Vino, Gallo Nero e Germania: un feeling che continua

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 febbraio 2009 19:42
Vino, Gallo Nero e Germania: un feeling che continua

Il Mercato tedesco non è in crisi, si conferma da vent’anni tra i mercati di riferimento per il Chianti Classico. ‘L’importante è continuare a investire sulla formazione con particolare attenzione a un’accoglienza nel territorio più accessibile. Confermato il valore della denominazione e del marchio Gallo Nero.
Non solo degustazioni. La Chianti Classico Collection, tradizionale appuntamento del Gallo Nero con stampa e addetti ai lavori di tutto il mondo, svoltosi il 17 e 18 febbraio alla Stazione Leopolda di Firenze, ha dato la possibilità agli ospiti intervenuti di approfondire le conoscenze su un mercato altamente strategico come quello tedesco.

Grazie al secondo appuntamento de “Il Chianti Classico e i mercati internazionali” si è sviluppata nella mattinata di mercoledì 18 febbraio una tavola rotonda con esperti di questo paese, che ha offerto spunti e momenti di confronto interessanti, come successo lo scorso anno nella prima edizione dedicata al Regno Unito. In questo caso è stata la competenza di Steffen Maus, noto giornalista di settore, a coordinare l’incontro che ha visto anche la partecipazione di alcuni professionisti del vino in un analisi a 360 gradi sul mercato tedesco.

Dal punto di vista dell’off trade ha parlato Gerd Rindchen, di Rindchens Weinkontor, distributore di Amburgo specializzato in vini italiani e di tutto il mondo. Insieme a lui ha offerto il suo contributo Eberhard Spangenberg della ditta Garibaldi di Monaco, specialista nel vino italiano di fascia medio alta. Di assoluto interesse è stato anche il punto di vista di René Sorrentino della GES Sorrentino, broker a capo di una rete di venti agenti operanti in tutto il territorio tedesco, che ha spiegato agli operatori italiani presenti la figura del mediatore vinicolo, ancora pressoché inesistente nel nostro paese.
I diversi interventi hanno avuto il merito non solo di restituire una fotografia attuale e preziosa di uno dei mercati più importanti per il Chianti Classico, ma ne hanno messo in luce anche le diverse sfaccettature che lo caratterizzano, come la complessa tipologia distributiva e le diverse segmentazioni dei suoi consumatori.
“In Germania più che il cliente finale è importante il ruolo dell’intermediario, colui che consiglia l’acquisto” commenta Fabio Miccoli, proclamato nel corso degli anni miglior sommelier d’ Italia e della Germania.

“ Per questo è fondamentale insistere sulla formazione dei giovani sommelier, far vivere loro esperienze personali sul territorio che restituiscano sensazioni ed emozioni da trasmettere poi al consumatore”.
Tante voci importanti per un punto di vista comune: il Chianti Classico deve continuare sulla strada intrapresa da ormai diversi anni incentrata sulla qualità. Per fare questo risulta quanto mai importante far conoscere gli sviluppi della DOCG Chianti Classico agli addetti ai lavori di riferimento portandoli nel territorio di produzione.

Su questo punto il board della tavola rotonda si è trovato d’accordo nel criticare una politica dei prezzi del sistema Toscana che disincentiva soprattutto i giovani a visitare e conoscere la nostra regione. In conclusione del dibattito gli ospiti tedeschi hanno confermato all’unanimità che la caratteristica distintiva del Chianti Classico che determina la sua forte presenza nel mercato tedesco è quella di essere un vino di grande qualità con un giusto prezzo e soprattutto ideale per l’abbinamento alla cucina tedesca.

Ma il vero “plus” del Chianti Classico è il fatto di essere un vino di territorio, garantito da una denominazione di origine riconoscibile sullo scaffale grazie al famoso marchio del Gallo Nero. “Il Gallo Nero è molto conosciuto in Germania” conclude Jens Priewe, importante giornalista tedesco “soprattutto in un target più adulto. La sfida per i produttori del Chianti Classico e per il suo Consorzio è quindi di continuare un’opera di educazione e di informazione per riuscire a conquistare anche le nuove generazioni”.

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