A Firenze tre giorni di ''Musica nei Musei''

Dopo l'esperienza dei laboratori di 'Musica nei Musei', dal 20 al 22 febbraio l’Istituto Lorenzo de’ Medici ospita l'omonima conferenza internazionale.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 febbraio 2014 14:41
A Firenze tre giorni di ''Musica nei Musei''

Due giorni con esperti internazionali ed esibizioni musicali nella Chiesa di San Jacopo in Campo Corbolini Il ruolo della musica all'interno di sale museali di ieri e di oggi sarà al centro di 'Musica nei Musei', annuale conferenza internazionale organizzata dall'Istituto Lorenzo de' Medici, in collaborazione con Marist College, nella Chiesa di S. Jacopo in Campo Corbolini di Firenze (via Faenza, 43) con ingresso gratuito. L'evento segue gli omonimi laboratori musicali dedicati a piccoli musicisti dai 7 ai 17 anni che hanno avuto luogo nella Galleria Palatina e il Museo del Palazzo Vecchio tra novembre e dicembre 2013. Relatori internazionali selezionati tra docenti, esperti, ricercatori e musicisti analizzeranno nel corso di tre giorni la storia della musica di ieri e di oggi, gli strumenti più stravaganti e i tipi di suono, ma anche tecnologia e multimedialità e i progetti per spazi non convenzionali per analizzare il ruolo della musica nelle collezioni, come viene rappresentata e come avvengono gli eventi musicali, i laboratori a tema e i programmi educativi all'interno delle sale museali.

Saranno raccontate le esperienze - tra le altre - della Galleria Palatina, del Museo Marino Marini e di Tempo Reale di Firenze, del Museo del Tessuto di Prato, del Museo del Violino di Cremona, ma anche di realtà estere dalla Cité de la Musique a Parigi al Soundlab di Monaco e il Pitt Rivers di Oxford. Oltre ai vari seminari, anche importanti interventi musicali. Nel dettaglio, giovedì 20 (ore 19.30) il gruppo musicale 'Il Rossignolo' eseguirà vari pezzi relativi alla prima parte storica della conferenza; venerdì 21 si esibirà il compositore Antonio Artese (Museo Stefano Bardini, ore 19), mentre sabato 22 ci sarà una dimostrazione tecnica a cura del noto violinista Martin Schaefer (ore 9.30). La prima giornata (orario: 14.15- 18.30), inaugurata alla presenza della sovrintendente al Polo Museale Fiorentino Cristina Acidini e della docente Maia Wellington Gahtan, direttrice del MA in Museum Studies svolta all’Istituto Lorenzo de’ Medici in collaborazione con Marist College, la Fondazione Palazzo Strozzi e l’Università degli Studi di Firenze, vede Kate Bolton (professore, Istituto Lorenzo de’ Medici) presiedere la sessione 'The Role of Music in Collections and Museums - Historical and Contemporary Considerations'.

All'ordine del giorno: 'Arcadia Lost: Ruberto del Beccuto’s (1575-1621) ‘strumenti stravagantissimi’(Fabian Jonietz, assistente scientifico, Kunsthistorisches Institut, Firenze), 'Collezioni di strumenti musicali e la riscoperta della musica antica: prima l’uovo o la gallina?' (Gabriele Rossi Rognoni, curatore, Royal College of Music/professore, Università degli Studi di Firenze), ‘Bernardo Pasquini e i suoi ritratti: dal luogo di origine al luogo di conservazione attuale' (Arnaldo Morelli, professore, Università degli Studi dell’Aquila), 'Musica e oggetti museali nelle donazioni ai Conservatori di musica in Italia' (Federica Riva, bibliotecaria, Conservatorio Luigi Cherubini Firenze/Cultural property in Italian conservatorie), 'Returning to the Exhibition: Mussorgsky’s Pictures Reconsidered' (Michael Russ, Emeritus Dean e docente nazionale, University of Huddersfield), 'From New Artistic Paradigm to Museological Mandate: Music & Art after John Cage' (Julia Robinson, professore, New York University), 'Observations on recent museum presentations that involve music and sound' (Franziska Nori, direttrice, CCC Strozzina, Palazzo Strozzi, Firenze). Il 21 (orario: 9-12.30), il tema 'Displaying Music in the Museum Today' sarà presieduto da Gabriele Rossi Rognoni (Royal College of Music - Università degli Studi di Firenze) che introdurrà gli interventi 'Sight and Sound: from a museum of instruments to a museum of music' (Eric De Visscher, direttore, Cité de la Musique, Paris), 'Soundlab.

