Giornata contro la violenza sulle donne: bandiere a mezz’asta a Palazzo Vecchio

Il Festival dei diritti celebra la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Domenica presidio alle ‘panchine rosse’ della Toscana. Un Trofeo velico a Livorno. Martedì 27 incontro all'Università di Firenze. La campagna di raccolta fondi "Farsi bella non è una colpa". Forza Italia presenta pdl in 10 punti contro femminicidio. L’Opi interprovinciale organizza due eventi formativi rivolti agli iscritti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 novembre 2018 23:35
Giornata contro la violenza sulle donne: bandiere a mezz’asta a Palazzo Vecchio

Il problema della violenza interessa la società civile, occorre non essere indifferenti, bisogna trovare occasioni per discutere e ribadire l’impegno di società civile e istituzioni contro la violenza sulle donne che purtroppo non accenna a diminuire.

Bandiera a mezz'asta a Palazzo Vecchio, domenica prossima, 25 novembre, per condannare in modo simbolico la violenza contro le donne in occasione della giornata mondiale per sensibilizzare i cittadini su questo tema. Il Comune ha raccolto l’invito arrivato da Milano, tramite Daria Colombo, delegata del sindaco per le Pari opportunità, e ha aderito all’iniziativa.

Dalle vicende delle prime emigranti italiane in America alle storie delle donne che arrivano per vivere e lavorare in Italia oggi. Le voci e le esperienze delle migranti saranno protagoniste dell’incontro “Donne, violenza, migrazione”, che si svolgerà martedì 27 novembre, alle ore 15, al Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo dell’Università di Firenze (via San Gallo, 10 - aula Parva). L’incontro, che si svolge nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, sarà aperto dai saluti del rettore dell’Università di Firenze Luigi Dei, del direttore del SAGAS Andrea Zorzi e della presidente del Comitato unico di garanzia per le pari opportunità dell’ateneo fiorentino Brunella Casalini.

L’iniziativa è presieduta da Lucia Re, membro del Seminario permanente Unifi “Contrastare la violenza verso le donne, un impegno per l’università” che organizza l’incontro. Gli interventi saranno affidati alla scrittrice Claudileia Lemes Dias, che parlerà della scrittura come forma di riscatto, mentre Maddalena Tirabassi, presidente del Centro Altreitalie, proporrà fonti documentali sulla violenza nelle famiglie italiane immigrate negli Stati Uniti a fine Ottocento.

Nassira Camara, della onlus “Mali, la Vox du Mondè”, si occuperà della violenza sulle immigrate e dei percorsi di vita e di lavoro. Monica Massari, dell’Università di Napoli Federico II, terrà un intervento su “Il corpo delle altre. Migrazioni, violenza, alterità”. Durante l’iniziativa, Binario di Scambio, la compagnia teatrale universitaria diretta da Teresa Megale, proporrà la lettura di brani tratti dai racconti del Concorso letterario “Lingua Madre”.

Il programma dettagliato dell’incontro è online.

Il Festival dei diritti celebra la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, che si tiene il 25 novembre. Cinque le iniziative, tutte a ingresso gratuito, che affrontano il tema attraverso il linguaggio universale della cultura: si va dallo spettacolo teatrale dedicato ad Artemisia Gentileschi interpretata dall’attrice Pamela Villoresi (andato in scena ieri sera), al concerto di musica classica che fa parte del progetto ‘Punte di spillo’, alla proiezione del lungometraggio ‘Zitta!’, fino all’esibizione musicale di The André & Giò Mannucci, passando per il monologo teatrale ‘Gli ultimi saranno ultimi’ che fanno parte del ricco programma della seconda edizione del Festival, iniziato lo scorso ottobre andrà avanti fino al prossimo mese di dicembre e voluto dall’assessore alle Pari opportunità Sara Funaro per sensibilizzare contro la violenza sulle donne, gli stereotipi di genere e le discriminazioni Lgbti.

