Imu e imposta di soggiorno nel consiglio di lunedì

Stella (PdL): «Renzi applichi i coefficienti minimi: tagliando consulenze e incarichi esterni dal 2010 al 2013 il Comune avrebbe risparmiato oltre 11 milioni di euro»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 maggio 2012 22:13
Imu e imposta di soggiorno nel consiglio di lunedì

I regolamenti per l’applicazione dell’Imu e sull’imposta di soggiorno e le modifiche al regolamento comunale del canone per l’occupazione degli spazi ed aree pubbliche (C.O.S.A.P). Sono le delibere all’ordine del giorno del consiglio comunale di lunedì prossimo (ore 9,30 Salone dei Duecento). La trattazione delle comunicazioni e delle domande di attualità si svolgerà nel pomeriggio dopo la votazione delle delibere. «Per l’Imu il sindaco Renzi applichi i coefficienti minimi».

E’ quanto chiede il capogruppo del PdL Marco Stella secondo il quale «tagliando consulenze e incarichi esterni dal 2010 al 2013 il Comune avrebbe risparmiato oltre 11 milioni di euro». «Per l’abitazione principale – ha ricordato l’esponente del centrodestra – la legge prevede una aliquota base del 4 per mille, che i comuni possono aumentare o diminuire fino a 2 punti, quindi teoricamente si potrebbe applicare un’aliquota del 2 per mille. Invece per gli altri immobili l’aliquota base è del 7,6 per mille con facoltà di aumentare o diminuire sino a 3 punti, il che significherebbe poter applicare anche un’aliquota del 4,6 per mille per gli altri immobili.

Siamo fermamente contrari all’innalzamento delle aliquote perché una scelta del genere potrebbe rappresentare una stangata per le famiglie e le imprese: in un momento di grave crisi economica non possiamo aggravare i loro bilanci con nuove tasse. Per questo chiediamo l'applicazione delle tariffe minime per il comune di Firenze». «Chiederemo che l’aliquota minima venga applicata almeno per le case dove abitano disabili – ha annunciato Stella – e che gli anziani che stanno in case di riposo non si vedano riconosciuta l’unica abitazione come seconda casa come prevede la legge, ma possano accedere anche loro all’aliquota minima.

Maggiore attenzione serve anche riguardo ai commercianti. Per quei fondi che si vedano reso l’accesso inagibile a causa di cantieri che durano più di tre mesi si preveda che il periodo di disagio subito venga scorporato dal totale dovuto». «Inoltre – ha proseguito il capogruppo del PdL – consideriamo una misura di equità l’applicare l'aliquota minima per la prima casa anche alle seconde case che sono date in comodato d’uso ai figli o ai parenti: non si capisce perché, dopo una vita di sacrifici fatti dai genitori per comprare un’altra abitazione da dare ai figli, questa debba essere considerata seconda casa».

«Occorre infine razionalizzare le spese ed eliminare consulenze ed incarichi esterni – ha concluso l’esponente dell’opposizione – dal 2010 al 2013 l’amministrazione comunale ha messo in bilancio 11 milioni e 313.573 euro per incarichi professionali esterni. La giunta Renzi ha mantenuto il costume dell’era Domenici, continuando ad affidare all’esterno compiti che non si capisce perché non possano essere svolti dai circa 5.500 dipendenti comunali I dati del bilancio sono chiari: nel 2010 sono stati spesi 4.904.946 euro, nel 2011 4.031.827, nel 2012 1.591.800 ed infine nel 2013 sono previsti incarichi per 785.000 euro per arrivare alla cifra complessiva di 11.313.573 euro.

Chiediamo per questo di applicare le aliquote minime relative all’Imu per famiglie ed imprese così come consentito dalla legge e di recuperare i soldi necessari azzerando consulenze ed incarichi esterni».

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