Firenze: una settimana dopo l'ordinanza lavavetri scomparsi e politici ai semafori per contestare Domenici

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 settembre 2007 14:08
Firenze: una settimana dopo l'ordinanza lavavetri scomparsi e politici ai semafori per contestare Domenici

Questo pomeriggio il governo potrebbe varare un pacchetto di misure per combattere i problemi della legalita' delle citta' italiane. A Palazzo Chigi e' infatti previsto un vertice al quale parteciperano il presidente del Consiglio Romano Prodi, i ministri dell'Interno, Giuliano Amato, della Difesa, Arturo Parisi e della Giustizia, Clemente Mastella, che analizzeranno un piano che il Viminale ha messo a punto per affrontare la questione dei lavavetri, dei mendicanti, degli ambulanti e dei graffitari.

Tra le novita' che vengono annunciate c'e' quella del'introduzione del reato di questua molesta che verra' equiparato a quello di molestie o disturbo alle persone, gia' inserita nel codice penale e che prevede l'arresto fino a sei mesi. Misure vengono previste anche a tutela delle aree di pregio nelle citta' d'arte e dei luoghi sottoposti a vincolo, dove i divieti saranno totali e dove sara' potenziato il controllo della polizia municipale. Sulla questione dei lavavetri, allo studio c'e' l'introduzione del 'lavoro sostitutivo': chi verra' sorpreso a lavare i vetri o a imbrattare i muri sara' condannato a compiere un'attivita' socialmente utile.

Per quello che riguarda le scarcerazioni facili sono invece in arrivo norme piu' severe. Secondo quello che e' emerso, il governo potrebbe affrontare oggi pomeriggio anche la questione del piano nazionale per i nomadi con la creazione di campi attrezzati per l'accoglienza che saranno costantemente sottoposti a vigilanza.

Ad una settimana dall'ordinanza del Comune di Firenze che vieta spugne e secchi ai semafori, i lavavetri 'veri' sono scomparsi dalla città. L'uscita dei lavavetri da Firenze non sembra essersi trasformata in un'emigrazione verso i comuni confinanti.

Ieri ha avuto luogo l’iniziativa "siamo tutti lavavetri" organizzata per protestare contro l'ordinanza di repressione dei lavavetri firmata dall'Assessore alla Sicurezza Sociale di Firenze, Graziano Cioni. Presente anche il suo collega di giunta, l'assessore ai Lavori pubblici Paolo Coggiola dei Comunisti italiani. “L’ordinanza anti-lavavetri non sconfiggerà il racket e non assicurerà alla giustizia gli sfruttatori delle persone più deboli: Non si sconfigge il racket colpendo gli sfruttati – così interviene il Capogruppo Verde al Quartiere 5 di Firenze Tommaso Grassi– Più che un’azione finalizzata alla risoluzione della illegalità e dello sfruttamento, l’Assessore Cioni, disinteressandosi di combattere il racket che colpisce gli immigrati irregolari; sembra punti, cercando il clamore nazionale, a fare tanta scena, nascondendo e spostando i problemi lontano dalla vista del Cittadino”.

«Condivido pienamente l'iniziativa, alla quale avrei partecipato se non fossi all'estero». Lo ha detto il consigliere dei Comunisti Italiani Luca Pettini.

“Chiedo le dimissioni dell’assessore Coggiola dalla Giunta comunale di Firenze -annuncia il senatore fiorentino di Forza Italia Amato- Perché l’amministrazione di Palazzo Vecchio non può, da un lato, emettere un’ordinanza contro i lavavetri e, dall’altro lato, tenere in giunta un assessore che contesta platealmente tale ordinanza.

È una contraddizione che (sommata alla politica comunale di resa all’abusivismo e all’illegalità sin qui praticata) non rende credibile la svolta annunciata dal Sindaco in tema di sicurezza e degrado. Se Domenici e compagni fanno sul serio, lo dimostrino coi fatti, dando coerenza e continuità ai loro comportamenti. Altrimenti vorrà dire che hanno scherzato; e che il Sindaco Domenici dovrà rassegnarsi a fare il clone locale del Presidente Prodi : uno che, quando annuncia un provvedimento, viene subito smentito da Ministri del suo stesso governo, che poi vanno anche in piazza a contestarne la politica…”
«La qualità urbana non è legata solo ai lavavetri e alla politica-spettacolo».