I cinque eventi sul tema della violenza sulle donne fanno parte del ricco calendario della seconda edizione del Festival dei diritti voluto dall’assessore alle Pari opportunità Sara Funaro per sensibilizzare contro la violenza sulle donne, gli stereotipi di genere e le discriminazioni Lgbti. Realizzata dal Comune in collaborazione con tante realtà fiorentine, la manifestazione è un concentrato di iniziative (trentacinque eventi di carattere culturale e laboratoriale dallo scorso ottobre fino al prossimo dicembre, tutti a ingresso gratuito) mirate a informare e sensibilizzare su argomenti importanti e delicati come la lotta alle discriminazioni verso la quale l’amministrazione comunale porta avanti da tempo vari progetti, come ad esempio le iniziative della rete RE.A.DY, la Consulta per il contrasto all’omofobia e lo sportello Informadonna, rivolto alle donne, con servizi mirati a promuovere la cultura di genere e contrastare ogni forma di violenza.

Domani, 24 novembre, alle 21 nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio si andrà in scena il concerto ‘Ottavia’, esibizione conclusiva del progetto ‘Punte di Spillo: insieme contro ogni violenza’ inaugurato lo scorso mese di giugno e snodatosi in 14 eventi tra Firenze e la regione. A Palazzo Vecchio si esibirà una formazione concertistica d’eccezione di cui fanno parte i musicisti dell’Orchestra scolastica regionale Toscana ReMuto, del Conservatorio Luigi Cherubini, della Scuola di musica di Fiesole e dell’Università di Firenze.

I musicisti saranno diretti da Attilia Kiyoko Cernitori, giovane direttrice d’orchestra perfezionatasi a Vienna con radici fiorentine. ‘Ottavia’ si compone di otto scene musicali per soprano, voce recitante e orchestra e trae origine da un racconto della scrittrice e saggista Sandra Landi, che narra una delle tante violenze che le donne hanno subito e subiscono. Il racconto è ambientato negli anni Cinquanta: le giovani generazioni sognano una nuova vita dopo la tragedia della guerra, ma non tutti riescono a realizzarla.

Soprattutto le donne dovranno resistere per esistere, ma nonostante la forza e la determinazione di molte, alcune si troveranno vittime di abusi e violenze.

Sempre domani, ma alle 23, al Combo Social Club di Firenze ci sarà il concerto di The André & Giò Mannucci nell’ambito di ‘Mai in silenzio: la musica contro la violenza di genere’, un progetto di Controradio realizzato in collaborazione con Regione Toscana, SIAE e Unipol.

Domenica, Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, alle 18.30 al Caffè Letterario delle Murate si terrà lo spettacolo ‘Gli ultimi saranno ultimi’ con l’attrice Gaia Nanni e il musicista Gabriele Doria (regia Marco Contè) in collaborazione con l’associazione Nottola di Minerva. Nel monologo Gaia Nanni interpreta un’operaia incinta che si ritrova disoccupata alla vigilia del parto.

Alle 21 al cinema Spazio Alfieri ci sarà la proiezione in anteprima del lungometraggio a episodi ‘Zitta!’ (prodotto da Short Movie Man Studio in collaborazione con 3DVIVO), una raccolta di cortometraggi di registi fiorentini sul tema della violenza di genere. Il lungometraggio sarà replicato martedì 4 dicembre alle 21. Il progetto nasce dall’idea del regista Massimiliano Boldrini con l’intento di unire le forze contro la violenza di genere in ogni sua forma. Uomini e donne a confronto: dieci cortometraggi, dieci storie, dieci punti di vista.

Dopo la proiezione si terrà il dibattito da titolo ‘La rappresentazione della violenza di genere nei mass media’ nel quale interverranno l’assessore alle Pari opportunità Sara Funaro, la psicologa e psicoterapeuta del Centro antiviolenza Artemisia Beatrice Bessi, Alessandra Pauncz dell’associazione CAM, il giornalista Raffaele Palumbo, i registi e il cast di ‘Zitta!’. Nell’ambito del dibattito l’associazione CAM lancerà ufficialmente la campagna ‘Work with Perpetrators of Domestic Violence EN 2018: promuovere programmi per uomini autori di violenza nelle relazioni affettive’. Per assistere alle due proiezioni di ‘Zitta!’ è necessaria la prenotazione: zittailfilm@gmail.com.

