Ferrovie: domani chiuse tre linee regionali

Situazioni più critiche ad Arezzo, Grosseto e Siena. Ancora problemi a tubature e contatori. 30 centimetri di neve hanno messo ko la rete elettrica: uno dei casi più eclatanti a livello nazionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 febbraio 2012 18:26
Ferrovie: domani chiuse tre linee regionali

FIRENZE– La sala operativa della Protezione civile regionale ha diffuso un aggiornamento della situazione in atto in seguito all’allerta neve, ghiaccio e vento che interessa tutta la Toscana. Le situazioni più critiche si registrano in provincia di Siena, Grosseto ed Arezzo. La Porrettana, la Siena–Grosseto e la Siena-Asciano–Chiusi. Sono le tre linee ferroviarie regionali che domani, sabato 11 febbraio, saranno chiuse. Lo comunica il Gruppo Ferrovie dello Stato italiane, sottolineando che la chiusura preventiva di queste tre linee è stata decisa in base alle indicazioni del Comitato operativo del Dipartimento della Protezione civile nazionale a causa dell’aggravarsi delle condizioni meteo previste nella parte orientale della Toscana.

I collegamenti saranno garantiti da Trenitalia con un servizio di bus sostitutivi. Se dovessero persistere le condizioni meteo avverse è molto probabile che la chiusura delle tre linee venga estesa anche alla giornata di domenica. Le altre linee regionali saranno invece operative secondo i programmi di circolazione previsti dal Piano Neve. Tale piano prevede rallentamenti o riduzioni del servizio in presenza di livelli crescenti di emergenza per garantire maggiore sicurezza ai treni circolanti.

Gli aggiornamenti, come avvertono le ferrovie, saranno diffusi in tempo reale con annunci in stazione e a bordo treno, con locandine informative, nei notiziari di FSNews Radio e sull’account Twitter@fsnews_it. A Firenze è stata prorogata fino a domenica 19 febbraio l'ordinanza che che permette di tenere accesi gli impianti di riscaldamento per civile abitazione fino a 18 ore al giorno (invece che al massimo per 12 ore). La decisione è stata presa dal sindaco Matteo Renzi "preso atto delle previsioni meteorologiche che prevedono il perdurare di condizioni climatiche avverse, in particolare per il raggiungimento di temperature eccezionalmente basse rispetto alle normali temperature stagionali" dice l'ordinanza, e "considerato che tale ulteriore ampliamento d’orario non inciderà in maniera sostanziale sulle condizioni di concentrazione degli inquinanti atmosferici in città, anche in considerazione del fatto che si prevede il perdurare delle condizioni di vento da moderato a molto forte per quasi tutto il periodo di riferimento". Ghiaccio e neve colpiscono ancora, continuano infatti a salire i numeri per contatori e tubature rotti o congelati su tutto il territorio gestito da Publiacqua nelle province di Firenze, Prato, Pistoia e Arezzo (225 i tubi riparati, 2826 i contatori sostituiti).

I problemi maggiori nel Mugello e sulle colline pratesi dove la quantità di neve sta creando molti problemi di circolazione per i mezzi e anche di accessibilità agli impianti idrici della zona. Si stanno moltiplicando i contatori rotti nelle colline del pistoiese e del pratese, in viaggio anche le autobotti per rifornire frazioni del Chianti, della ValdiSieve e delle province di Pistoia e Prato, anche qui con non pochi problemi dovuti al ghiaccio e alla neve presenti sulle strade. Le squadre di Publiacqua, impegnate in un superlavoro costante su tutto il territorio, hanno steso anche dei tubi volanti per risolvere il problema di frazioni con tubi ghiacciati in particolare a Ferrano (Pelago) e a Marcoiano (Scarperia).

Continuano le rotture frequenti anche in città, soprattutto a Firenze dove il problema più grosso è stato creato dalla rottura di una tubatura da 150 mm di diametro in Via degli Alfani. Per permettere lo scavo, molto profondo, la via è stata chiusa nel tratto da Via della Pergola a Borgo Pinti. I tecnici sono ancora a lavoro, l’acqua tornerà in serata e per la riapertura della strada c’è da attendere la riasfaltatura che sarà terminata lunedì. In attesa di un altro week-end di gelo ricordiamo il numero verde guasti di Publiacqua (800314314), attivo 24 ore su 24.

“Stiamo facendo fronte ormai da una settimana ad eventi eccezionali – spiega Erasmo D’Angelis, presidente di Publiacqua - e ci aspetta un weekend molto impegnativo. Siamo tutti mobilitati per gestire l'emergenza ghiaccio riducendo al massimo i disagi. Purtroppo non aiuta l'eredità di una rete in parte obsoleta e da rottamare. Aiuta moltissimo invece la collaborazione di tutti nella protezione dei contatori e tubazioni esterne con materiali isolanti come panni di lana o polistirolo ”. Al momento si registrano precipitazioni localmente intense sulla dorsale appenninica e nei vicini fondovalle.

