Giorno della Memoria: il programma 2016

Mausoleo a Graziani: il Consiglio regionale sostiene la rimozione. Al cinema il processo al feroce criminale nazista Adolf Eichmann

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 gennaio 2016 22:59
Giorno della Memoria: il programma 2016

FIRENZE– Il prossimo 27 gennaio è il Giorno internazionale della Memoria, così designato da una risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005. In questo giorno si celebra la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio 1945 ad opera delle truppe sovietiche dell'Armata Rossa. La Regione, che ha sempre avuto grande attenzione per i temi della Memoria e della Shoah, organizza ad anni alterni il treno per Auschwitz e un meeting per gli studenti toscani. Nel 2016 l'appuntamento è al MandelaForum di Firenze, dove mercoledì 27 gennaio si ritroveranno circa 8 mila giovani provenienti dalle scuole di tutta la Toscana.

Il valore della memoria, la sua attualizzazione e la funzione pedagogica per aiutare i giovani a non dimenticare. Sono questi alcuni temi del convegno ad ingresso libero “Il Futuro del Passato. Memoria, legami fragili e nuova cittadinanza” che si svolgerà a Firenze sabato 23 gennaio dalle ore 14.30 nella Sala Storica (piano terra) della Biblioteca delle Oblate, via dell’Oriuolo 24, organizzata dalla Fondazione Istituto Andrea Devoto Onlus.

Si tratta di una iniziativa che rientra nelle celebrazioni della Giornata della Memoria che dal 2000, ogni 27 gennaio, viene celebrata nel ricordo dell’anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, per commemorare tutte le vittime della persecuzione fascista e nazista. Il programma del convegno prevede i saluti del presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani, della vicesindaco del Comune di Firenze Cristina Giachi e poi gli interventi dei relatori come Andrea Bigalli coordinatore regionale dell’associazione Libera, Giovanna Le Divelec, vedova di Andrea Devoto, lo psicologo e psichiatra fiorentino scomparso nel 1994 a cui è intitolata la Fondazione di cui Le Divelec è fondatrice e presidente onorario, modera Sandra Gallerini consigliere nazionale della Scuola Italiana Sociologia della Salute.

Alle 16.15 seguirà una tavola rotonda coordinata dal giornalista Leonardo Roselli che prevede la partecipazione di qualificati e importanti relatori come Massimo Cervelli responsabile progetti per la Memoria della Regione Toscana, Roberto Barontini presidente dell’Istituto Storico per la Resistenza di Pistoia, Patrizia Meringolo docente Dipartimento Scienze Formazione e Psicologia dell’Università di Firenze, Fabio Berti docente Dipartimento Scienze Sociali dell’Università di Siena e Fabio Bracci ricercatore dell’Iris.

Per concludere alle 17.30 andrà in scena lo spettacolo “La speranza tradita” a cura della Compagnia Teatrale Amaltea. Una performance sul filo della memoria di chi ha vissuto due fra le più grandi ferite del novecento italiano: la Grande Guerra del 1915/18 e la deportazione verso i campi di concentramento avvenuta nel 44. “Vogliamo riflettere sulla memoria viva – spiega Giovanna Le Divelec – perché il nostro intento è quello di attualizzarla e trasmetterla nelle coscienze delle nuove generazioni.

Il rischio di dimenticare è troppo alto, e il pericolo di nuove forme di oppressione è sempre presente come purtroppo l’attualità ci conferma ogni giorno. La memoria è uno strumento potente sia nell’individuo che nella collettività per impedire il ripetersi di orrori come le deportazioni e i campi di sterminio, è proprio questo è uno dei punti focali di attività della nostra fondazione”. Info: Fondazione Istituto Andrea Devoto, tel. 3346836809, e-mail: info@fondazioneandreadevoto.it.

