Anniversario della Liberazione Nazionale: le celebrazioni per il 25 aprile

Cerimonie in piazza dell’Unità Italia e in Palazzo Vecchio. All'Astra2 il film-evento di Elisabetta Sgarbi sulla Resistenza. A Prato a Messa in Cattedrale e corteo con la deposizione della corona d'alloro in piazza S.M. delle Carceri. A Siena proiezione nella Sala del Consiglio della Provincia

Nicola
Nicola Novelli
23 aprile 2014 14:08
Anniversario della Liberazione Nazionale: le celebrazioni per il 25 aprile

La città di Firenze ricorda solennemente il 69° anniversario della Liberazione nazionale. Il programma di celebrazioni del 25 aprile inizierà alle 10.15 in piazza dell'Unità Italiana, dove saranno deposte corone al monumento ai Caduti di tutte le guerre, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, con i gonfaloni del Comune di Firenze, della Regione Toscana e della Provincia di Firenze, la bandiera del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale del Corpo Volontari della Libertà e i labari delle associazioni dei partigiani.

Saranno lette alcune preghiere da parte di don Massimo Ammazzini per la chiesa cattolica, dal rabbino capo Josef Levi per la comunità ebraica e da Stefano Gagliano per il consiglio dei pastori di Firenze. Al termine della cerimonia si formerà un corteo, preceduto dalla Filarmonica Rossini, che raggiungerà Palazzo Vecchio. Alle 11 nel Salone dei Cinquecento, alla presenza delle autorità cittadine e del presidente dell’Anpi Silvano Sarti, si terrà l’orazione ufficiale che sarà tenuta dal professor Simone Neri Serneri, ordinario di Storia contemporanea presso la facoltà di scienze politiche dell’Università di Siena e nuovo direttore dell’Istituto storico della Resistenza in Toscana.

La giornata di celebrazioni si concluderà alle 17 in piazza Signoria col concerto della Filarmonica Rossini.“Noi partigiani eravamo convinti che quella guerra e la sua fine avessero convinto il genere umano che la violenza non risolve nessuno dei problemi che producono ingiustizie e disuguaglianze. Oggi invece il mondo è ancora privato della pace”. Con queste parole il presidente dell’Anpi provinciale di Firenze, Silvano Sarti si appresta a celebrare l’anniversario della Liberazione.

Sarti sottolinea come oggi siamo vittime di una “globalizzazione senza regole e contradditoria i cui danni sovrastano le opportunità, una globalizzazione non governata democraticamente dalla Comunità Internazionale, dominata dalla Finanza e dai suoi interessi, in cui i poveri s’impoveriscono e i ricchi si arricchiscono”. Per il presidente dell’Anpi di Firenze, “ Si sono venuti a creare egoismi ed insicurezze che stanno alimentando illusoriamente localismi esasperati, difese nazionalistiche e protezionistiche, producendo razzismo e xenofobia”. “Essere antifascista non deve essere un offesa, bensì una scelta di campo in favore di chi vuole un futuro pieno di opportunità per tutti gli uomini, un futuro in cui sia possibile affermare la pace e sconfiggere le disuguaglianze, le ingiustizie”. “L’Anpi – conclude Sarti – riconferma ancora una volta il volere essere la sentinella dei valori della Costituzione, gli eredi di chi ha creduto e crede in un mondo più giusto ed unito.

L’Anpi vigilerà sempre sul rispetto dei principi scritti sulla Carta Fondamentale, contro i tentativi di chi vorrebbe fare della Costituzione un foglio vuoto. Questo è il compito che ci siamo dati e per il quale siamo pronti a continuare sempre la Resistenza”.

In occasione del 25 aprile, anniversario della Liberazione Nazionale Arci Firenze in prima fila per salutare una data fondante della democrazia nel nostro Paese. I Circoli dell'area fiorentina protagonisti di numerosi eventi e iniziative di socialità e cultura, in nome della memoria, della libertà e della democrazia nel nostro Paese. La gran parte delle iniziative e delle manifestazioni si concentrerà, ovviamente, nella giornata di venerdì 25 aprile.