Emessi dai Prefetti provvedimenti limitativi per la circolazione dei mezzi con massa superiore alle 7,5 t per le Province di Firenze (A1 e S.G.C. Firenze-Pisa-Livorno), Siena (raccordo autostradale Firenze- Siena) e Arezzo (solo E45/SS 3bis). Sulla A1 in direzione nord, i mezzi eccedenti le 7,5 t, vengono deviati sulla A11; sulla S.G.C. Fi-Pi-Li uscita obbligatoria Empoli Ovest. SR 65 della Futa, Sr 302 Brisighellese Ravennate, SP 503 del Giogo, SP 556 Londa Stia e SP 39 di Panna chiuse al traffico dei mezzi con massa superiore alle 3,5 t.

La circolazione sui passi appenninici è consentita solo con pneumatici da neve o catene montate. A Sesto Fiorentino, nonostante le nevicate di lieve intensità attese nelle prossime ore, è stato confermato lo svolgimento del mercato settimanale nella giornata di domani, sabato 11 febbraio. In caso di neve l’inizio della vendita sarà ritardato per consentire la pulizia dell’area del mercato. Anche gli istituti scolastici cittadini saranno regolarmente aperti nella giornata di domani, salvo provvedimenti dell’ultim’ora imposti da eventi atmosferici straordinari.

A tale scopo l’Ufficio comunale della Protezione Civile e l’amministrazione stanno monitorando l’evoluzione dei fenomeni e sono pronti a intervenire in caso di necessità. Sono stati comunque attivati ulteriori interventi di spargimento sale nei pun5ti più sensibili della viabilità cittadina. Quadrifoglio ha sospeso il servizio di spazzamento meccanizzato delle strade cittadine a causa della neve e del ghiaccio ancora presenti nelle strade. Resta tuttavia in funzione il presidio di spazzamento manuale ed è garantita anche la pulizia delle aree dei mercati.

Nella mattinata odierna la Polizia Municipale ha effettuato alcuni piccoli interventi per risolvere problemi causati dal forte vento. In via Moravia gli agenti sono intervenuti insieme ai giardinieri del Comune per rimuovere i rami di un albero caduti su un veicolo in sosta e su una cassetta di derivazione dell’energia elettrica. Quest’ultima è stata ripristinata dai tecnici dell’Enel chiamati sul luogo. In viale Togliatti, sempre a causa del forte vento, è stata segnalata la precaria stabilità di una pensilina dell’Ataf.

Anche in questo caso il personale dell’azienda di trasporto pubblico è intervenuto per risolvere il problema.

In provincia di Livorno nevica in modo intenso a Castagneto Carducci. Nevica anche all’isola d’Elba, dove la situazione più critica è nell’anella occidentale tra Marciana e Pomonte e Marciana e Poggio. A Pisa si registrano deboli nevicate nella parte sud della provincia. Acque spa segnala sei utenze staccate tra Buti e Calci. Nessun problema alle reti elettriche e telefoniche, regolare il traffico anche all’aeroporto e sulle rete ferroviaria, come quello dei bus.

Sulle strade provinciali a nord continuano ad operare i mezzi spargisale; a sud le strade sono percorribili con catene o pneumatici da neve. Nevica anche a Grosseto, in collina ma anche al livello del mare. Si transita comunque su tutte le strade provinciali. La Prefettura ha vietato la circolazione ai mezzi di massa superiore alle 7.5 tonnellate. Nel comune di Castell’Azzara, alle 13, la neve nel centro storico aveva già superato i 70 centimetri. Si spala la neve e le scuole, già chiuse oggi, lo saranno anche domani.

Identico provvedimento ha preso il sindaco di Massa Marittima, dove continua l’attività di rimozione della neve dalle strade e dei mezzi spargisale: si segnalano alcune interruzioni sulla viabilità minore, ma i maggior disagi sono per il ghiaccio nelle tubazioni, che ha messo in difficoltà anche diversi allevatori che non hanno potuto dare da bere agli animali. Sulle colline metallifere nevica da stamani. Sul posto, assieme agli operai del Comune, c’è anche personale forestale. Un autobus di linea è rimasto bloccato ed è stato soccorso sulla Sr439. Le scuole domani saranno chiuse anche nel comune di Monte Argentario, nel comune di Arcidosso, a Santa Fiora (dove anche oggi i ragazzi non sono andati a scuola) e a Grosseto, dove nevica da stamani alle 8.

