Manifesto dei diritti e dei doveri delle PMI presentato questa mattina da CNA Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 novembre 2007 14:30
Manifesto dei diritti e dei doveri delle PMI presentato questa mattina da CNA Firenze

Firenze, 23 novembre 2007- Le piccole e medie imprese hanno diritto di nascere, crescere ed accedere alle risorse del territorio ma, nel contempo, hanno il dovere di rischiare, di formulare strategie, valorizzare le proprie risorse e rispettare le risorse del territorio. Non può infatti esistere responsabilità senza potere e potere senza responsabilità. Ma per far questo occorre che vi siano le giuste condizioni affinché le PMI possano svilupparsi adeguatamente sul territorio fiorentino. Sono queste le premesse del “Manifesto dei Diritti e Doveri della PMI”, presentato oggi da CNA Firenze a chiusura della Settimana del Capitalismo Personale, un documento con il quale “vogliamo porre al centro dell’attenzione – spiega Mauro Fancelli, presidente di CNA Firenze – noi stessi, le nostre imprese ed il nostro futuro.

Siamo capitalisti personali, imprenditori delle piccole e medie imprese e per questo protagonisti “nascosti” dello sviluppo del territorio, talvolta trascurati da chi decide e definisce regole e provvedimenti fondamentali per la nostra attività quotidiana”. La motivazione che ha spinto CNA Firenze ad elaborare il documento, risiede nella necessità di superare un duplice pregiudizio che grava sulle attività dei capitalisti personali: il primo riguarda il mondo degli imprenditori in generale, nella misura in cui faticano a trovare un’adeguata legittimazione come attori dello sviluppo, il secondo attiene invece in modo specifico alle Pmi, spesso considerate come un freno allo sviluppo, il luogo dove non si può far ricerca ed innovazione, il punto di debolezza della competitività internazionale del paese, il residuato di un economia arretrata nei prodotti e nei processi.
Per scardinare questi pregiudizi è necessario che le imprese siano più consapevoli dei propri diritti ma anche dei propri doveri, intraprendendo un percorso costruttivo verso l’assunzione di nuove responsabilità con la consapevolezza degli obblighi da assolvere.
Con questa logica il Manifesto elenca sinteticamente le regole del “do ut des” imprenditoriale: sul fronte dei doveri si annoverano “la disponibilità dell’imprenditore a rischiare le proprie risorse finanziarie e di conoscenza – spiega Gaetano Aiello, professore della Facoltà di Economia dell’Università di Firenze che ha contribuito fattivamente alla realizzazione del documento - la determinazione nel fissare obiettivi di medio-lungo periodo e la strategia necessaria per ottenerli, la continua formazione, il controllo di efficienza nei processi rispetto all’impiego delle risorse dell’impresa e la predisposizione a lavorare in una logica di “rete” piuttosto che di singola impresa, impegnandosi a rinunciare all’autonomia assoluta a favore dei vantaggi competitivi derivanti dall’agire in sinergia”.
Sull’altro piatto della bilancia pesano però la necessaria di semplificare gli adempimenti burocratici, l’urgenza di mettere in atto strumenti finanziari finalizzati alla creazione di piccole imprese, la realizzazione di meccanismi specifici di tutoraggio finalizzati a limitare l’altissima mortalità delle Pmi nel primi 3-5 anni di vita, la predisposizione di strumenti legislativi e di servizio alle imprese per favorire il trasferimento delle Pmi per successione o cessazione ed, infine, la diffusione di sistemi concreti per difendere la libera concorrenza nei mercati in cui le imprese di media-grande dimensione hanno acquisito o possono acquisire un’influenza dominante sfruttando condizioni monopolistiche.
La presentazione del Manifesto si è conclusa con la premiazione dell’azienda vincitrice del bando “miglior formula imprenditoriale per imprese di recente costituzione” promosso da CNA Firenze per conferire un riconoscimento in denaro di cinquemila euro alle imprese che hanno investito nella cultura dell’innovazione.

Il premio, consegnato da Claudio Orrea proprietario del marchio Patrizia Pepe,è stato assegnato all’azienda Yooplus srl con sede a Montespertoli, per aver intrapreso l’attività di diffusione di tecnologie digitali presso le piccole e medie imprese con servizi finalizzati a favorire lo scambio e la condivisione di conoscenze, utilizzando modalità innovative di approccio al mercato non prive di rischi significativi, dimostrando così di credere nelle proprie capacità. Yooplus si è distinta per la cura negli aspetti di marketing, sinonimo di approccio innovativo alla realizzazione dell’idea di business.

Una menzione speciale è andata invece a Cajun snc, per aver reintepretato un prodotto lontano dalla cultura enogatronomica italiana, la birra, sposandolo con la tradizione locale del territorio di Marradi e quindi alla castagna. Cajun snc si è distinta per aver adottato da subito tutte quelle decisioni gestionali e di approccio al mercato che consentono all’impresa di affrontare la competizione poggiando su basi solide, quali l’elaborazione di un dettagliato business plan, la formulazione della strategia di marketing e di distribuzione nonché la definizione del marchio di prodotto.
Tutte le aziende che hanno concorso al premio avranno la possibilità di partecipare ad un seminario su “Innovazione e presidio dei mercati per le piccole e medie imprese”, realizzato da CNA in collaborazione con l’Università di Firenze.

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