Bertrand Lavier al Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato dal 14 novembre 2004 al 6 febbraio 2005

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 ottobre 2004 18:44
Bertrand Lavier al Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato dal 14 novembre 2004 al 6 febbraio 2005

Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci presenta una nuova mostra dedicata all’opera di Bertrand Lavier, dopo la grande personale all’ARC Musée d’Art moderne de la Ville de Paris nel 2002. L’evento espositivo di Prato è stato reso possibile grazie al contributo di ASM S.p.A e Gruppo Consiag, principali sponsor della manifestazione, con il sostegno di AFAA, Association Française d'Action Artistique - Ministère des Affaires étrangèrs ed è stato promosso da: Comune di Prato, Cariprato S.p.A., Famiglia Pecci, Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, Unione Industriale Pratese, in collaborazione con: Ambasciata di Francia in Italia, Regione Toscana, Provincia di Prato.

L’artista, nato a Châtillon-sur-Seine nel 1949, vive e lavora tra Parigi e Aignay-le-Duc, presso Digione.

Ha esposto in mostre personali a partire dal 1973, alla Kunsthalle di Berna nel 1984, al Rijksmuseum Kröller-Müller di Otterlo nel 1987, a Le Consortium di Digione nel 1988, al Centre Georges Pompidou di Parigi nel 1991, al Moderner Kunst Stiftung Ludwig di Vienna nel 1992, al Castello di Rivoli nel 1996, al Museum of Contemporary Art di San Diego nel 1999, al Musée d’Art moderne et Contemporain di Ginevra nel 2001. Ha inoltre partecipato a rassegne internazionali come la Biennale di Parigi del 1971 e 1985, la Biennale di Venezia del 1976, 1993 e 1997, Documenta di Kassel del 1982 e 1987, la Biennale di Sydney del 1982, 1986 e 1992, la Biennale di Valencia e la Biennale di Lione nel 2003.

Tra le ultime esposizioni collettive ricordiamo Playlist al Palais de Tokyo di Parigi nel 2004.
Il suo lavoro è un ripensamento critico della tradizione del ready-made, dell’oggetto comune presentato in veste d’opera d’arte. Nei primi anni '80 la scelta di presentare oggetti comuni interamenti ricoperti di dense pennellate di pittura acrilica inaugura una svolta decisiva nel suo lavoro e consacra Lavier alla notorietà internazionale. Altrettanto interesse suscitano le opere costituite da oggetti sovrapposti, nate dal confronto volutamente provocatorio tra il linguaggio aulico della scultura e il mondo delle forme anonime degli oggetti.
Con grande lucidità e consapevolezza, oltre ad un certo senso della sovversione frammista a spirito ludico, Lavier tende a perturbare la nostra percezione dell’arte e del reale, creando quelle che chiama “zone di turbolenza” o d’incontro inatteso e incongruo.

L’artista mina le certezze e stimola la visione dello spettatore, ma riflette altresì sulla stessa pratica artistica, indagandone i processi di attribuzione di valore e la loro legittimità.

La mostra di Prato, curata da Daniel Soutif e Stefano Pezzato, ripercorre la straordinaria produzione dell’artista a partire da opere storiche come le famose “sovrapposizioni” di mobili e oggetti d’arredamento operate da Lavier negli anni ‘80, la serie Cabinet de design (1985-2001), che reinterpreta e combina oggetti firmati di interior design, e Mobymatic (1993), esempio di inversione del concetto duchampiano di ready-made nel ready-distroyed.

In tali lavori, infatti, oggetti molto particolari sono scelti in base alla loro difficile unione, ponendo proprio attenzione sulle dissonanze delle forme e dei colori.
Saranno inoltre presentate, per la prima volta in Italia, la serie aggiornata Walt Disney Productions (1984-2002) direttamente ispirata ai fumetti, la grandiosa opera Lothar (1999) realizzata con un pilone elettrico distrutto dalla tempesta del 31 dicembre 1999, la serie fotografica Harcourt/Grévin (2002) e Nautiraid (2002), ricostruzione con tecnica archeologica di un grande oggetto comune.

Infine, per l’occasione, saranno esposte opere nuove come la serie dei Neons (2003-2004) e dei Tableaux d’ameublement (2004) e una vera Ferrari 308 GTB, rielaborata dall’artista come “oggetto dipinto".

Orari: lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì 12.00-19.00; sabato, domenica e festivi 10.00-19.00; chiusura: tutti i martedì, 24 dicembre pomeriggio, 25 dicembre, 1 gennaio mattina.

Tariffe: (biglietto unico Mostra Bertrand Lavier + Collezione Permanente) intero: € 5,00; ridotto: € 4,00; gruppi min.

15 persone: € 4,00 cad.

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