Un 25 aprile da tutto esaurito con lunghe code davanti alle biglietterie e padiglioni affollatissimi è come si presentava oggi la Fortezza da Basso nel secondo giorno di svolgimento di MIDA 2019, la rinnovata Mostra Internazionale dell’Artigianato. Per evitare le lunghe code alle biglietterie, è possibile acquistare on line il biglietto di ingresso sul sito della mostra, come hanno già fatto 2.900 visitatori. La mostra è stata presa d’assalto da quanti hanno deciso di trascorrere una giornata di festa a fianco di maestri di bottega con lavorazioni in diretta e a tu per tu con i giovani Maker al Rastriglia, gustandosi anche mille prelibatezze gastronomiche nella sezione Artigianato del Gusto al piano attico del padiglione Spadolini fra degustazioni e show cooking di grandi chef e, fino alle 22, alla Corte dei Sapori, nel piazzale centrale della Fortezza.
In questa edizione della Mostra dell'Artigianato alla Fortezza da Basso, nel suo spazio "Le delizie di Leonardo", ci sarà anche il piatto imprunetino per eccellenza e la Festa dell'Uva di Impruneta. Leonardo Romanelli, conosciutissimo critico enogastronomico che ha fatto parte nell'edizione “novantadue” del programma della Festa dell'Uva come giurato della manifestazione PEPOSO DAY ha rivolto l'invito di partecipazione all'Ente Festa dell'Uva di Impruneta.
AIS Toscana con i suoi sommelier tra i protagonisti della 83° edizione della Mostra Internazionale dell’Artigianato, che nell’anno dedicato al 500° anniversario della morte del Genio Leonardo Da Vinci, si presenta con un nuovo concept ed un nuovo layout espositivo per far spazio a laboratori del gusto, workshop ed officine esperienziali, puntando come non mai su valori assoluti quali unicità, sperimentazione, innovazione, bellezza ed abilità. E proprio tra i laboratori del gusto fanno per la prima volta il loro ingresso le pillole di degustazione guidate dai sommelier di AIS Toscana, aperte a tutti i presenti che vorranno acquisire le nozioni di base per meglio apprezzare le eccellenze enologiche – e non solo – della Toscana.
In questi otto giorni l’Ais School fornirà infatti le prime, elementari nozioni di pratica di degustazione, di vino ma altresì di olio e – per la prima volta - di birra. Questo il programma nel dettaglio: le pillole di avvicinamento alla degustazione del vino sono calendarizzate domenica 28 e martedì 30 aprile alle ore 12 mentre giovedì 25, sabato 27, lunedì 29 aprile e mercoledì 1 maggio alle ore 18. L’AIS Oil School si terrà alle ore 12 nei giorni di venerdì 26 aprile, lunedì 29 e mercoledì 1 maggio mentre una novità, l’AIS Beer School è in programma giovedì 25 e sabato 27 aprile alle ore 12 e mercoledì 24, venerdì 26, domenica 28 e martedì 30 aprile alle ore 18. Tutte le attività dell’AIS Wine School, AIS Oil School e AIS Beer School si terranno al Piano Attico del Padiglione Spadolini.
Dai limoneti di Amalfi agli oliveti monumentali in Puglia, dalla millenaria tradizione silvopastorale dell’Abbazia di Moscheta alle colline del Prosecco Superiore in Veneto: il Paesaggio rurale storico italiano è protagonista all’83^ Mostra Internazionale dell’Artigianato. Al piano attico del Padiglione Spadolini la prima esposizione fotografica sul Patrimonio Agricolo Mondiale FAO del programma GIAHS. Tra i territori al centro della mostra fotografica la fascia olivata di Assisi-Spoleto e le colline vitate del Soave, ovvero i due siti italiani già riconosciuti come Patrimonio Agricolo Mondiale dal GIAHS.
Accanto a loro gli 11 paesaggi iscritti al Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici del Ministero per le Politiche Agricole, aree in cui le pratiche agricole tradizionali si coniugano con la cultura e la storia della comunità che le ha plasmate. Dagli uliveti a terrazze e lunette dei monti Lucretili, nel Lazio, ai vigneti del Mandrolisai, nel cuore della Sardegna; dai muri in pietra a secco di Lamole nel Chianti agli oliveti terrazzati di Vallecorsa alle pendici dei Monti Ausoni; dai terrazzamenti dell’Isola di Pantelleria alla Piantata Veneta.
