Via libera della giunta alla finanza di progetto per-la realizzazione delle linee 2 e 3 e per la gestione dell'intera rete della tramvia
Telepass: la giunta parla di periodo sperimentale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 settembre 2003 21:24
Via libera della giunta alla finanza di progetto per-la realizzazione delle linee 2 e 3 e per la gestione dell'intera rete della tramvia<BR>Telepass: la giunta parla di periodo sperimentale

Il sistema tramviario fiorentino comprende tre linee a cui si aggiungono alcune diramazioni e prolungamenti.
La prima linea collegherà Santa Maria Novella a Scandicci (7 chilometri e 600 metri, 13 fermate per ciascuna direzione di marcia più i due terminal). I lavori inizieranno entro il 2003 per terminare nel 2007. Il costo dell'opera si attesta su 169.448.221 euro di cui 73.812.020 stanziati dal Ministero dei Trasporti, 33.053.241 euro provenienti dalla Tav nel quadro dell'accordo per il nodo fiorentino dell'Alta velocità e il resto (quasi 62.582.960 euro) messo a disposizione dai comuni di Firenze e Scandicci.

La seconda linea (7,5 chilometri circa con 19 fermate) collegherà Peretola a piazza Libertà attraverso il centro storico. Il primo lotto della terza linea collegherà Careggi con la Fortezza da Basso (viale Strozzi) su un percorso di 4,5 chilometri e 9 fermate. Il costo complessivo è di 280 milioni di euro di cui 146 stanziati dai privati e il resto dal Ministero. In totale si tratta di una ventina di chilometri di tramvia. E' in corso di progettazione preliminare il secondo stralcio della terza linea per il quale è stato già chiesto un finanziamento al Ministero delle Infrastrutture.

In concreto si tratta del collegamento tra la Fortezza e Rovezzano via Campo di Marte (8 chilometri) e del prolungamento dai viali fino a Bagno a Ripoli via viale Europa (ulteriori 7 chilometri). In questo caso il costo previsto è di circa 212 milioni di euro: l'Amministrazione ha già presentato formale richiesta per un finanziamento statale pari a 177 milioni. Al termine dei lavori, quindi, la prima linea collegherà Scandicci con Rovezzano e la terza Careggi con Bagno a Ripoli. Altre ipotesi sono il prolungamento fino al Polo scientifico di Sesto Fiorentino, quello fino al Lotto Zero per arrivare a una rete di 40 chilometri.
"Con l'approvazione di oggi si chiude un percorso e al tempo stesso se ne avvia uno nuovo.

Si tratta di un passaggio fondamentale perché abbiamo la certezza che, qualunque cosa succeda, ci sarà un soggetto che realizzerà e gestirà il sistema tramviario fiorentino. O la Ratp, colosso francese proponente della finanza di progetto, oppure chi vincerà la gara. Con la procedura del Project financing abbiamo garantito la realizzazione della tramvia". E' questo il commento del vicesindaco Giuseppe Matulli e degli assessori all'urbanistica Gianni Biagi e al Project financing Simone Tani presenti alla conferenza stampa insieme al sindaco Leonardo Domenici, all'assessore alla mobilità Vincenzo Bugliani, al sindaco di Scandicci Giovanni Doddoli e al presidente dell'Ataf Aldo Frangioni.

Oggi pomeriggio la giunta comunale darà infatti il via libera alla finanza di progetto per la realizzazione delle linee 2 e 3 e per la gestione dell'intero sistema tranviaria. "Abbiamo rispettato gli impegni presi a novembre con il governo, entro la fine dell'anno infatti avremo compiuto tutti gli atti necessari per avere la certezza della realizzazione dell'opera iniziando proprio dal soggetto realizzatore" aggiungono vicesindaco e assessori. Potrà essere Ratp oppure il soggetto che eventualmente si aggiudicherà la gara.

Gara che, rispetto al Project financing "Firenze Mobilità", si svolgerà con una procedura molto più snella visto che la normativa è stata modificata inserendo il diritto di prelazione da parte del proponente. Queste le tappe successive all'approvazione della delibera da parte della giunta: il 10 settembre verrà pubblicato il bando di preselezione dei soggetti per la gara. Gli interessati avranno 45 giorni di tempo per presentare una prima offerta. Il 30 ottobre partiranno le lettere di invito alla gara vera e propria e i soggetti avranno 45 giorni di tempo per presentare l'offerta definitiva.