A cominciare dal tradizionale pranzo popolare antifascista in piazza Poggi a Firenze, organizzato da Url San Niccolò, Arci, Anpi e arricchito da animazioni per bambini, letture (tratte da 'La Resistenza a Firenze' – di Carlo Francovich) e canti 'resistenti'. Inoltre torna Grassina Libera Tutti, appuntamento pomeridiano con la musica dal vivo alla Casa del Popolo di Grassina. A Vicchio, invece, i Circoli Arci Il Tiglio e Cistio partecipano all'organizzazione dell'intera giornata di celebrazioni promossa come sempre dal Comune e che quest'anno vede al centro della manifestazione il concerto dei Virginiana Miller.Arriva a Firenze il documentario sulla Resistenza in Toscana e in Italia La Memoria degli Ultimi, un film di Samuele Rossi. Domenica 27 aprile, ore 21.30, Spazio Alfieri, la presentazione alla presenza del regista e dei partigiani toscani.

Per festeggiare la Liberazione un importante evento speciale al Cinema Astra 2 di Firenze: da giovedì 24 a domenica 27 aprile la programmazione (in esclusiva) diRACCONTI D'AMORE, il film-evento di Elisabetta Sgarbi sulla Resistenza, conLaura Morante e Michela Cescon, la voce narrante di Toni Servillo e le musiche di Franco Battiato. RACCONTI D'AMORE è un progetto nato per ricordare l’eccidio del castello di Ferrara, avvenuto il 15 novembre del ’43 e rievocato da Giorgio Bassani e Florestano Vancini nel film “La lunga notte del '43”.

Rai Cinema ha chiesto a Elisabetta Sgarbi di realizzare un documentario. Ma quel progetto ha preso poi ben altre strade, è cresciuto, dando vita addirittura a un dittico, ospitato nella sezione Cinemaxxi all'ultimo Festival di Roma. Il film riprende i luoghi, le atmosfere, il Po, gli echi letterari (in particolare Giorgio Bassani) e li mescola alle scelte musicali, affidate al talento evocativo di Franco Battiato, e che dà della Resistenza una visione poetica e antiretorica. Direttore editoriale della Bompiani e animatrice di un originale festival di letteratura, musica, cinema e scienza come la Milanesiana, Elisabetta Sgarbi è autrice di decine di lavori audiovisivi a partire dal ’99, ma è la prima volta che sconfina nella narrazione vera e propria: «In ogni documentario c'era questa vocazione a creare una storia e via via mi prendeva la mano.

In particolare nel recente “Il viaggio della signorina Vila” ho sentito l'esigenza di partire dal Carso per raccontare Trieste e poi quando Rai Cinema mi ha commissionato quel lavoro sulla Resistenza ho concepito anche un film di fiction alla mia maniera». In RACCONTI D'AMORE – distribuito da Istituto Luce Cinecittà - quattro narrazioni si incrociano in un luogo che per Sgarbi è «il centro del mondo, poetico anche nella sua desolazione». Attraverso testi letterari scritti per l'occasione da Sergio Claudio Perroni, Fausta Garavini e Tony Laudadio, oltre al capolavoro di Giorgio Bassani (“Il giardino dei Finzi Contini”), quella pianura fluviale ci appare abitata da un senso di morte palpabile anche nel racconto degli amori. Ed è proprio la rievocazione del romanzo di Bassani la parte più riuscita con il fantasma di Micol che riemerge dalle nebbie ferraresi, tra alte mura di cinta e il cimitero ebraico, grazie a Elena Radonicich, mentre pagine del romanzo, già portato al cinema da Vittorio De Sica, vengono lette da Toni Servillo.

L’attrice torinese, di recente vista nella fiction su Olivetti oltre che nel film di Alina Marazzi “Tutto mi parla di te”, si affida a una regia che definisce lei stessa “onirica”: «Non avevo testo, ero muta, quindi dovevo immergermi in una circostanza, un'emozione. Ma, essendo torinese, la nebbia mi è sorella, e sono affezionata ai Finzi Contini per ragioni personali». Nel secondo episodio (da un testo di Fausta Garavini) un fuggiasco è portato in salvo da due staffette lungo il Delta (con Sabrina Colle, Rosalinda Celentano, Tony Laudadio e Anna Oliviero), nel quarto, scritto da Tony Laudadio, un pescatore di Pila coltiva l’illusione che la donna più bella del villaggio, sposata con un altro, stia per cedergli (con Tony Laudadio, Anna Oliviero e Maurizio Giberti).

