Al Mandela Forum la 13a edizione del Meeting dei Diritti Umani

I ragazzi che parteciperanno alla 13a edizione del Meeting dei Diritti Umani vengono dalle scuole di tutta la Toscana.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 dicembre 2009 19:36
Al Mandela Forum la 13a edizione del Meeting dei Diritti Umani

“Riconciliare l'Italia. Riconciliare il mondo”: è questo il tema del Meeting dei Diritti Umani che si terrà domani, 10 dicembre, al Mandela Forum di Firenze. "Riconciliare significa far tornare la pace laddove c’era guerra e divisione. Abbandonare i sentimenti di vendetta e di rivalsa, far prevalere la giustizia, ma senza dimenticare i torti subiti". Così scrive il presidente della Regione, Claudio Martini, nell'introduzione al dossier di quest'anno, dal titolo omonimo, stampato in 6 mila copie, che serve da filo conduttore alla mattinata del Mandela Forum.

L'edizione 2009 del Meeting dei Diritti Umani è stata illustrata stamani alla stampa a palazzo Strozzi Sacrati dal vicepresidente della Regione, Federico Gelli, che ne ha sottolineato il significato e l'importanza dei protagonisti. Di fronte a più di 8 mila ragazzi delle scuole medie e superiori di tutta la Toscana sarà il presidente della Regione, Claudio Martini, ad introdurre domani al Nelson Mandela Forum la 13a edizione del Meeting, mentre l'intervistatore sarà ancora il giornalista Gad Lerner.

Il preambolo sarà costituito dal lavoro teatrale “Il razzismo come muro” a cura del teatro di Rifredi. Poi il professor Adriano Prosperi, docente alla Scuola Normale di Pisa, don Vittorio Colmegna, presidente della casa della carità di Milano e Muhammad Abdulfatah, in rappresentanza di Emergency, aiuteranno i ragazzi ad approfondire la riflessione. Due i temi principali del tema “Riconciliare l'Italia”: il terrorismo e la mafia. Dal 1969 ai primi anni 2000, il terrorismo ha ucciso in Italia 600 persone, ne ha ferite 5000.

Fra le vittime ci sono statisti, come Aldo Moro, giudici, come Emilio Alessandrini, uomini d elle forze dell'ordine, come il commissario Luigi Calabresi. Saranno i loro figli, Agnese Moro, Marco Alessandrini, Mario Calabresi a salire sul palco del Mandela Forum e a raccontare la storia di quegli anni “dalla parte delle vittime”. L'altra grande ferita dell'Italia è prodotta dalla mafia. Sotto il titolo “Unire ciò che la mafia divide” il palco del Mandela Forum vedrà la presenza di Piero Grasso, procuratore nazionale antimafia, e don Luigi Ciotti, il presidente di Libera la rete che riunisce oltre 700 associazioni e gruppi locali e nazionali nella lotta della società civile contro la mafia.

Dall'Italia al mondo, con il ruolo della Toscana impegnata nella cooperazione per la riconciliazione. Raccontare questo è il compito affidato all'assessore alla salute, Enrico Rossi e a quello alla cooperazione internazionale, Massimo Toschi. Tre i temi che verranno poi affrontati con le testimonianze di altri protagonisti: il Medio Oriente, l'Asia, l'Africa. Emanula Dviri, giornalista israeliana che ha perso un figlio ucciso dagli Hezbollah e padre Ibrahim Faltas, il parroco della chiesa Latina di Gerusalemme, che nel 2002 fu protagonista dei negoziati fra palestinesi e israeliani durante l'assedio di questi ultimi alla chiesa della Natività di Betlemme.

Dall'Asia una testimonianza sull'Afghanistan, con Jawad Joya, colpito da piccolo dalla poliomielite e costretto alla sedia a rotelle, che viene poi adottato in Italia. E infine l'Africa, con la testimonianza di Henry Tessier, Arcivescovo di Algeri, sull'Algeria e di Sello Hatang della Fondazione Nelson Mandela, sul Sudafrica. I ragazzi che parteciperanno alla 13a edizione del Meeting dei Diritti Umani vengono da 20 scuole della provincia di Arezzo (sono 1475), 15 della provincia di Firenze (sono 1425), 7 della città di Firenze (sono 353), 13 della provincia di Gros seto (sono 780), 10 della provincia di Livorno (sono 729), 9 della provincia di Lucca (sono 672), 8 della provincia di Massa (sono 1041), 12 della provincia di Pisa (sono 681), 4 della provincia di Prato (sono 383), 1 della provincia di Pistoia (sono 143) e 5 della provincia di Siena (sono 375). di Laura Pugliesi

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