25 aprile: la Festa della Liberazione sotto la bandiera dell'antifascismo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 aprile 2009 14:52
25 aprile: la Festa della Liberazione sotto la bandiera dell'antifascismo

Firenze 23 aprile 2009– Ci saranno anche Jack, Douglas, Eric. I loro cognomi fanno Cummins, Leckie, Bullen: sono tre reduci delle truppe neozelandesi che, nel luglio-agosto 1944, combatterono sul fronte da Tavarnelle, San Casciano e Scandicci fino a Firenze. Li ha invitati il Comune di San Casciano in Val di Pesa e domenica 26 aprile (ore 9:30 auditorium Banca del Chianti Fiorentino) saranno ospiti a una cerimonia organizzata per presentare il volume “21 luglio – 4 agosto 1944 I giorni della Liberazione.

Le truppe neozelandesi da San Donato alle porte di Firenze”. Con loro due storici neozelandesi, i professori Jeffrey Plowman e Monty Soutar, i sindaci dei Comuni di Tavernelle, San Casciano, Scandicci, l'assessore regionale alla cultura, il direttore generale della Banca. Interverrà anche Douglas Frederick Lawrence Markes, ambasciatore neozelandese in Italia. Lunedì 27 aprile (0re 10) i reduci e gli storici neozelandesi si incontreranno con gli studenti delle classi terz e medie dell'Istituto Comprensivo di Tavarnelle.

Il volume, scritto a più mani, racconta la storia della Liberazione non solo attraverso gli occhi degli italiani che in quei mesi furono spettatori o vittime, ma soprattutto con gli occhi di chi quella Liberazione l'ha combattuta: gli occhi delle truppe alleate e, in particolare, di quelle arrivate dalla Nuova Zelanda, che furono protagoniste della cacciata dei tedeschi dal territorio a sud di Firenze arrivando fino alle porte della città, anzi forse fin dentro la città. Il volume – che contiene immagini provenienti da archivi della Nuova Zelanda – propone anche una riflessione su chi siano stati, nella realtà, i primi alleati a entrare in Firenze: i sudafricani oppure i neozelandesi? Per quanto riguarda la liberazione di Tavarnelle, fino a qualche anno fa si riteneva che il paese fosse stato liberato dagli americani di colore: ma i primi alleati a entrare nel paese furono i Maor i del 28° Battaglione neozelandese.

Indigeni di pelle scura, scambiati per neri americani.
Hanno la stessa età di Nedo Fiano quando fu deportato. Sono i giovani studenti fiorentini che hanno intrapreso il “Volo della Memoria” insieme al Presidente della Provincia. Ieri, dopo l’arrivo a Cracovia, i 107 ragazzi delle scuole superiori fiorentine, hanno incontrato Nedo Fiano nella sala conferenze dell’hotel. Così hanno potuto ascoltare la testimonianza diretta di chi è sopravvissuto all’inferno di Auschwitz. Ricordi intrisi di paura e di orrore.

Nedo Fiano è tra i più attivi testimoni dell’olocausto. Ha raccontato le sua esperienza anche nel libro A 5405. Il coraggio di vivere. Unico superstite della sua famiglia, fu arrestato dalla polizia fascista a Firenze nel 1944, all’età di 19 anni, perché ebreo. Dal carcere di Firenze fu trasferito al campo di transito di Fossoli e infine deportato nel campo di concentramento di Auschwitz. La sua matricola di prigioniero era A5405. E’ riuscito a sopravvivere grazie alla sua conoscenza del canto e della lingua tedesca imparata dal nonno.

Nedo lavorava come traduttore in uno speciale Kommando e fu proprio questa sua abilità a consentirgli la sopravvivenza. Oggi gli studenti di Firenze hanno visitato il campo di Auschwitz I. Nedo li ha aspettati di fronte alla macabra vetrina che raccoglie la massa di capelli di uomini e donne. Di fronte a quella visione agghiacciante ha raccontato ai giovani le umiliazioni e le atrocità vissute nei campi. Il gruppo ha poi visitato il museo di Aushwitz e la prigione di Padre Kolbe, anch’egli deportato e sacrificatosi per un altro carcerato.