Laura Morante introduce invece il primo episodio, il più vicino alla fiction, nei panni di una figlia ormai adulta che passeggia sul delta e intanto ripensa alla storia d’amore e di morte dei suoi genitori, a cui danno poi vita Michela Cescon e Andrea Renzi, amanti nei giorni dell’occupazione, traditi da una ragazza del villaggio che preferisce salvare trenta tedeschi da un attentato a costo della vita di otto partigiani. Il testo, di Perroni, dà coraggiosamente conto delle ragioni di un tradimento: «Voglio far riflettere.

Del resto bisogna sempre calarsi nella psicologia del personaggio e chiunque, quando gli viene rinfacciata una colpa, cerca giustificazione, come facciamo da bambini. Quella donna ha denunciato 8 partigiani per salvare 30 nazisti, e dal suo punto di vista è una spiegazione sostenibile». Per Michela Cescon, che aveva già incrociato lo scrittore per la “Leonilde” teatrale (il monologo sulla figura di Nilde Iotti scritto proprio da Perroni), questo autore «ha uno stile personale, anomalo, ma sento che mi appartiene.

Le sue parole entrano nelle mie mani e mi arrivano fino alle unghie, così come i luoghi del Polesine mi sono rimasti dentro con la nebbia e i paesaggi lunari».

Un giovane partigiano, ucciso durante un conflitto a fuoco con i tedeschi. E un giovane civile, che durante il rastrellamento (avvenuto nei giorni successivi) venne trovato in possesso di una rivoltella e quindi impiccato presso il passaggio a livello di Granaiolo. Due vite spezzate in quella terribile estate del 1944, che vide i nazisti mettere in atto una vera e propria “politica del massacro” in Toscana. E’ la storia di Mario Bustichini e Aladino Bartaloni, il primo originario di Montecatini Terme e il secondo di Castelfiorentino, ai quali è dedicata la celebrazione del 25 aprile a Castelfiorentino.

Al centro della loro vicenda il duplice conflitto a fuoco che si verificò nel giugno 1944 a Collepatti, collina che si trova a pochi chilometri dalla frazione di Dogana, tra la brigata partigiana ““Magni Magnino” (proveniente da Montecatini) e una formazione tedesca. Fu, appunto, in tale circostanza che cadde ferito a morte Mario Bustichini, mentre nei giorni successivi – durante le operazioni di rallestramento - i tedeschi fermarono un civile, Aladino Bartaloni, il quale aveva con sé una rivoltella, che aveva raccolto lungo la strada.

Inutilmente Bartaloni proclamò la sua innocenza. Il possesso dell’arma fu considerata dai tedeschi una prova schiacciante, e per questo motivo Bartaloni fu impiccato al passaggio a livello di Granaiolo. Le celebrazioni del 25 aprile nel ricordo di questi due giovani – per i quali ricorre quest’anno il 70° anniversario - prenderanno il via a Castelfiorentino alle 12.30 al Circolo Arci Puppino con un “pranzo partigiano” organizzato dall’ANPI. A seguire, dalla ore 16.00, la partenza da Piazza Gramsci del corteo automobilistico per la deposizione delle corone di alloro a cippi e monumenti (Cimitero Comunale, Castelnuovo d’Elsa, Granaiolo e Dogana, le ultime due tappe dedicate appunto ai giovani Bartaloni e Bustichini).

Alle 16.45 è previsto il ritrovo in Piazza Gramsci dove partirà il corteo a piedi per la deposizione delle corone di alloro alla lapide di Giuseppe Garibaldi (piazza del Popolo) al cippo di Cesare Manetti e al Monumento ai caduti (piazza Gramsci). Alle 17.15, di fronte al Teatro del Popolo, è in programma il concerto della Filarmonica “G. Verdi” e – subito dopo – è prevista la celebrazione della ricorrenza di Collepatti con interventi del Sindaco, Giovanni Occhipinti, e di un rappresentante dell’ANPI. Le celebrazioni proseguiranno il 29 aprile con una delegazione di 50 studenti dell’Istituto Comprensivo che si recherà a San Gimignano per assistere allo spettacolo teatrale “Appunti partigiani.

Storie di una certa resistenza”. Conclusione giovedì 8 maggio all’Istituto Comprensivo con la “Maratona della lettura”: letture, racconti e dialoghi sulla Resistenza e sulla Costituzione a cura dell’ANPI di Castelfiorentino.

