Tempi ridotti per i pagamenti, Rossi: “Vantaggi per le imprese”

Il presidente Rossi, accompagnato dall’assessore Luigi Marroni e dal direttore generale della Presidenza Antonio Barretta, ha annunciato un primo monitoraggio del nuovo sistema entro l’autunno

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 giugno 2012 15:07
Tempi ridotti per i pagamenti, Rossi: “Vantaggi per le imprese”

“L’obiettivo di ridurre a non più di 120 giorni il tempo di pagamento dei fornitori delle Aziende sanitarie e degli Estav ci vincola a un impegno importante e rappresenta una svolta non banale per il sistema delle imprese”. Lo ha affermato oggi il presidente della Regione Enrico Rossi presentando alla stampa tre delibere che disegnano nuovi rapporti tra il sistema sanitario e i suoi fornitori di beni e servizi (attività che ammonta a oltre 2 miliardi di euro l’anno). Il presidente Rossi, accompagnato dall’assessore Luigi Marroni e dal direttore generale della Presidenza Antonio Barretta, ha annunciato un primo monitoraggio del nuovo sistema entro l’autunno: “Non abbiamo la bacchetta magica – ha proseguito – e per valutare i risultati dobbiamo aspettare che le nuove direttive vadano a regime.

Tuttavia siamo convinti che il sistema disegnato dalle nostre delibere vada davvero incontrro alle esigenze delle imprese, che riguardano soprattutto i problemi di liquidità”. “Il sistema di certificazione dei crediti, di regolarizzazione dei trasferimenti da Regione alle Aziende e il ricorso alla tesoreria unica di area vasta – ha detto l’assessore Marroni – rappresenta un ulteriore livello di qualità per il sistema sanitario. Ora tutte le Asl e gli Estav si dovranno impegnare nei confronti dei loro fornitori, per aiutarli a cogliere i vantaggi e le opportunità delle nuove procedure”. Non più di 120 giorni: è questo il tempo massimo entro il quale dovranno avvenire d’ora in poi i pagamenti dei fornitori del servizio sanitario regionale.

La giunta ha infatti approvato in una delle ultime sedute tre delibere con l’obiettivo di ridurre i tempi di pagamento ai fornitori di Aziende sanitarie ed Estav. La prima delibera (n.22 dell’11 giugno) ha come obiettivo quello di normalizzare le modalità e i termini dei trasferimenti di risorse dalle casse regionali a quelle delle aziende sanitarie ed Estav. Da ora in poi si procederà con due successivi accrediti mensili: il primo, relativo al finanziamento necessario al pagamento degli oneri previdenziali ed assistenziali del personale dipendente, è stato anticipato al giorno 10 di ogni mese.

Il termine precedente era il 15 di ogni mese (e non sempre era rispettato in modo omogeneo). Il secondo accredito, a conguaglio del totale dovuto, viene effettuato dal 10 al 15 di ogni mese. Questo consentirà di avere maggiori certezze circa la data di accredito. La Regione potrà inoltre fare da cassa di compensazione in caso di ritardi a livello statale. E infine, cosa ancora più importante, le Aziende e gli Estav potranno utilizzare la liquidità così guadagnata per il pagamento dei fornitori. La seconda delibera (n.519) detta gli indirizzi per definire gli accordi per i pagamenti tra gli Estav e le Aziende sanitarie e i loro fornitori di beni e servizi.

I punti fondamentali dell’atto sono l’approvazione di uno schema-tipo di accordo che i fornitori di beni e servizi potranno sottoscrivere con ESTAV/Aziende Sanitarie e l’individuazione di una specifica procedura. Il fornitore potrà chiedere chiede ad ESTAV/Aziende Sanitaria la certificazione dei propri crediti; ESTAV/Azienda Sanitaria rilasceranno la certificazione entro un lasso di tempo definito; il fornitore, nel caso abbia bisogno di liquidità, potrà recarsi con tale certificazione presso una banca e cedere il proprio credito, ottenendo un tasso migliore rispetto agli attuali presenti sul mercato; infine gli ESTAV/le Aziende Sanitarie saranno tenuti a pagare il cessionario entro un certo periodo di tempo oltre il quale scatterà un indennizzo.

