Nuovo Teatro dell'Opera, a marzo la piazza, ma la vera impresa sarà la gestione

A fine marzo ci sarà l'inaugurazione della piazza di fronte al Nuovo Teatro, uno spazio più grande di Piazza della Repubblica

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 marzo 2014 13:51
Nuovo Teatro dell'Opera, a marzo la piazza, ma la vera impresa sarà la gestione

La Giunta del Comune di Firenze si è tenuta stamani all'interno del Nuovo Teatro dell'Opera. Giacche fluorescenti e catarinfrangenti e caschetti di protezione in testa, per tutti. A fine marzo ci sarà l'inaugurazione della piazza di fronte al Nuovo Teatro, uno spazio più grande di Piazza della Repubblica. L'attesissima macchina scenica che rischiava di non arrivare a causa degli enormi costi, ci saà. Sarà tra le più tecnologiche d'Europa. Oggi la giunta, su proposta dell’assessore alle Politiche del territorio Elisabetta Meucci, ha approvato la variante urbanistica per il recupero della ex Manifattura Tabacchi.

Un atto particolarmente importante per la città, che finalmente porta verso la conclusione una lunghissima e complessa vicenda, con l’obiettivo di riqualificare e riconvertire l’enorme ex complesso produttivo (circa sei ettari di superficie) di grande valore storico e architettonico, realizzato negli anni Trenta, vincolato dalla Soprintendenza e oggi di proprietà della M.T. Manifattura Tabacchi spa. Una trasformazione, sottolinea l’assessore Meucci, necessaria per restituire alla Manifattura un nuova vivibilità e l’integrazione con il contesto circostante e l’intera città. I parametri previsti dal piano di recupero definiscono diversi aspetti di grande interesse.

Intanto, si prevedono 88.687 mq di superficie utile lorda di progetto, a fronte dei 103mila mq stimati esistenti (in piena coerenza con il principio dei ‘volumi zero’ del Piano strutturale); le destinazioni d’uso sono 45.988 mq di residenziale, 8.274 mq di commerciale, 11.677 mq di turistico-ricettivo e 22.749 di direzionale, comprensiva di attività private e di servizio. Sono previsti inoltre il raddoppio dell’asilo nido già esistente e la cessione al Comune del Teatro Puccini. Il piano prevede la riqualificazione di via Tartini e via delle Cascine, il riassetto di piazza Puccini, il percorso ciclopedonale che colleghi la Manifattura al parco di San Donato e al parco delle Cascine.

L'altezza massima degli edifici ricostruibili non potrà superare i 53 metri. Per quanto riguarda la viabilità, sono previsti un nuovo accesso da via delle Cascine (lato ferrovia) fino a ricongiungersi con l’esistente via Pergolesi, e il prolungamento dell’attuale via Tartini. “Questa variante – spiega l’assessore - ripropone e concretizza la fattibilità di quegli elementi strategici già individuati nel Piano Strutturale per questo particolare e notevole complesso: privilegiare la residenza, una nuova centralità, il percorso di collegamento fra i parchi cittadini del quadrante nord ovest della città, le connessioni con le nuove infrastrutture limitrofe (linea della tramvia e nuova strada Rosselli-Pistoiese).

Inoltre offre la possibilità di portare avanti nuove funzioni per la città, come quelle recentemente ipotizzate per una sorta di ‘cittadella della moda’. Tutto ciò – continua Titta Meucci - con particolare attenzione alla conservazione e valorizzazione degli elementi storici e architettonici del complesso, sanciti anche dalle notifiche ministeriali, interrompendo un processo di degrado non più tollerabile”. Proprio per questo, spiega ancora l’assessore, si è deciso di utilizzare la prevista possibilità di procedere alla variante primadell'approvazione del regolamento Urbanistico, evitando di rimandare un intervento che vede l’amministrazione già pronta e che genererà qualità urbana e posti di lavoro.

La variante nasce dopo un lungo lavoro preparatorio, che ha coinvolto cittadini, soggetti pubblici e privati (soprintendenza compresa) e che ha tenuto conto di quanto emerso durante le assemblee dei Cento luoghi. Adesso il provvedimento passerà all’esame del consiglio comunale.

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