Si segnalano alcuni problemi di viabilità in zona Montepescali, a Batignano, Braccagni, Rispescia e Alberese. A Braccagni, a seguito dello stop alla circolazione dei mezzi pesanti sulla Siena-Grosseto, e nell’area urbana di piazza Barsanti, si sono radunati numerosi autocarri. La Provincia ha chiesto alla protezione civile la fornitura di pasti caldi per la sera e la possibilità di dormire in un luogo protetto dalle intemperie. La Provincia ha anche chiesto altre macchine spalaneve e spargisale. Diverse sono le strade chiuse in provincia di Siena, per le nevicate in corso.

Non si circola sulla SP321 tra l’innesto della Cassia e San Casciano Bagni, sulla SP 40 tra Pian Biliardo e l’incrocio con la SP 53, sulla SP 146 nel tratto tra Pienza e San Quirico, su tutta la SP 88 di Monticchiello, sulla SP 53 di Val d’Orcia (impraticabile nel tratto di Spedaletto), sulla SP 14 tra Montisi e Madonna di Monti, sulla SP 323 dal Km 5+300 al Km. 8+100, compreso l’innesto sulla SP. 18/D. La SP 18, tra Pienza e Gallina, è sconsigliata ai mezzi pesanti. Si segnalano alcuni poderi isolati a Pienza e Radicofani e disagi per la neve a San Casciano Bagni, Cetona, Sarteano, San Quirico e Radicofani. E’ chiusa ai soli mezzi pesanti, fino a 7,5 tonnellate, la Siena Grosseto e la SP 478 tra Sarteano e il casello della A1.A Vignano, in provincia di Siena, un privato ha segnalato problemi alla rete elettrica.

Enel è al lavoro per la riparare il danno. Situazione critica anche ad Arezzo, dove nevica intensamente in Casentino e Valtiberina, con già cinquanta centimetri che si sono aggiunte alle nevicate dei giorni scorsi. Deboli nevicate si registrano anche sul resto del territorio provincia. Il traffico sulla E45, nel tratto aretino, continua ad essere interdetto ai mezzi pesanti, esclusi quelli di emergenza s’intende. Su tutta la strade c’è il codice rosso. La SR 258 Val Marecchia è stata nuovamente chiusa dal km.

9 al 17, percorribile con catene montate o pneumatici da neve nel tratto restante. La SR 71 è percorribile con catene o pneumatici invernali fino al passo dei Mandrioli, ma la strada è chiusa nel tratto di competenza della provincia di Forlì-Cesena . Anche sugli altri passi si circola con catene montate o pneumatici invernali. Nel Comune di Badia Tedalda è isolata la frazione di Cicognaia: il Comune sta intervenendo per riaprire la strada ma ai bordi della strada si è accumulata neve per oltre due metri.

Nel comune di Bibbiena, in località Serravalle, un guasto all’impianto di distribuzione del gas ha provocato l’interruzione del servizio a circa 500 persone. Parzialmente isolate anche alcune frazioni nel comune di Chiusi, lungo la Valle Santa. A Pieve Santo Stefano hanno problemi con l’acqua, per il ghiaccio nelle tubature. Nel Comune di Sansepolcrio è isolata la frazione Acquitrina Pianuglia e si sta liberando la strada per permettere: nel borgo vive comunque una sola persona. Nel comune di Sestino alcune famiglie sono state evacuate da Monticelli e Lucenburgo.

A Pian di Scò si è rotto, per la nevece, il telone della tensostruttura della palestra. A Loro Ciuffenna si sono rotti invece alcuni pannelli fotovoltaici sul tetto dell’edificio comunale che ospita l’unione dei comuni e l’asilo. A Prato la neve ha fatto la sua comparsa in Valbisenzio. A Risubbiani, vicino a Montepiano nel comune di Vernio, dalla sala della protezione civile segnalano una situazione di criticità moderata per neve e vento. Fin da stamani mezzi spalaneve sono in azione e le strade sono percorribili con catene.

Nelle prossime ore la situazione potrebbe peggiorare per neve e ghiaccio. A Massa-Carrara nevica sul crinale appenninico. E’ stato tolto il divieto di transito sull’Autocisa ai mezzi superiori alle 7.5 tonnellate. Gli altri passi sono tutti transitabili con catene montate o a bordo. Manca l’acqua potabile, in provincia di Pistoia, anche ad alcune famiglie a Mammiano ed Oppio e in alcune abitazioni isolate a Pontepetri e Bardalone nel comune di San Marcello, rifornite con autobotti. Problemi analoghi si segnalano a Pistoia (quaranta le utenze distaccate) e a Sambuca Pistoiese, dove nelle scuole elementari di Pavani è fuori uso per il gelo anche l’impianto di riscaldamento.

