Pasqua: stabili i consumi di uova di cioccolato e colombe, ma ancora molti letti vuoti nel fiorentino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 marzo 2008 23:58
Pasqua: stabili i consumi di uova di cioccolato e colombe, ma ancora molti letti vuoti nel fiorentino

Firenze- Stabili rispetto al 2007 i consumi di uova di cioccolato e colombe pasquali secondo un’indagine previsionale realizzata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Firenze su un campione rappresentativo delle 422 pasticcerie, panetterie e cioccolaterie artigianali presenti a Firenze e provincia. In leggero aumento, invece, i prezzi che oscillano tra i 20 e i 27 euro/kg per le colombe e dai 32 ai 45 euro/kg per le uova di cioccolata. “Una crescita – spiega Giovanni Guidarelli, coordinatore del settore Alimentazione di Confartigianato – ineludibile causa aumento del costo delle materie prime e, tutto sommato, lieve (+5%) rispetto ai rincari centrati nell’ultimo anno da uova (+6,2%), burro (+14,6%), cereali e farine (+13.3%), in base ai dati forniti dall’Osservatorio Prezzi e Tariffe della Direzione Generale per la concorrenza e i consumatori del Ministero dello Sviluppo Economico”.

Da sempre dalla parte della qualità e dei consumatori, Confartigianato raccomanda la massima attenzione per l’etichetta che garantisce la tipicità dell’acquisto. La vera “colomba doc”, per potersi chiamare tale, deve, per legge, essere fatta con: farina di frumento, uova fresche o tuorlo d’uovo (o entrambi ma mai con percentuale in tuorlo inferiore al 4%), zucchero, burro (in quantità non inferiore al 16%), scorze di agrumi canditi (min 15%), lievito naturale costituito da pasta acida e sale.

Indispensabili, inoltre, per la concessione della denominazione anche la glassatura superiore con decorazione composta da granella di zucchero e almeno il 2% di mandorle, la fermentazione naturale da pasta acida, la struttura soffice ad alveolatura allungata e la forma irregolare ovale simile a quella dell’animale da cui prende il nome. Ogni altro prodotto che non riporti in etichetta queste caratteristiche minime deve essere relegato alla categoria dei semplici dolci pasquali. L’identikit delle uova di cioccolato puro e tradizionale prescrive, invece, una composizione a base esclusivamente di pasta di cacao (composta soltanto da burro di cacao e cacao), zucchero, latte in polvere e aromatizzanti naturali.

A Firenze e provincia, soprattutto grazie ai più piccoli, le vendite di uova al latte (53% del totale) hanno la meglio su quelle fondenti. Si conferma inoltre un trend, evidenziato già lo scorso anno, che vede i consumatori mostrare una particolare attenzione anche alle sorprese, richiedendo sempre più oggetti utili e del Commercio Equo e Solidale.
Una Pasqua di laboratori, spettacoli, momenti di creatività e cultura. Sono gli ingredienti degli eventi programmati dagli educatori della Ludoteca dell'Ospedale Pediatrico Meyer.

Il programma prevede a partire da oggi alle ore 15.0 "Tutti a mangiar frittelle", laboratorio alimentare in collaborazione con Benedetta Vitali del ristorante lo Zibibbo. Giovedì 20 Marzo alle ore 15.00 Il Teatro Tondo presenta "Lupus in Fabula"e dopo grande festa con la rottura dell'UOVO GIGANTE. Sabato 22 Marzo alle ore 10.30 "Amici in coro" diretti dal Maestro Franceso Berni presentano il Concerto di Pasqua.
L’uovo per il ponte di Pasqua è… pieno a metà nelle strutture agrituristiche della Provincia di Firenze.

Causa condizioni meteo incerte e la sensazione di essere ancora dentro l’inverno, più che sull’uscio dell’estate, gli agriturismo fiorentini stanno vivendo un pre-pasqua con qualche timore. Si avverte un calo delle richieste, soprattutto per la Pasquella, almeno questo era il dato degli operatori a pochi giorni prima dal primo vero ponte dell’anno. Pochi gli stranieri, come da tradizione; tanti al contrario gli italiani – Coldiretti stima che uno su dieci sceglierà l’agriturismo – che optano per la soluzione campagna, buon cibo, e relax.

In prevalenza i turisti del ponte pasquale sono famiglie con figli e giovani gruppi di amici e coppie. “Sold out” per Pasqua e Pasquetta nelle strutture agrituristiche della Provincia di Lucca. Nonostante il meteo non prometta sole e l’atteso primo caldo primaverile, gli agriturismo nella lucchesia, dalla Versilia alla Garfagnana, sono al completo (o quasi). Buone le sensazioni anche per la stagione estiva con molte strutture già parzialmente prenotate sino a settembre anche se la stagione lavorativa, come il periodo di permanenza, è cambiato rispetto a qualche anno fa.

La vacanza lunga, la settimana, è infatti, un lontano ricordo. Chi può sceglie il fine settimana o il pacchetto due-tre giorni. Non di più. Italiani: è questa la tipologia dei turisti pasquali. In prevalenza famiglie con figli e giovani gruppi di amici e coppie. Pochi i turisti stranieri, ad eccenzione di qualche caso come i danesi a Vagli di Sotto; una tipologia di ospiti che predilige l’estate e periodi mediamente più lunghi rispetto agli italiani. Un tutto esaurito che trova anche la sua ragione nelle dimensioni degli agriturismo lucchesi, in totale 170, che hanno da un minimo di 2 posti letto ad un massimo di 10 tra formula camere e appartamenti.

Ma nonostante il buon trend delle festività pasquali registrato dalla Coldiretti Provinciale, con l’arrivo dei vacanzieri già da venerdì sera, le strutture agrituristiche faticano, e non poco, nei mesi “morti” dell’anno.

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