Tramvia: vivace la campagna degli oppositori al referendum

Redazione Nove da Firenze
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24 gennaio 2008 14:54
Tramvia: vivace la campagna degli oppositori al referendum

Firenze, 24 gennaio 2008- Non semplicemente un bus, ma un “TramBus” per promuovere la nuova linea 59 che collega Rifredi al Polo scientifico di Sesto Fiorentino. A bordo del mezzo che viene presentato in anteprima ai giornalisti e alla Provincia di Firenze questa mattina alla stazione ferroviaria di Rifredi, ci saranno infatti fino al 17 febbraio i volontari dell’associazione Amici della Terra che distribuiranno materiale informativo sulla tranvia. Ataf presenta così il “TramBus” nella giornata di oggi al convegno “Cogito Ergo Bus”, in corso di svolgimento all’Istituto degli Innocenti in piazza Santissima Annunziata.

Saranno dunque l’Assessore ai Trasporti della Provincia di Firenze, il presidente del Quartiere 5, Elisabetta Carullo della direzione esercizio Ataf e i giornalisti ad inaugurare questo speciale bus allestito dall’azienda del trasporto pubblico fiorentino come punto informativo itinerante sulla tranvia. Di ritorno dal viaggio inaugurale lungo la direttrice della nuova linea 59 Rifredi – Polo Scientifico, il TramBus verrà parcheggiato in piazza Santissima Annunziata oggi e domani: poi, a partire da sabato e fino al 17 febbraio, il TramBus farà il giro della città e dei comuni limitrofi, con soste nei luoghi più significativi, per distribuire materiale informativo e rispondere alle domande sul nuovo sistema tranviario fiorentino.

“Colgo l’occasione offerta dalla presentazione della nuova linea 59 per comunicare agli studenti del Collettivo di Scienze che Ataf è disponibile all’apertura di un tavolo per esaminare insieme le possibilità di miglioramento dei collegamenti a servizio del Polo Scientifico – dice la presidente di Ataf, Maria Capezzuoli – Siamo disponibili ad ascoltare esigenze e proposte degli studenti, e a valutarle per ottimizzare il servizio di pubblico trasporto”.
“Investire sulle tramvie -afferma Erasmo D’Angelis, promotore con l’assessore regionale Riccardo Conti di un appello per il No all’abrogazione della tramvia al Referendum del 17 febbraio- significa investire sulla tutela della salute dei cittadini e dei monumenti.

Per questo è assurdo combatterla addirittura nel buon nome della tutela di capolavori di Firenze quando finalmente la grande storia del Rinascimento sarà liberata da automobili, bus e motorini. Come è accaduto in moltissime città europee, la tramvia libererà le strade cittadine dall’overdose di smog e da un livello di circolazione che ha ormai raggiunto un impatto inaccettabile dal punto di vista sociale, sanitario, ambientale e energetico. La tramvia – conclude il Presidente della Commissione Ambiente e Territorio del Consiglio Regionale - rappresenta poi l’anello strategico della più generale ‘cura del ferro’ in atto in Toscana che permetterà di raddoppiare i passeggeri in treno portandoli dagli attuali 220mila a 500mila”.
Piero Baronti, portavoce del Comitato contro l’abrogazione della tramvia, dichiara: “La tramvia non è di sinistra e neppure di destra, è solo buon senso; in Europa ci sono 261 città dove si sono realizzate o si stanno realizzando linee tranviarie, sono città in parte governate dalla sinistra e in parte governate dalla destra.

In Italia vi sono città amministrate dal centro destra come Milano, Palermo, Cagliari, Trieste dove la tramvia non è mai stata in discussione. L’opera infrastrutturale che si intende realizzare a Firenze servirà ad allentare la congestione da traffico, ad eliminare le code di auto e a ridurre l’inquinamento atmosferico. Le sfide ambientali dei prossimi anni, quelle dei cambiamenti climatici, dovrebbero indurre gli schieramenti politici di centro destra e centro sinistra a collaborare per difendere l’ambiente.


"Noi italiani – dichiara Riccardo Canesi, Responsabile per le Relazioni Istituzionali di Euromobility – siamo bravissimi a farci del male da soli . Siamo già stati ridicolizzati sulla stampa mondiale per la spazzatura di Napoli, forse lo saremo nuovamente se passasse una posizione contraria al tram a Firenze. Come è possibile , in una tra le città più inquinate e congestionate d’Europa e, nel contempo tra i più bei centri storici al mondo, essere contrari alla forma più ecologica di trasporto pubblico che tra l' altro libererà le strade di Firenze di vecchi autobus inquinanti? Tutte le città europee di medio-grandi dimensioni si sono orientate su questa scelta strategica da decenni.

Ad esempio, a Strasburgo, in Francia, i negozianti hanno triplicato il giro d’affari da quando il tram passa nelle strade del centro storico tanto che oggi, sono i primi a contendersi il passaggio delle nuove linee in costruzione". Canesi ricorda come i nuovi tram introducano importanti innovazioni tecniche come le moderne vetture articolate, che hanno consentito di realizzare lunghi convogli di grande capacità, facilmente inseribili anche in strade strette e tortuose: veicoli silenziosi e molto confortevoli; la tecnologia del pavimento ribassato a livello dei marciapiedi di fermata; i nuovi metodi di posa degli armamenti tranviari in sede stradale, che distribuendo i carichi mobili dei veicoli su una vasta superficie, e utilizzando un insieme di materiali innovativi, consentono di evitare ogni trasmissione di vibrazioni agli edifici adiacenti, e di ridurre la rumorosità di questi veicoli, che oggi è di circa 20 decibel inferiore a quella degli autobus; la grande sicurezza di frenatura.

"Per questi motivi -conclude Canesi- riteniamo che la scelta del Comune di Firenze di riorganizzare il sistema di trasporto collettivo con la costruzione di tre linee tranviarie sia stata di grande lungimiranza e nell’interesse di tutti i fiorentini. Tra qualche anno, i trasporti fiorentini potranno diventare un modello per tutto il Paese. Invitiamo pertanto i cittadini fiorentini a votare No al Referendum Consultivo del 17 febbraio che chiede la moratoria sulla costruzione delle linee tranviarie 2 e 3".

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