Quello tra prodotti tipici di qualità e bellezza del paesaggio è un binomio inscindibile: i sistemi agricoli tradizionali fanno riferimento a pratiche resilienti che nel corso dei secoli si sono adattate alla morfologia del territorio, contribuendo a forgiare paesaggi armonici, a basso impatto ambientale e che contribuiscono a mitigare il cambiamento climatico. L’iscrizione nel Registro, istituito nel 2012 dall’Osservatorio nazionale del paesaggio rurale, è il primo passo per potersi candidare come GIAHS. L’esposizione è collegata al master internazionale sugli Agricultural Heritage Systems, attualmente in corso all’Università di Firenze.
Il progetto, a cura del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali dell’Università di Firenze, finanziato da AICS - Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e Regione Toscana, coinvolge 25 giovani under-30 selezionati da tutto il mondo per curriculum e ha l’obiettivo di formare i futuri manager del paesaggio rurale.
L’alto artigianato fiorentino, con le creazioni più iconiche di 60 maestri d’arte, in una suggestiva scenografia ispirata e dedicata a Leonardo da Vinci. La mostra ‘Firenze su misura – Wunderkammer’ è protagonista della rinnovata Mostra Internazionale dell’Artigianato alla Fortezza da Basso. In onore del genio di Leonardo da Vinci, a cinquecento anni dalla sua morte, proprio a lui è ispirata la scenografia della mostra, progettata da Eligo Studio. Sei solidi leonardiani, in una cornice di luci e ombre, accolgono come degli scrigni le produzioni di altrettante arti fiorentine: home decòr, gioielleria, pelle, sartoria, accessori e profumi.
Proprio come sei wunderkammer, alla lettera “camere delle meraviglie”, termine nato nel XVI secolo e in voga tra i nobili e nell’alta borghesia per indicare un luogo dove venivano custodite le collezioni di oggetti preziosi. Incastonate come diamanti rari, sono le creazioni dei maestri artigiani protagonisti della guida “Firenze su misura”, arricchite inoltre da un video-documentario, suoni e profumi. Fra i tanti, ci saranno le sculture-gioiello di Tommaso Pestelli, le fragranze di uno dei Nasi più autorevoli, Lorenzo Villoresi, e ancora i raffinati intarsi lignei di Zouganista, le cornici in foglia d’oro della Bottega d’Arte Maselli.
Ma ci sono anche giovani talenti arrivati da tutto il mondo, che hanno deciso di mettere a Firenze le proprie radici, come Kyoko Morita, artigiana delle borse in pelle Il Merlo Bags. Non poteva mancare poi l’Antico Setificio Fiorentino, i cui telai scandiscono il tempo a San Frediano dal 1786, nonché custode di un meraviglioso macchinario per l’orditura progettato dallo stesso Leonardo da Vinci. Ancora Moleria Locchi, presente nell’Oltrarno a Firenze dalla fine dell’Ottocento per realizzare secondo le antiche tecniche di soffiatura, molatura e incisione capolavori indiscussi di vetro e cristallo.
Dalla biancheria per la casa di Tessilarte, agli eredi di una intera generazione di bronzisti fiorentini come Il Bronzetto. Nel Dodecaedro – la wunderkammer che inaugura l’esposizione – un artigiano a rotazione mostra dal vivo alcune lavorazioni. I manichini della sezione dedicata alla sartoria sono stati forniti dall'azienda Bonaveri.
Se le grandi mostre le Sette Meraviglie della Toscana alla Polveriera e Firenze su Misura alla Sala della Volta, allestita a fianco di Ori e Tesori alla Sala delle Colonne, sono state il polo di attrazione di quanti non si sono lasciati scappare l’emozione di ammirare da vicino cento e più capolavori d’artigianato artistico a fianco degli artigiani fiorentini e toscani all’opera, il padiglione Spadolini ha mantenuto la sua forza attrattiva con le infinite proposte di artigiani provenienti da tutta Italia e da numerosi paesi esteri come Francia, Spagna, Russia, Polonia, Birmania, Cina, India, Iran, Nepal, Marocco, Vietnam, ecc.
