Nuova filiale fiorentina per la BCF

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 maggio 2007 19:36
Nuova filiale fiorentina per la BCF

5 maggio 2007- La Banca del Chianti Fiorentino ha fatto tris. Oggi, sabato 5 maggio, è stata infatti inaugurata la terza filiale che la BCF, la banca “dall’aria aperta” come ama definirsi, ha aperto a Firenze. La sede dei nuovi uffici dell'istituto di credito chiantigiano, che saranno operativi da lunedì prossimo (7 maggio) sono in via Gordigiani, angolo via Circondaria, nel Quartiere 5. «Si tratta – ha commentato il direttore generale dell’istituto di credito, Andrea Bianchi – di un ulteriore importante elemento di quella strategia che noi definiamo “a dimensione di Quartiere” messa in atto a partire dagli anni Novanta quando l’interesse della Banca del Chianti Fiorentino per l’area urbana fiorentina si concretizzò con l’apertura della filiale di Scandicci».

L’approdo a Firenze avviene dieci anni fa. È nel 1998 che la BCF apre la sua prima filiale a Firenze, in via Antonio del Pollaiolo, nell’area sud ovest. Nel 2003 viene aperta la seconda filiale fiorentina, nell’area sud est, in lungarno Ferrucci, nel Quartiere 3. «Abbiamo scelto come riferimento territoriale la realtà del Quartiere – continua il direttore Andrea Bianchi – in quanto con la sua coesione sociale rappresenta, piuttosto che l’intera città, una continuità con il contesto storico di riferimento delle comunità locali in cui la Banca di Credito Cooperativo storicamente opera».

La BCF è una piccola banca a dimensione di cliente e di socio. Come ha sottolineato il direttore della filiale di via Gordigiani, Alessandro Nesi. «Non è difficile accorgersi – ha detto - che si tratta di una Banca diversa dalle banche tradizionali: è una banca locale, abituata a lavorare quotidianamente in collaborazione con il quartiere ed i suoi abitanti, rispondendo alle loro esigenze con la sicurezza di una banca nazionale, che le deriva dall’appartenenza al gruppo del Credito Cooperativo.

Ma è soprattutto una banca cooperativa, quindi “fatta” dai Soci, che ad oggi sono oltre 2mila ed è una banca Solidale, che sostiene iniziative a supporto delle piccole imprese artigiane e professionali, dei giovani, del lavoro dipendente e dei ceti più deboli. Un esempio concreto ne sono le “Obbligazioni Etiche”, per essere solidali senza rinunciare ad un ottimo rendimento per i propri risparmi».
Dunque, è con questo spirito che la BCF si accinge ad aprire la sua tredicesima filiale (la terza fiorentina) ed a proseguire in questa sua logica di relazione con i cittadini e le istituzioni del Quartiere.

La nuova filiale di via Gordigiani avrà ampi e funzionali locali e potrà contare su personale di elevata professionalità che ha già maturato lunga esperienza all’interno della Cooperativa di Credito.

Come per il vino, l’elemento principe del territorio che rappresenta, il 2006 per la Banca del Chianti Fiorentino di San Casciano Val di Pesa (FI), è stata una buona annata. Ad iniziare dal patrimonio che è arrivato a sfiorare 70 milioni di euro. A dirlo sono i numeri del bilancio che domani (domenica 6 maggio) i quasi 2mila soci della banca, cresciuti di 303 unità (+18%), saranno chiamati ad approvare nell’assemblea annuale dove si svolgeranno anche le elezioni per il rinnovo delle cariche sociali.

La BCF, la “banca dall’aria aperta” come ama definirsi, ha visto il 2006 chiudersi con un utile d’esercizio di 5.237.385 di euro, +8.1% rispetto al 2005. Anche nel 2006 la BCF ha visto crescere il totale dell’attivo, che passa da 479,1 a 539,0 milioni di euro (+12,5%). Cresciuta la raccolta diretta (+13,5%) che al 31 dicembre 2006 ha superato ha superato i 460 milioni; sono aumentati anche gli impieghi destinati dalla BCF alla clientela passati dai 313 milioni di euro del 2005 ai 368 del 2006 (+17%).
«Ritengo che la BCF abbia avuto il grande merito – dice Andrea Bianchi, direttore generale della BCF - di aver svolto efficacemente un ruolo anticongiunturale per l’economia del territorio su cui opera.

Negli ultimi cinque anni la Banca si è assunta, con grande senso di responsabilità, tutti i rischi del sostenere le famiglie e le imprese in temporanea difficoltà e ha avuto un forte ruolo nel recupero dell’economia del Chianti. Il valore di una banca locale sta prima di tutto in un portafoglio di impieghi che oggi è di circa 400 milioni di euro. In questi cinque anni di stagnazione il portafoglio crediti della BCF è pressoché raddoppiato e le significative quote di mercato catturate alla concorrenza sugli impieghi non sono andate a scapito del profilo gestionale di rischiosità.

Il rapporto fra sofferenze nette e totale impieghi si è mantenuto su livelli contenuti fino a raggiungere, negli ultimi due anni, misure inferiori all’1%. In particolare lo 0,74% nel 2006».
Cresciuta da un punto di vista finanziario, la Banca si anche allargata sul territorio. La rete sportelli si è ampliata: il numero delle filiali è giunto a quota 13 compresa la neo arrivata nel Quartiere 5, la terza filiale fiorentina - la quarta dell’area metropolitana - se si considera Scandicci, in via Gordigiani (angolo via Circondaria) a Firenze.