“Le diverse forme del male. Il Novecento: un secolo di stermini”: domenica 24 gennaio l’Università di Firenze organizza una lezione dedicata alle celebrazioni della Giornata della Memoria, con Dimitri D’Andrea, docente di Filosofia Politica presso il Dipartimento di Scienze politiche e sociali. L’incontro, che sarà aperto dall’intervento del rettore Luigi Dei, si terrà nell’Aula Magna dell’Ateneo (ore 10,30 –Piazza S.

Marco, 4). L’appuntamento sarà anche l’occasione per introdurre il nuovo ciclo di Incontri con la città. Leggere il presente per comprendere il futuro, lezioni domenicali rivolte ai fiorentini e ad un vasto pubblico, realizzate da docenti e ricercatori dell’Ateneo su argomenti di attualità, che si riferiscono alle loro competenze disciplinari.

Il ciclo sarà presentato dal prorettore alla comunicazione Laura Solito e prevede che i relatori di ogni incontro siano affiancati da un ricercatore che dialoga con il pubblico e favorisce le domande.

Dal 25 al 27 gennaio in 46 multisale del circuito UCI Cinemas sarà proiettato The Eichmann Show, il film interpretato da Martin Freeman e Anthony Lapaglia che racconta la storia della messa in onda del processo a uno dei maggiori responsabili operativi dello sterminio degli ebrei nella Germania nazista. Il film, distribuito da Lucky Red, non si concentra sul processo in sé, bensì sul dietro le quinte della trasmissione televisiva che nel 1961 permise a molti di prendere piena consapevolezza degli orrori commessi dai nazisti.

Il regista Leo Hurwitz e il produttore televisivo Milton Fruchtman sono i due uomini che si sono battuti per rendere possibile questo progetto, e il film racconta la loro storia e tutte le avversità che hanno dovuto affrontare per vederlo finalmente realizzato. The Eichmann Show sarà proiettato dal 25 al 27 gennaio nelle seguenti multisale del Circuito UCI: UCI Campi Bisenzio (FI), UCI Firenze, UCI Sinalunga. L’evento solo il 26 e il 27 gennaio invece a UCI Arezzo.

Un’iniziativa per celebrare la ricorrenza del Giorno della Memoria insieme a chi ha vissuto la deportazione, a chi ha voluto raccontarla e a chi da anni lavora per portare avanti la memoria, appunto, del passato. Si apre così il nuovo anno di In-Polis, associazione politico-culturale nata in seno al PD della Piana Fiorentina: ma questa è solo la prima di una serie di iniziative messe in calendario dall’associazione per il 2016, con l’obiettivo di mantenere vivo il dibattito sui temi cari ai Comuni di quest’area e della Città Metropolitana di Firenze. L’appuntamento è per mercoledì 27 gennaio, (ore 18) nel foyer del TeatroDante Carlo Monni di Campi Bisenzio (piazza Dante 23), con la presentazione del libro «Non solo per ricordare» di Vincenzo Rizzo, racconto dell’esperienza di Ugo Brilli, che ha vissuto sulla propria pelle la deportazione in un campo di concentramento tedesco.

La storia del 94enne di Campi Bisenzio, rappresenta una testimonianza unica: «Non ho voluto aggiungere troppe cose, già dette, sulle sofferenze dei deportati nei campi di concentramento - commenta Vincenzo Rizzo - ma concentrarmi sulla storia di Ugo Brilli, unico sopravvissuto a un campo della Berlino est in cui erano internati 700 italiani. Proprio questo dettaglio dà maggior valore alla sua storia: quelli contenuti nel libro sono i ricordi dell’unico testimone in grado di raccontarla». Vincenzo Rizzo e Ugo Brilli saranno presenti all’iniziativa, a cui interverranno Monica Roso vicesindaco del Comune di Campi Bisenzio, Paolo Bambagioni consigliere regionale, Elio Pattume presidente dell’associazione Futura Memoria e Marco Capaccioli coordinatore dell’associazione In-Polis.