Sabato 24 novembre prosegue al cinema La Compagnia il Festival di Cinema e Donne con le proiezioni pomeridiane, due corti e due lungometraggi. Dalle ore 15 i cortometraggi: Polvere di stelle di Renata Berti, documentario sulle statue in pietra di Custoza della Valle di Padova. A seguire 7 Maiden's Theatre di Kirsten Gaynet, ambientato in Russia nel 1941.

In un villaggio del Bashkortostan c'è un club di teatro. Gli uomini del gruppo teatrale partono per la guerra promettendo di tornare vincitori dopo quattro o cinque mesi. Per quattro lunghi anni le attrici si esibiscono da sole in tutta la regione aiutando la popolazione nella sua resistenza. “Il Teatro delle Ragazze” esiste ancora. Tempo comum (Ordinary Time) di Susana Nobre, alla presenza della regista, una delle più interessanti del nuovo cinema portoghese che ci regala un delicato ma veritiero racconto di cosa accade quando in una giovane famiglia arriva una bambina.

Nell'appartamento di Marta a Lisbona una nuova quotidianità. Ne fanno parte familiari e amici. 

l salvataggio dei migranti in mare è al centro di ‘Styx’, il film di Wolfgang Fischer (Germania/Austria 2018, 94') che sarà proiettato, alla presenza del regista, domani, sabato 24 novembre, alle ore 21 al Cinema Stensen (viale don Minzoni 25, ingresso 8 euro). Il film ha ricevuto l'Human Rights Film Award 2018 ed è stato proiettato al Parlamento Europeo il 15 novembre. Protagonista del film è Rike, una donna medico efficiente e scrupolosa.

Decisa a prendersi una pausa dalla vita frenetica e dal lavoro, salpa con la propria barca a vela da Gibilterra diretta verso un'incontaminata isola nel Pacifico ma scampata a una tempesta, la donna troverà sulla rotta un peschereccio malridotto carico di profughi. Per Rike è l'inizio di un'epopea marina in cui l'impossibilità di soccorrere i profughi con la propria barca, la spronerà ad altre possibili soluzioni. Ne emerge un ritratto rigoroso e privo di orpelli in cui il soccorso in mare si fa necessità unica e monito alla società indifferente troppo spesso legata agli obblighi del sistema.

Styx è un film che scuote la nostra coscienza civile e le nostra responsabilità attraverso una donna che si pone delle domande legittime sulla possibilità di un solo individuo di intervenire in uno stato di crisi di altre persone e che non riesce a trovare risposte da altri se non da se stessa.

In occasione della Giornata Internazionale Contro la Violenza di genere, domenica 25 novembre 2018, dalle 16 alle 19, in piazza della Vittoria a Empoli, alla ‘panchina rossa’, si terrà un incontro-presidio con i cittadini, alla presenza dello SPI-CGIL coordinamento Donne, Auser, Arci Empolese Valdelsa, Centro Donna Aiuto Lilith.

L’amministrazione comunale sarà rappresentata dall’assessore alle Pari Opportunità Eleonora Caponi e da Valeria Vezzosi, presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Empoli. Con loro le associazioni impegnate a sostegno delle donne che hanno subito danni o sofferenze di natura fisica, sessuale, psicologica o economica. “Diciamo NO” ad ogni forma di violenza, a tutte le violenze anche al bullismo di genere, al cyberbullismo maschile e femminile. Una reprimenda da parte della CPO empolese con riferimento anche agli ultimi fatti di cronaca regionale avvenuti a Pontedera (Pisa) in una prima classe di un istituto superiore, dove alcuni studenti hanno insultato un loro compagno disabile, riprendendo tutto con il telefonino per poi pubblicare il video su un social network.

Tutti studenti minorenni. Sia i bulli sia il giovane finito nel mirino dei compagni. Molestie, gravi offese che perduravano da tempo fino ad arrivare, meno male, alla denuncia della vittima. A postare l’oscenità di quel video, una studentessa, che è stata sospesa per due settimane. Ecco che la panchina rossa di Pizza della Vittoria, fornita dal Comune e ridipinta di colore rosso, vuole essere un’occasione per riflettere e tenere a mente un tema che in Italia ha caratteri di emergenza con cifre che purtroppo ogni giorno devono essere aggiornate.

