Per Firenze il comunismo non è come fascismo e nazismo

Il Consiglio comunale, approvando una risoluzione di Sinistra Progetto Comune, ha detto no all'equiparazione delle tre dittature

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 febbraio 2020 14:27
Per Firenze il comunismo non è come fascismo e nazismo

"Il Parlamento europeo ha votato un atto con leggerezza, equiparando di fatto nazismo, fascismo e comunismo. In un Paese come l'Italia, ma non solo, una simile posizione risulta assolutamente incomprensibile, tanto è legata l'articolata storia del movimento delle lavoratrici e dei lavoratori alla storia della Resistenza, della Repubblica italiana e della Costituzione". Così Dmitrij Palagi e Antonella Bundu, che proseguono: "Il primo sindaco di Firenze del secondo dopoguerra – ricordano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune – è stato un comunista e la lotta di Liberazione dall'occupazione nazifascista ha visto un ruolo importante del movimento comunista.

La nostra risoluzione, approvata ieri, dopo aver già ricevuto parere favorevole in commissione, ha risposto a un appello diffuso, tra parti sociali e sindacali, a cui avevano aderito anche Camera del Lavoro e ANPI di Firenze.

Ringraziamo tutte le consigliere e i consiglieri – concludono Palagi e Bundu – che hanno sostenuto la nostra proposta, a partire dalla Presidente della Commissione 7".

Ecco il testo della risoluzione

Risoluzione N. 2019/00937

Soggetti proponenti: Antonella Bundu, Dmitrij Palagi

Oggetto: No all’equiparazione tra nazismo, fascismo e comunismo

IL CONSIGLIO COMUNALE

Considerato il comunicato della Presidenza e della Segreteria nazionali ANPI, del 22 settembre 2019, in cui si esprime «profonda preoccupazione per la recente risoluzione del Parlamento Europeo in cui si equiparano nazifascismo e comunismo, per altro in palese contrasto con la risoluzione antifascista, antinazista e antirazzista del 25 ottobre 2018»;

Considerato il comunicato della Presidenza nazionale dell’Arci, del 26 settembre 2019, in cui si definisce la succitata risoluzione del Parlamento europeo «un grave errore sia storico che politico»;

Considerato come il 3 ottobre 2019 l’assemblea generale della Camera del Lavoro di Firenze, all’unanimità, prima in Italia tra le Camere del Lavoro, abbia votato un Ordine del giorno in cui esprime forte preoccupazione per la succitata risoluzione «in cui di fatto si equipara fascismo e comunismo» e in cui chiede alla CGIL nazionale di attivarsi presso la CES per «un’azione di revisione della presa di posizione della UE»;

Considerato come il primo Sindaco eletto a Firenze dopo la Seconda guerra mondiale e la drammatica esperienza del regime fascista italiano sia stato Mario Fabiani, dirigente comunista italiano;

Considerato il ruolo delle comuniste e dei comunisti, tra le altre forze, all’interno della Resistenza di Firenze, Medaglia d’oro al valor militare per la sua Liberazione;

Considerato il ruolo avuto dal Partito Comunista Italiano nella formazione della democrazia repubblicana, nella stesura della Costituzione e nella vita democratica del XX secolo italiano;

Considerato il dramma della dittatura fascista vissuto dal nostro Paese;

Considerato come il movimento comunista sia una realtà eterogenea, nata nel XIX secolo e sviluppatasi in modi diversi in tutto il mondo, non senza laceranti divisioni interne;

Considerato come in Italia – e non solo – numerose realtà comuniste si siano sviluppate in nome di una presa di distanza dall’esperienza storica dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche;

Considerato come il fascismo e il nazismo in Europa identifichino esclusivamente esperienze storiche ben determinate anche sul piano istituzionale, con riferimento a Italia, Spagna e Germania;

Considerato come l’Unione Europea si vanti di essere un’istituzione importante per garantire la pace e i diritti conquistati anche grazie alle lotte della classe lavoratrice europea, ispirata almeno in parte dagli ideali del comunismo, inteso come lotta per l’uguaglianza, l’emancipazione e la giustizia sociale;

ESPRIME

La propria preoccupazione per la succitata risoluzione approvata dal Parlamento Europeo, lesiva per la memoria e la storia della Resistenza italiana e della Città di Firenze;

IMPEGNA L’AMMINISTRAZIONE A

Promuovere la diffusione della presente Risoluzione.

Trasmettere il presente atto a:

Presidente del Parlamento Europeo, Presidente della Repubblica, Presidente del Senato, Presidente della Camera, Presidente del Consiglio dei Ministri.

La Consigliera comunale, Antonella Bundu

Il Consigliere comunale, Dmitrij Palagi

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