L’iniziativa è organizzata dalle associazioni In-Polis, Futura Memoria, Cooperativa sociale Macramè in collaborazione con l’amministrazione comunale di Campi Bisenzio.

I Comuni di Pontassieve e Pelago organizzano mercoledì 27 gennaio una serie di iniziative per “ricordare” la ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata in commemorazione delle vittime dell’Olocausto. La mattina di mercoledì sarà dedicata alle scuole con le proiezioni alle ore 9 del film Storia di una ladra di libri (di Brian Percival) riservato agli alunni delle scuole medie di Pontassieve e Pelago e a seguire alle ore 11.15 del film Memorie in viaggio verso Auschwitz (di Danilo Monte) riservato agli alunni della scuola superiore. Nel pomeriggio a partire dalle 17, (ingresso libero), si terrà la presentazione del CD Musica & Regime, prodotto dall’Associazione Giotto in Musica in collaborazione con il Comune di Pontassieve, con musiche di Erwin Schulhoff, registrate dall’Ensemble Alraune nella Chiesa di S.

Lucia alla Pievecchia a cui seguirà il concerto dal vivo del Duo Ensemble Alraune, con Stefano Zanobini, viola e Andrea Landi, violoncello - musica di Erwin Schulhoff. Il pomeriggio si chiude con il Ricordo di Nada Giorgi con il figlio Moreno Ciandri e accompagnato dalle letture a cura dell’Associazione Donne in Cammino Voci dal Futuro. Alle ore 21 appuntamento speciale con Cinelandia (ingresso 5 euro) con per l’occasione sposta la programmazione dal giovedì al mercoledì con la proiezione della pellicola Memorie in viaggio verso Auschwitz del regista Danilo Monte, che sarà presente alla proiezione. La ricorrenza del giorno della Memoria vedrà a Pontassieve altri due appuntamenti patrocinati. Lunedì 25 Gennaio alle ore 16.30 presso il Centro Commerciale Coop Valdisieve, si terrà l’Inaugurazione della mostra fotografica In ricordo, realizzata da Juri Materassi nei luoghi di deportazione del nonno Elio Materassi, a cui seguirà la presentazione del libro di Elio Materassi “Quarantaquattro mesi di vita militare.

Diario di Guerra e di Prigionia". Sabato 30 Gennaio, invece, alle ore 10,30 la Sala del Consiglio comunale ospita l’incontro, aperto a tutta la cittadinanza, degli alunni della Scuola “Maltoni” con Kitty Braun, sopravvissuta al campo di sterminio di Bergen Belsen, organizzato da ANED e dal progetto A scuola di Memoria. Nel pomeriggio alle ore 17 al Circolo ARCI di Santa Brigida, nuova presentazione del libro di Elio Materassi “Quarantaquattro mesi di vita militare.

Diario di Guerra e di Prigionia", seguita da cena a sostegno del progetto A scuola di Memoria della Scuola Maria Maltoni che organizza il Viaggio della Memoria ai campi di concentramento. (per la cena occorre prenotarsi ai numeri tel. 338.1717476, 333.2111852 Circolo 055.8300035).

Numerose saranno quest’anno le iniziative messe in campo dal Comune di Livorno, in coordinamento con la Comunità Ebraica livornese ed in collaborazione con varie associazioni ed enti, per celebrare la Giornata della Memoria ( 27 gennaio), ricorrenza internazionale per commemorare tutte le vittime dell’Olocausto. Un ampio calendario di appuntamenti che già da giovedì 21 gennaio, con il convegno “Narrare la storia: Memoria e Finzione” promosso da ISTORECO si protrarranno fino al 29 febbraio, toccando piazze, teatri, la Prefettura, il Palazzo comunale, il museo Fattori. Tanti gli appuntamenti rivolti in particolare ai giovani affinché non dimentichino e riflettano su uno dei più terribili crimini contro l’umanità, l’orrore perpetrato dai nazisti.