Dopo un momento di silenzio, due ragazze dell’Istituto d’Arte di Sesto Fiorentino hanno deposto la corona di fiori portata nei campi dalla Provincia di Firenze. Gli studenti hanno reagito alla visita con grande emozione e partecipazione. Nonostante i racconti che avevano ascoltato, nessuno si aspettava un contatto così vicino con il dolore, la paura e l’orrore di Auschwitz. Nel pomeriggio il gruppo di studenti fiorentini si è spostato ad Auschwitz II/Birkenau, per deporre una seconda corona di fiori, alla presenza del gonfalone della Provincia.


La città di Firenze ricorda solennemente il 64° anniversario della Liberazione nazionale. Il programma del 25 aprile inizierà alle 10.15 in piazza dell'Unità Italiana, dove saranno deposte corone al monumento ai Caduti di tutte le guerre, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, con i gonfaloni del Comune di Firenze, della Regione Toscana e della Provincia di Firenze, la bandiera del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale del Corpo Volontari della Libertà e i labari delle associazioni dei partigiani.

Al termine della cerimonia si formerà un corteo, preceduto dalla Filarmonica Rossini, che raggiungerà Palazzo Vecchio. Alle 11.15 nel Salone dei Cinquecento si terrà, dopo i saluti del sindaco e del presidente della Federazione Regionale Toscana delle Associazioni Antifasciste e della Resistenza Mario Leone, l'orazione ufficiale da parte del presidente della Regione Toscana. La giornata di celebrazioni si concluderà alle 17.30 in piazza Signoria col concerto della Filarmonica Rossini.
Il 25 aprile www.intoscana.it trasmetterà dal Teatro Verdi di Firenze la diretta del concerto “Canti di libertà da ogni angolo della terra”.

L’esecuzione è stata affidata per il sesto anno consecutivo, all’Orchestra Regionale della Toscana per i festeggiamenti del giorno della Liberazione dal nazifascismo. Il concerto sarà preceduto da una trasmissione di anteprima con ospiti e servizi sul binomio libertà e liberazione, curata dalla redazione di www.intoscana.it. Sul palcoscenico, insieme ai musicisti dell'Orchestra della Toscana ci sarà un quintetto composto da Mauro Pagani - direttore artistico della serata - Mauro Di Domenico, Claudio Storniolo, Arnaldo Vacca, Max Gabanizza e con le voci di Z Star, Joan Isaac, Mariuccia Colegni, Roberta Zanuso.

Sia il concerto che la trasmissione saranno messe a disposizione delle tv toscane grazie ad una liberatoria concessa per l’occasione dall’Orchestra Regionale della Toscana. Le emittenti toscane trasmetteranno servizi e parti del concerto o l’intera esecuzione tra il 27 aprile e il primo maggio.
L'ANPI provinciale festeggerà la Festa della Liberazione con gli studenti medi e universitari di tutte le sensibilità politiche, riuniti sotto la bandiera dell'anpi e dell'antifascismo. 64 anni dalla Liberazione d'Italia saranno ricordati dal Quartiere 4, dall'A.R.C.I.

e dall'A.N.P.I. (Associazione Nazionale dei Partigiani d'Italia) con una cerimonia che comincerà alle 10,00 e terminerà al cimitero di Soffiano. Il ritrovo è fissato davanti alla Casa del Popolo "25 aprile" (in via del Bronzino) e il corteo sfilerà fino al cimitero dove si svolgerà la commemorazione dei caduti nella lotta partigiana e nella liberazione di Firenze. Saranno visitate anche le tombe di alcuni grandi protagonisti della Resistenza a Firenze e in Toscana: Bruno Fanciullacci, Potente, Tina Lorenzon, Luigi Morandi, Francesco Simonini, Angiolo Gracci "Gracco" e quelle di molti altri partigiani e civili caduti per liberare l'Italia.
La Console Mary Ellen Countryman - da settembre 2008 alla guida del Consolato Generale degli Stati Uniti di Firenze - sarà presente alla manifestazione di celebrazione dell’Anniversario della Liberazione Nazionale e di Commemorazione ai Caduti che quest’anno è giunto al 64° anniversario.