L'obiettivo è chiudere la partita entro la fine dell'anno, arrivando a individuare il soggetto realizzatore dell'opera prima e gestore della tramvia in un secondo momento. La tabella di marcia prevede a primavera 2004 l'inizio della progettazione esecutiva ed entro Natale l'avvio dei lavori della seconda linea. Da questo momento scatteranno i cinque anni previsti per la realizzazione dell'intera rete che dovrà essere terminata nel 2009. "Questo progetto cambierà radicalmente l'organizzazione della città - spiegano Matulli, Biagi e Tani -.

Abbiamo lavorato per progettare il nuovo sistema a regime ma anche le fasi intermedie della realizzazione della rete tranviaria. L'Amministrazione comunale dovrà ripensare l'organizzazione del trasporto pubblico dando precise indicazioni ad Ataf o a chi gestirà il servizio in modo che il trasporto pubblico su gomma convogli passeggeri sul trasporto pubblico su ferro". Nel 2010, quando saranno a regime Alta velocità, che libererà i binari di superficie per il servizio metropolitano, e sistema tranviario le principali funzioni strategiche della città saranno servite dal trasporto pubblico su ferro con fermate nel raggio di 300 metri.

Sarà un sistema a rete, basato sull'intermodalità e articolato in una serie di luoghi di interscambio, esterni alla città storica, tra bus, tram e treni che contribuiranno alla riprogettazione del sistema delle periferie dando vita a nuove centralità urbane. Dal punto di vista societario, dopo l'individuazione del soggetto aggiudicatario dell'opera, verrà istituita una società di progetto che gestirà l'intera fase della realizzazione della rete tranviaria. In questa società saranno presenti la Ratp e le aziende associate (il pool vede la partecipazione di Alstom Transport, Alstom Trasport System, AnsaldoBreda, Ansaldo Trasporti Sistemi Ferroviari, Architecna Engineering, Baldassini&Tognozzi Costruzioni Generali, Ciet, Coestra, Consorzio Cooperative Costruzioni, Consorzio Toscano Costruzioni, Di.Cos, Sirti) e il Comune o una sua società partecipata.

Al momento che la rete tranviaria entrerà in servizio, la società di progetto sarà sostituita dalla società di gestione. Spetterà a questo soggetto, in cui sarà ovviamente presente Ratp (o comunque il soggetto che vincerà la gara del project), gestire per 30 anni l'intera rete. "E' la prima volta che la procedura del Project financing viene utilizzata per realizzare e gestire un'opera infrastrutturale su ferro" spiegano ancora vicesindaco e assessori. Il pacchetto prevede infatti la costruzione della seconda e terza linea e la gestione dell'intero sistema, compresa la prima linea, di cui stanno per iniziare i lavori.

In tutto si tratta di una ventina di chilometri che si traducono in un investimento totale di oltre 450 milioni di euro. Per quanto riguarda la seconda e la terza linea, il privato contribuisce con 146 milioni di euro. In questo modo le due linee, che richiedono un investimento di 280 milioni di euro, sono completamente finanziate. Restano invece da finanziare i prolungamenti e le diramazioni che porteranno a 40 i chilometri della rete. E' infatti in corso di progettazione preliminare il secondo lotto della terza linea che collegherà la Fortezza con Rovezzano via Campo di Marte (8 chilometri) e il prolungamento dai viali fino a Bagno a Ripoli (via viale Europa ulteriori 7 chilometri) e il cui costo stimato è di 212.068.000 euro.

"Abbiamo già chiesto al Ministero delle Infrastrutture un finanziamento di circa 177 milioni di euro per il secondo lotto della terza linea - aggiunge l'assessore Biagi - e la tramvia è inserita anche nelle opere della Legge Obiettivo e nell'Accordo Stato-Regione firmato ad aprile. Con il secondo lotto l'investimento sulla rete tranviaria supererà i 660 milioni di euro". Altre ipotesi allo studio sono il prolungamento fino al Polo scientifico universitario di Sesto Fiorentino, quello fino al Lotto Zero.