1/2/3 – experiences with ideas and realizations. Making of an “audible museum” (András Varsányi, curatore, Munich Soundlab, Stadtmuseum, Munich), 'Museums and the anthropology of sound' (Noel Lobley, etnomusicologo, associato di rcerca, “Reel 2 real project”, Pitt Rivers Museum, Oxford), 'Ex(it)bition - il rapporto tra allestimento e attività educative in un museo della musica' (Enrico Tabellini, responsabile comunicazione e dipartimento educativo, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna), 'Il nuovo presenta l’antico: tecnologia e multimedialità al Museo del Violino di Cremona' (Virginia Villa, direttrice, Museo del Violino, Cremona) e 'Conservation of Historical Wooden Musical Instruments: advances in understanding material ageing' (Marco Fioravanti, professore, Università degli Studi Firenze). Nel pomeriggio, dalle 14.30 alle 17.30, Antonio Artese (direttore artistico, Florentia Consort – Firenze) presiede il pomeriggio dedicato a 'Musical Events - Public Programming in Museums'.

Questi gli interventi: 'Observations on performance in museums from a musico-archaeological perspective' (Andrew Lowings, project manager, Gold Lyre of Ur Project, Cambridgeshire), 'Musica ricercata in Florentine museums: a new approach to cultural understanding' (Michael Stüve, fondatore e direttore, Musica Ricercata /Progetto Musa Museo Musica, Firenze), 'Bespoke, different, specialist - but not exclusive: creating engaging public programming with a historic musical instrument collection' (Sarah Deters Richardson, audience development assistano, Musical Instrument Museums, University of Edinburgh), 'Musica riprodotta nei musei fiorentini, esperienze e progetti' (Gabriele Giacomelli, professore, Conservatorio G.

B. Martini, Bologna), 'Musica "fuori". Progetti sonori per spazi non convenzionali' (Francesco Giomi, direttore, Tempo Reale, Firenze), per concludere la giornata la lectio magistralis seguita dalla dimostrazione musicale a cura dello stesso Artese.
 Nella giornata finale, sabato 22, (orario: 9:00 - 12.30) il focus del discorso presieduto da Carlotta Fuhs (professore, Istituto Lorenzo de’ Medici, Firenze) sarà sull'argomento 'Musical Laboratories and Educational Programming'. Si parlerà di 'Il laboratorio d’improvvisazione dal punto di vista dell’apprendimento musicale' (Virginia Ceri, presidente, Centro Musicale Suzuki, Firenze e direttore artistico, Istituto Suzuki Italiano), 'Il laboratorio d’improvvisazione dal punto di vista museale ed altre iniziative musicali nella Galleria Palatina' Martin Schaefer (Gypsy Academy, The Hague) Demonstration of music laboratory technique (Anna Bisceglia, vice direttrice, Galleria Palatina, Firenze), il laboratorio d’improvvisazione dal punto di vista museale ed altre iniziative didattici nel Museo del Palazzo Vecchio' (Valentina Zucchi, responsabile, Associazione Mus.E, Firenze), 'Cavalieri risonanti: Interpretare le emozioni dell'arte attraverso la musica' (Chiara Lachi, responsabile dipartimento educativo, Museo Marino Marini, Firenze), per chiudere con 'Suonare il Tessuto: L'attività di produzione musicale all'interno del Museo del Tessuto di Prato' (Silvia Coveri, esperta di didattica musicale, Museo del Tessuto, Prato). Il 19 febbraio alle ore 21.15, presso la Sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi, in collaborazione con la Provincia di Firenze, Contempoartefestival presenta un concerto dedicato agli 80 anni di uno fra i più grandi autori del nostro tempo: Sir Peter Maxwell Davies. Il compositore inglese, dal 2004 Master of the Queen's Music, è da quest’anno Member of the Order of Companions of Honour, una delle più alte onorificenze inglesi vigente nel Regno Unito e nel Commonwealth; l'Ordine, fondato da Re Giorgio V nel giugno del 1917 come riconoscimento per meriti eccezionali, è composto dal Sovrano, oltre a non più di 65 Companions of Honour. Nel programma della serata il Contempoartensemble e il baritono Maurizio Leoni, diretti da Vittorio Ceccanti, eseguiranno Eight Songs for a Mad King per baritono ed ensemble strumentale del 1969.

