Tutto il piacere della vita ai tempi dei faraoni in una singolare kermesse di profumi, sapori, musiche, danze e “arte” della bellezza

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 settembre 2005 22:33
Tutto il piacere della vita ai tempi dei faraoni in una singolare kermesse di profumi, sapori, musiche, danze e “arte” della bellezza

Firenze, 22 settembre 2005- Un tuffo nella quotidianità di Nefertiti e Ramesse III: è quello che offrirà “I CINQUE SENSI, Il piacere della vita nell’antico Egitto”, l’evento culturale promosso da Museo Archeologico Nazionale di Firenze – Sezione Egizia e Aboca Museum in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio dedicate quest’anno proprio alla cultura del vivere.

Realizzato con la cura e il coordinamento dell’associazione culturale Arte-mide e in collaborazione con Regione Toscana e Consorzio Produttori Farro della Garfagnana, l’evento (ad ingresso libero) si svolgerà domenica 25 settembre dalle ore 17:00 nella splendida cornice del giardino mediceo di Palazzo della Crocetta, sede del Museo Archeologico, trasformato ad inizio novecento (con la ricostruzione pietra su pietra di singole tombe etrusche smontate nelle sedi originarie) in un vero e proprio museo en plein air, solitamente inaccessibile al pubblico (ingresso da Via della Colonna).

Un vero e proprio viaggio nel tempo alla scoperta dell’universo sensoriale del popolo egizio studiato, ma soprattutto osservato, nei suoi aspetti più intimi e quotidiani: la cura della bellezza e dell’igiene, l’alimentazione, la musica e la danza.

“Una manifestazione alternativa che abbiamo scelto d’organizzare per valorizzare la collezione egizia del Museo Archeologico (seconda in Italia solo a quella di Torino, anche se spesso poco conosciuta), per promuovere due interessanti mostre allestite l’una all’Archeologico (Cibi e sapori nel mondo antico), l’altra all’Aboca Museum di Sansepolcro (Igiene e bellezza nell’antico Egitto.

L’altra dimensione del sapere) e per far conoscere un aspetto inconsueto della civiltà egizia attraverso un affascinante (e divertente) percorso sensoriale” spiega Giuseppina Carlotta Cianferoni, Soprintendente Reggente per i Beni Archeologici della Toscana.

“Un breve incontro che ci consentirà di ritrovare, seppur in frammenti, la ricchezza e la raffinatezza di una civiltà così legata alla bellezza, alla grazia e al benessere del corpo da non poterne fare a meno neppure dopo la morte, nonché di comprendere l’alto livello di conoscenza raggiunto e concretizzato dagli Egizi in prodotti naturali ancora oggi scientificamente validi e capaci di regalarci sensazioni profonde ed originali” aggiunge Valentino Mercati, Presidente di Aboca S.p.A.

Una presentazione scientifico-didattica, curata da Mercati e da Maria Cristina Guidotti, Direttore della Sezione Egizia del Museo Archeologico di Firenze, introdurrà all’universo sensoriale dell’antico Egitto i visitatori che potranno poi trasformarsi in faraoni e regine e prendere parte a performances e dimostrazioni legate ad olfatto, tatto, vista, gusto e udito.

Negli angoli dedicati a vista, tatto ed olfatto sarà possibile provare oli profumati per il corpo come il Metopion, il Myrtinum e il Rhodinon, esfolianti all’alabastro e creme effetto lifting, odorare il Kyphi di Ramesse III (un profumo per ambienti dall’aroma così soave e salubre che si diceva ”purificasse l’aria e il corpo e sciogliesse le tristezze e la tensione delle preoccupazioni quotidiane”) ed infine farsi truccare con polveri d’ocra, rosate per il viso e rosse per le labbra.

Cosmetici completamente naturali, ancora oggi efficaci e sicuri, sperimentati e prodotti nei laboratori di Aboca S.p.A. seguendo le antiche ricette tramandate dal papiro Ebers (papiro medico con 877 formulazioni, 1480 a.C. circa) e da Dioscoride (I sec.d.C., autore del celebre trattato di botanica medica e farmacologia “De materia medica”) o elaborando i risultati delle analisi chimiche effettuate sui contenitori per cosmetici rinvenuti negli scavi.

Il palato sarà soddisfatto nell’angolo del gusto dal Consorzio Produttori Farro della Garfagnana che, grazie ai risultati raggiunti dagli studiosi nell’analisi dei reperti e dei dipinti rinvenuti nelle tombe, sarà in grado d’imbandire una tipica mensa egiziana.

In menu: focaccine di farro e fichi, farro e noci, farro e uva passa, insalata di farro con formaggio, lenticchie, piselli, ceci, cetrioli, cipolla, aglio e lattuga, focaccine con miele, focaccine con olive nere e verdi e, naturalmente, birra di farro.

La compagnia fiorentina delle Danzatrici di Iside, da anni impegnata in un lavoro di archeologia sperimentale applicata alla danza e allo spettacolo, porterà in scena la musica, gli inni e le danze di una processione in onore della dea Hathor, rappresentata così come doveva svolgersi nel Nuovo Regno grazie allo studio dei passi e delle scene coreografiche rinvenuti in incisioni e dipinti.

A conclusione una visita alle sale di “Cibi e Sapori nel mondo antico”, aperta gratuitamente per l’occasione.

Per ulteriori e successivi approfondimenti sul tema due sono gli appuntamenti assolutamente da non perdere: la mostra appena citata (fino al 15 gennaio 2006) e la mostra “Igiene e bellezza nell’antico Egitto.

L’altra dimensione del sapere” (Aboca Museum, Sansepolcro, Arezzo, fino al 31 maggio 2006).

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