla, Toti Scialoja e Gabriella Drudi, Gabriele D’Annunzio (il Vittoriale degli Italiani), Papa Clemente XII, Giacinto Scelsi, Giulio Turci, Filadelfo e Nera Simi, Secondo Casadei, Carlo Levi, Domenico Aiello e Michele Tedesco, Marino Moretti, Augusto e Anna Maria Radicati, Mauro Giuliani, Carlo Mattioli, Michelangelo Buonarroti, Sofia ed Emanuele Cacherano di Bricherasio, Michele De Napoli, Aurelio Saffi, Antonio Boschi e Marieda Di Stefano, Francesco Messina, Giuseppe Garibaldi, Francesco Baracca, Giovanni Verità, Ugo Tognazzi, Salvatore Quasimodo, Cosimo Della Ducata, Tullio Vietri, Galileo Galilei, Giovanni Michelucci, Rosario Livatino, Tonino Guerra, Giuseppe Puglisi, Giuseppe Berto, Vittorio Mazzucconi, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Papa Pio X, Quinto Martini, Mario Bertozzi, Lorenzo Campeggi, Alice Psacaropulo e con il Cimitero di Porta a Pinti (cosiddetto Cimitero degli Inglesi), il Cimitero degli Allori a Firenze e la Casa della Memoria di Milano.

L’Associazione Nazionale Case della Memoria è in Italia l’unica rete museale di case museo di personaggi illustri a livello nazionale, partecipa alla Conferenza Permanente delle Associazioni Museali Italiane di ICOM Italia ed è “istituzione cooperante" del Programma UNESCO "Memory of the World" (sottocomitato Educazione e Ricerca). Info: www.casedellamemoria.it

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