Per quanto riguarda la fase di costruzione della rete tranviaria, i cantieri comporteranno inevitabilmente disagi alla circolazione e aumenti dei costi per il trasporto pubblico locale su gomma. Proprio per individuare una gestione concordata di questa fase di transizione, l'8 agosto è stato siglato un protocollo tra Comune, Provincia di Firenze e Regione Toscana. L'intesa prevede il contributo economico di Regione e Provincia per coprire i maggiori costi, un intervento motivato dal ruolo strategico del sistema tranviario non solo per la città di Firenze ma anche per il territorio provinciale e per l'intera regione.
"Questo è un tassello fondamentale per la soluzione di problemi legati alla mobilità.

E' un passo particolarmente significativo per la trasformazione urbana già avviata, che non riguarda solo i confini comunali ma assume una connotazione di città metropolitana". Lo ha detto il sindaco Leonardo Domenici, aprendo la conferenza stampa di presentazione del project financing per la rete tranviaria fiorentina che si è tenuta stamani in Palazzo Vecchio. "Con questa operazione - ha sottolineato il sindaco - si conferma anche un aspetto essenziale della strategia del governo di questa città, impegnata ad attrarre e coinvolgere partner e soci di dimensione nazionale e internazionale, che investano sulla città e contribuiscano al suo sviluppo.

Stiamo ottenendo risultati importanti e anche questa operazione lo conferma". Il sindaco ha anche ribadito come la trasformazione in atto e la realizzazione di queste nuove opere cambierà non solo il volto della città, ma anche i nostri comportamenti e i nostri stili di vita, modificando il rapporto che i cittadini hanno con il trasporto pubblico e i mezzi privati. "Non siamo un'eccezione, tutte le grandi città hanno i nostri problemi - ha detto Domenici - ma noi stiamo dando risposte strutturali importanti, portando avanti uno sviluppo ambientalmente sostenibile con le nuove infrastrutture, dove sarà centrale l'integrazione tra gomma e ferro, ovvero tra bus, tranvia e treno metropolitano".

Il sindaco ha infine ringraziati tutti coloro che hanno lavorato per questo progetto "che è comunque solo all'inizio e che testimonia un approccio innovativo e diverso, che cambierà una realtà rimasta ferma da troppi danni".

"Sappiamo che con l'introduzione dei telepass andiamo incontro ad un periodo complesso, ma proprio per questo stiamo organizzando tutte le iniziative utili per eliminare al massimo i problemi ai cittadini. Il periodo sperimentale, che durerà almeno un mese, servirà proprio a capire quali sono i punti critici e a trovare le soluzioni e gli adattamenti necessari.

Inoltre, come già annunciato dall'assessore Bugliani, funzionerà un ufficio ad hoc e istituiremo un numero verde che fornirà tutte le informazioni tecniche". Con queste parole il sindaco Leonardo Domenici ha brevemente introdotto il tema dei telepass nella seduta di oggi della giunta comunale, che ha pienamente condiviso il metodo di lavoro indicato dallo stesso sindaco e dall'assessore Bugliani. "Stiamo proseguendo con gli incontri con le varie categorie e con le altre istituzioni, anche con la Prefettura - ha aggiunto l'assessore alla Mobilità - per coordinare e definire tutta la materia".

Bugliani ha anche illustrato alcune significative esperienze in atto in altre città italiane dove sono in funzione le porte telematiche. "A Roma per entrare nella ztl si pagano circa 330 euro l'anno, con un sistema di controllo che per ora è solo fotografico, perché ancora non hanno introdotto i telepass - ha spiegato l'assessore - A Siena i telepass sono gratis, ma per la sosta i residenti pagano 600 euro l'anno. A Perugia il costo è minore, ma pagano tutti senza eccezione, compresi i disabili; inoltre l'orario di divieto alla ztl, che va dalle 1 di notte alle 13, porta molti problemi".

"Questa iniziativa - ha ribadito il sindaco - sarà decisiva per la salvaguardia del centro e dei cittadini che lo abitano. Dopo la fase di assestamento, tutti potranno rendersi conto che si tratta di un'esperienza che porterà vantaggi alla preservazione della nostra delicatissima realtà urbana, alla difesa della residenza nel centro storico e delle realtà artigianali, commerciali e professionali nella ztl".

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