Maltempo, Class Action per i pendolari del Mugello

Dopo i disagi dovuti al maltempo e non solo, i pendolari sembrano essere al limite della sopportazione e sono pronti ad un passo ulteriore sulla strada della tutela dei propri diritti di viaggiatori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 febbraio 2012 13:36
Maltempo, Class Action per i pendolari del Mugello

I disagi patiti dai residenti del Mugello a dell’Alto Mugello che dovevano recarsi a Firenze in questi giorni sono stati clamorosi. Quello che più fa infuriare i pendolari è la totale mancanza di informazioni. "Sul sito di FSnews infatti sia per le giornate del 6 che del 7 febbraio si prevedevano solo due soppressioni ma in realtà i ritardi e le soppressioni sono state molte di più. Ad esempio lunedì 6 febbraio il treno regionale 21479 in partenza da Firenze SMN alle ore 17:40 e con destinazione Faenza è stato soppresso.

Il convoglio è arrivato in stazione di SMN con sole due carrozze, ha fatto salire tutti i passeggeri e alle ore 17:55 s'è spento e mai più riacceso. Stessa sorte ha subito il treno che alle 19.15 sarebbe dovuto partire da Firenze Campo Marte per Borgo San Lorenzo. Continui disagi e ritardi superiori ai 30 minuti anche sul 7,23 per Santa Maria Novella, nonostante la partenza portata a Borgo San Lorenzo dove la neve non c’è. Per non parlare delle soppressioni dei treni verso Marradi". «In particolar modo i cittadini di Marradi il giorno 6 hanno subìto cancellazioni “a vanvera” aspettando per ore in stazione l’unico treno passato in mattinata mentre il giorno 7 è stato soppresso un solo treno mattutino.

E mercoledì 8 febbraio le soppressioni si sono replicate. Il tutto senza informazione e senza nessun servizio di bus sostitutivo, isolando di fatto i marradesi dal resto del mondo». "Da segnalare l’iniziativa di un cittadino che, recatosi alla stazione di Borgo San Lorenzo per prendere il treno delle 14.22 che lo avrebbe riportato a Marradi ha scoperto, senza nessun preavviso, che il treno era soppresso. A quel punto ha presentato un esposto alla Stazione dei Carabinieri di Borgo San Lorenzo in cui si precisa che “è circa una settimana che i treni in partenza da Borgo San Lorenzo a Marradi-Faenza vengono soppressi all’ultimo minuto senza preavviso, secondo, un indefinibile paino neve.

Mi preme aggiungere che in tale comportamento, deciso dalle ferrovie senza alcun preavviso, si ravvisa il reato di interruzione di pubblico servizio, in danno ai cittadini. Secondo il mio punto di vista non è neanche uno stato di emergenza visto che il maltempo perdura da circa una settimana e le previsioni sono ormai sicure nell’arco di 24-48 ore, tali da poter preavvisare la soppressione dei treni”. «Da parte nostra possiamo comprendere i disagi di situazioni meteo avverse, ma parlare di Piano neve quando poi tutto è lasciato all’improvvisazione e alla buona sorte è inaccettabile: così come avviene per quando è indetto uno sciopero, perché non razionalizzare le corse e garantirne almeno una parte, comunicandolo almeno il giorno prima? E la cosa vergognosa è che i pendolari siano lasciati allo sbando, senza alcuna informazione.

Questo sarebbe un Piano?». «La neve di questi giorni scopre ancora di più i problemi di mancanza di treni, vecchi e in numero insufficiente a coprire eventuali guasti, della nostra Faentina». "Tutto ciò non è più tollerabile. Stiamo valutando la possibilità di una Class action a tutela della dignità dei pendolari del Mugello e dell’Alto Mugello: quello che è sotto gli occhi di tutti è che il servizio ferroviario sulle nostre linee è indecente e che i pendolari non sono tutelati con l’attuale contratto di Servizio con Trenitalia.

Per questo invitiamo tutti i pendolari ad inviarci le testimonianze e le segnalazioni a pendolarimugello@yahoo.it" “La situazione del trasporto ferroviario regionale non è più sostenibile. Le «lamentazioni» del Presidente Rossi e dell’Assessore Ceccobao somigliano sempre più a dei «vorrei ma non posso». E la rabbia, motivata e del tutto comprensibile, di pendolari e viaggiatori rasenta ormai livelli di guardia preoccupanti. Il Consiglio regionale deve intervenire riappropriandosi delle proprie competenze di indirizzo e controllo sulle politiche regionali sollecitando una rapidissima revisione del contratto di servizio che dal 2001 regolamenta l’affidamento, in stato di monopolio, del servizio a Trenitalia al costo annuo di circa 200 milioni di euro.

I cittadini, quelli che con elevato senso civico e sensibilità ambientale e sociale ogni mattina per recarsi al lavoro o a scuola rinunciano a utilizzare il mezzo privato per il treno, non possono aspettare i tempi di una gara promessa da anni e che, forse, vedrà la luce solo tra molti mesi ancora. Questo non è più accettabile. Come non è più accettabile che vengano immotivatamente e senza alcuna informazione preventiva soppressi (come è capitato ieri sulla linea Firenze-Faenza) dei convogli.

E come non è più tollerabile che per il ghiaccio, peraltro annunciato, finiscano in panne intere tratte ferroviarie per il blocco degli scambi o che interi convogli (come è capitato ad Arezzo), colmi di passeggeri, restino prigionieri per ore senza soccorso.È quindi necessario un intervento del Consiglio regionale sia attraverso una vera e propria inchiesta condotta dalla Commissione competente, sia una iniziativa politica volta ad una revisione profonda del contratto di servizio sottoscritto tra Regione e Trenitalia. Sarà il Gruppo del PdL a promuovere queste iniziative con la presentazione di una specifica e mirata mozione già al prossimo Consiglio regionale.” così Nicola Nascosti - Vicepresidente della Commissione Attività Produttive, Paolo Enrico Ammirati - Vicepresidente Gruppo regionale PdL, Giovanni Santini - Vicepresidente della Commissione Mobilità e Infrastrutture

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