Quest’anno il nostro territorio avrà dunque l’onore di ospitare la console americano, che ha risposto all’invito delle Amministrazioni Comunali. I Comuni di Pontassieve, Pelago e Rufina come di consueto anche quest’anno organizzano il corteo celebrativo. Il raduno dei partecipanti è previsto in Piazza Vittorio Emanuele II a Pontassieve alle ore 8.45 per la Santa Messa in memoria dei Caduti nella Chiesa di San Michele Arcangelo. Alle ore 10.00 verrà deposta una corona al monumento ai Caduti di Piazza Vittorio Emanuele II e partirà il corteo a cui parteciperanno anche gli alunni e insegnanti delle Scuole che hanno preso parte al progetto della Sezione Soci Coop Valdisieve, “Adotta un articolo della Costituzione”.

Il corteo, accompagnato dalla Filarmonica Giuseppe Verdi di Pontassieve, proseguirà fino al monumento in Piazza XIV Martiri, attraversando il Ponte Mediceo per poi raggiungere il monumento ai Caduti in Piazza Verdi a San Francesco, e arrivare in via Tanzini dove le Autorità saluteranno i presenti. Sempre nell’ambito della manifestazione per la celebrazione della Liberazione Nazionale sarà inaugurato il Sentiero della Memoria. Prevista, sabato 25 e domenica 26 Aprile una camminata sul nuovo sentiero che unisce i luoghi degli eccidi di Pievecchia (Pontassieve), di Berceto (Rufina) e di Podernuovo/Lagacciolo (Pelago), avvenuto nel 1944.

Lo scopo di questo progetto, oltre che mantenere viva la memoria degli eccidi avvenuti durante l'ultima guerra mondiale, è anche quello di valorizzare i beni paesaggistici e storico-artistici del territorio e arricchire l’offerta di percorsi per il trekking. Questo progetto vede la collaborazione dei Comuni di Pontassieve, Pelago e Rufina, della Provincia di Firenze, insieme alla Comunità Montana Montagna Fiorentina e al prezioso contributo del gruppo Geo, del CAI, della Sezione soci Coop Valdisieve e dell’ANPI.

Il ritrovo è previsto sabato 25 Aprile, alle ore 10.30 nella piazza della Consuma. Dopo il taglio del nastro del nuovo sentiero della memoria e la commemorazione della lapide della Consuma, gli escursionisti inizieranno la camminata. L’intero sentiero si sviluppa per oltre 28 km, ed è suddiviso in due percorsi. La manifestazione si conclude domenica 26 Aprile.
Sarà il Chiostro della Badia Fiesolana in via dei Roccettini lo scenario dello spettacolo “Il fiore del partigiano-La lunga strada per la libertà”, promosso dal Quartiere 2 in collaborazione con il Comune di Fiesole e l’associazione culturale “La terzaprattica” in occasione della ricorrenza della festa della Liberazione.

Sabato 25 aprile a partire dalle ore 16,30 ci saranno letture, canti, musica e immagini per raccontare la storia di alcuni partigiani della 2a brigata Rosselli che, nell’estate del 1944, si muovono dalle colline verso Firenze, scontrandosi con i tedeschi. Tre attori (Manuela Critelli, Gianluca Truppa, Massimo Tarducci), una cantante (Eva Mabellini) e una musicista alla fisarmonica (Ilaria Innocenti) danno vita alla rappresentazione. La regia è di Massimo Tarducci. Ingresso libero. Info, 055 2767828.


La storia della lotta partigiana, durante la seconda guerra mondiale, e della Liberazione dal nazi-fascismo, si intreccia in Toscana con quella di persone venute da oltre Oceano, che sulle nostre montagne combatterono una logorante guerra di posizione lungo la Linea Gotica: tra questi i soldati afro-americani della 92° divisione, i “Buffalo Soldiers”. Un racconto per immagini delle vicende di quei soldati è nel docu-fiction Inside Buffalo, di Fred Kudjo Kuwornu, la cui proiezione, organizzata da Regione Toscana, in collaborazione con Mediateca Regionale Toscana, si terrà allo Spazio Uno (Via del Sole, 10), venerdì 24 aprile alle ore 18.00.

Saranno presenti alla proiezione il regista, rappresentanti dell'Assessorato alla Cultura della Regione Toscana, della Mediateca e dell' ABMC (American Battle Monuments Commission). Attraverso la voce di alcuni reduci, Kuwornu descrive gli aspetti umani, oltre che bellici, di quell'incontro improbabile tra i contadini delle montagne lucchesi e gli afro-americani, venuti a combattere in Italia per una nazione, gli Stati Uniti, che li discriminava ancora fortemente tanto da “segregarli” in apposite divisioni militari, dove a comandare erano sempre e comunque i “bianchi”.


