Timbro dei cartellini: dispetto ai lavoratori di Palazzo Vecchio

Ora i dirigenti controllano. Collesei (Pd): "Ma è proprio il momento?"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 agosto 2011 19:40
Timbro dei cartellini: dispetto ai lavoratori di Palazzo Vecchio

Da stamani il cartellino non si timbra più all'ingresso di Palazzo Vecchio, ma al piano: chi al terreno, chi al primo, chi al secondo, chi al terzo. Ciò avviene dopo che il Sindaco Renzi ha definito “Fantozzi” i dipendenti comunali per la loro propensione a prepararsi ad uscire da lavoro un quarto d’ora prima del termine dell’orario. "Lo so, l'argomento non è di primo piano: ma ugualmente mi preme prendere posizione contro chi il 2 agosto, data simbolo per la nostra storia nazionale, vede come priorità una ulteriore limitazione al personale dipendente del Comune di Firenze" E' quanto afferma Stefania Collesei, consegliera del Pd.

"Può sembrare una sciocchezza ma non lo è - continua Collesei - Pensiamo ad esempio al caso in cui si guasti l'ascensore (chi frequenta Palazzo Vecchio conosce l'arnese)... Si fa per guadagnare tempo? Per 'ottimizzare le risorse'? O è forse questa la risposta alle 'code al badge' di fantozziana memoria? Occhio non vede, cuore non duole?" "Non c'è uno stuolo di direttori, dirigenti, posizioni organizzative che possa controllare e colpire chi sgarra - afferma ancora la consigliera del Pd - anziché continuare ad umiliare una intera categoria di persone che casomai andrebbe rimotivata? Blocco delle assunzioni, riduzione del salario accessorio, campagna mediatica contro i pubblici dipendenti non sono sufficienti? Io penso che i lavoratori possano e vogliano dare il meglio di sé se si sentano di partecipare alle finalità dell'ente, se percepiscono l'Amministrazione vicina, in grado di offrire opportunità, di formarsi, di esprimersi, di contare come persone.

Mi auguro che questa triste iniziativa sia stata presa da un improvvido funzionario intenzionato ad essere più realista del re e che il direttore generale e il sindaco revochino questo inutile quanto 'dispettoso' provvedimento". “Il Sindaco” interviene CasaPound Firenze “dovrebbe spiegare perché si è ben guardato dal tirare in ballo quelle persone che, per competenza, dovrebbero essere considerati responsabili dall’attuale situazione al pari dei dipendenti con poca voglia di lavorare, sempre che questi ultimi esistano per davvero.

Infatti in questi casi è sempre bene usare il condizionale perché c’è da capire se realmente la situazione è quella denunciata da Renzi oppure si tratta soltanto del solito polverone mediatico utile a garantire le prime pagine dei giornali al 'Sindaco rottamatore' e a nascondere ben più gravi problemi della macchina amministrativa comunale”.

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