A Prato, alle ore 8,30 la campana di Palazzo Pretorio "La Risorta" suonerà e da piazza del Comune partiranno i presidenti delle circoscrizioni per deporre le corone di alloro ai monumenti e alle lapidi sul territorio comunale. Alle 9,30 si terrà la Messa in Cattedrale, e a seguire il corteo composto dalle autorità, dal Gonfalone del Comune di Prato con i valletti comunali, dal Gonfalone della Provincia di Prato, dai Comuni e Associazioni combattentistiche e d'arma, partirà per piazza S.M.

delle Carceri dove alle 10.45 si terrà l'alzabandiera e "L'Onore ai caduti" con la deposizione della corona d'alloro al Monumento ai caduti da parte del prefetto, del sindaco e del presidente della Provincia. Alle 11,30 in piazza del Comune vi saranno gli interventi del Presidente dell’ANPI e del sindaco. Il pomeriggio alle 17 in Piazza del Comune avrà luogo il concerto bandistico della Filarmonica "G.Puccini" di Galciana. Alle 18 in Piazza S.M. delle Carceri la cerimonia di ammainabandiera. La Circoscrizione Sud celebra il 69° anniversario della Liberazione con la deposizione di corone d'alloro ai monumenti e alle lapidi ai Caduti. La cerimonia inizierà alle 8 in via Arcivescovo Limberti con l'omaggio alla lapide ai Caduti di Grignano.

Alle 8.10 le celebrazioni si sposteranno al monumento al Deportato nel parco della Liberazione e Pace di Grignano (Ex Ippodromo), mentre alle 8.20 sarà la volta del monumento ai Caduti nei Lager in piazza Olmi a Cafaggio. Alle 8.40 è prevista la tappa al monumento ai Caduti di San Giusto, in via della Rimembranza, seguita poi, alle 9, dalla cerimonia in piazza della Pieve al monumento ai Caduti di Iolo. L'omaggio alla lapide ai Caduti di Tavola (in piazza dei Caduti) è fissato per le 9.20 e alle 9.40 quello ai monumenti ai Caduti di Castelnuovo, in via Castelnuovo.

Chiuderanno la mattinata, la cerimonia al monumento ai Caduti di Paperino in piazza della Chiesa (ore 9.55) e la tappa al monumento ai Caduti di San Giorgio a Colonica, alle 10.15 in piazza della Vittoria.“1944-2014 Siena Ricorda. La Liberazione dal nazifascismo dei 36 Comuni della provincia”. E’ questo il titolo del documentario realizzato dal giornalista Juri Guerranti che sarà presentato domani, giovedì 24 aprilealle ore 17 nella Sala del Consiglio della Provincia di Siena, in piazza Duomo, in apertura delle tre giornate di celebrazioni senesi dedicate al 25 Aprile.

Alla prima proiezione pubblica saranno presenti il presidente della Provincia, il sindaco di Siena, il prefetto di Siena, Renato Saccone e la presidente del Comitato di coordinamento provinciale senese per la celebrazione del 70esimo anniversario della Resistenza e della guerra di Liberazione, Simonetta Pellegrini. Il documentario, realizzato grazie al contributo dell’amministrazione provinciale, di Acquedotto del Fiora Spa ed Estra Spa, sarà trasmesso nella giornata di venerdì 25 aprile dalle emittenti tv locali che hanno manifestato disponibilità e collaborazione: su Canale 3 (canale 12 digitale terrestre) andrà in onda alle ore 10.30 con replica alle ore 21; su Siena Tv (canali 669 e 682 digitale terrestre) alle ore 13 con replica alle ore 22.30 e sarà disponibile anche in streaming, mentre su Teleidea (canale 86 digitale terrestre) andrà in onda alle ore 14 con replica alle ore 20.30.

Nei prossimi giorni il documentario sarà presente anche sul canale YouTube della Provincia di Siena, provinciadisienaTV. Il lavoro curato da Juri Guerranti, inoltre, sarà proiettato anche nelle scuole secondarie di secondo grado del territorio.Venerdì 25 aprile Colle di Val d’Elsa ricorderà il 69esimo anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. L’appuntamento è alle ore 10.30 in Piazza Arnolfo, presso il monumento ai Caduti, dove la filarmonica “Vincenzo Bellini” di Colle di Val d’Elsa, alla presenza delle istituzioni locali, eseguirà l’Inno nazionale e il “Silenzio fuori ordinanza” per accompagnare la deposizione delle corone di alloro.