Al Teatro Verdi di Monte San Savino fervono i preparativi per la Giornata della Memoria 2016. L’incontro è di quelli che fanno “la storia”, intessendo relazioni virtuose tra passato, memoria e vissuto dell’oggi. Grazie all’impegno della cooperativa Officine della Cultura, gestrice del teatro, alla volontà del Comune di Monte San Savino e al contributo della Regione Toscana, domenica 31 gennaio andrà infatti in scena sul palcoscenico del Verdi una neonata formazione musicale dal timbro decisamente speciale: la Pavel Žalud Orchestra.

Fondata dallo scrittore piacentino Matteo Corradini, insieme a Officine della Cultura, la Pavel Žalud Orchestra si caratterizza infatti per un’unicità dovuta a due straordinarie qualità: da un lato la dedica all’omonima casa costruttrice di strumenti musicali con sede nel tristemente noto campo di concentramento di Terezin, ben prima che divenisse tale; la seconda per esibirsi con 13 strumenti musicali originali Pavel Žalud appartenuti a musicisti ebrei deportati nel ghetto, utilizzati dalla propaganda nazista ideata per Terezin e diligentemente restaurati.

Esperimento straordinario, dunque, da un punto di vista storico ed emotivo, che grazie alla passione di Corradini e alla tenacia di Officine della Cultura ricostruirà timbricamente, ma non solo, le note di uno tra i momenti più drammatici della nostra storia in uno tra i ghetti rinomati, tra le altre particolarità, per l’internamento di bambini e minori: 15.000 nel complesso di cui meno di 100 sopravvissuti. Ed è questo uno degli ulteriori aspetti del progetto portato avanti da Officine della Cultura in prova in teatro proprio in questi giorni.

Wiegenlied – Ninnananna per l’ultima notte a Terezin”, questo il titolo dello spettacolo/concerto, si caratterizza infatti per ridare voce, tra le altre narrazioni, ad alcuni dei brani di Ilse Weber, poetessa e scrittrice di origine ceca, internata a Terezin e di seguito divenuta infermiera del campo dedicando ai più piccoli tra i suoi ospiti, tra cui il figlio, le sue attenzioni e la sua incredibile energia creativa ed emotiva, elaborando appositamente poesie e canzoni. Lo spettacolo, che va in scena con il plauso degli eredi di Pavel Žalud, dopo il debutto al Teatro Municipale di Piacenza di sabato 30 gennaio, arriverà a Monte San Savino con l’intento di rendere fruibile il suo contributo al Giorno della Memoria con un’offerta speciale dedicata agli studenti delle scuole di Monte San Savino.

Grazie al Comune gli studenti potranno infatti partecipare all’evento con un ingresso ridotto a € 8, riduzione che sarà estesa ai familiari che li accompagneranno. Ulteriore contributo agli eventi del Giorno della Memoria sarà, sempre domenica 31 gennaio, l’incontro-aperitivo gratuito alle ore 18:30, realizzato presso l’Interno 43 in collaborazione con l’Associazione Salomon Fiorentino, con Margerita Scarpellini, Sindaco di Monte San Savino, Matteo Corradini, Enrico Fink, direttore della Pavel Žalud Orchestra e arrangiatore delle musiche di Wiegenlied e Jack Arbib. Questi i protagonisti dell’evento: Massimiliano Dragoni (percussioni), Luca “Roccia” Baldini (contrabbasso), Riccardo Battisti (fisarmonica), Massimo Ferri (tambura e bouzouki), Massimo Greco (mandolino), Saverio Zacchei (flicorno basso), Leonardo Morella (tromba), Gabriele Coen, Gianni Micheli e Alessandra Andreani (clarinetti), Lea Mencaroni (oboe), Mariel Tahiraj (violino), Enrico Fink (flauto traverso), Lavinia Massai (flauto e ottavino) oltre allo stesso Matteo Corradini nelle vesti di narratore.