Tante le curiosità che si catturano visitando gli stand al piano terra del padiglione Spadolini. Giuliano Merlini è un maestro liutaio toscano a capo della Bottega Scuola per l’Artigianato Liutario accreditata presso la Regione Toscana, con in mano il futuro professionale di una decina di allievi fra i 20 e i 30 anni. Espone i suoi violini costruiti interamente a mano in legno di abete e acero proveniente dai boschi della Val di Fiemme. “Il nostro – spiega – è un lavoro meraviglioso e appassionante che premia i più talentuosi garantendo sbocchi professionali dal momento che Firenze è la seconda città in Italia, dopo Cremona, con il maggior numero di liutai”. Il costo di ogni singolo pezzo? “Si va dai 1.200 euro in su fino ai 4.000 euro”.
Con l’allestimento di 300 metri quadri all’interno di Visionart, l’area dedicata all’artigianato italiano, e 70 metri quadri in Visionart international, Artex cura gli spazi espositivi all’interno della 83^ Mostra dell'artigianato. Gli spazi curati da Artex, che accolgono 50 espositori italiani e tre delegazioni straniere, sono all’interno del padiglione Spadolini, in prossimità del padiglione Cavaniglia; a cui si aggiungono altri 200 metri quadri della Regione Lazio, di cui 30 dedicati alle aziende dell’area del Cratere sismico, ovvero le zone coinvolte dal terremotato del 2016.
Una vecchia televisione anni Sessanta trasformata in una mini libreria, avanzi di parquet che diventano orologi, racchette da tennis vintage riutilizzate come specchi, vecchi vinili in svuota tasche: tutto riprende vita sotto le ‘mani d’oro’ di due giovani di Castelfranco di Sotto titolari della ditta SAFARA’ – Insoliti complementi d’arredo, in mostra come La bottega di Vascho, al primo anno in fiera che propongono come arredare casa in modo originale grazie al restauro e al riciclo creativo.
Nutrita la presenza di artigiani provenienti dalla Regione Sardegna come Efisio Spiga che mette in vetrina preziosissimi coltelli in corno e legno della tradizione sarda come la ‘pattadese’, il classico coltello del pastore dal nome del paese di produzione Pattada in provincia di Sassari, e Silvia Lai, creatrice di originali gioielli in argento, oro, rame e sughero ispirati alle forme arcaiche e simboliche dell’isola.
“Ogni conchiglia che raccolgo sulle nostre spiagge racchiude un segreto, una storia da raccontare alla quale cerco di dare una forma compiuta con le mie creazioni – racconta Andrea Cadoni – che approda a MIDA da Montevecchio in provincia di Cagliari con collane, anelli, bracciali, orecchini, tutti lavorati rigorosamente a mano e personalizzati.
Dopo un debutto di successo in Piazza dei Ciompi, Artefacendo, la nuova mostra mercato dedicata da CNA Firenze al meglio dell’artigianato artistico fiorentino, sbarca a Mida allaPalazzina Lorenese. Un modo per valorizzare il meglio dell’artigianato artistico, della moda e del complemento d’arredo attraverso un format che prevede la contemporaneità delle fasi di produzione e di vendita al pubblico. Durante Artefacendo, infatti, gli artigiani non si limitano a presentare il loro prodotto ma coinvolgono il visitatore nell’affascinante fase di realizzazione del manufatto grazie a dimostrazioni dal vivo e ad un vero e proprio trasferimento in mostra del processo produttivo solitamente apprezzabile soltanto in bottega.
Ricchissimo anche il calendario degli eventi di venerdì: fra i 72 appuntamenti durante tutto l’arco della giornata, da non perdere il laboratorio di macramè alle 11 nel padiglione Arsenale, la food blogger Elena Farinelli alle 13 ospite di Leonardo Romanelli al piano attico del padiglione Spadolini, il club del punto e croce e gli appassionati dell’arte degli origami che alle 15 nel padiglione Arsenale insegneranno queste antiche tradizioni.
La mostra prosegue anche fuori dalla Fortezza con i Laboratori dei percorsi di carta dell'Atelier Artigianelli in via dei Serragli. Domani (venerdì) i laboratori, prenotabili on line sul sito della mostra si svolgeranno alle 10, alle 11 e alle 12. Altri appuntamenti sono prenotabili fino al 30 aprile.