Le corone saranno deposte anche nei giardini a La Badia, presso il monumento dedicato alla Resistenza, e in Piazza Bartolomeo Scala, luogo simbolo del bombardamento che colpì la città valdelsana nel febbraio 1944. Il Comune colligiano, inoltre, parteciperà, in forma ufficiale e con il proprio gonfalone, alle celebrazioni in programma a San Gimignano, Comune capofila per la Valdelsa per gli appuntamenti dedicati al 69esimo anniversario della Liberazione, e agli appuntamenti in programma nel pomeriggio di venerdì 25 aprile a Siena. Nella giornata di venerdì 25 aprile a Colle di Val d’Elsa si svolgerà regolarmente anche il mercato settimanale in Piazza Arnolfo e nelle vie limitrofe.

È tutto pronto ormai a Fornacette in provincia di Pisa, per la decima edizione della Festa della Liberazione che si terrà Venerdì 25 Aprile. L’evento, come ogni anno organizzato dall’associazione Comitato 25 Aprile di Fornacette, vedrà il proprio culmine nel concerto de La Polisportiva del Vin Santo, collettivo folk che mette insieme Erriquez e Finaz (Bandabardò), Matti delle Giuncaie, Peppe Voltarelli, Michele Lombardi e Riccardo Brizzi (Scaramouche) e Francesco Checco Fiore (Folkabbestia) aka Dj Flower.

Incastonati nei rapidi cambi di formazione della Polisportiva, sino alla jam session finale, le esibizioni di La Casa del Vento e Baro Drom Orkestar. A pubblicizzare l’evento ci hanno pensato gli stessi artisti (attraverso dei piccoli spot video) e gli amici dell’associazione che, attraverso l’hashtag #FacceDa25Aprile, hanno appunto “messo la faccia” con fotografie e messaggi di sostegno. La manifestazione, che si svolgerà come da tradizione in Piazza della Resistenza, inizierà alle ore 17 con l’apertura del mercatino equo-solidale, al quale seguiranno dj-set, spettacoli e musica dal vivo, sino al concerto conclusivo che quest'anno partirà intorno alle 19.

L’ingresso all'area e ai concerti - come sempre - è gratuito e l’evento potrà essere seguito anche sui social (#25Aprile #Fornacette #Pisa).“Il 25 aprile come torre di democrazia da custodire e dalle cui basi solide anche le giovani generazioni potranno e dovranno sviluppare il loro senso civico ed il loro sentirsi parte di una comunità nazionale ed europea”. Sono parole che si leggono nel manifesto che il Comune di Livorno ha fatto affiggere quest’anno in occasione del 69° anniversario del 25 Aprile, in cui cade la Festa di Liberazione nazionale dell’Italia dall’occupazione nazifascista. Venerdì 25 aprile, si terranno in città cerimonie ufficiali commemorative ma anche spettacoli musicali e teatrali “ per vivere una data storica – si legge ancora nel manifesto – che segna l’inizio di una nuova era di libertà”. Il programma delle iniziative, promosso dal Comune di Livorno in collaborazione con le associazioni ANPI ANPPIA, ANEI, ANED e l’Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea nella provincia di Livorno (Istoreco), prevede:

Venerdì 25 aprile, le cerimonie avranno inizio alle ore 10 presso il Monumento ai Caduti in Guerra in Piazza della Vittoria, dove è prevista la deposizione di corone da parte delle Autorità cittadine.Successivamente le autorità e le rappresentanze si trasferiranno in via Ernesto Rossi (ore 10.20), per la deposizione di corone al Bassorilievo al Partigiano. Onori Militari e Civili con un breve omaggio muiscale a cura dell’Istituto musicale “Pietro Mascagni”.Alle ore 11, nella Sala delle Cerimonie del Palazzo Comunale, si terrà il ricevimento delle autorità civili, militari e religiose e delle Associazioni combattentistiche e della resistenza. In programma i saluti del Sindaco Alessandro Cosimi e di Gianfranco Pagliarulo, dirigente nazionale dell’A.N.P.I.

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