Conciliazione dei tempi di vita e lavoro: in arrivo 2,4 milioni di euro

Allocca: “Serviranno per attivare strumenti di grande utilità, soprattutto per le donne”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 settembre 2010 23:05
Conciliazione dei tempi di vita e lavoro: in arrivo 2,4 milioni di euro

di Federico Taverniti Firenze- Approvata dalla giunta la convenzione che permetterà alla Toscana di percepire dal governo (Dipartimento per le pari opportunità) oltre 2 milioni e 400 mila euro da destinare ad interventi rivolti in modo particolare alle donne, ma anche alle famiglie, per favorire la conciliazione dei tempi di vita e lavoro. Insieme alla convenzione, via libera anche al programma attuativo che prevede il rafforzamento di azioni già intraprese dalla Regione. “Il programma comprende vari tipi di interventi – spiega l'assessore regionale titolare della delega alle pari opportunità, Salvatore Allocca - tutti volti a dare piena attuazione alla legge 16 del 2009, sulla cittadinanza di genere, ed a mettere a disposizione delle donne strumenti adeguati per la piena applicazione del principio di pari opportunità e delle promozione e valorizzazi one della loro condizione.

La Regione, da sempre molto attenta a questi ambiti, ha agito in maniera tempestiva, grazie anche alla collaborazione degli altri assessorati coinvolti, per preparare gli atti che consentiranno di attivare strumenti di grande utilità”. La somma complessiva stanziata dal governo è di 40 milioni di euro. La quota spettante alla Toscana è di 2 milioni 439 mila euro. Tra gli interventi che verranno attivati, quelli destinati al potenziamento dei servizi all'infanzia, attraverso la creazione di nidi, nidi aziendali e servizi similari ('mamme di giorno', educatrici familiari o domiciliari, ecc.) e la concessione di sostegni economici, sotto forma di voucher, per l'utilizzo dei servizi privati, la dove il Comune non sia in grado di far fronte alla domanda; quelli per il sostegno al lavoro di cura nei confronti dei familiari anziani e disabili, anche in questo caso sotto forma di concessione di contributi economici da impiegare p er gli assistenti familiari (badanti) e quelli che mirano a facilitare il reinserimento lavorativo, come percorsi formativi per il rientro al lavoro dopo lunghe assenze, servizi informativi e di supporto prima, durante e dopo la maternità, forme di flessibilità organizzativa (telelavoro).

Non mancano infine iniziative indirizzate a contrastare gli stereotipi che tendono a circoscrivere il ruolo della donna negli esclusivi ambiti della 'cura' e dell''assistenza'.

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