Tramvia: deve diventare il migliore dei mali possibili?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 settembre 2007 14:53
Tramvia: deve diventare il migliore dei mali possibili?

E' disfattista sospettare che le valutazioni economiche, idrogeologiche e logistiche siano un po' carenti? La linea 1 della tramvia passerà davanti alla Coop di Ponte a Greve, ma non servirà l'ospedale di Torregalli. La linea 2 corre parallela alla ferrovia: è proprio necessario farla passare da Via dello Statuto, oppure si può chiedere alla gente di camminare un pò e scoprire che via Circondaria, dove sarà costruita una stazione, non è "lontana" da Piazza Leopoldo? Alle proteste come ha risposto l'amministrazione? Semplicemente non ha risposto.

E' vero che i tracciati del primo progetto nel tempo sono stati modificati per lasciare spazio alla circolazione privata, ma i costi della linea 1 sono praticamente raddoppiati. Dunque alberi abbattutti per non togliere spazio alle macchine: ma non era il ferro al posto dell'auto il principale elemento ecologico pro-tramvia? Una maggiore conoscenza, non giornalistica, del lavoro e delle proposte dei comitati aiuterebbe ad avere posizioni più fondate.
Per esempio per produrre un piano del traffico che contenga misure come parcheggi scambiatori gratuiti, o a costo ridotto attestati ai capolinea esterni, navette possibilmente elettriche per lo scambio intermodale (tramvia- ferrovia, bus-tramvia, gomma-ferro ecc.), ma un piano complessivo richiede competenza e una chiara volontà politica.
Invece il Piano del traffico non è aggiornato, le ferrovie non collaborano per i percorsi urbani, il piano di ristrutturazione ATAF è privo di percorsi definitivi della tramvia.

Una delle cose fatte da Domenici al primo mandato è stato smantellare l'Ufficio PUT: ma come si fa a pensare di affrontare la più grande cantierizzazione da Poggi in poi con uffici sottodimensionati che non sono in grado di assolvere il proprio compito né operare i necessari controlli? In questa situazione chiedere di fermarsi e avere certezze prima di procedere a lavori che porteranno disagi e faranno crescere l'avversione verso la tramvia anche in chi non ha interessi particolari, è sabotaggio?
Nicola Novelli

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