La violenza non è mai Amore. Inoltre domani mattina, sabato 24 novembre, a Giro Goloso, la mostra mercato della tradizione pasticcera empolese e delle eccellenze toscane, che invaderà con le sue eleganti tensostrutture la bellissima piazza Farinata degli Uberti, la CNA porterà la propria iniziativa contro ogni violenza insieme al Centro Donna Lilith: “Farsi belle non è una colpa”. Sarà un momento di sensibilizzazione all’interno della kermesse dolciaria.

Sarà inaugurata anche alla Rufina, sabato 24 novembre, la “Panchina Rossa” contro la violenza sulle donne. Proprio in occasione della giornata mondiale dedicata a questo tema, l’Amministrazione Comunale ha deciso di istallare la Panchina Rossa in piazza Umberto I, si tratta di un simbolo, un vero e proprio piccolo luogo per non dimenticare tutte le vittime. L’appuntamento è fissato in piazza Umberto I alle 10,30, dopo il simbolico taglio del nastro alla presenza di Sindaco e Giunta, l’associazione Alesia leggerà alcuni brani letterari. 

Ancora una volta il Teatro di Barberino di Mugello, a distanza di 5 anni dall’allestimento dello spettacolo Ferite a Morte di Serena Dandini nel novembre 2017, prosegue il proprio l’impegno nell’affrontare il delicato tema della violenza contro le donne. Sabato 24 novembre alle 21, in scena lo spettacolo RAPTUS di Cadadie Teatro, scritto e interpretato dalla brava Rossella Dassu: una serata realizzata in collaborazione con il Comune di Barberino per mantenere alta l’attenzione su un tema che negli anni non perde mai d’attualità. Il lavoro è un’indagine sull’amore. Nel rapporto amoroso può succedere di agire spinti dall’impulso di fondersi con l’altro/a con il rischio di perdere di vista il bisogno del partner di esistere nella propria individualità. Quest’impulso può produrre comportamenti che il soggetto violento legittima appellandosi ad una presunto concetto di “natura” (l’uomo è aggressivo per natura, la donna è docile e accondiscendente per natura) di cui al giorno d’oggi resta ben poca traccia se si considera che l’umanità è il risultato di lunghi e complessi processi culturali e sociali. La serata si svolge a ingresso libero grazie al Contributo del Comune di Barberino di Mugello.

Prosegue su tutto il territorio fiorentino Scarpette rosse-Farsi bella non è una colpa, la campagna di raccolta fondi e sensibilizzazione contro la violenza alle donne organizzata da CNA Firenze Metropolitana con il supporto di Enegan, Giusto Manetti Battiloro, Jean Paul Mynè, Prodigiodivono, Uvagina, Vinocchio e il patrocinio della Città Metropolitana di Firenze. “E in questo fine settimana che si conclude con la Celebrazione domenica 25 della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne invitiamo i clienti di parrucchieri, estetisti e tatuatori a darci una mano aggiuntiva, sostenendo con una donazione la campagna” commenta Vivilla Zampini, presidente di CNA Impresa Donna Firenze, il gruppo delle imprenditrici CNA che si occupa del mondo femminile da un punto di vista imprenditoriale e sociale. Nei saloni aderenti all’iniziativa (riconoscibili dall'apposita vetrofania, ma anche scaricando l'app Farsi bella non è una colpa, disponibile per Android e Ios, e consultando il sito www.farsibellanoneunacolpa.it) infatti estetiste, parrucchieri e tatuatori continuano a distribuire materiale informativo sul problema, raccogliere offerte dai loro clienti, offrire gadget a tema alla clientela (spillette), vendere apposito merchandising (come T-shirt) e devolvere parte dei loro incassi per consentire il day by day di due dei centri anti violenza più radicati del territorio: Artemisia e Lilith. I primi risultati della Campagna di CNA con il consuntivo delle cifre raccolte in questo primo step saranno resi noti lunedì 10 dicembre.

Al momento, in meno di un mese, sono stati raccolti oltre 10 mila euro.