Alla fine del 2006 la Banca contava su 96 collaboratori, con una età media di 39 anni, equamente suddivisi tra uomini (50) e donne (46). Rispetto all’anno precedente l’occupazione è cresciuta del 3,2%. Ai collaboratori, la Banca ha destinato nel 2006 oltre 5.690 ore di formazione ed addestramento che hanno coinvolto tutto il personale.
«Se si parla di ‘banca’ e ‘territorio’ – continua Bianchi – non vi è dubbio che gli ultimi, per la Banca del Chianti Fiorentino, siano stati anni di crescita, sia in termini di espansione, sia di penetrazione.

L’approccio strategico adottato è stato quello di mantenere e di sviluppare il riferimento ad un territorio, il Chianti fiorentino, sempre più rappresentativo sia dell’area tipicamente chiantigiana (da San Casciano verso sud, fino a Barberino Val d’Elsa), sia di quella fiorentina (da San Casciano verso nord, fino a Scandicci e ad alcuni quartieri di Firenze). Due zone che si dimostrano ogni giorno più sinergiche e complementari tra loro». Nel 2006 gli investimenti per interventi a favore delle comunità locali, associazioni sportive, religiose e culturali, enti, manifestazioni e per la mutualità sono stati 1.465.741 euro.

Di questi il 41%, 598.892 euro (+19,26% rispetto al 2005) è andato per sport giovanile ed educazione, cultura e scuola, assistenza e solidarietà, sostegno e promozione economie locali. Un impegno concreto dalla BCF nei confronti del territorio sottolineato anche da alcuni progetti di particolare rilievo.

PMI tra sviluppo, innovazione e finanza agevolata
In questo ambito non è mancato il sostegno al progetto “Sambuca 2000-2010”, che ha come obiettivo la riqualificazione del locale distretto artigianale- Eurochianti.

Con riferimento all’attenzione della Banca per lo sviluppo del territorio, va ricordata l’attività svolta da Eurochianti, società consortile partecipata dalla BCF stessa che annovera anche un proprio rappresentante nel cda, che indirizza e gestisce per l’area chiantigiana finanziamenti comunitari. Collegata all’impegno verso le pmi, l’adesione della BCF al progetto di formazione “Trio”, progetto per la formazione via web.

Chianti, nuova fonte di energia
La tutela e la valorizzazione di un territorio passano anche attraverso il corretto uso delle risorse e dell’energia.

Per questo la BCF ha stipulato con Legambiente un’apposita convenzione che vuole contribuire alla diffusione dell’utilizzo sul territorio di impianti solari, fotovoltaici, eolici, geotermici ed a biomasse e al tempo stesso creare un sistema di sostegno di ordine tecnico e finanziario per diffondere sensibilità in tema di risparmio energetico. L’accordo offre l’opportunità di erogare finanziamenti di importo unitario fino a 150 mila euro a condizioni di particolare favore.

Bit, la banca per l’investimento sul territorio
Accompagnare e sostenere quei progetti di sviluppo del territorio che coniugano economia locale, cultura, identità e rispetto ambientale: è questo il presupposto che ha dato vita a “Bit”, la nuova finanziaria verde del Credito Cooperativo.

Obiettivo di Bit, Banca per l’Investimento sul Territorio, è diventare il centro di competenza del movimento per le tre A: Agricoltura, Agroalimentare, Ambiente.

I consorzi del vino e dell’olio
Nel corso del 2006 sono stati organizzati incontri mirati con i principali Consorzi di produzione di Vino e Olio del territorio. In particolare con il Consorzio del Chianti Classico è stato messo a punto un progetto per il rimborso da parte della BCF delle spese relative alle analisi chimiche che le aziende devono sostenere per l’iscrizione alla DOP dell’Olio, nonché l’approntamento di linee di finanziamento agevolato dedicate ad interventi mirati, a cominciare dal reimpianto dei vigneti.

Finanza etica: “Fai una buona (obblig)azione”
Particolare rilevanza hanno assunto tre significativi progetti a forte valenza etica: il Microcredito nel Quartiere 4 di Firenze, la realizzazione di una Banca dei Cereali in Ciad, promossa dalla comunità di Tavarnelle Val di Pesa, e la Qualità dei Servizi per la Salute della Misericordia San Casciano.

Il progetto “Microcredito” nasce per concedere microprestiti finalizzati alla protezione sociale (salute, eventi del ciclo di vita della famiglia, inserimento abitativo) ed alla promozione di micro-attività lavorative. La “Banca dei Cereali in Ciad” è una iniziativa di cooperazione internazionale che coinvolge parrocchia, Caritas, Comunale e Misericordia di Tavarnelle e da alcuni anni anche la BCF. Il progetto "Qualità dei servizi per la salute" è una iniziativa promossa dalla Misericordia di San Casciano per assicurare ai propri poliambulatori una dotazione sempre più qualificata di attrezzature diagnostiche ed adeguare il parco autoambulanze.

Tramite la sottoscrizione dei tre protocolli dei singoli progetti, la BCF ha dato il via alla realizzazione di una innovativa offerta di ‘obbligazioni etiche’. Con lo slogan "Fai una buona (obblig)azione" sono state predisposte tre distinte emissioni di obbligazioni a tre anni, con decorrenza 1 gennaio 2007, caratterizzate da un tasso fisso lordo del 4% del quale il sottoscrittore si impegna a cedere lo 0,5% a favore del progetto dei tre che desidera sostenere.

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