Approvata a maggioranza una mozione che impegna la Giunta regionale a sostenere l’appello per la rimozione del mausoleo dedicato al maresciallo Rodolfo Graziani ad Affile (Roma), promosso dal comitato provinciale Anpi di Pisa. L’atto è stato presentato dai consiglieri del Pd Alessandra Nardini, Antonio Mazzeo, Andrea Pieroni, Valentina Vadi, Serena Spinelli, Marco Niccolai, Massimo Baldi e Francesco Gazzetti.Con esso si impegna la Giunta a fare appello al Presidente della Repubblica “affinché siano adottati i provvedimenti necessari per la rimozione del manufatto in oggetto, che costituisce offesa permanente alla coscienza democratica del popolo italiano” e ad attivarsi nei confronti di Governo e Parlamento “affinché intraprendano iniziative normative atte a impedire che monumenti, sacrari o pubbliche vie e piazze vengano intestati a personalità condannate per gravi reati contro lo Stato e implicate in crimini perpetrati durante il periodo fascista”.

Come ha spiegato Alessandra Nardini illustrando la mozione, Graziani è stato inserito dall’Onu nella lista dei criminali di guerra per l’uso di gas tossici, condannato per collaborazionismo e apologia del fascismo, ed è tra i firmatari del manifesto sulla razza. “Dobbiamo investire nel tenere viva la memoria – ha detto la consigliera – e questo va fatto lottando contro i totalitarismi”.

Giovanni Donzelli (FdI) ha voluto, “pur essendo semplice dire che questo argomento non interessa il Consiglio regionale della Toscana visto che si parla di un paese vicino Roma”, dichiararsi contrario alla mozione “perché Graziani è stato prima di tutto un eroe della Prima guerra mondiale, pluridecorato, mai condannato per crimini di guerra. La richiesta di abbattere il monumento nasce da una visione ignorante e strabica”.

Jacopo Alberti (Lega nord) ha osservato che “dato che la storia la scrive chi vince, spetterà alle prossime generazioni di storici stabilire chi è nel giusto”. Ma ha annunciato l’indisponibilità del suo gruppo a votare “perché il Consiglio regionale della Toscana non deve occuparsi di questioni che riguardano un mausoleo dalle parti di Roma”.

Andrea Quartini (M5S) ha annunciato il voto favorevole del suo gruppo, precisando però “che si deve fare molta attenzione a non essere ipocriti”. “Abbiamo recentemente partecipato a conflitti usando uranio impoverito – ha detto il consigliere -, stiamo appoggiando regimi criminali, i gas tossici li respiriamo nelle nostre città. Quindi dobbiamo riflettere”.

Anche Manuel Vescovi (Lega nord) ha annunciato la non partecipazione al voto del suo gruppo “anche perché per noi la storia va raccontata tutta, e abbattere un monumento è comunque negativo perché è uno strumento per ricordare quello che è accaduto”.

Francesco Gazzetti (Pd) ha annunciato il voto favorevole del Pd. “Si tratta di un provvedimento concreto – ha detto – per la difesa e la conservazione della memoria, e noi abbiamo il dovere preciso di farlo”.

Paolo Sarti (Sì) ha annunciato voto favorevole “perché Graziani ha fatto cose aberranti che non possono essere esaltate, e un monumento celebra, non stigmatizza”.

Marco Casucci (Lega Nord) ha spiegato di non partecipare al voto perché “la storia va diffusa e divulgata, qualunque storia sia”.

Stefano Mugnai (Fi) ha osservato ironicamente “che questo è un dibattito di cui si sentiva il bisogno per combattere l’antipolitica”. “Gli unici toscani contenti di come abbiamo impiegato il tempo questa mattina – ha aggiunto – saranno i rappresentanti dell’Anpi di Pisa. Sarebbe il caso di smettere di occuparsi di questa roba stantia e affrontare i problemi veri”.

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