Le prime stime sull'andamento delle produzioni agricole toscane nel 1999

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 dicembre 1999 20:55
Le prime stime sull'andamento delle produzioni agricole toscane nel 1999

Una produzione regionale che complessivamente ammonta a circa 3.690 miliardi e che, in termini reali, cioe' a prezzi costanti, e' aumentata di circa il 3.4 per cento; ma anche un aumento che si traduce in una riduzione dell'1.3 per cento, se si ragiona in termini di prezzi correnti, visto la contrazione del valore di mercato registrata in alcuni comparti. Sono queste le prime stime sull'andamento delle produzioni agricole toscane nel 1999, elaborate dall'Istituto nazionale di economia agraria e dalla Regione, utilizzando per la prima volta i nuovi criteri contabili richiesti dall'Unione europea con il regolamento 2093/96.


"Criteri - spiega l'assessore all'agricoltura, Moreno Periccioli - che riservano all'agricoltura una piu' forte considerazione, perche' conteggiano dati prima non utilizzati come i servizi prestati agli agricoltori e i consumi intermedi, offrendo cosi' un quadro del settore piu' corrispondente alla realta'. Per quanto riguarda la Toscana, vanno senz'altro registrati gli aumenti, talvolta sensibili, delle produzioni, grazie al buon andamento climatico. Da questo punto di vista e' stata un'annata favorevole, anche se a questi incrementi hanno corrisposto diminuizioni dei prezzi e dei redditi, dovute in particolare alle difficolta' congiunturali del vino".
I dati 1999 segnalano anche un leggero incremento della superficie coltivata in Toscana (siamo a circa 762 mila ettari) e i risultati positivi del programma di incentivazione delle pratiche ecocompatibili (regolamento comunitario 2078/92), con un'erogazione di circa 120 miliardi.

Hanno incontrato il favore degli agricoltori soprattutto le misure rivolte alla riduzione di fertilizzanti e pesticidi e alla diffusione dell'agricoltura biologica (che ormai interessa piu' di 23 mila ettari).
Ecco alcune stime relative ai singoli comparti. Cerealicolo: aumenta la superficie seminata (+ 1.7 per cento), mentre diminuiscono leggermente le rese unitarie (annata sfavorevole del mais per la siccita' estiva). Prezzi in leggero aumento (cereali minori 3 per cento, frumento tenero 2 per cento, mais 0.5 per cento).
Colture industriali: la superficie interessata diminuisce del 10 per cento (barbabietola, girasole e colza si sono dovute ridimensionare sulla base delle quote comunitarie); rese buone, prezzi in dimuizione, tranne il tabacco (stazionario).
Patate e colture orticole: superfici in contrazione, rese in aumento, prezzi generalmente in calo.
Foraggi: andamento favorevole sia nelle superfici che nelle rese, grazie soprattutto all'autoproduzione delle aziende zootecniche che destinano piu' terreni alle necessita' delle proprie stalle.

Prezzi notevolmente inferiori rispetto a quelli della scorsa annata.
Floricoltura: produzione e prezzi in leggera crescita, nonostante la concorrenza dell'Italia del sud e di paesi stranieri.
Produzioni arboree: aumenta la superficie, anche in seguito all'entrata in produzione di nuovi oliveti e l'ulteriore espansione di vivai. Rese in aumento, grazie al positivo andamento climatico. Per l'uva si registra un incremento in quantita' (piu' 15 per cento), con produzioni di ottima qualita'.

Il mercato del vino e' pero' tendenzialmente al ribasso con una flessione di circa il 18 per cento. Quanto all'olivo, fa registrare una produzione in forte aumento (piu' 20 per cento), pur con una resa inferiore rispetto al 1998. Ottima la qualita', mentre i prezzi dovrebbero subire una diminuizione. I vivai sono in espansione, sia come superficie che come volume di produzione. Prezzi in costante aumento.
Zootecnia: bovini e ovini in leggera flessione, mentre rimangono stazionari suini, pollame e conigli.

Prezzi in lieve aumento, suini a parte (meno 5 per cento). La produzione di latte bovino risulta stazionaria, nonostante il lieve decremento delle vacche da latte, a dimostrazione di un migliore livello tecnologico delle nostre aziende, con la selezione di capi sempre piu' produttivi e un'alimentazione piu' adeguata.

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