Il Consiglio Comunale di Bagno a Ripoli, in una delle sue ultime sedute, ha deliberato all’unanimità di avviare le procedure per richiedere che il Gonfalone del Comune di Bagno a Ripoli sia insignito della medaglia al valor civile del Presidente della Repubblica, quale giusto riconoscimento alla popolazione ripolese per tutte le sofferenze, i sacrifici, i lutti e le privazioni di cui è stata vittima durante l'ultimo conflitto mondiale e la lotta di Liberazione dall'oppressione nazifascista.

La decisione del consiglio comunale si fonda sull’ampia e circostanziata ricerca effettuata dal Prof. Ivano Tognarini, docente di storia contemporanea presso l'Università di Siena e Presidente dell'Istituto storico della Resistenza in Toscana, svolta su testi e documenti dell'archivio storico comunale, che ha evidenziato in un suo articolato dossier il contributo dato da Bagno a Ripoli alla lotta di Liberazione, contributo che si è palesato attraverso i momenti collegati all'azione partigiana e che ha visto la popolazione sottostare a feroci persecuzioni e lamentare dolorose stragi di civili operate dai nazifascisti, oltre a dover subire ingenti danni di guerra provocati nelle zone abitate, bombardate e minate; lo studio del Tognarini evidenzia una lunga lista di caduti, che annovera tra le vittime delle persecuzioni politiche, gli esponenti del dissenso al regime, i giovani renitenti, i civili catturati durante le rappresaglie e i morti in azioni di guerra, protagonisti tutti di atti di coraggio e di gesti di solidarietà e di assistenza nei riguardi degli sfollati da Firenze e verso gli alleati e i prigionieri.

Il Consiglio Comunale, ricordata la tragica serie di sanguinosi episodi avvenuti nel territorio di Bagno a Ripoli durante l'ultimo conflitto mondiale, dove le truppe Alleate hanno combattuto la battaglia per la conquista della città di Firenze e gli atti compiuti dalla popolazione civile ripolese durante la lotta di Liberazione, ha ritenuto doveroso poter fregiare il Gonfalone che rappresenta la comunità ripolese della medaglia al valor civile per rendere formale il doveroso omaggio da tributare a chi ha testimoniato col dolore e col sacrificio supremo della vita l'attaccamento al proprio territorio, credendo fermamente nei valori di libertà, di uguaglianza e di pace tra i popoli.
Particolarmente significativa la cerimonia di celebrazione della Liberazione a cui ha partecipato l’on.

Valdo Spini all’interno della sede delle Officine Galileo, storica fabbrica fiorentina. Spini, presidente della Fondazione Circolo Rosselli, ha ricordato il contributo degli operai e dei tecnici delle Officine Galileo e della loro commissione interna alla Resistenza e alla stessa salvezza della fabbrica, in parte smantellata e portata al Nord, in parte devastata dai guastatori tedeschi, ma in parte salvata grazie alla loro azione. E ha sottolineato il valore esemplare della Resistenza a Firenze e in Toscana che anticipò, nell’estate 1944, le vicende politiche e militari della Resistenza al nord della successiva primavera del 1945.

Venendo a parlare dei temi dell’attualità Spini, ha detto che “perché l’Italia sia una democrazia veramente compiuta tutto lo schieramento politico italiano deve riconoscersi nei valori dell’Antifascismo, della Resistenza e della Costituzione”. “I partigiani e i militari che combattevano accanto agli Alleati e alle democrazie occidentali di Churchill e di Roosevelt – ha aggiunto Spini - hanno salvato l’onore dell’Italia e ci hanno permesso una ricostruzione, certamente difficile, ma meno dura ed ardua di quella che toccò ai paesi vinti come la Germania e il Giappone.

