La bellezza, i turisti poveri non hanno diritto di ammirarla

Dopo che anche Federalberghi ha chiesto "Una migliore gestione dei flussi"

Stefano
Stefano Bisi
30 Luglio 2025 14:03
La bellezza, i turisti poveri non hanno diritto di ammirarla

La crisi si fa sentire e i turisti sono in calo anche a Firenze ma quelli che spendono molto. Gli altri, gli “sciatti” ci sono. Fernando Vettori, titolare della gioielleria, è netto: “Un luglio così non lo abbiamo mai visto, nemmeno durante il covid, quando aprivamo a singhiozzo” dice a La Nazione.

“Mangiano per terra, davanti alle vetrine. Arrivano con i pullman. Quelli più ’benestanti’ vanno al supermercato, ma nessuno entra più da noi” racconta. E propone una soluzione drastica: un ticket d’ingresso per chi visita Firenze in giornata, ricalcando l’idea già lanciata nei giorni scorsi da Federalberghi Firenze e da un gioielliere veneziano. Per Vettori, il biglietto servirebbe a selezionare i flussi e garantire un minimo ritorno a chi in città ci lavora e ci investe.

“Chi non dorme a Firenze dovrebbe pagare una tassa. Perché produce rifiuti, intasa il centro e non lascia nulla. La nostra è una gioielleria storica e siamo a meno 80% di fatturato rispetto al periodo del covid quando ci avevano concesso un’apertura a singhiozzo. Ma anche le mie botteghe che vendono prodotti meno costosi sono sotto del 50%. La città va tutelata”. La proposta di Vettori è simile a quella avanzata a Venezia pochi giorni fa, dove un gioielliere ha proposto una tassa di 100 euro per ogni visitatore giornaliero, per fermare quella che ha definito una “marea di turisti poveri che svuota il centro senza restituire nulla alla città”.

Approfondimenti

Domanda: le città più belle possono essere visitate solo dai turisti ricchi? Quelli poveri non hanno diritto di passeggiare e mangiare un panino sul Ponte Vecchio o nelle calli?

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