L’undicesima edizione del Siena Awards Photo Festival, tra i più prestigiosi eventi internazionali dedicati alla fotografia e al visual storytelling, inaugurerà simbolicamente mercoledì 24 settembre con il conferimento della laurea magistrale ad honorem in Antropologia e Linguaggi dell’immagine da parte del Dipartimento di Scienze sociali, politiche e cognitive dell'Università di Siena al fotografo statunitense Steve McCurry.
Il riconoscimento celebra non solo la forza estetica e narrativa del lavoro di uno dei più celebri fotografi al mondo, ma anche il profondo impatto antropologico delle sue immagini, capaci di raccontare l’umanità nelle sue molteplici sfumature. L’opera di McCurry ha saputo dare voce ai volti, ai luoghi e alle storie del mondo, costruendo una testimonianza visiva che supera ogni confine geografico e culturale.
Il Consiglio Didattico del Corso di laurea magistrale in Antropologia e Linguaggi dell’immagine riconosce nell’opera di McCurry un contributo significativo allo sviluppo di tematiche antropologiche legate al mondo contemporaneo, anche nelle sue contraddizioni più profonde. Dai rapporti con la dimensione naturale alla rappresentazione di realtà distopiche e destabilizzanti, McCurry, grazie al sapiente utilizzo delle potenzialità tecniche del mezzo fotografico, porta all’attenzione di un vasto pubblico angoli remoti del pianeta e condizioni di vita spesso invisibili, facendo della qualità estetica uno strumento essenziale per incidere sull’immaginario globale e mediatico.
Oltre il valore artistico, lo status iconico raggiunto dalle sue immagini lo identifica come testimone del potenziale conoscitivo del linguaggio visivo, che – attraverso la forza dell’immagine – amplifica il bisogno di comprensione del mondo, in linea con la missione del pensiero antropologico: contribuire alla costruzione di un umanesimo etnografico comprensivo, critico e inclusivo. Il suo ritratto più famoso ad esempio, Ragazza afghana, è stato scattato in un campo profughi vicino a Peshawar, in Pakistan: l'immagine è diventata uno degli scatti più famosi al mondo, a ogni latitudine, tanto da diventare "la fotografia più riconosciuta" nella storia della rivista National Geographic, che la pubblicò in copertina nel giugno 1985.
La laurea ad honorem verrà conferita dal Rettore, Prof. Roberto Di Pietra, con una cerimonia ufficiale che si svolgerà presso l’Università di Siena, Aula Magna del Rettorato, mercoledì 24 settembre alle ore 11.00.
Venerdì 26 settembre, dalle ore 18.45 alle 19.30, Steve McCurry sarà inoltre protagonista di Passione e narrazione – Una conversazione con Steve McCurry, uno degli eventi più attesi del Siena Awards Photo Festival 2025, parte del programma dei SIPA TALKS. In che modo la passione per la narrazione ha influenzato le sue immagini iconiche? Perché è fondamentale un legame profondo con i soggetti fotografati? Quale dialogo interiore guida la sua capacità di catturare momenti umani intensi? E come riesce a bilanciare composizione, colore ed emozione per creare immagini senza tempo? Un’occasione imperdibile per ascoltare dal vivo i racconti, le riflessioni e le esperienze di uno dei più grandi maestri della fotografia contemporanea.
La collaborazione tra il Siena Awards Photo Festival e l’Università di Siena rafforza il ruolo della città toscana come crocevia di cultura, arte e ricerca visiva, trasformando il Festival non solo in una vetrina d’eccellenza per la fotografia mondiale, ma anche in uno spazio di dialogo e confronto tra immagine, società e conoscenza.
“Un momento di altissimo valore simbolico e culturale e una bella opportunità per il Siena Awards Photo Festival, che rafforza la sinergia da sempre vincente con il territorio e l’obiettivo di costruire progetti condivisi per legare Siena al panorama internazionale della fotografia e ai grandi nomi che ne fanno parte”. commenta Luca Venturi, ideatore e curatore del Siena Awards Photo Festival “Fin dalla sua nascita - aggiunge Venturi - il Siena Awards ha voluto andare oltre la dimensione espositiva delle varie mostre e ha puntato sulla costruzione di un dialogo culturale e sociale fra istituzioni del territorio, cittadini e artisti di fama mondiale che animano l’affascinante mondo della fotografia e delle arti visive.
Siamo lieti per la decisione dell’Università di conferire la laurea ad honorem a Steve McCurry, che consolida questa volontà e rafforza la collaborazione con l’ateneo senese e con tutte le altre istituzioni locali che hanno consentito la crescita del nostro festival negli anni e un coinvolgimento che va oltre i confini della città”. “Il 24 settembre - conclude Venturi - celebreremo tutti insieme un maestro assoluto della fotografia internazionale ma, soprattutto, ribadiremo che Siena può essere sempre più un punto di riferimento mondiale per chi racconta la realtà attraverso le immagini”.
Nato a Philadelphia nel 1950, Steve McCurry si è laureato in Cinematografia e Teatro all’Università della Pennsylvania, prima di iniziare la carriera come fotografo freelance alla fine degli anni ’70, realizzando reportage dall’India e dall’Afghanistan, due paesi con cui il suo lavoro è profondamente identificato. La svolta è arrivata nel 1979, quando McCurry è riuscito a entrare nelle zone afghane controllate dai mujahidin poco prima dell’invasione sovietica, portando poi in salvo i rullini delle fotografie nascosti tra le cuciture dei vestiti. Le sue immagini sono state tra le prime a mostrare al mondo la brutalità dell’attacco sovietico.
Da allora, Steve McCurry ha continuato a creare immagini indimenticabili in tutti i continenti e in numerose nazioni. Il suo corpus di opere spazia tra conflitti, culture in via di estinzione, antiche tradizioni e cultura contemporanea, ma mantiene sempre l'elemento umano che ha reso celebre l’immagine della “Ragazza Afghana”, ritratta in un campo profughi vicino a Peshawar, in Pakistan. Pubblicata sulla copertina del “National Geographic” nel 1985, è considerata la fotografia più riconoscibile della storia e la copertina più celebre di sempre.
Steve McCurry è uno dei più grandi maestri della fotografia contemporanea, premiato diverse volte con il World Press Photo Awards, che può essere considerato il Premio Nobel della fotografia, e insignito di svariati e prestigiosi riconoscimenti internazionali, tra i quali la Robert Capa Gold Medal e la Centenary Medal for Lifetime Achievement della Royal Photographic Society di Londra. Nel 2019 McCurry è stato inserito nella International Photography Hall of Fame.