E' quanto ha dichiarato il capogruppo dei Verdi Giovanni Varrasi. «Nel mese di agosto il sindaco e la giunta - ha ricordato Varrasi - hanno varato una serie di provvedimenti che, nel contesto vacanziero e nel clima di incandescente suscitato dall'ordinanza anti-lavavetri, non sono stati abbastanza valorizzati. Ne elenchiamo alcuni: l'annunciata pedonalizzazione di Via Gioberti, che riqualifica una strada ad alto valore aggiunto sia commerciale che sociale, un nuovo stanziamento, collegato ai lavori della tramvia, di 15.000 euro per le piste ciclabili, il rifacimento della zona dell'arco di San Pierino e piazza Salvemini, che migliora la qualità urbana nel centro della città, per non citare il grande successo della spiaggia sull'Arno, fortemente voluta dall'assessorato all'ambiente.

In questo quadro, ci piace sottolineare anche la realizzata pedonalizzazione di piazza San Simone, di fronte al gelataio Vivoli e al teatro Verdi, più volte richiesta dal nostro gruppo e dalla commissione qualità urbana». «Particolarmente importanti ci paiono, inoltre - ha aggiunto Varrasi - gli stanziamenti per la ripiantumazione di 160 alberi in viale Talenti, via del Sansovino e via Foggini ed una prima erogazione di 20.000 euro per la qualificazione della zona intorno a piazza della Passera, lavori anch'essi perorati con l'appoggio dei cittadini del quartiere, degli ambientalisti e della stessa commissione qualità urbana che ha promosso un'apposita riunione in loco.

Per quanto attiene questa zona della città, ci aspettiamo una accelerazione di stanziamenti e realizzazioni. Vorremo infine sottolineare che tutti questi provvedimenti nascono da un confronto serio e serrato fra cittadini, comitati, associazioni di commercianti ed artigiani e consiglio comunale, che ci sembra un modello politico da utilizzare anche per le decisioni più importanti e controverse».
«Il centrodestra si svegli, altrimenti la sinistra farà sia da maggioranza che da opposizione».

Lo ha detto il consigliere di Alleanza Nazionale Giovanni Donzelli secondo il quale «i partiti di sinistra, a Firenze, hanno la faccia tosta di protestare contro se stessi e le loro scelte, di parlare di sicurezza e dare la residenza agli occupanti abusivi, di sbandierare il pugno di ferro contro i lavavetri ipotizzando al tempo stesso sia la galera che l'assunzione a tempo indeterminato». «Il centrodestra fiorentino - ha aggiunto il consigliere di AN - deve necessariamente trovare con urgenza l'unità e la forza per smascherare questi squallidi trucchetti.

O troviamo la volontà per competere realmente nel 2009 e salvare la nostra città dall'incapacità di questa amministrazione, oppure il centrodestra perderà definitivamente di credibilità a Firenze». Donzelli ha presentato anche un'interrogazione al sindaco per sapere «se ritiene conciliabile la presenza in giunta di chi manifesta in piazza contro le sue decisioni e quelle della giunta stessa».
«Ricordando le sue scelte politiche giovanili - ha affermato il consigliere del partito democratico Marco Carrai- il sindaco ci riporta all'attuale momento che sta attraversando il centrosinistra.

Essere di sinistra infatti non dovrebbe equivalere a essere tollerante contro l'illegalità in nome della solidarietà e consentendo ai "disgraziati" di "vivere negli interstizi illegali o paralleli della società". Bensì, come ricorda il sindaco, "tutti possono far rispettare la legalità, tutti hanno il diritto che siano affermate regole certe. Altrimenti i guai maggiori sono per i più deboli. E sono per i progressisti"». «Dovrebbe altresì riflettere chi da destra sfida l'amministrazione a diventare il commissariato della città - ha concluso l'esponente della maggioranza - non è una sfida a chi è più sceriffo, nessuno di punto in bianco si è messo a fare a gara a suon di provvedimenti legali, chi amministra sa che è difficile mantenere l'equilibrio fra legalità e solidarietà.

Ma, proprio perché è difficile, è più responsabile essere attenti e fermi nel mantenere alto il livello di legalità così come quello di solidarietà piuttosto che scendere in piazza contro Cioni e dire che siamo tutti lavavetri».
«Ieri -racconta Enrico Bosi, consigliere di Forza Italia- percorrendo come al solito Via del Gelsomino, ho notato una gigantesca scritta che imbrattava tutto un palazzo: Intifada lavavetri. Ho subito segnalato alla segreteria dell'assessore Cioni la necessità di provvedere alla cancellazione della scritta che forse non è l'unica che stanotte è comparsa sui muri di Firenze.

