Lavavetri: anche la destra in piazza il 24 settembre a Santo Spirito

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 settembre 2007 14:37
Lavavetri: anche la destra in piazza il 24 settembre a Santo Spirito

Firenze 5 settembre 2007- Lunedì alla manifestazione hanno partecipato componenti della giunta, nonche' rappresentanti della maggioranza.
In Comune è stata depositata una mozione firmata Unaltracittà, PRC e PdCI che chiede che sia ritirata l'ordinanza (e questo è un punto politico) e che siano individuate e intraprese soluzioni a carattere sociale e di accoglienza da mettere a punto in un confronto con associazioni e soggetti che lavorano già su questo tema e operano sul territorio. Ma nell'ambiente dei partiti della sinistra si dichiara "vecchia" questa mozione e si annuncia che verrà presentato da parte dei gruppi consiliari di sinistra di Palazzo vecchio un altro testo, da fare tutti insieme, che non chiede il ritiro ma il "superamento" dell'ordinanza.

Cioè sulle misure da istituire dopo il 30 ottobre, alla sua scadenza.
"E' vero che siamo una minoranza -spiega Gigi Ontanetti di Fucina per la Nonviolenza- ma quanto qualificata sul tema della marginalità. Nessuno più di noi, crediamo, conosce la vita, i problemi, le strategie anche illegali di sopravvivenza, le contraddizioni gravi delle persone che si trovano o sono sospinte ai margini della società. La nostra conoscenza e competenza deriva dal fatto che molti di noi vivono se non proprio dentro quei mondi certamente a contatto diretto.

Noi conosciamo nomi, volti, abitudini, sofferenze e soprusi subiti e anche fatti. E soprattutto ci spendiamo a volte con incredibile tenacia, grande investimento di energie e creatività per aprire insieme a loro aspri percorsi di integrazione che molte volte sono coronati da successo e non di rado hanno alimentato politiche positive a volte restano a livello di tentativi che potranno essere ripresi correggendo gli errori e con più mezzi e quindi con maggiore successo. Tutto questo voi lo sapete perché non di rado le nostre esperienze di integrazione sono attuate con la collaborazione istituzionale.

Lo sappiamo, la stragrande maggioranza della popolazione chiede azioni repressive perché si sente minacciata, la paura ha vinto sulla capacità di rispondere con strumenti democratici. E' una maggioranza che protesta senza alzare un dito per cercar di capire e tanto meno per contribuire a risolvere positivamente i problemi. Vuole la soluzione facile a problemi dannatamente difficili. Anche la tramvia ha la sua maggioranza protestatoria per i disagi dei cantieri.

Ma non vi sognate di chiuderli".

Provvedimenti per affrontare le questioni lavavetri, parcheggiatori e ambulanti abusivi, punkabbestia, schiamazzi, molestie, ubriachezza, assunzione di stupefacenti in pubblico, prostituzione.
Alleanza Nazionale presenta il proprio Progetto per la Sicurezza annunciando una serie di manifestazioni che sotto l’insegna “In piazza a difendere la legalità” vedranno il partito scendere in piazza a fianco alla gente in tutti quei quartieri e quelle strade dove l’emergenza legalità e sicurezza richiedono un intervento tempestivo ed una presa in carico seria e ed urgente.

“Partiremo da piazza Santo Spirito il prossimo 24 settembre e toccheremo ogni mese una strada, una piazza, una zona dove i cittadini chiedono maggior sicurezza – hanno spiegato il Presidente provinciale di AN e consigliere provinciale Nicola Nascosti; il Vice Presidente provinciale di AN e Vice Presidente del Consiglio provinciale Guido Sensi; il Presidente provinciale di Azione Giovani Francesco Torselli e Vincenzo Angelini, membro dell’esecutivo provinciale di AN – e raggiungeremo ogni quartiere della città ed ogni paese della Provincia dove esistono situazioni di diffusa illegalità da porre sotto la luce dei riflettori elevandole da problema di pochi a problema di tutti.

Recenti studi statistici sulla criminalità infatti, hanno evidenziato come la Toscana e Firenze in particolare hanno visto aumentare in modo consistente il numero dei reati. Oltre un terzo dei reati denunciati in Toscana avviene nel territorio fiorentino, e Firenze è la capolista nella classifica dei reati ogni 100.000 abitanti. La cittadinanza vede sempre di più aumentare il suo senso di insicurezza ed illegalità diffusa: piazze, strade e monumenti, servizi pubblici, vaste aree urbane sono abbandonate a se stesse tanto che pare che in tali luoghi, la legge non sia più quella italiana ma quella della criminalità.

Tanti cittadini ed associazioni hanno preso coscienza di questa pericolosa deriva illegale denunciando con forza il malessere diffuso, ma le loro richieste restano sempre più inascoltate, soggette a provvedimenti sporadici e non risolutivi. Non ci lasceremo certo abbagliare dal flash momentaneo di un Sindaco che si è improvvisamente auto proclamato paladino della sicurezza e legalità. Non è con gli slogan e le interviste sui giornali che si garantisce la sicurezza. Un Sindaco che ad oggi non ha più nemmeno una maggioranza reale che lo sostiene.

Un Sindaco che ogni anno impegna 10 milioni di euro per il mantenimento dei campi nomadi. Un conto sono le chiacchiere e le folgorazioni estemporanee di Domenici, che ricordiamo governa la città da ormai dieci anni, e che tardivamente si è accorto di problemi che i cittadini denunciano da tempo, altra storia è avere una cultura seria, radicata e credibile inserita a pieno titolo all’interno del proprio patrimonio culturale e politico che garantisca non la sicurezza slogan, ma la sicurezza vera.

Non è un Sindaco come Domenici che può garantire realmente la sicurezza e legalità a Firenze. Alleanza Nazionale vuole dare forza e visibilità politica alle richieste di legalità e sicurezza provenienti dalla cittadinanza, dalle categorie commerciali e dai ceti popolari più esposti al rischio illegalità. Non c’è sicurezza senza legalità, Non c’è integrazione senza sicurezza, Non c’è accoglienza senza rispetto delle regole: queste le parole d’ordine che Alleanza Nazionale porterà in piazza.

Questo il leit motiv della campagna di Alleanza Nazionale di Firenze per la sicurezza. Scenderemo in mezzo alla gente, senza simboli di partito ma sventolando unicamente la bandiera nazionale per richiedere con forza il rispetto delle leggi italiane, per riconfermare che non devono esistere zone “senza legge”. E soprattutto che non può esistere sicurezza senza legalità.

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