Imposta di Soggiorno, PdL: ''Renzi prende i soldi senza restituire servizi''

Imposta di soggiorno, gruppo PdL: “L’ennesima beffa di Renzi. Prende senza restituire niente alla città. Nessun vantaggio né per i turisti né per i fiorentini”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 luglio 2011 15:59
Imposta di Soggiorno, PdL: ''Renzi prende i soldi senza restituire servizi''

“Per noi le destinazioni delle entrate dell’imposta dovevano essere ben altre: dimuzione costo biglietto dell’Ataf, abbassamento della Cosap e della Tia, servizi aggiuntivi per i turisti” “Quella del sindaco Renzi è una imposta di soggiorno che non restituisce niente alla città ma che prende soltanto, che serve alla Giunta per coprire il disavanzo del bilancio 2011 e non favorisce né i turisti che pagano, né i fiorentini”. Così il gruppo del PdL insieme al coordinatore cittadino del partito On.

Gabriele Toccafondi dicono "no" all’imposta di soggiorno così come è stata realizzata dalla giunta poche settimane fa. "Una imposta - hanno detto gli epsonenti del PdL- che porterà nelle casse comunali 10 milioni quest’anno e 20 milioni dall’anno prossimo e che è stata possibile realizzare grazie alla nuova normativa varata dal governo Berlusconi" “Le voci di spesa dell'imposta di soggiorno identificati dalla giunta Renzi sono una presa di giro – ha detto Toccafondi- : 1milione e 585mila per la manutenzione del patrimonio arboreo, 230mila per l’apertura notturna di Palazzo Vecchio quando il sindaco aveva detto che l’apertura di notte si faceva con le maggiori entrate derivate dal Museo.

Per non parlare dei 2milioni 600mila euro destinati al trasporto pubblico locale, quando l’Ataf sta per essere privatizzata. Renzi continua la politica dell’illusionismo – ha continuato l’onorevole Toccafondi insieme al capogruppo Giovanni Galli, e ai consiglieri Emanuele Roselli, Massimo Sabatini, Marco Stella, Stefano Alessandri, Jacopo Cellai -, e non ci stiamo". "Il Governo istituendo la tassa di soggiorno, ha fatto un'apertura importante all'Anci e al centrosinistra nella logica di un federalismo fiscale reale e il nostro voto d'astensione in Comune è stato un gesto di resposanbilità nei confronti della città, - hanno sottolineato i consiglieri del Pdl -, ma di tutti questi soldi niente viene speso nell'interesse dei cittadini e dei turisti: le voci individuate dalla giunta sono solo un'alchimia finanziaria per coprire costi già previsti dal bilancio".

Il gruppo del PdL in Consiglio comunale aveva proposto degli emendamenti precisi sulla destinazione di questi soldi: avevamo chiesto di ridurre le tariffe di Cosap e Tia per le fasce più deboli e per le strutture ricettive, e di riportare ad un euro il biglietto dell'Ataf, ma l'unica preoccupazione della maggioranza è stata quella di far cassa dimenticandosi che questi soldi arrivano per Firenze e per i cittadini e non per la "bella faccia" del sindaco. Emendamenti che il Pd - hanno ricordato i consiglieri del Pdl -ha pensato bene di bocciare senza nemmeno approfondirle nel merito". “Per noi – hanno ribadito il capogruppo Galli e il consigliere Roselli - le destinazioni delle entrate dell’imposta di soggiorno dovevano essere ben altre: le scelte fatte dalla giunta non portano nessun beneficio diretto ai fiorentini: anche stavolta Renzi ha preso tutto senza dare niente in cambio alla città".

Sul tema il Pdl ha già pronte due nuove mozioni: la prima riguardante l'esenzione dall'imposta degli studenti universitari fuorisede, mentre la seconda è finalizzata alla rimodulazione del ticket di ingresso dei bus turisitici al fine di incentivare il pernottamento dei turisti sul territorio comunale. "Anche sull'imposta di soggiorno - hanno concluso gli esponenti del PdL- il sindaco sta prendendo in giro la città; proprio lui che dice di voler dichiarare guerra alla rendita sta vivendo di rendita grazie a Firenze: incassa i soldi dai turisti per poi non rendere niente in termini di servizi aggiuntivi o agevolazioni ai cittadini e a questo gioco noi non ci stiamo" Il Sindaco, Matteo Renzi, intervenuto quest'oggi sull'argomento ha rinnovato la ferma intenzione di portare avanti la tassazione e rivolgendosi alla categoria degli albergatori ha sottolineato: "Se vogliono andare avanti con i ricorsi facciano pure, tanto alla fine vinciamo noi".

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