La piaga dei graffiti va affrontata con decisione e ricordo al proposito la proposta di legge del Vice Sindaco di Milano Riccardo De Corato che potrebbe essere risolutiva, se approvata in tempi brevi dal Parlamento, del grave problema. Ci sono anche altre emergenze da affrontare per impedire il degrado cittadino ed una di queste, anch'essa gestita da zingari rumeni, è quella dell'accattonaggio molesto. Cosa aspetta l'assessore Cioni a fare un'altra ordinanza che impedisca questa vergognosa pratica di chi non ha assolutamente voglia di integrarsi e di lavorare regolarmente? Ovviamente mi attendo un'altra scritta del tipo "Intifada degli accattoni».


«Abbiamo apprezzato la scelta dell'assessore Cioni e la successiva approvazione del sindaco Domenici di combattere la piaga rappresentata dall'ultima generazione di lavavetri, così diversi da quei polacchi sorridenti di qualche anno fa, visto anche che fin dal marzo scorso avevamo chiesto l'intervento del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica per combattere l'escalation di violenza contro gli automobilisti. Dobbiamo però constatare che il problema presenza rumeni è stato solo scansato -E' quanto ha dichiarato la consigliera di Forza Italia Bianca Maria Giocoli secondo la quale- in questi giorni intorno alla stazione di Santa Maria Novella non ci sono, come sempre, zingare con piccoli al seguito ma piuttosto molti uomini, anche con bambini per mano, che chiedono l'elemosina.

Queste persone camminano avanti e indietro senza mettersi a sedere per terra, forse per paura di essere identificati con più facilità. Sono forse i lavavetri, momentaneamente disoccupati? Togliendogli dagli incroci si moltiplica all'ennesima potenza il problema della zona stazione centrale?». «In ogni caso - ha concluso la consigliera di Forza Italia - sarebbe opportuno, una volta scelta la strada della tutela dei cittadini e del decoro della città, consentire a tutte le forze dell'ordine di dare attuazione fino in fondo alle legislazione vigente, italiana e comunitaria, e affrontare "di petto" la situazione arrivando all'espulsione, necessaria, degli indesiderati».


«Si intervenga subito contro prostituzione e abusivismo». La richiesta è del consigliere di Forza Italia Jacopo Bianchi che sulla questione ha presentato una mozione con la quale invita invito il sindaco Leonardo Domenici «ad attuare concretamente degli interventi che non abbiano data di scadenza e non siano frutto di blandi compromessi, così da dare un segnale serio di intervento da parte dell'amministrazione in favore della città». «Si tratta di problematiche ad oggi solamente sfiorate da parte di chi avrebbe dovuto occuparsene - ha rilevato l'esponente del centrodestra - l'abusivismo non riguarda infatti solo i lavavetri ma tutte quelle azioni praticate all'ombra della legalità che spesso portano ad un vero e proprio sfruttamento dell'individuo calpestando quelli che sono i principali fondamenti del diritto a tutela dell'essere umano.

Ricordiamoci inoltre che certe attività abusive incidono anche fortemente su quelle legali i cui operatori pagano regolarmente le imposte senza essere tutelati dalle istituzioni». «Quanto alla prostituzione in particolare - ha aggiunto Jacopo Bianchi - siamo di fronte ad un fenomeno che interessa soprattutto le donne, più deboli, indifese e spesso costrette con la forza ad abbandonare il proprio paese per soddisfare una torbida richiesta del mercato. Senza dimenticare il serie pericolo per la propria integrità fisica e mentale, le implicazioni di igiene ed ordine pubblico, il decoro sociale e civile delle nostre strade nelle ore notturne ma non solo.

Il problema si sta estendendo e al momento manca ancora un serio provvedimento che faccia sentire la forte presenza dell'amministrazione fiorentina sul fronte del rispetto delle regole». «Presentando questa mozione intendo far aprire lo sguardo alla giunta di sinistra - ha concluso il consigliere di Forza Italia - che ha indubbiamente sollevato il polverone attirando l'attenzione dei media ma con un procedimento a tempo che rischia di non avere alcun effetto, come accaduto nel Comune di Bologna dove, dopo le parole del sindaco Cofferati nel 2005 si ripresenta agli occhi dei cittadini la solita situazione di abusivismo e degrado.

Auspico che questo atto venga discusso nel prossimo consiglio comunale».

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