SensibilmenteEROS: domani (alle ore 22) nella Piazzetta Idone di Forte Dei Marmi Le cattedrali erotiche

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 agosto 2006 09:55
SensibilmenteEROS: domani (alle ore 22) nella Piazzetta Idone di Forte Dei Marmi <I>Le cattedrali erotiche</I>

Si inaugura Sabato 5 Agosto alle ore 22 nella Piazzetta Idone, in via Idone nel centro commerciale di Forte Dei Marmi, con il Patrocinio dell’Amministrazione Comunale, la rassegna “FORTE, forte Arte” a cura di Paolo Pratali. L’iniziativa sottotitolata “Le cattedrali erotiche” somma le sculture dell’italo-americano Andrea Grassi & gli slang virtuali di Robert Mapplethorpe. La mostra versiliese, inserita nell’ambito del Festival dell’Arte “sensibilmente EROS” che si tiene in questi giorni a Carrara, presenterà, nei giorni successivi alla vernice, alcuni interessanti ospiti come la stilista di moda Alessia Berruti, il performer Sergio Mazzanti, la modella orafa Eleonora Sabatini, il cantautore scrittore Claudio Gabelloni, l’enologo Klaus Johann Reimitz dell’Azienda Vinicola Montevertine di Radda in Chianti che accompagna con la degustazione dei loro preziosi vini le inaugurazioni della kermesse sensuale.
Andrea Grassi ritorna con una considerevole esposizione, dopo l’ultima personale di Pietrasanta tenutasi un paio d’anni fa, a confidare con il pubblico versiliese; presentando una decina di opere tra sculture grandi, medie e piccole che raccontano, l’immaginario erotico dell’artista che vive a Camaiore, e che lavora a nella piccola Atene versiliese.
È nato nel 1938 a Massa ed è stato allievo dello scultore meneghino Carlo Sergio Signori (già autore del monumento ai Fratelli Roselli e a Gaetano Bresci) frequentando poi, successivamente le Accademie di Carrara, di Milano e di Parigi.

Dopo aver vissuto molti anni tra Los Angeles e New York decise di far ritorno in Italia e attualmente è Docente di scultura all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Come recitano le sue biografie gli impegni plastici costruiti decorano i paesaggi di mezzo mondo, sia per gli acquisti interpretati da lungimiranti collezionisti, sia per aver partecipato a numerosi simposi nei posti più lontani della terra.
Andrea da sempre è legato a tutto ciò che è pulsione immaginaria e di conseguenza la dimensione umana si sposa bene con le strategie suggerite dall’eros.

Le sue interpretazioni creative contemplano l’uso di frammenti sensuali che si mostrano nelle forme più esplicite, od in quelle velate da una sorta di col trina nebbiosa dal gusto metaforico; comunque sia l’artista italo-americano riesce a stimolare la nostra curiosità indirizzandoci, attraverso gli slang intrinseci nei territori inaccessibili del suo mondo interiore.
Più famoso e universalmente conosciuto è il fotografo americano Robert Mapplethorpe che è deceduto circa 17 anni al termine di un calvario carico di innumerevoli sofferenze.
Il fotografo americano nato nel 1946 fu incoraggiato dal curatore della sezione grafica di stampa e fotografia Metropolitan Museum, John McKendry nel 1971.

Sostenuto nei suo lavoro dal collezionista Sam Wagstaff, Mapplethorpe diventa presto l'enfant terrible della scena culturale di New York, pubblicando le sue immagini shock del mondo gay.
Tra il 1980 e il 1982 ritrae ripetutamente la campionessa di Body Building Lisa Lyon. Negli anni Ottanta le sue fotografie sono esposte - spesso censurate e persino ritirate con l'intervento della polizia - nei più grandi musei e gallerie d'arte di tutto il mondo. Numerosi sono i libri monografici (alcuni postumi) tra cui: Lady, Lisa Lyon con un'introduzione di Bruce Chatwin, A Season in Hell (Una stagione all'inferno) sul testo di Arthur Rimbaud, Black Book (Libro nero), presentato da Ntozake Shange e Flowers (Fiori) con una dedica di Patti Smith.
Malato di Aids, Robert Mapplethorpe si spegne nel marzo del 1989 nel New England Deaconess Hospital di Boston.
A Mapplethorpe piacevano i poètes maudits dell'Ottocento francese, Baudelaire, Verlaine, Mallarmé e soprattutto Rimbaud, di cui ha voluto illustrare, con una serie di straordinarie fotografie, il testo disperato di Una stagione all'inferno, rappresentando se stesso in veste di diavolo con le corna.

Cresciuto nella cultura pop newyorchese capeggiata da Andy Warhol, Mapplethorpe è un eccezionale testimone del suo tempo e della sua generazione che vedeva nell'anarchia e nella rivoluzione sessuale l'unico modo per scardinare le difese della società borghese degli anni Settanta. Oggi il suo ruolo preminente nella storia della fotografia del XX secolo è fuori discussione. La sua immensa produzione lasciata in eredità alla Fondazione Robert Mapplethorpe comprende nudi, ritratti, erotica, fiori e nature morte, tutti fotografati con la medesima cristallina perfezione.

Robert Mapplethorpe esprime la classicità che lo avvicina alla grande arte rinascimentale, sicuramente alla plasticità della pittura di Michelangelo. Una ammirazione per le forme di vita che comprende anche le diversità e le trasgressioni che componevano l’arte di Mapplerthorpe, ma che nei lavori vengono sublimate, quasi trascese.
Del fotografo americano saranno presentate due mostre: la prima sui ritratti femminili, la seconda a partire dal 12 Agosto sugli autoritratti e sui nudi maschili.

All’interno dei negozi del Centro Commerciale di Piazzetta Idone si potranno osservare immagini censurate.
Sempre Sabato 12 agosto alle 22 sarà presentata la cartella di multipli grafici “Ce cul n’est pas un cul” costruita da Paolo Pratali (Art Director Akio Takemoto) che raccoglie le creatività di ben 27 artisti fra cui: Miguel Ausili, Vittore Baroni, Michele Benedetto, Giorgio Bolgioni, Alessia Berruti, Miki Carone, Fulvio Colangelo, Gabriella Compareti, Gian Luca Cupisti, Concetta De Pasquale, Marcello Diotallevi, Andrea Fagioli, Emanuela Fuccecchi, Andrea Grassi, Stefano Grattarola, Gruppo Sinestetico (Albertin, Perseghin, Sassu, Scordo), Iginio Iurilli, Bruno Larini, Sergio Mazzanti, Patty Nicoli, Stefano Paolicchi, Marina Parentela, Vieri Parenti, Luigi Pecci, Massimo Ruiu, Eleonora Sabatini, Giuseppe Sylos Labini.

INFORMAZIONI – 393.3564268 – ateliermostre@libero.it – iniziativa organizzata da ateliermostre – Piazza Alberica 5 – 54033 Cararara

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