A lungo tempo confermatosi come un classico del teatro musicale, il lavoro è una stravagante e conturbante rappresentazione della pazzia. Il re è Giorgio III d’Inghilterra – o forse un altro pazzo che crede di essere quel monarca – che vocalizza lamentandosi del suo destino e tentando di insegnare a cantare ai suoi uccelli-strumentisti. A completare il programma due lavori legati alla figura di Maxwell Davies: Forking Paths (2013) per ensemble di Peter Yarde Martin (compositore vincitore della selezione Livorno Music Festival 2012) in prima assoluta, e di Sally Beamish Commedia (1990) una pièce teatrale senza attori. Una commedia all’Italiana immaginaria, basata su scene da reali commedie del 17° e 18° secolo, intervallate da lazzi, scherzi farseschi o sezioni improvvisate che erano parte integrante della Commedia dell’Arte. Il concerto è realizzato in collaborazione con la Provincia di Firenze e il contributo della Regione Toscana e dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Secondo appuntamento domani ore 18 febbraio ore 20.30 con il direttore giapponese Kazushi Ono sul podio del Teatro Comunale alla guida dell’ Orchestra e del Coro del Maggio Musicale Fiorentino insieme al basso ucraino Vitalij Kowaljow. Descritto dal quotidiano francese Le Figaro come “una delle più affascinanti personalità musicali dei nostri tempi”, Kazushi Ono attualmente è Direttore Principale dell’Opéra de Lyon (dalla Stagione 2008-2009), nonché Direttore onorario della Tokyo Philharmonic Orchestra e dal settembre 2012 Principale Direttore Ospite della Filarmonica “Arturo Toscanini”.

Ad affiancare Kazushi Ono, il basso Vitalij Kowaljow interprete di oltre quaranta ruoli protagonistici nei più importanti teatri del mondo fra cui i ruoli verdiani di Filippo II in Don Carlo (fra gli altri al New National Theatre di Tokyo), di Fiesco in Simon Boccanegra (a San Francisco), di Zaccaria in Nabucco (alla Bayerische Staatsoper e all’Arena di Verona). Il concerto si apre con Ruy Blas, Ouverture op. 95 di Felix Mendelssohn (1809-1847), ouverture che riassume in note il dramma in versi di Victor Hugo, ambientato in Spagna alla fine del Seicento, che descrive l’amore impossibile tra una regina e un servo.

Si prosegue con la Sinfonia in re maggiore K. 297 di Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791) nota anche come Pariser-Symphonie (Sinfonia Parigina), composta a Parigi nel 1778, che si articola in tre movimenti ed è la prima del compositore austriaco a prevedere l’uso di clarinetti. Il programma prosegue con la Sinfonia n. 13 in si bemolle minore op. 113 Babij Jar di Dmitrij Šostakovič (1906 - 1975) eseguita per la prima volta dall’Orchestra filarmonica di Mosca, diretta da Kirill Kondrašin nel 1962.

Il titolo della sinfonia richiama la strage di ebrei nella fossa di Babij Jar, presso Kiev, messa in atto dai nazisti nel 1941. Nella tredicesima, come nella successiva quattordicesima sinfonia, Šostakovič unisce il canto alla musica strumentale. La sinfonia si compone di 5 movimenti: Babij Jar (Adagio), L’umorismo (Allegretto), Nel negozio (Adagio), Le paure (Largo), Una carriera (Allegretto). Un programma che rivela al pubblico tutta la versatilità di un direttore in grado di spaziare in un repertorio vastissimo, assecondato dall’esperienza e dalla tecnica di Vitalij Kowaljow. Programma Direttore Kazushi Ono Basso Vitalij Kowaljow Felix Mendelssohn-Bartholdy Ruy Blas, Ouverture op.

95 Wolfgang Amadeus Mozart Sinfonia in re maggiore K. 297 Allegro Assai Andantino Allegro Dmitrij Šostakovič Sinfonia n. 13 in si bemolle minore op. 113 Babij Jar per basso, coro maschile e orchestra su poesie di Evgenij Evtušenko Babij Jar (Adagio) L’umorismo (Allegretto) Nel negozio (Adagio) Le paure (Largo) Una carriera (Allegretto) Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino Maestro del Coro Lorenzo Fratini Teatro Comunale Martedi 18 febbraio, ore 20.30 Guide all'ascolto Piccolo Teatro Martedi 18 febbraio, ore 19.45

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