Primarie: chiusura campagna per Scandicci

La scelta del candidato alle elezioni domenica 9 marzo. SEL: "Il 25 maggio muore il centrosinistra a Sesto Fiorentino, ucciso dalla miopia del PD. Noi andiamo avanti"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 marzo 2014 22:30
Primarie: chiusura campagna per Scandicci

Si concluderà mercoledì 5 marzo alle ore 21.15, presso il Cinema-Teatro Aurora di Scandicci (Via S. Bartolo in Tuto, 1) la campagna per le primarie della coalizione di centrosinistra per la scelta del candidato Sindaco. "Queste settimane sono state intense e ricche di eventi in tutta Scandicci. In ogni incontro, organizzato dalla coalizione o dai candidati, abbiamo assistito a una grande partecipazione da parte dei nostri concittadini - commentano dal Comitato Organizzatore - Questo dimostra che le nostre Primarie sono una vera occasione di partecipazione, di approfondimento e di confronto politico, per il futuro della nostra città.

Siamo sicuri che questo entusiasmo si trasformerà in una grande presenza alle urne e, soprattutto, in una grande spinta a sostegno del candidato che affronterà le amministrative del 25 maggio". All'iniziativa del 5 marzo parteciperanno il Sindaco Simone Gheri, il segretario regionale del PD Dario Parrini e i rappresentanti dei partiti della coalizione PSI, IDV e SEL oltre naturalmente ai candidati Marco Gamannossi, Sandro Fallani e Mario Pacinotti. Domenica 9 marzo le urne saranno aperte dalle 8.00 alle 20.00 e potranno partecipare tutti i residenti a Scandicci, compresi i cittadini stranieri, che abbiano compiuto il 16esimo anno di età.

Per garantire la più grande partecipazione possibile i seggi allestiti saranno 12. Il sito e i numeri 055255644 e 3208284624 sono disponibili per tutte le informazioni sul voto, compreso il dettaglio dei seggi e delle relative sezioni abbinate. "Il prossimo 25 maggio muore il centrosinistra a Sesto Fiorentino, muore una tradizione di buongoverno di sinistra che va avanti da decenni, muore uccisa da un PD che impone una candidata nominata che rifiuta di mettersi in discussione davanti ai cittadini ed elude il confronto.

Una situazione inaccettabile per noi, che ci spinge ancora di più ad andare avanti sostenendo la generosa candidatura di Maurizio Quercioli, con un programma incentrato su partecipazione, lavoro, ambiente". Lo afferma il coordinatore di SEL Sesto Fiorentino Enrico Solito. "La figura di Quercioli - continua Solito - è ben distante da quella del candidato nominato, garantito, calato dall'alto a Sesto dopo essere stato in Provincia e in Giunta comunale a Firenze, con in mano il biglietto da visita della vecchia politica e nessuna volontà di andare a discutere il merito delle questioni fuori dal proprio recinto, davanti ai cittadini.

Ci piacerebbe sapere, ad esempio, se Sara Biagiotti ha una posizione sulla pista parallela diversa da quella di Renzi, oppure se dopo anni di battaglie il Partito Democratico sestese ha deciso di fare una svolta di 180 gradi sulla questione. Si parli chiaramente, il PD smetta di prendere in giro militanti e cittadini come ha fatto con le primarie, rimangiate dopo aver definito le regole con le altre forze politiche. La nostra sfida a Biagiotti e al suo partito è, comunque, ancora aperta: si dia la parola ai cittadini, si eviti di fare di Sesto l'unico comune in cui pur di non far le primarie di coalizione si preferisce fare a pezzi la coalizione".

"Maurizio Quercioli - dice ancora il coordinatore - è una personalità di grande valore, conosciuta a Sesto e da sempre vicina alla sinistra. Il suo biglietto da visita è quello del cittadino che si pone al servizio della comunità, con trasparenza e chiarezza, ripagata dalla grande attenzione ricevuta in queste settimane dalla società civile sestese. A quest'ultima, ai singoli cittadini e alle associazioni si rivolge la proposta di Maurizio, convinto, come noi, che solo nel solco di un centrosinistra capace di mettersi in gioco, di vivere con serenità i momenti di democrazia e confronto, sia possibile costruire una proposta di governo alternativa all'autosufficienza miope del PD.

Noi scegliamo di andare avanti, disponibili a discutere con tutti, ma determinati nel far valere la nostra coerenza".

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