Bilancio di previsione 2008, l'assessore Albini: Anche per il 2008 il Comune di Firenze non graverà sulle tasche dei cittadini

Redazione Nove da Firenze
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05 dicembre 2007 19:04
Bilancio di previsione 2008, l'assessore Albini: <I>Anche per il 2008 il Comune di Firenze non graverà sulle tasche dei cittadini</I>

Firenze, 05 Dicembre 2007- Lo ribadisce l'assessore alle risorse finanziarie Tea Albini che oggi ha presentato il bilancio di previsione 2008 - "Che non prevede aumenti né di tasse né di tariffe" - al tavolo di concertazione cui hanno partecipato i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Assindustria, Confesercenti, Confcommercio, Cna, Confartigianato, Confcooperative. Il tavolo verrà riconvocato in prossimità della discussione e votazione del bilancio da parte del consiglio comunale, prevista nelle sedute del 20 e 21 dicembre.

"Confermiano - ha detto ancora l'assessore Albini - nel corso degli anni un bilancio ancorato a risorse strutturali, senza far ricorso a operazioni di derivati o finanza straordinaria. Eventuali provvidenze potranno solo migliorare l'entità del bilancio e diventeranno oggetto di variazioni". Il bilancio 2008 del Comune di Firenze è di circa 810 milioni, precisamente 809.281.307 di euro. Nel dettaglio le voci più significative di entrata previste (da imposte, trasferimenti, statali e di altri enti, proventi e utili vari) sono di 498.562.059 di euro, che saranno destinati alla spesa corrente.

In particolare 174.882.676 di euro saranno spesi per il personale, 7.103.835 per il funzionamento degli uffici giudiziari, 41.011.994 per la Polizia municipale, 66.671.788 per la pubblica istruzione, 22.906.724 per la cultura, 11.324.682 per lo sport, 1.587.964 per il turismo, 53.827.093 per viabilità e trasporti, 20.748.017 per il territorio e l'ambiente, 91.991.904 per il sociale, 5.938.803 per lo sviluppo economico, 566.574 per servizi produttivi. Altre entrate derivano da alienazioni, trasferimenti e riscossione crediti per 44.994.500 di euro e per 180.980.612 di euro (con una capacità di indebitamento di 49.051.000 di euro) da anticipazioni di cassa e assunzione mutui.

Oltre 90 milioni di euro saranno destinati agli investimenti: 8.420.211 per l'edilizia residenziale pubblica, 135.000 per la giustizia, 100.000 per la Polizia municipale, 10.540.300 per la pubblica istruzione, 3.534.000, 1.920.000 per lo sport, 37.661.745 (di cui oltre 20 milioni per la tramvia) per viabilità e trasporti, 22.786.744 per ambiente e territorio, 5.141.500 per il sociale, 200.000 per lo sviluppo economico; 164.728.747 di euro saranno destinati a rimborsi di anticipazioni di cassa, mutui e prestiti obbligazionari.
«Il bilancio di previsione per il 2008 sarà da rivedere tra pochi mesi.

Nel frattempo ci dicono che non aumenta niente ma intanto si riducono i trasferimenti del governo Prodi ai Comuni». E' quanto denuncia il vicecapogruppo di Forza Italia Gabriele Toccafondi secondo il quale «i conti non tornano forse perché tanti sono i punti di questo bilancio che andranno rivisti e corretti durante l'anno». «La manovra - ha rilevato l'esponente del centrodestra - risente di una speranza, quella dei soldi che da un anno il Vicepresidente del Consiglio e Ministro dei beni culturali Francesco Rutelli promette a Firenze.

Ma un bilancio non puç basarsi su una promessa né su una ennesima visita di cortesia del Vicepresidente del Consiglio. Sarà utile ricordare che il dono del Ministro Rutelli a Firenze doveva arrivare prima di Natale 2006, poi nel 2007, prima poco dopo la Befana poi a Pasqua, infine con la finanziaria 2008, eppure nemmeno nella legge finanziaria del governo Prodi c'è notizia di Firenze. Sono passati oltre dodici mesi, tutte le festività sono terminate e per la nostra città non ci saranno nemmeno gli spiccioli».

«Ancora una volta - ha concluso Toccafondi - occorre ribadire che c'è bisogno di una legge speciale, di un meccanismo normativo che porti automaticamente risorse nazionali e ancora una volta sottolineiamo che a Firenze arrivano tutti, passano e lasciano solo promesse. Occorre che il sindaco convochi tutti i parlamentari eletti in Toscana e soprattutto i fiorentini perché solo attraverso un lavoro comune sarà possibile aprire un percorso. Una scelta non facile ma che rappresenta l'unica strada per far riconoscere a Firenze ciò che si merita, così come accade da anni a città come Venezia o Roma».

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