Il termine massimo entro il quale deve avvenire il pagamento è fissato in 120 giorni a partire dalla certificazione del credito. Questa delibera sarà operativa la seconda settimana di luglio, perché si sta lavorando ora alla definizione della procedura di certificazione. La terza delibera (n. 17) dispone che gli ESTAV effettuino, a livello di Area Vasta, gare uniche per il servizio di tesoreria, nell’ottica di un progressivo allineamento delle scadenze. Nel capitolato gli Estav chiederanno alle banche la messa a disposizione di un plafond per l’anticipazione delle fatture nei confronti dei fornitori delle aziende sanitarie o dell’ESTAV, fatture che devono essere certificate come richiede la delibera precedente. Tempi di pagamento in Toscana: solo settore Sanità Secondo il monitoraggio più recente (primo trimestre 2012) la media regionale complessiva dei tempi di pagamento per Aziende ed Estav ammonta a 156 giorni dalla data in cui la fattura viene protocollata (190 giorni dalla data della fattura).

Nel quarto trimestre del 2011 erano rispettivamente 173 e 203 giorni. Tempi di pagamento in Toscana: tutti i fornitori di beni e servizi Per quanto riguarda i pagamenti gestiti direttamente dalla Regione Toscana, verso tutti gli altri fornitori di beni e servizi (escludendo la sanità), in Toscana (periodo 1 gennaio 2011-10 maggio 2012) il 42% delle fatture viene pagato entro 30 giorni, il 34% delle fatture viene pagato da 31 a 60 giorni, il 14% delle fatture viene pagato da 61 a 90 giorni, il 10% delle fatture viene pagato oltre 90 giorni.

Questi valori sono sostanzilmente identici a quelli registrati nel 2011. Il Vicepresidente della Commissione Sanità commenta i provvedimenti annunciati oggi dalla giunta: «Sul tentativo di ridurre i tempi di pagamento per i fornitori delle Asl toscane e degli Estav, Rossi fa i conti senza l’oste: le banche che, in quanto soggetto privato, possono aderire oppure no alle sue buone intenzioni finora del tutto unilaterali. Per di più, il governatore annuncia misure che nella migliore delle ipotesi e se tutto andrà in porto ricadranno sui nuovi contratti di fornitura, quelli stipulati dal 15 luglio prossimo.

Quello che non ci dice è in quanto tempo intende saldare coloro che hanno in essere crediti milionari, perché per loro di soluzioni non ne sono state pensate»: eccole qui, le riflessioni con cui il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai (Pdl) commenta le misure annunciate oggi dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi per contenere entro un tempo certo di 120 giorni i pagamenti dei fornitori in ambito sanitario. «Sforziamoci di cogliere l’aspetto positivo: la giunta regionale e il suo presidente riconoscono l’esistenza del problema dei ritardi nei pagamenti ai fornitori sanitari e ne ammettono l’estrema gravità, tanto da voler individuare una soluzione.

Tutto il resto rientra nell’ambito delle buone intenzioni, magari anche condivisibili ma che attendiamo di verificare alla prova dei fatti». Mugnai si riferisce a quello che dovrebbe essere il sistema di certificazione del credito: secondo quanto annunciato da Rossi, in sostanza, dal 15 luglio prossimo l’azienda che svilupperà un credito per le forniture sanitarie potrà recarsi alla Asl a farselo certificare e da lì in banca, dove il credito verrà rilevato con tasso migliore rispetto a quelli di mercato.

Sì, ma le banche lo sanno? Sono d’accordo? Per ora no. «E’ questo – continua Mugnai – che al momento fa ricadere tutto quanto nel fantastico mondo dei pii desideri. Le banche, in quanto aziende private, non hanno alcun obbligo ad aderire agli indirizzi della Regione e, a quanto se ne sa, ad oggi non ci sono convenzioni in giro o in via di predisposizione». Ancora da stabilire, anche, il tempo entro cui Asl e Estav dovranno rilasciare la certificazione del credito: «Rossi ipotizza un tempo massimo di dieci, quindici giorni ma appunto: ipotizza.

Gli atti ancora non ci sono e noi su quelli intendiamo vigilare, perché ciò che conta sono i risultati. E noi davvero speriamo che questi arrivino: oggi c’è un segmento importante dell’economia toscana, quello delle forniture sanitarie con migliaia di posti di lavoro, che si trova letteralmente in ginocchio a causa dei ritardi nei pagamenti delle 12 Asl, delle 3 Aziende ospedaliero-universitarie, del Meyer e dei 3 Estav. Per loro, e per quanti abbiano crediti pregressi, continueremo a vigilare». «Infine – conclude Mugnai – niente si dice in ordine ad un’altra grave criticità e cioè quella che costringe i fornitori degli Estav, a differenza di ciò che avviene con le forniture alle Asl, al pagamento anticipato dell’Iva nel momento dell’emissione della fattura e quindi mesi prima dell’effettiva riscossione del valore della fornitura».

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