La Costituzione stessa ci ha consentito con successo di affrontare i problemi che successivamente alla conclusione della guerra ci derivarono dalla divisione del mondo in blocchi. Regredire dall’esaltazione dei valori dell’antifascismo, della resistenza e della costituzione vorrebbe dire far regredire l’Italia nel suo prestigio e nella sua collocazione internazionale. Per questo oggi ribadiamo – ha concluso il candidato sindaco - che i principi fondamentali della prima parte della Costituzione non vanno toccati, per questo oggi, a distanza di 64 anni dalla Liberazione del Paese è giusto ed attuale rivendicare i valori della Resistenza”.
Per non dimenticare quanti sono caduti nella lotta contro il nazifascismo per riconquistare l’indipendenza, la dignità, la libertà e la democrazia, il prossimo sabato 25 aprile 2009 ricorre il 64° anniversario della Liberazione Nazionale d’Italia.

A Empoli come in tutto il resto del nostro paese questa significativa giornata sarà commemorata con una messa in programma alle 9 alla chiesa della Madonna del Pozzo, mentre alle 9,45 sarà deposta una corona di alloro al monumento dei caduti in piazza d4ella Vittoria. Alle 10 corteo per le vie cittadine e deposizione di una corona di alloro in piazza XXIV Luglio al cippo ricordo dell’antifascismo e della Resistenza. Ma le celebrazioni di quest’anno avranno una grande novità: alle 10,45 sarà inaugurata la nuova sede delle associazioni antifasciste di Empoli (Anpi, Anppia, Aned, Ancr) in via Ridolfi, 46.

Per l’occasione intervengono Luciana Cappelli, sindaco del Comune di Empoli; Paolo Bagnoli dell’Università di Siena e Carlo Baccetti dell’Università di Firenze che presenterà il progetto di ricerca intitolato “Il popolo in Comune. politica e amministrazione a Empoli dal 1946 al 1980” a seguire saranno inaugurati e visitati i locali. Alle 12,15 deposizione di una corona di alloro al cippo ricordo a Fontanella.
Dal 25 aprile 2009, Novaradio CittàFutura, l'emittente comunitaria dell'Arci di Firenze, raddoppia le sue frequenze e sbarca in Mugello.

Grazie alla Comunità Montana, trasmetterà sui 107,3 Mhz in Fm, che si affiancheranno ai 101.5 su Firenze e resto della Provincia. Per festeggiare l'inizio delle trasmissioni, nell'anniversario della Liberazione, la radio si trasferisce sulla terrazza del Circolo Arci il Tiglio a Vicchio (piazza della Vittoria 32) per 'Liberazioni di Frequenza'. Dalle ore 16, diretta radiofonica, merenda con baccelli e pecorino, e alle 18, il concerto, organizzato in collaborazione con Officine di Strada, di Alchèmia, Daily Blowjob e Quarto Podere.
Sarà una giornata di condivisione, memoria e riaffermazione dei valori fondanti delle Repubblica e della Carta costituzionale, quella che le amministrazione di Radda, Castelnuovo, Castellina e Gaiole in Chianti si apprestano a celebrare insieme sabato 25 aprile.

La liberazione effettiva del Paese dalla dittatura e dall’occupazione nazi-fascista e la sofferta riconquista della libertà, dell’unità e dell’indipendenza verranno ricordate anche attraverso le immagini. Sabato, presso gli spazi espostivi del Palazzo del Podestà di Radda, verrà aperta la mostra “Siena 1944: Guerra e Liberazione” - visitabile fino a domenica 10 maggio - allestita in collaborazione con l’Istituto Storico della Resistenza Senese. Nutrito il programma della giornata: alle ore 10 i cittadini e i rappresentanti delle quattro amministrazioni si ritroveranno presso il Monumento ai caduti per deporre la corona e ricordare le giornate che condussero alla Liberazione della anche in provincia di Siena.

Alle ore 11.15 seguirà l’apertura della mostra fotografica, per cui il Comune di Radda ha operato una selezione delle immagini che hanno interessato, in particolare, il territorio dei quattro comuni del Chianti senese. In occasione della celebrazione, la mostra “Siena 1944. Guerra e Liberazione” e il Palazzo del Podestà saranno visitabili anche sabato 25 aprile, dalle ore 15 alle 18, e domenica 26 aprile, dalle ore 11 alle ore 13, e dalle ore 15 alle ore 18. Alle ore 12, all’interno del Cortile delle Carceri, andrà in scena “La mattina del 26” a cura di Matteo Marsan e Giuseppe Scuto, in collaborazione con l’Associazione Teatrale Chiantigiana.

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