Sempre a Sambuca pistoiese p in corso il ripristino dei collegamenti con le b orgate di Caviana (dove vivono 13 persone), Casette (4 persone), Case Sarti (71 persone della comunità degli elfi) e Pianezzi (9 persone). Niente da segnalare dalla provincia di Lucca.

Ancora in piena emergenza neve e gelo, gli agricoltori del senese chiedono investimenti per una rete elettrica più sicura ed efficiente. Solo trenta centimetri di neve nei giorni scorsi sono riusciti a mandare in tilt la fornitura di energia elettrica in gran parte della Provincia, rendendo quello del senese uno dei casi più eclatanti a livello nazionale.

Di conseguenza, non solo la normale vita delle famiglie, ma anche le attività produttive e quelle agricole hanno subito disagi e danni non indifferenti. “E se ne fosse caduta un metro e mezzo come in tante altre parti d’Italia – si interroga Alessandro Cinughi de Pazzi, presidente dell’Unione Provinciale Agricoltori di Siena – cosa sarebbe successo? Da non immaginare probabilmente”. “Un grazie – ci tiene a sottolineare Cinughi – va ai dipendenti dell’Enel di Siena che si sono prodigati senza risparmiarsi per riportare la situazione alla normalità in tempi accettabili, ma dall’altra parte non è ammissibile che ci siano impianti così obsoleti da mettere ko tutto con così poca neve”.

Il costo dell’energia elettrica è particolarmente alto e dovrebbe comprendere la manutenzione ordinaria della rete ma anche e soprattutto investimenti da parte di Enel e Terna di ammodernamento degli impianti. Risulta che ci sono ancora molte linee con i vecchi fili non isolati, come risulta che il taglio degli alberi viene fatto regolarmente sotto le linee di media tensione e non sotto quelle a bassa tensione, che sono anche le più numerose e che portano la corrente in tante case sparse o piccoli borghi.

La corrente elettrica, addirittura, oltre che nelle campagne è mancata anche nella città di Siena e nella sua periferia. Il che la dice lunga sullo stato della rete di distribuzione. Non solo. Gli impianti che producono energia da fonti rinnovabili, come le biomasse, per giorni (almeno dal martedì 31 gennaio fino al sabato 4 febbraio) non hanno potuto produrre elettricità perché la rete con il suo blocco non è stata in grado di assorbirla. Per cui un danno doppio. “Ci lamentiamo che le importazioni di gas dall’estero per il riscaldamento e per le attività sono scarse – evidenzia Cinughi – ma anche non riuscire a sfruttare l’energia che possiamo produrre in casa è davvero grave”.

Manutenzione e investimenti, dunque, dovrebbero essere le due direzioni in cui guardare da ora in poi, anche per evitare in futuro gli spiacevoli e dannosi disagi registrati in questi giorni. Le centrali Enel di Livorno e Piombino sono state chiamate in esercizio del Gestore della Rete elettrica nazionale e dal Ministero dello Sviluppo Economico per far fronte all’emergenza gas. I due impianti, che rimarranno in esercizio soltanto per il periodo della criticità, secondo i tempi stabiliti dal Gestore della Rete Elettrica Nazionale, concorrono a far risparmiare milioni di metri cubi di gas al “sistema Paese” evitando il rischio di blocco totale.

L’allarme per l’emissioni, inoltre, appare del tutto ingiustificato se si considera che le due Centrali lavoreranno lo stretto necessario per superare l’emergenza e che vengono alimentate con olio combustibile BTZ con tenore di zolfo inferiore allo 0,3%, assicurando un’emissione al camino inferiore ai 500 milligrammi per normal metro cubo; meno della metà, quindi, rispetto al limite imposto dalle Autorizzazioni Ambientali Integrate (AIA) che è di 1050 milligrammi. La scarsità di gas di questi giorni, infatti, impone di interrompere l’attività degli impianti a gas per sostituirla con centrali alimentate a carbone o a olio combustibile.

Il gas risparmiato viene così indirizzato alle utenze domestiche ed alle aziende per mantenere occupazione e produzione. Questi impianti stanno svolgendo un ruolo importantissimo per l’Italia. Si tratta di un intervento temporaneo ma risolutivo in una situazione di emergenza, connessa al tema della diversificazione dei combustibili e del mix energetico. Il Paese non può ancora permettersi che queste centrali siano dismesse: Livorno e Piombino, insieme ad altri sei impianti termoelettrici della Penisola, sono indispensabili per supplire con l’olio combustibile alla carenza di gas.

La riconversione a metano delle due centrali toscane, auspicata dalla Regione, avrebbe peggiorato la situazione nazionale in quanto, proprio per la contingente mancanza di gas, tali impianti non sarebbero entrati in produzione, privandoci di un prezioso contributo.

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