Anche gli infermieri in campo per il 25 novembre. L’Ordine delle professioni infermieristiche interprovinciale Firenze-Pistoia aderisce alla Giornata contro la violenza sulle donne organizzando eventi formativi rivolti agli iscritti e aderendo alla campagna regionale per la promozione la conoscenza del numero antiviolenza 1522. Gli eventi formativi, che danno diritto entrambi a 4 crediti ECM, sono realizzati in collaborazione con l’associazione Nosotras realtà impegnata da 20 anni sul territorio fiorentino nella tutela dei diritti delle donne e nel sostegno alle vittime di violenza. Il primo dei due corsi si terrà il 4 dicembre a Firenze (dalle 13.30 alle 18, sala Giglio c/o Fuligno, via Faenza 48) e sarà dedicato al tema “Integrità del corpo e tradizioni: prevenzione delle pratiche di mutilazione genitale femminile”.

L’obiettivo è quello di contribuire alla prevenzione e all’eliminazione delle pratiche tradizionali nocive e delle MGF, creando una cultura di approccio al fenomeno che metta in primo piano la tutela dei diritti e della salute delle donne e delle bambine. La dottoressa Gloria Andarus Bimbi Okhomina degli strumenti cognitivi e interpretativi per un approccio adeguato al dialogo in tema di mutilazioni genitali femminili ma anche di tematiche relative alla difesa dei diritti umani e delle bambine.

Alessandra Fantin, avvocato specializzato in materia di diritto di immigrazione e protezione internazionale, si concentrerà invece sulla normativa italiana in tema di MGF e su legislazione e misure di prevenzione adottati in Europa e in Africa. Il 18 dicembre ecco invece a Pistoia (programma in via di definizione, per aggiornamenti: www.opifipt.it) un corso formativo durante il quale si parlerà di violenza sulle donne e sui minori in modo più ampio, affrontando il tema da due punti di vista: non solo come professionisti che si trovano a dover assistere donne che hanno subito violenza ma anche dei casi in cui sono le donne che lavorano nei presidi sanitari a essere vittime in prima persona di aggressioni.

All’interno delle iniziative di Un Autunno da sfogliare del Sistema bibliotecario provinciale pratese, lunedì 26 novembre alle ore 10, in sala conferenze della Biblioteca Lazzerini, si terrà un incontro, curato dal Centro di Documentazione antiviolenza La Nara, per illustrare i dati 2017 in merito ai percorsi di uscita dalla violenza di genere sul territorio toscano e pratese. La rilevazione annuale rappresenta, al contempo, un punto di arrivo e di partenza del lavoro svolto delle operatrici e dagli operatori delle Istituzioni, dei Centri antiviolenza e di tutti gli altri enti che quotidianamente operano sul fronte della prevenzione e del contrasto dei fenomeni di violenza legati a motivi di genere.

Interverranno: Silvia Brunori, Daniela Bagattini e Luca Caterino dell’Osservatorio Sociale della Regione Toscana. Modera Francesca Ranaldi del Centro antiviolenza La Nara.

Proseguono in città le iniziative che fanno capo al programma Novembre Antiviolenza 2018, gli appuntamenti promossi dal Comune di Livorno, dall’Associazione Ippogrifo e dalla Rete Antiviolenza Città di Livorno per contrastare la violenza sulle donne. Tante le tematiche già affrontate nel corso di seminari rivolti ad operatrici del settore, assistenti sociali, e rappresentanze delle forze dell’ordine, ma anche al pubblico per far riflettere sui dati della violenza di genere purtroppo in aumento. Alle ore 9 si aprirà il V Trofeo Velico “Livorno spiega le vele contro la violenza sulle donne” promosso dalla Rete Antiviolenza Città di Livorno in collaborazione con il Circolo Nautico di Livorno e la Lega Navale.

Ogni imbarcazione che parteciperà alla tradizionale regata avrà una bandiera rossa simbolo dei tanti femminicidi :donne uccise da mariti, compagni, fidanzati. La premiazione del Trofeo sarà presso il Circolo Nautico (viale Italia moletto Nazario Sauro) alle ore 18.

"Presentiamo una proposta di legge articolata in dieci punti, per contrastare la violenza sulle donne e il femminicidio. I numeri sono impressionanti: 108 donne sono state uccise negli ultimi 12 anni in Toscana, 1730 in Italia negli ultimi dieci anni, ogni tre giorni una donna muore per mano di un uomo. La Regione Toscana ha già dal 2007 una buona legge, è stata una delle prime regioni a farlo, ma oggi questa legge non basta più. Non basta più punire il 'dopo', occorre prevenire. Per questo presentiamo dieci punti contro il femminicidio e la violenza sulle donne, dieci punti che hanno un comune denominatore: intervenire a livello culturale".

Lo hanno detto il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia) e la vicecoordinatrice fiorentina di FI, Mariagrazia Internò, consigliera al Quartiere 2, illustrando oggi la pdl in conferenza stampa. "Chiediamo l'obbligo per la Regione Toscana di costituirsi parte civile nei processi per femminicidio - hanno spiegato - chiediamo di inserire nello Statuto regionale la lotta alla violenza contro le donne, di andare nelle scuole per educare al rispetto e alla non violenza; proponiamo di finanziare i centri di ascolto, di stanziare fondi per l'assistenza legale gratuita per le donne vittime di violenza e per aiutare le vittime, non solo le donne ma anche gli orfani del femminicidio". "Proponiamo una App della Regione Toscana di facile uso ed intuitiva che permetta di chiamare velocemente i soccorsi, ricevere sostegno, informazioni legali, consigli utili e la lista dei centri antiviolenza sul territorio - hanno illustrato Stella e Internò -.

Chiediamo di mettere 600 mila euro all'interno del bilancio regionale per queste proposte, e per finanziare i corsi di autodifesa per le donne. Chiediamo alla maggioranza di venirci incontro e di lavorare con noi alla riscrittura di una legge che ha come unico obiettivo quello di tutelare le donne vittime di violenza".

“Troppe volte anche sul posto di lavoro le donne si trovano a fare i conti con violenze, molestie, ricatti sessuali; e quasi mai ne parlano con i rappresentanti sindacali. Dobbiamo cambiare questo dato, il sindacato dev’essere più attento e diventare un punto di riferimento per chi lavora anche contro questa insopportabile piaga, che vogliamo e dobbiamo sconfiggere.”Sono le parole di Francesca Ricci, della Segreteria regionale Cisl Toscana, a margine dell’iniziativa che la Cisl ha dedicato oggi al tema delle molestie e della violenza, fisica o psicologica, sui posti di lavoro, in occasione della Giornata mondiale per l'eliminazione della violenza contro le donne, che si celebra il 25 Novembre.“Con questa iniziativa – spiega Ricci - vogliamo dare un contributo e avviare un percorso per aumentare al nostro interno la sensibilità e l’attenzione e dotarci degli strumenti adeguati, anche dal punto di vista culturale, per capire quando ci troviamo di fronte a situazioni di questo tipo, sapere come intervenire, fare in modo che le lavoratrici possano confidarsi con noi e chiedere il nostro aiuto.”“Le violenze, le molestie e i ricatti sessuali sono diffusi in ambito lavorativo – aggiunge la segretaria Cisl Toscana – più di quanto si creda.

L’Istat stima in un milione e 400 mila le donne che hanno subito, nel corso della loro vita lavorativa, molestie o ricatti sessuali sul posto di lavoro, per ottenere un lavoro, per mantenerlo o per ottenere progressioni nella carriera. E solo una donna su 5, tra quelle che hanno subito un ricatto, ha raccontato la propria esperienza, parlandone soprattutto con i colleghi (8,1%), molto meno con il datore di lavoro o con i propri dirigenti, ma anche con i sindacati. Sui posti di lavoro dobbiamo invece diventare un punto di riferimento.”“Un altro impegno – continua Ricci - è quello a migliorare le condizioni lavorative e salariali delle donne, perché l’esperienza degli addetti ai lavori ci dice che l’uscita dalla condizione di vittima è subordinata ad una condizione di autonomia e di indipendenza, anche economica.

E’ fondamentale che le donne abbiano un’occupazione e una buona occupazione. Invece anche in Toscana – come dimostrano i dati dell’Irpet - le donne sono sì occupate, ma lo sono spesso in quelli che si definiscono ‘bad jobs’, con differenziali salariali consistenti rispetto agli uomini. Infine dobbiamo continuare ad impegnarci per tenere alta l’attenzione mediatica, perché ad un’elevata attenzione mediatica corrisponde un’emersione del sommerso, delle denunce e, soprattutto, delle richieste d’aiuto.”

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